03-11-2011, 03:38
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-11-2011, 03:54 da fiolet.)
sono quasi sicuro del mese di dicembre, forse l'anno e' il 1998. L'episodio avvenne il 19 settembre (vigilia del mio compleanno, per questo lo ricordo bene), ho inviato il testo il giorno dopo a Bolina che lo pubblico' 2-3 mesi dopo con il titolo 'uomo a mare che fare', ma l'anno non lo ricordo piu' con precisione (ah! l'eta' che avanza!).
Per Mantonel: certo che ho lanciato un pan pan subito. Ma ho anche valutato, assumendone consapevolmente la responsabilita' penale, che non era possibile aspettare , come chiedeva la CP, anziche' tirarli subito fuori dall'acqua dove erano a mollo da ore, e portarli rapidamente ad un controllo medico: uno di loro ricordo e' poi rimasto settimane in ospedale. Aggiungo che il proprietario dello scafo affondato mi chiese se potevo rimorchiare lo scafo a terra: rifiutai non solo per la mia valutazione dell'urgenza medica, ma anche perche' se nel corso del traino lo scafo fosse affondato, magari sull'onda all'entrata di Fiumara grande, avrei potuto essere imputato di ostacolo alla navigazione o essere obbligato alla rimozione del relitto.
In emergenza la salvaguardia della vita e' prioritaria su ogni ordine di una CP lontana dal luogo dei fatti. Subito dopo invece, e' bene cautelarsi da rogne legali successive: non a caso infatti, mentre tornavo a manetta verso porto,sono rimasto continuamente in contatto con la CP, con la quale tra l'altro concordai sul fatto di non rimorchiare il relitto limitandomi a segnalarne la posizione.
Per Mantonel: certo che ho lanciato un pan pan subito. Ma ho anche valutato, assumendone consapevolmente la responsabilita' penale, che non era possibile aspettare , come chiedeva la CP, anziche' tirarli subito fuori dall'acqua dove erano a mollo da ore, e portarli rapidamente ad un controllo medico: uno di loro ricordo e' poi rimasto settimane in ospedale. Aggiungo che il proprietario dello scafo affondato mi chiese se potevo rimorchiare lo scafo a terra: rifiutai non solo per la mia valutazione dell'urgenza medica, ma anche perche' se nel corso del traino lo scafo fosse affondato, magari sull'onda all'entrata di Fiumara grande, avrei potuto essere imputato di ostacolo alla navigazione o essere obbligato alla rimozione del relitto.
In emergenza la salvaguardia della vita e' prioritaria su ogni ordine di una CP lontana dal luogo dei fatti. Subito dopo invece, e' bene cautelarsi da rogne legali successive: non a caso infatti, mentre tornavo a manetta verso porto,sono rimasto continuamente in contatto con la CP, con la quale tra l'altro concordai sul fatto di non rimorchiare il relitto limitandomi a segnalarne la posizione.
