Visto che i ruoli pare siano 'definiti' ;)mi limito a commentare la mia parte:
Posso affermare con certezza, dato che ci lavoro tutti i giorni, che non esiste alcun vincolo a progettare e realizzare la randa con la base grassa, magra, dritta, storta; è sufficiente descriverla al software dedicato, e quello trasforma i profili bidimensionali in una superficie 3d che viene pannellata e successivamente smontata per essere tagliata.
Trasferisco in questo campo ciò che Finot disse quando uscirono i primi cad dedicati alla progettazione di barche: con i software moderni il procedimento per progettare è molto più rapido, è molto più agevole realizzare una brutta vela (lui ha detto barca).....
Dunque la base magra è una scelta volontaria e non obbligata, che allora non giustifico qui
, perchè ciò rientra nei compiti dell'aerodinamico di turno
. Oppure volete che vi dia anche le mie motivazioni ?
.
Lo stesso vale per quanto riguarda il rapporto di allungamento od il rapporto di rastremazione: esiste una biblioteca di polari realizzate da prove in galleria del vento già un secolo fa, da Alexandre Gustave Eiffel, relative ad ali con curvatura, r.a. e r.r. diversi.....fatta la scelta, si digitano i numeri e si ottiene facilmente ciò che si desidera, giusto o sbagliato che sia.
Per sapere se è giusto o sbagliato, ora ci sono alcuni programmi di CFD dedicati alle vele
che girano anche su pc (grosso) ed analizzano in contemporanea la configurazione di più vele messe insieme, di forme diverse e con regolazioni diverse.
Ciao