JEANNEAU - FR - Sun Odyssey 32.1

[Aldo]

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le barche da charter e quelle padronali
Siccome sembra che sulle barche da charter sappiate tutto, sorvolo il primo argomento e comunico il mio indirizzo e-mail aldo@noicharter.com per qualcuno che volesse saperne di più, per esempio, sull'acquisto, sul costo di charterizzazione e di manutenzione, sulla rendita ecc.
Per quanto riguarda le barche padronali, devo per forza chiudere l'articolo con questa chicca che mi stavo pregustando da un po' di tempo.
Alcuni anni fa', ai pontili del circolo in cui ormeggiavo anche la mia barca, c'erano le tre seguenti barche:
a)Una barca in legno, di cantiere famoso, utilizzata da un secondo proprietario (barca immatricolata e quindi numero di proprietari certificato) e mantenuto dallo stesso in maniera a dir poco apprensivo-maniacale. Solo per dipingere meglio la persona, che è un amico e con il quale continuiamo a sfotterci, ebbe un principio di svenimento solo perchè un giorno non veniva sù l'ancora inceppata tra scogli.

b)Una barca in vetroresina, unico proprietario, ottimo regatante che faceva le regate con i veri purosangue del mare e che curava minuziosamente la sua barca solo per trascorrere le crociere estive con la moglie.

c)Una barca acquistata da una famigliola che si avvicinava alla vela, e che ripeteva continuamente di aver fatto un affare perchè la barca era unico proprietario; lo ripetè tante volte, da essere chiamato 'Unicoproprietario'.
Questa barca, una volta messa in mare ebbe la prima avventura di ritrovarsi con le vele a mezz'albero all'imboccatura del porto, con vento e con un enorme traghetto che entrava in porto con impossibilità di manovra. Riuscirono a mettere in moto il motore, ad uscire dal porto per venire al nostro circolo, sempre con le vele a mezz'asta, ma dopo poco si fermò il motore. Chiamarono noi, che li andammo a prendere con un motoscafo.
Decidemmo di partire insieme per le vacanze in grecia, ma io sono partito, loro no, perchè dopo nemmeno un miglio si è schiantato tutto il gruppo della testa d'albero e le vele rimasero nuovamente inceppate.

Al ritorno dalla mia vacanza, trovai la gente sul pontile che mi diceva 'benvenuto a Pearl Harbour'.
Cosa era accaduto?
La Barca in legno era affondata da sola durante la notte perchè, secondo me per un vizio occulto del costruttore, trafilava l'acqua, il proprietario non se ne era preoccupato perchè pensava più a non far saltare le persone sul ponte, manco' la corrente ai pontili e la pompa di sentina automatica scaricò le batterie. (Plaff).
La barca in vetroresina veniva trasferita in grecia dal proprietario ed altri amici, vollero effettuare la traversata senza riposarsi, si addormentarono tutti e si schiantarono contro l'unica isola esistente tra l'italia e la grecia, con conseguente distacco del bulbo e ferie finite.
La terza barca aveva continuato le sue disavventure perchècontinuavano a venir fuori i difetti ed il proprietario non prendeva la decisione drastica di far fare i lavori a gente competente, perchè l'affare deve restare affare, e aveva messo il motorino di avviamento di concorrenza che funzionò solo un paio di volte, le sartie e l'attrezzatura velica si rompevano continuamente con la conseguenza che la barca non riusciva a fare più di qualche miglio perchè doveva essere ritrainata in porto.
L'anno dopo non fù da meno; cambiò il motore, ma lo fece montare dal solito tuttologo che si trova in ogni porto, cambiò le vele ma non le attrezzature con la conseguenza che saltarono anche in questo caso le sospirate vacanze.
Il terzo anno l'ho perso di vista perchè ha cambiato circolo, poi ha cambiato barca.
Bene! sapete dove è questa famosa barca Unicoproprietario?; ve lo dico io:
È UNA DELLE VOSTRE BARCHE CHE VENGONO IDOLATRATE NEL VOSTRO SITO.
Tenete presente, però che, per come la penso io, non voglio mortificare il nuovo proprietario, come non voglio buttare giù la barca, voglio solo dire una volta per tutte che 'unicoproprietario nocharter' è una frase che non vuole dire niente, che viene usata solo in italia, che l'ha enfatizzata la rivista Bolina ma che dopo ha fatto un articolo (due anni fa) in cui si magnificavano le barche da charter acquistate in Grecia da Kiriacoulis. Meditate gente... meditate.
Io sono stato tirato dentro questo forum da un potenziale acquirente (non è alpa21) che mi ha comunicato che su un sito di chats prendevano a calci nei denti me e la mia barca.
Sono entrato a gamba tesa, ho esposto le mie idee, sono soddisfatto del fatto che nessuno parla più e mi ritiro in buon ordine nel mio guscio come un umile paguro bernardo; quindi vedrete di me solo i timidi occhietti e la punta delle zampine.
Vi comunico anche che sono presidente del Centro Velico Giovinazzo - associazione sportiva dilettantistica e che quindi sarò lieto di ospitare chiunque voglia attraccare ai nostri pontili.
Appena si entra nel microporto di Giovinazzo i pontili del Centro velico sono il primo e l'ultimo a sinistra; chiedete di Aldo, tutti sanno come rintracciarmi ed il nostromo Antonio vi curerà l'ormeggio. Se pescate meno di 1,90 metri potete ormeggiare in andana al mio barcone verde in legno e passare da sopra al mio ponte per scendere sui pontili; non mi formalizzo, anzi è un modo come un altro per socializzare.
Ciao Meocci, ora so chi sei, non l'avevo capito prima.