isolatore galvanico
#21
Ultimamente ho fatto visita ad un famoso cantiere ed ho potuto vedere come le correnti galvaniche abbiano reso di colore rosso raccordi idraulici e prese a mare rendendoli fragili anche se esteriormente non erano ossidati e sembravano in buono stato. Sono rimasto sconvolto, la barca aveva solo 6 anni! Penso che lo istallerò anche io quanto prima.
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#22
. la mia . se scollegassi il filo giallo verde ( terra ) del cavo che si attacca in Imarroncinichegalleggiano.... non risolverei il problema delle correnti galvaniche?
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#23
Probabilmente si, ma hai serie possibilità di fulminare te o qualcuno.
Le correnti galvaniche vengono sì dalla dispersione del collegamento in Imarroncinichegalleggiano.... e/o da errori in questo senso dei vicini, ma ci sono anche quelle generate da un impianto a 12 Volt mal fatto.
L'isolare la barca dalla colonnina è solo il primo passo.
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#24
Ci sono nel forum qualche centinaio di post al riguardo, cerca e leggi, ma non pensare di risolvere perché molte sono (infatti) le "correnti" di pensiero.
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#25
Come gia' calorosamente trattato sull'argomento in altra discussione scollegare il "filo giallo/verde" e' possibile solo a patto che l'intero circuito della barca e le apparecchiature alimentate dalla rete siano progettate per poter fare a meno di tale collegamento (doppio isolamento, grado elevato di protezione da umidita', ecc.), diversamente al minimo guasto esiste il rischio di "illuminarsi d'immenso" (rubando la strofa di un famoso poeta).

Per quanto riguarda la possibilita' di segnalare un'anomalia del dispositivo, si e' possibile ma non proprio semplice se si vuole che sia sicuro, intendendo per "sicuro" la capacita' di dare davvero una segnalazione quando c'e' un problema, e' piu' facile e meno costoso sovradimensionare (come suggerisce Bikesherpami) di tre o piu' volte la portata rispetto a quella dell'interruttore principale che e' poi cio' che viene fatto nei dispositivi commerciali e implicitamente suggerito nelle indicazioni per l'autocostruzione (a fronte di una linea da 16A si indica un ponte di diodi da 50A che, montato con coppie appaiate in realta' opera fino a 100A).
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#26
Bene, grazie.
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#27
Ho trovato qualcosa di abbastanza serio essendo documento usato dalla "The Marine Surveyor School" di Rhode Island per la preparazione dei futuri "professional Marine Surveyors" e presentato in uno dei loro seminari. Si tratta della descrizione (in inglese e questa volta non la traduco perche' non ho tempo) delle caratteristiche, dei test e delle verifiche relativi agli isolatori galvanici:
www.marinesurveyorschool.org/seminar_files/Galvanic%20Isolators.pdf
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#28
E' che li si fa riferimento alla normativa americana che vuole la terra di Imarroncinichegalleggiano.... connessa con la terra a bordo e con il negativo dell' impianto a 12. Una cosa del genere puo' avere senso fintnatoche' gli impianti a terra li fanno gli americani *e* tutte le barche attaccate battono bandiera americana - altrimenti, io ribadisco, la terra di Imarroncinichegalleggiano.... non la collego nemmeno al cavo che viene in barca. Troppe cose che non controllo.
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#29
risolsi con adeguato impianto solare.
mai attaccato in Imarroncinichegalleggiano.....
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#30
Qui sul forum vedo un po di confusione, perlopiù terminologica, per questo faro un po di .:

Troppo spesso si confondono le correnti vaganti con quelle galvaniche. Anche se gli effeti sono simili, le cause sono differenti.

Le correnti galvaniche si producono quando formiamo una cella galvanica: due metalli differenti a contatto elettrico ed ionico, ma spesso anche un metallo da solo immerso nell'elettrolito, dove le parti differenti si comportano come anodo e catodo (per esempio la ghisa del bulbo o lo scafo di una nave in metallo)

Le correnti vaganti, o dispersive si formano dove la corrente lascia il suo circuito normale per difetti o errori nell' isolamento oppure se collegate a terra.

Il risultato è la corrosione dell'oggetto interessato.

Anche i difetti degli impianti a 12V spesso provocano correnti vaganti, per esempio guasti nei motorini delle pompe.

Le correnti galvaniche sono mosse dalla tensione della cella galvanica, qualche decimo di volt e fanno danni nel tempo prolungato. Le correnti vaganti sono mosse dalla tensione dell'impianto, p.e. 12V. A seconda della resistenza del guasto dell'isolamento, le correnti vaganti possono essere molto piu intense, provocando gravi danni in poco tempo.

Le correnti galvaniche possono essere utili se provocate dalla cella formata dal metallo da proteggere ed un anodo protettivo, zinco.
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#31
Se stacco il cavo rischio di trovare scariche le batterie ma penso che basti accendere anche ogni due settimane il motore per una decina di minuti per evitare ciò. Secondo voi sarebbe una cosa sbagliata lasciare la barca non attaccata alla colonnina elettrica? Inoltre non penso faccia bene alle batterie che vadano in carica automatica troppo spesso.
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#32
(12-11-2014, 07:47)Giogiogio Ha scritto: Se stacco il cavo rischio di trovare scariche le batterie ma penso che basti accendere anche ogni due settimane il motore per una decina di minuti per evitare ciò. Secondo voi sarebbe una cosa sbagliata lasciare la barca non attaccata alla colonnina elettrica? Inoltre non penso faccia bene alle batterie che vadano in carica automatica troppo spesso.

