Citazione:globulo rosso ha scritto:
La mia era un'osservazione legata alla meccanica di cui vi pregiate parlare.L'osservazione era la seguente:dato che parlate di rottura a fatica,mi auguro vi riferiate alla tipologia ad elevato numero di cicli e non all'oligociclica,perchè non analizzate con analoga severità anche le sollecitazioni sui prigionieri,per esempio,sottoposti a stress analoghi se non superiori.Infatti,nel loro povero caso,alla fatica ad alto numero di cicli,andrebbe diminuito il coefficiente di sicurezza per via di un ambiente che favorisce la corossione interstiziale (se li avete in acciaio austenitico).In parole povere credo e ribadisco che siamo a volte molto o troppo attenti su alcune parti della nostra barca e poi su tante altre,forse anche più critiche, siamo molto più ottimisti.
Tengo a precisare che il mio bulbo non ha mai (finora) toccato fondo,era solo un esempio.
Non tutte le parti di una imbarcazione sono progettate per durare per sempre. Inoltre il maggiore o minore uso e la maggiore o minore manutenzione modificano sensibilmente l'aspettativa di vita di alcune parti, mentre sono del tutto ininfluenti per altre. Bulbo, scafo e lande ti aspetti che durino una vita (ma devono essere controllati, chi ha mai detto il contrario), le sartie no. Se poi uno si sente più tranquillo a sostituire con regolarità buon per lui, dormirà il sonno del giusto.