Citazione:tommaso61 ha scritto:
Gentile Rurik
Rimango dell'opinione che il lavoro di Novecento ... o Roberto (io sono nuovo, probabilmente vi conoscete bene) è di qualità... il risultato si è visto bene.
Infatti dico che è uno dei modi per riparare una barca. Se abbiamo una barca in VTR usiamo resine addensate e 'tappiamo il buco o la fessura'. Si è preso in prestito questo metodo e si dice che è il modo più semplice ed economico di riparare lo scafo in legno. Il cantiere lo propone, il Mastro lo promuove quando l'armatore mostra le tasche rivoltate
I due corsi di fasciame dove il comento si è allargato o la parte ammalorata del corso non saranno + omogenei in fatto di elasticità e capacità di fare tenuta ma saranno rigidi. Dove si è usata la resina non si danneggia + ma ... vi è mai capitato di vedere tavole fessurate a un centimetro da dove sono state trattate?
E' perché gli sforzi si sono 'trasferiti' in un punto diverso che non è in grado di sopportarli. Se invece sostituiamo la tavola o facciamo il calafato classico con stoppa e stucco, pigiato con gli attrezzi del mestiere, la barca torna efficiente come quando è stata costruita e dura per sempre.
Citazione:D'altra parte non si vede se i comenti siano stati calafatati oppure no che... comunque in un fasciame classico hanno necessità di tale trattamento anche se i nuovi materiali dovranno comunque essere presi in considerazione.
E' durante quello splendido lavoro che ho conosciuto Roberto in un altro forum tanti anni fa.
Citazione:Lei probabilmente, mi sembra di capire da come scrive, è un maestro d'ascia.
Al momento mi occupo di pozzi di petrolio, ma armo un legno del 1905.
Citazione:Io no.... ho lavorato per circa cinque anni a fianco di un ottimo maestro d'ascia che mi ha insegnato tantissime cose e mi intendo anche di disegno navale.
Ho lavorato su barche da 4 fino a più di 20 mt. di lunghezza e le assicuro che le teste dei corsi di fasciame, anche su barche molto piccole, sono sempre state giuntate.... forse lei ha esperienze diverse in merito....
... quindi ha più esperienza pratica di me. Quello che cerco di far conoscere è l'arte di mantenere un legno a prescindere dalle tasche del armatore, i lavori me li faccio da solo, ed a prescindere dal tempo necessario. Per restaurare correttamente un legno ci vuole attendere le stagioni per tagliare il legno, per piegarlo e per trattarlo.
Citazione:Ma.... adesso mi consenta lei.... ma chi ha parlato di libri.... l'intento, se legge bene, è solo quello di scrivere alcune procedure standard utili per fare alcuni lavoretti sulle barche in legno...
Forse perché per quel poco che conosco dal 1900 ad oggi, non basterebbe una Treccani per scrivere le procedure standard che cambiano da barca a barca, da località a località e da legno a legno
Cmq a parte il modo che ho di esporre le cose che risulta sempre sopra le righe, amo il legno, ammiro e stimo chi se ne interessa!