Citazione:francocr68 ha scritto:
è nata l'esigenza di realizzae vele pannelate con l'avvento dei nuovi materiali laminati.
un sandwich di due strati di nonofil esterni (mylar) con all'interno delle fibre disposte lungo direzioni preferenziali in diversa 'densità' o 'percentuale'.
Ovviamente questi materiali davano il meglio delle loro caratteristiche se utilizzati con i carichi allineati alla disposizione delle fibre (resistenza indeformabilità). Da qui la necessità di realizzare una vela con un taglio che consentisse di disporre i vari ferzi di materiale le cui fibre fossero orientate con le linee di sforso della vela.
Esmpio immediato un fiocco triradiale dove o ferzi sono degli 'spicchi' che partono dai vertici della vela (penna, bugna, mura), stesso discorso per una randa triradiale od anche solo biradiale.
Queste sono vele pannellate.
Ciao Franco, grazie per la risposta.
Mi spiego meglio: in alcuni post ho letto Albert consigliare 'un pannellato di pentex, o meglio ancora, una membrana di pentex'.
Nel mio cervello si forma l'immagine di un triradiale nel primo caso, e di una vela costituita da alcuni macropanneli orizzontali nel secondo. Insomma, a parte la costruzione del materiale, l'unica differenza che mi viene in mente è il numero e la dimensione dei pannelli, ma sempre di pannelli si parla. O no?
Citazione:francocr68 ha scritto:
Da qualche anno a questa parte si è passsati dall'avere il materiale laminato in rotoli con le fibre già disposte in direzione e percentuale a realizzare direttamente vele in cui le fibre sono disposte direttamente secondo le linee di sforzo e gli stati di carico della vela. Queste fibre sono l'anima della vela fra i due film esterni.
Non credo che esistano dei rotoli di membrana, mi aspetto che i produttori di membrana preparino dei macropannelli con le fibre disposte che poi il velaio assembla; il rotolo tradizionale non consentirebbe di tenere le fibre orientate per pannelli successivi. Immagino.
Ciao