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Saluti da Renatone
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renato pacini Offline
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Saluti da Renatone
Il larice è sicuramente meglio, è una questione di scelte. Sinceramente ho usato del legname che avevo disponibile,pino in prevalenza, oltretutto previsto nel progetto.
Ripeto, ottima la scelta del larice, a mio avviso.
Quanto al cortile mi pare una buona soluzione , magari lo avessi io, purtroppo vivo in condominio e sai che nella resede del condominio non si può fare nulla, e mi pare giusto non costruire una barca in cortile... già è tanto che tollerano carinamente, i vicini, i lavori fatti in garage!
Quindi avresti optato per disegnare le paratie sul compensato e rinforzarle in larice, una buona soluzione. Il sottoscritto le ha realizzate in legno, di compensato ne ho usato poco, solo negli angoli e non sempre, spesso ho raddoppiato gli strati del legno, incrociando le venature dove possibile, ottenendo delle paratie veramente robuste, magari sovradimensionate di qualche millimetro in spessore.
Il legname che ho usato è stagionatissimo e debbo dire infatti che pur essendo assemblate da circa due anni, le paratie non hanno svergolato di un ette e si che abito in una zona dove l'umidità, specialmente in primavera ed autunno, e quasi al 100%
L'idea di realizzare la barca nasce dalla passione, ma anche da una scommessa tra amici che prevede un baggett veramente risicato quindi confesso che mi astengo anche per economia dall'acquistare dei costosi compensati avendo a disposizione tanto legname.
Qui però le parole non bastano più, credo che dovrò decidermi a fare delle foto e postare la storia della scommessa, molto singolare, come ho già detto altre volte, la classica zingarata toscana.
Riguardo la battuta sull'epossidica da parte di catalina17, proprio una nota fabbrica che la produce da decenni, nel presentarmi il suo prodotto (eccellente a detta di esperti, non da me) per l'incollaggio del legno massello me l'hanno sconsigliata, contro il loro interesse, siccome il legno, a differenza dei compensati, si muove e la rigidità della resina epossidica non fa sì che questa lo assecondi nello svergolamento. Qualcuno potrà dissentire, dire che esoste anche epossidica elastica, come quella che si usa adesso per il tek, ma ho preferito seguire quanto messo nero su bianco nella scheda tecnica che accompagnava la campionatura.
Badate che non parlo di una fabbrichetta o di un distributore da quattro soldi, ma di una primaria ditta che produce resine e colle da un secolo.
Magari poi con l'epossidica realizzerò la plastificazione dell'opera viva, una mano anche come fondo su quella morta, ma niente di più.
Per concludere, se hai manualità e spazio, vai alla grande col kavalier. Il progetto è molto ben presentato e talmente chiaro che anche uno studente del professionale lo leggerebbe sin da subito.
Ah, ho previsto alcune modifiche, visto che ha un cesso di bagno, però magari ne parliamo un'altra volta.
Buon Vento.
17-02-2011 08:19
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