Citazione:tiger86 ha scritto:
Io la vedo così.
Davnol ha scritto un sacco di cose che condivido, tuttavia non si può generalizzare, non tutte le barche con landa in murata necessitano della stessa regolazione, come del resto lui stesso anticipa, ma poi sembra un po troppo generalizzare.
Infatti tutte le regolazioni devono seguire il taglio delle vele a riva.
Ad esempio su barche senza paterazzo se alzi il trasto ti aumenta la catenaria dello strallo negativo all'angolo con vento forte.
Il backwind sarà fisiologico fin che vuoi ma meno ce n'è meglio è, solo che con vento forte il compromesso generale delle regolazioni di tutto il piano velico ti porta a tollerarlo come male minore.
Per navigare in target con troppa tela sei costretto ad aprire (meglio svergolare) la randa e di conseguenza aumenta il backwind. Che fare? Te lo tieni.
Non sarebbe male cercare di conservare il parallelismo tra le balumine, ricordandosi che la visione deve essere sempre quella di un piano velico totale e non della singola vela. Di conseguenza ad una randa svergolata farebbe bene avere un fiocco un po svergolato.
Il vang oltre a conservare lo svergolamento al variare di apertura, contribuisce, in particolare con alberi poggiati, a flettere il profilo longitudinalmente sulla parte bassa.
Poi sono sempre oppppinioni...
Dalle prove fatte con la vecchia randa con vento 16-20 avevamo capito che il backwind (vento da sottovento vicino all'albero giusto?) era il male minore. Mi piace sperimentare e le prove le facevamo con l'occhio al gps (SOG).
Aumentando la superficie velica aumenta lo sbandamento, e per limitarlo occorre lascare ancora un po' di scotta. Da quella foto...il risultato. La mia sensazione, verificata solo per un attimo prima che il vang saltasse, era della necessità di lascare leggermente il fiocco (solo di scotta) per togliere un po' di backwind e trovo conferma nella tua affermazione di 'parallelismo' tra le vele. Vorrei provare ora con lo svergolamento per vedere se si recupera qualche grado.