RE: BAVARIA - DE - 40 Cruiser J&J m.y 2008
Aggiorno con i lavori principali fatti dalla primavera scorsa, ad ottobre sono andato in pensione ed ho avuto più tempo e disponibilità economica per portare quasi a compimento il programma di manutenzioni, implementazioni e modifiche della barca.
Sul bimini, che sulla mia barca è diviso in tre settori, ho installato mediante cerniere, sulla parte più a poppa dietro ai paterazzi che può rimanere sempre aperta, due pannelli solari Fly Solartech SGM2 da 110 watt ciascuno. Sono in parallelo con diodi di blocco e collegati ad un regolatore Victron Smart Solar 100-20 che trasmette via blue- thoot una miriade di interessanti dati sull’ app Victron installa sullo smartphone. Le batterie servizi sono due nuove FAI acido libero trazione leggera da 180 amp, costruite custom in contenitori adatti al vano batterie. Ho incrementato la protezione preventiva incendi mediante una coperta antifiamma e due inibitori di fuoco Mangiafuoco mod. Nautico Professional oltre che fissare sotto la panca del carteggio un estintore a polvere da 2 kg. e uno da 1kg. nella cabina di prua. ( altri due da 2 kg. sono nei gavoni esterni) Per lavorare meglio sulla randa ho aggiunto a quello esistente un altro scalino sulla parte bassa dell’albero. Con la barca in cantiere ho “dovuto” affidare al personale il trattamento epossidico del bulbo effettuato con prodotti della Sigma e ho fatto aggiungere una coppia di zinchi a protezione del medesimo. Personalmente , mia moglie in aiuto, ho sostituito i quattro gruppi passascafo/valvole immersi dei wc con materiale Trudesign in vtr caricato nylon. Ho anche inserito gli appositi collari antirottura che rendono i gruppi montati confacenti alle norme ABYC H 27 USA, superiori alle normative nostrane UNI 8093-2. In pratica reggono 227 kg di carico laterale anziché 155 kg. Le sfere sono in polimero che le rende più resistenti al contenuto delle deiezioni che di solito blocca le sfere tradizionali delle valvole in ottone o bronzo. Ho usato sigillante 3M 5200 F.C. e rondelloni ricavati da una lastra nuova di vtr da 4 mm. al posto delle tavolette in legno solite. Non ho avuto tempo per sostituire, anche avendo il materiale Trudesign in barca, i gruppi dei 5 scarichi che sono comunque sopra il galleggiamento e meno critici. Ho sostituito e messo quindi nuovo il passascafo del log utilizzando anche qui un rondellone in vtr e il medesimo sigillante. Il meccanico Volvo mi ha cambiato con materiale originale Volvo nipple, valvola e porta gomma dell’impianto di raffreddamento del motore. Ho lavorato parecchio sul timone. Smontato, sostituite le boccole con le nuove Jefa entrambe su rulli ingrassando solo tra boccole e porta- boccole con grasso Molykote 111 Compound ( molto denso e appiccicoso, sembra silicone al tatto), forato in basso la pala da dove è uscita pochissima acqua, fatto cordolo di sigillante poliuretanico tra asse e vtr nella zona di ingresso dell’asse nella pala,resinato con C 10-10 epossidico la parte di losca in alluminio che sporge dalla carena con funzione di protezione dalla corrosione . Questa zona e la parte superiore della pala sono state verniciate con antivegetativa esente rame ( quella del piede).Ho fatto anche una modifica custom all’alloggiamento della boccola superiore che ne previene eventuali movimenti per allentamento delle viti originali inserite in fori asolati. Ho rimontato il tutto ( ci vuole un muletto e due persone sotto la barca e due sopra per infilarlo, pesa parecchio) e successivamente ho rifatto il tensionamento delle 4 catene di trasmissione evitando sovratensioni. Montando poi il nuovo pilota Raymarine Ev 400 ho cercato il centro preciso delle ruote tra banda e banda e allineato su questo centro la pala agendo sulla biella di collegamento scatola di riduzione asse . Per la ventilazione vano motore ho inserito un termostato regolabile dato che la precedente soluzione dell’ interruttorino termostatico on off non funzionava bene. Insieme