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Moto circolatorio
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Moto circolatorio
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:ZK ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
Si osef, in una barca a vela, poiché alla portanza è associata anche la resistenza, si cerca di ridurre i danni, per quanto possibile, diminuendo queste due componenti in penna e in base, dove si formano i così detti vortici di estremità; naturalmente stiamo parlando di andature al vento, poiché nelle portanti l'effetto resistenza è positivo.
Così si avranno genoa in coperta e rande magri alla base (poca portanza) dove vi è più superficie, mentre in prossimità della penna, (specialmente sul genoa) si potrà mantenere una certa potenza, poiché le dimensioni delle vele saranno molto ridotte, e di conseguenza la portanza e la resistenza (vortici).
ciao
sul motivo della magrezza lungo la base delle vele non mi trovo per nulla d' accordo, sui vantaggi di avere delle vele che chiudono sulle estremita decisamente si
mi piace molto un principio del link di osef:

L'aria vuole lasciare in modo pulito il bordo di uscita

questo genera un sacco di paradossi:
e se invece di limare tutta la superficie ci produccessi dei microvortici (scusate il termine improprio) energizzanti per lo strato limite? aumenterei di molto la circolazione e purtroppo l' attrito, pero con basse velocita ho numeri di rn bassi me ne potrei fregare, provo a farmi il leggero rugoso, e... la ruga... mi sa che so come farla! dove metterla un po meno, se fo in tempo a prepararla domani lunedi vi faccio sapere se funge, domenica ci dovrebbe essere una mezza patana...precisa apposta!

ops, einstein pure sul grasso in alto per i genova non sono d' accordo, questa cosa funziona solo per armi frazionati (immagino che ci arrivi da solo)
Scusa, potresti spiegarmi i motivi del tuo dissenso?

la magrezza della base ha due motivi, uno e' banalmente un problema di disegno tridimensionale, la forma si ottiene dando lunghezza alla sezione verticale, e' l' unica catenaria che puo essere controllata, per cui una base randa deve per forza finire diritta a meno della catenaria tra mura e bugna, per il fiocco succede qualcosa di analogo, se lo lasciassi grasso avresti un profilo cilindirico/conico, l'altro motivo rientra nei paremetri di twist, dipende dal gradiente del vento, lungo la base l' apparente viene molto da prua, una vela grassa li avrebbe un angolo di attacco spaventosamente grande, rifiuterebbe(questo aspetto potrebbe rientrare nei problemi di attrito sicuramente non in quelli di vorticosita)
sul fiocco frazionato i vortici di estremita vengono utilizzati dalla parte di randa sovrastante... l' aria vuole lasciare in modo pulito il bordo di uscita!
non c'era bisogno di questo ultimo principio, applicaci la circolazione con cui hai esordito, e' un bordo di estremita che non c'e', il bordo diventa evidentemente quello dello della randa che e' piu allungata, li finiscono eventuali rifiuti del fiocco!
vorrei aggiungere che l' ottimizzazione passa ovviamente da armo frazionato e randa a testa quadra, l' avere una piccola dimensione di uscita non lima la vorticosita... gli aerei avrebbero le ali appuntite!(non e' una dimostrazione, quella e' molto lunga.. roba da osef se ho capito i ruoli del 3d) mi fermo direi che sono fuori tema, poi mi protestano

amare le donne, dolce il caffe.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-02-2011 17:28 da ZK.)
25-02-2011 16:51
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