(05-04-2019 16:14)capitano nemo Ha scritto: La Sermar mi ha chiesto di inviare il mio vecchio riser VP per sicurezza in modo da farmelo identico.
E' vero che poco cambia ma, sul mio riser VP montato sul D2 40 del 2008 é stampigliato un numero 3 mentre su altri precedenti il n° 2: non si sa mai...
Per lo spessore in Al ho qualche dubbio anche io che sia utile. Il riser originale non é... di plastica ma in ghisa, comunque lontana dall'alluminio nella scala della elettronegatività come l'acciaio , entrambi sono leghe di ferro e diversi contenuti in carbonio per l'inox con una % di cromo più o meno alta.
I prigionieri non posso che essere di acciaio, quando ho svitato i dadi era tutto perfetto: in 10 anni avrebbero dovuto diventare stuzzicadenti...
sicchè...
Avere dei dubbi è più che legittimo ma per toglierli bastava fare una piccola ricerca sul forum stesso e vedere cosa è successo ed a quanti è successo, una fra tante:
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...tid=124644
PS - l’inventore della flangia in alluminio da 8 mm sagrificale da interporre fra lo scambiatore di alluminio ed il riser di ghisa od acciaio, sono stato io ed a seguito delle molteplici richieste avute da chi è andato a controllare il proprio riser ed ha trovato la sorpresina, anche la sermar ormai ha iniziato a produrle per defoult.
PS 2 - ovviamente, nel caso del riser, la corrosione è direttamente proporzione ad una serie di fattori come la quantità di utilizzo del motore, la zona di ormeggio (barche in metallo presenti nelle vicinanze, barche o pontili che disperdono, ecc.) e non oltre, anche dalla quantità di carica prodotta dall’alternatore, ecc.. Sono tutti fattori che poco o tanto influiscono ma non necessariamente sono scatenanti anche se, dato il numero degli eventi registrati fino ad ora non rendono raro l’evento della corrosione sullo scambiatore.
In merito e dopo la sorpresina documentata, io non ho fatto altro che allungare di 8 mm lo scambiatore con un pezzo dello stesso materiale ma che all’occorrenza posso sostituire mentre lo scambiatore invece no ed in questo modo ho ottenuto 2 risultati importanti: se non si corrode nulla ho solo allungato lo scambiatore senza compromettere nulla;
se invece c’è corrosione come ne ho documentato fotograficamente il nuovo principio a due anni dall’installazione, bhe... in questo caso con pochi spiccioli cambio la flangia e salvo lo scambiatore.
PS 3 - lo zinco sullo scambiatore non serve a nulla perchè l’anodo sacrificale serve a salvare solo i metalli a cui è a diretto contatto quindi, non essendo in contatto con lo scambiatore di alluminio ma bensì con il riser di acciaio, salverebbe dalla corrosione quest’ultimo che non ne ha bisogno ma nulla farebbe allo scambiatore che sicuramente avrebbe la peggio in una partita alluminio/acciaio o alluminio/ghisa entrambi a bagno di una soluzione salina (acqua di mare nel nostro caso) che favorirebbe il passaggio di elettroni dal metallo più debole verso quello più forte.
Poi ed ovviamente ognuno è libero di avere tutti i dubbi del caso come anche di adottare tutte le soluzioni che più ritiene idonee alle proprie esigenze a prescindere.