al pilota, che ho scelto con computer da 30 amp che meglio supporta l’attuatore Lewmar Mamba installato che ha un consumo medio di 4 amp. ( rapporto 5:1 superato bastava un 20 amp ma la Raymarine fa due computer soltanto che passano da 15 a 30 amp), ho installato un multifunzione Raymarine Axiom 9 “ che ha la simpatica possibilità di replicare la schermata e la possibilità di comandarlo tramite tablet posizionato al carteggio e un Trasponder Raymarine AIS 700 . Il tutto cablato con sistema STNG ( NMEA200) che ho collegato con appositi convertitori ai preesistenti strumenti in ST1 ( nmea 183) Ttridata, Wind e VHF DSC Ray 55E. Tutta la strumentazione è gestibile dal pozzetto senza necessità di scendere al carteggio salvo che per consultare documentazione cartacea. Mi sono fatto fare su mio modello una staffa per la passerella, abolendo bicchiere e venti laterali e una protezione in a/inox tubolare per evitare che le scotte genoa si incattivino/ danneggino i cavi elettrici a base albero. Il teck del pozzetto ha migliorato il suo aspetto dopo sbiancamento olio per teck a base acquosa, rifilamento dei comenti con il magico coltellino Mozart. Ho cambiato anche il portellino di ispezione in plastica dell’asse timone con uno in a/inox e montato due jack-line ai lati del fondo del pozzetto in modo da potersi legare prima di uscire dal tambuccio, muoversi per manovrare in pozzetto, timonare. Ho smontato e risigillato con poliuretanico Zucchini i 4 oblo’ grandi del saloncino dato che da due di essi passava acqua piovana. In origine c’erano delle guarnizioni in gomma che con il tempo avevano iniziato a ritirarsi. Rifatta la sigillatura della parte interna delle maniche a vento ( quella del bagno faceva passare acqua).Manutenzione al salpancora con pulizia e lubrificazione della parte elettrica, nuovo barbotin, serraggio adeguato della bulloneria di collegamento alla coperta.
Per le vele nuove in arrivo, randa e genoa in dacron fibrato Dynnema, code 65 in poliestere cableless su avvolgitore custom in carbonio, gennaker con calza di 144 mq (usato) sono stati fatti importanti lavori sull’attrezzatura velica. In particolare golfare e scatola drizza per la 2:1 in t.a. su disegno e quote fornite dalla Selden, drizza gennaker/code Benvenuti SK 78 Cruise in dyneema con moschettone Wichard Speedlink, tratto posteriore delle borose in dyneema Glestein Mega Twin da 10 mm., bozzelli per le scotte gennaker/code montati su contropiastre in alluminio 10x10 cm , sostituiti i rinvii piani doppi ( scotta randa e scotta genoa) con rinvii Selden con stopper per liberare i winch lasciando le scotte sotto carico , sostituiti i rinvii piani delle cime di regolazione dei carrelli genoa con analoghi rinvii singoli con stopper in sostituzione dei Rutgeson precedenti che avevano gli stopper mal progettati e soggetti a liberarsi autonomamente. I 14 stopper in tuga adesso hanno tutte le manovre operative, compreso mura gennaker che esce dalla parte posteriore del bompresso Selden, e seconda drizza spi in t.a. Rimane fuori solo la cima del freno antistrambata. La staffa originale del bompresso è stata modificata per far si che lo stesso, quando esteso, non interferisca con l’arco dell’ancora Rocna. Sul bompresso viene murato i gennaker, mentre il code che necessita di controventatura per la maggior tensione di drizza applicata, viene murato sulla delfiniera. Per lanciare e riporre con facilità gennaker e code ho installato cerniere , ponticelli, elastici sui pianali delle cuccette di prua. Si possono tenere aperti assieme ai materassi, le vele che normalmente stanno riposte nei gavoni sottostanti, quando in navigazione, le tengo legate ad una maniglia a ventosa attaccata sull’ interno dell’osteriggio. Basta aprire dall’ esterno l’osteriggio e si hanno disponibili le penne delle due vele.
In ammainata si apre l’osteriggio e si fila drizza. Con questo sistema si togli l’ingombro in coperta rapidamente.
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