08-10-2011, 16:46
Secondo me si dovrebbe affrontare il problema più scientificamente nel senso che entrano in gioco concetti che si riconducono alla fisica-chimica dei potenziali dei metalli perchè ha senso parlare di corrente galvanica solo quando il mezzo nel quale due potenziali di diverso valore sono immersi. Nel nostro caso è dunque l'acqua di mare ce funge da 'pila'. Infatti la corrente passa dal più alto al più basso potenziale metallico. Di conseguenza se in mezzo a questi due ci introduciamo uno che ha un potenziale che assorbe la corrente quest'ultima non finisce sull'alluminio e quindi lo preserva. Ogni anno ci ritrovimo pertanto a sostituire l'anodo che si è corroso consumandosi. Ecco perchè si chiamano SACRIFICALI perchè si sacrificano. Non mi sembra che il 'mezzo' aria si possa considerare tale da produrre una significativa conducibilità come lo fa invece l'acqua. Per la soluzione io riporterei il ragionamento verso uni solamento dei due materiali piuttosto che verso l'utilizzo di un anodo sacrificale. Penso personalmente che sull'albero un anodo non serva a niente.
