code zero
Grazie a tutti per le segnalazioni e i consigli espressi riguardo al mio video.
Un’ interesse che, visto anche il portentoso balzo in avanti del contatore di visualizzazioni su you tube, non può che farmi piacere.
Su alcuni aspetti credo che, per una migliore comprensione, alcune notazioni di chiarimento siano necessarie:
Taglio della vela.
Sono a conoscenza delle regole e delle limitazioni applicate dai regolamenti sia ORC che IRC nei riguardi di questa vela, nonché delle penalizzazioni di rating che il suo utilizzo in regata alle volte comporta.
Ma Bernard ed io, sin dal nostro primo incontro, abbiamo concordato che insieme avremmo fatto navigazione e non regata.
Pertanto, nella realizzazione del nostro code 0, di quelle regole e di quelle limitazioni ce ne siamo potuti tranquillamente strafregare.
La vela è stata progettata ( e realizzata ) nella sua accezione di spi asimmetrico con una lunghezza di profilo mediano che corrisponde esattamente al 75% di quella della base.
Questa scelta è frutto di un compromesso: con un tale profilo medio la vela è penalizzata nella sua capacità di stringere al massimo il vento ma, la maggiore superficie velica realizzata, produce una maggiore potenza nelle boline più larghe.
La briglia
Questa è la sua genesi:
Inizialmente ho preso uno spezzone di cima scalzata di dyneema con un’estremità ancorata con un bocca di lupo al golfare del bagnasciuga e l’ altra, con un moschettone inserito in una piomba, ancorata a un loop di dyneema a sua volta fissato alla varea del bompresso.
La lunghezza del circuito ( spezzone,moschettone e loop ) era tale che, una volta armato il bompresso, questo risultava orizzontale al piano di coperta.
Ma, una volta applicato il carico (drizza cazzata e vela a riva), la varea fletteva, a mio avviso pericolosamente, verso l’alto.
Ho pensato di creare, al momento dell’ armo del bompresso, una pre-tensione verso il basso accorciando di alcuni centimetri la lunghezza dello spezzone di dyneema ma, armando così il bompresso, la sua varea posteriore si sollevava e risultava impossibile agganciarla all’ apposito golfare sulla prua.
Insomma alla fine, la soluzione attuale che consente di realizzare una pre-tensione dopo che il bompresso è stato agganciato, mi è sembrata la più opportuna.
Certo, sono un rigger della domenica, perciò qualsiasi suggerimento alternativo è il benvenuto.
La scotta
Concordo pienamente che, con venti ultraleggeri, due scottine differenziate siano da preferire e le suggerisco anch'io.
Le scotte, attualmente utilizzate su Bernard, son frutto di un'economia. Appartengono infatti ad un altro asimmetrico ( un code 2, runner per vento medio ) che utilizzo nelle andature portanti.
Interessante la soluzione del semplice barber che farò mia.
In ultimo il filmetto non è stato realizzato quale promo per qualsivoglia veleria. La ripresa del logo del costruttore ( tra l' altro inintellegibile ) cucito sulla bugna di mura è stata, evidentemente, inevitabile.
Buon vento (di qualsiasi intensità) a tutti!
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-09-2011 18:15 da shabrumi.)
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