Io ho la barca dal 2011, comprata usata del 2007. Non so se le batterie sono quelle originali o meno. Ma supponiamo siano state cambiate prima del mio acquisto e che quindi abbiano 4 anni.
Non lascio mai la barca con il cavo della 220v collegato.
La barca è stata ferma anche 4 mesi (la barca è ad Alghero e io abito vicino Roma).
Mai trovato le batterie scariche. Il motore è sempre partito subito.
Stefano

La barca perfetta è quella dove si beve in sei, si mangia in quattro e si dorme in due
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#33
(12-11-2014, 07:47)Giogiogio Ha scritto: Se stacco il cavo rischio di trovare scariche le batterie ma penso che basti accendere anche ogni due settimane il motore per una decina di minuti per evitare ciò. Secondo voi sarebbe una cosa sbagliata lasciare la barca non attaccata alla colonnina elettrica? Inoltre non penso faccia bene alle batterie che vadano in carica automatica troppo spesso.

Secondo me non è giusto tenerla attacata senza controllo, ed è anche proibito in molti porti o marina croati.
Qualche anno fa a 50m dalla mia barca un motoscafo è esploso e ha preso fuoco per un caticabatterie guasto.
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#34
(08-10-2014, 23:13)IanSolo Ha scritto: per migliorarne le prestazioni si puo' porre in parallelo un condensatore non polare per alta tensione da almeno 1 MicroFarad (quelli per i motori asincroni monofase vanno benissimo, sono il tipo usato nei motori per lavatrice di basso costo).

Perché si inserisce questo condensatore?
Cosa migliora?
In parallelo, vuol dire tra ingresso e uscita della terra, per capirci?
Qualcosa del genere (ebay)?
.

Grazie
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#35
Grazie mille Thumbsupsmileyanim
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#36
Con 15 minuti ogni 15 giorni e batterie Pb-acido normali fai vento - a meno che tu non abbia un banco batterie MOLTO piccolo.
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#37
In genere i marina e/o i porti, non permettono di lasciare collegata la colonnina se nessuno è a bordo.
Nemmeno è una buona prassi e per molti motivi, non perché questo faccia male alle batterie, se son cariche un caricabatterie di nuova generazione (intelligenti?!) sospendono l'erogazione a batterie cariche.
I motivi sono altri, a parte le corrosioni, possono verificarsi delle sovratensioni, che fanno saltare il carica, se non esplodere addirittura (già successo, per esempio, che un manutentore collegasse 2 fasi al posto di fase e neutro), ritorni strani e cose varie, oltre alla solita stufetta rimasta accesa.
Quindici minuti di motore ce/o di caricabatterie, rinfrescano una batteria già carica, se no ce ne vuole un po' di più, ma uno strumento appropriato dice quando è sufficiente e si sta tranquilli.
In genere una buona batteria resta efficiente per più di due settimane, per esempio le mie anche se economiche in un mese scendono di qualche virgola, anche in qualche giorno in più, mai sotto 12,2/12,3.
Poi dipende da anno, tipo, uso, cura . eccetera.
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#38
Ok quindi devo tenere allacciata la corrente quel giorno ogni due / tre settimane circa che riesco ad andare in barca, poi la stacco. Penso di dover comunque tenere acceso per un po' anche il motore perché se non erro il caricabatterie alimenta solo le batterie di servizio,mentre l'alternatore del motore carica entrambe, vero?
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#39
Ciao, mi rivolgo IanSolo e dapnia che attraverso i vostri gustosissimi e pregiati interventi, Vi stimo di default!!!…senza offendere nessuno e togliere nulla a tutti gli altri amici, naturalmente!!!!
Chiedo scusa per la mia ignoranza, ma a cosa potrebbe servirmi questo Isolatore Galvanico???
Potreste schiarirmi le idee, mi potete fare una lista analitica di problemi causati da corrente galvanica ad una barca a vela??
Vi chiedo xkè ho un dubbio che morde i miei pensieri ogni volta che penso alla mia presa a mare, che si è sciolta come del burro in micro onde!!!
Potrebbe essere?
avrei anche 2 foto da fare vedere.
Che la corrente galvanica faccia questo?
"Grazie LOR SIGNORI ESPERTI PER UNA VS CONSULENZA"
Sono grato a tutte quelle persone che mi hanno detto "NO"!! Grazie a loro, c'è l'ho fatta da solo.:smiley53:
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#40
Non sono stato interpellato, ma questo è un forum pubblico ed io scrivo.

L'isolatore galvanico separa a tensioni basse le due messe a terra, quello della barca da quello del molo, quelle corrispondenti alle tensioni della cella galvanica che si puo formare tra barca e parti metalliche immerse del molo o altre barche vicine.

Se la tua presa a mare non era collegata a un sistema di bonding della barca, non credo che l'isolatore galvanico farebbe la diferenza.

Dezincificazione dell'ottone o correnti vaganti?
Se il danno è stato intenso e veloce, credo che si tratta del secondo.
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