Citazione:Blu ha scritto:
Avvolgere non è un problema.
La mia domanda si riferiva a fiocco già avvolto, cima strozzata a poppa, vela che porta piena di bolina (facciamo un pò larga.....
).
Per avere dei parametri, ipotizziamo:
- vento 20-25 nodi di reale
- 18- 22 mq circa di tela
- 1.500 in chiglia
Ho notato che una volta avvolta, quando la vela porta, perdo 1 giro - 1 e mezzo di tamburo a causa della cima da 8 mm che si allunga sotto carico. In pratica il tamburo, sotto tensione, cede.
Ho quindi dedotto che i carichi in gioco siano molto più importanti di quello che sembra e si pensa.
Inoltre, se la cima è elastica quando si avvolge si utilizza e si spreca molta forza in fase iniziale solo per mettere in tensione prima di avvolgere (cosa che mi succedeva con una precedente cima non adeguata).
Sulla scorta di questi motivi ed osservazioni, pensavo ad una cima più resistente, ma soprattutto meno soggetta a stiramento. Sarò malato, ma pensavo addirittura a un Dyneema da 8.
Eppure sento e leggo spesso di usare cime vecchie, cime da due soldi, cime da 6 mm ecc.
Raramente ho visto dare importanza alla cima dell'avvolgifiocco.
L'allungamento che noti non è dovuto solamente alla cima che si allunga, per quanto scarsa possa essere, sono anche le spire della vela e della cimetta che si assestano. COmunque vi ricordo che inizialmente si usava il cavo d'acciaio, non tanto per il carico quanto per la prontezza di reazione e per il ridotto volume nel tamburo. Il cao però dava grossi problemi con le spire che si accavallavano quando non erano in tensione, e si è passati ad usare del dyneema sottile, sguainato (e non impiombato

) nella parte che si avvolge nel tamburo.
Chi da poca importanza alle cime, qualunque esse siano (anche quelle dei parabordi) è qualcuno che sfida la sorte, prima o poi avrà dei problemi.