Scusate se propongo di tornare in argomento.

Citazione:einstein ha scritto:
Anni fa, i matematici scoprirono che la condizione di Kutta può essere soddisfatta aggiungendo un'altro tipo di flusso al normale vento di velocità, chiamato circolatorio.
omissis
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Perché la condizione di Kutta può essere soddisfatta aggiungendo un altro tipo di flusso?
Partiamo dall'assunto che la condizione di Kutta esiste ed è forse dimostrabile osservando i filetti orizzontali sulla balumina. Infatti, affinché questi possano restare in questa posizione è necessario che le pressioni ai due lati del filetto siano uguali e ciò può essere solo se le velocità dei 2 flussi in uscita dal bordo sono anch'esse uguali.
E' inoltre certo che la velocità del flusso nell'intradosso è inferiore a quella del flusso nell'estradosso; inoltre questa velocità aumenta con la curvatura della vela, naturalmente nel rispetto di un flusso laminare.
La velocità dell'estradosso aumenta con il volume ciò è dimostrabile con l'incremento della differenza di pressione tra i due lati della vela che si rileva incrementando la curvatura (entro certi limiti e senza separazione del flusso)
Ora mi sorge il dubbio: come è possibile che se tra intradosso ed estradosso le velocità sono differenti, raggiunto il bordo di uscita si misurano 2 velocità identiche? Va da se quindi che la velocità del flusso dell'estradosso deve necessariamente diminuire fino a raggiungere la velocità del flusso dell'intradosso, almeno nel bordo d'uscita, oppure il contrario, ossia deve accelerare il flusso dell'intradosso. Non trovo una risposta a questa domanda. Che cosa determina la decelerazione ovvero l'accelerazione? Secondo quanto postato da Einstein, forse il moto circolatorio potrebbe dare una risposta.