Rispondo alle considerazioni di Dapnia.
La barca è nella sua piena e vigorosa maturità! I primi capelli argentati iniziano ad intravedersi tra la superba capigliatura corvina, ed è il momento di un check up preventivo, per assicurarle altri 36 anni almeno di gagliarde navigate!
Il mio obiettivo è ritardare più in là possibile il prossimo alaggio, dopo quello che farò lunedì.
Sarebbe favoloso se trovassi: barca asciutta, prese a mare in bronzo come nuove (se ottone, le cambio in ogni caso), sartie/terminali perfette, ferramenta albero impeccabili. Se sarà così: raschietto-rotorbitale-coppercoat e barca in mare tra un mese. Spesa: 1500-1800 euro.
Ma con una barca di 35 anni ci spero poco, perciò alo, verifico cosa c’è da fare di tutto quello che non posso fare con barca in mare (ferramenta albero, sartie, prese a mare, epoxy prevenzione osmosi e coppercoat), ovviamente con uno spirito conservativo ma non da “speriamo che vada tutto bene”. Altrimenti se le sartie sono lì lì, le prese a mare in ottone, e la carena umida (dopo misura strumentale) cosa mi conviene fare per ritardare, ripeto, il prossimo alaggio e pagarmi il bombolino? Io credo, e, ripeto ancora, sono del tutto d'accordo con te e tengo un atteggiamento conservativo, e metterò mano a quanto coerente con il mio scopo, perché certo non mi auguro di tenere su la barca sei mesi, rompermi la schiena, impazzire dietro ai materiali e ricambi, e spenderci ottomila euro!
Comunque per il sartiame, che rappresenta la voce di costo maggiore, sarei propenso a seguire il consiglio di Foschi su Bolina di gennaio scorso, che consiglia, prima di cambiare, di fare un controllo di eventuali cricche ai terminali con i liquidi appositi dei saldatori. Questa operazione la farò ben più agelvolmente con l'albero su cavvalletti e sartie in mano che non appeso ad una drizza.