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03-09-2018, 00:06
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-09-2018, 00:07 da TeoV.)
Io avevo un ST 4000 e l’ho sostituito con un EVO-100 con attuatore MKII, nonostante abbia ricevuto consigli di montare un EVO-200 con attuatore lineare, in primis dal buon Pepe, ma il budget non mi permetteva direttamente.
Devo dire che purtroppo aveva ragione lui, e di non essere particolamente soddisfatto. Con un po’ di onda o vento non ce la fa...
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Però è meglio del 4000+, con cui condivide l’attuatore, o no?
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Sto montando un Evo 100 sul mio motorsailerino Saga 27 , ( installazione , data la particolarità dell'imbarcazione , piuttosto originale , pubblicherò ) .
La domanda è : può un vecchio telecomando a filo di un vecchio Autohelm , essere collegato al moderno evo 100 ? Mi farebbe comodo , spaparanzato sulla tuga .
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La risposta è no se lo vuoi collegare direttamente al pilota. Invece puoi inserire un convertitore Raymarine ST1/STng e connettere il comando a filo al pin centrale giallo di quello. Codice del componente E22158.
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Dunque mi pare di capire che per il mio First 375, dislocamento circa 7,7 t., l'acquisto dell'Ev 100 costituirebbe per certi versi un rischio, non potendo il pilota gestire situazioni di mare e vento più "strong"...
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(03-09-2018, 09:51)Sailor Ha scritto: Dunque mi pare di capire che per il mio First 375, dislocamento circa 7,7 t., l'acquisto dell'Ev 100 costituirebbe per certi versi un rischio, non potendo il pilota gestire situazioni di mare e vento più "strong"...
Secondo me, ma anche secondo specifiche Raymarine, direi che il 200 con pistone tipo 1 sia quello giusto.
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(03-09-2018, 09:22)pepe1395 Ha scritto: La risposta è no se lo vuoi collegare direttamente al pilota. Invece puoi inserire un convertitore Raymarine ST1/STng e connettere il comando a filo al pin centrale giallo di quello. Codice del componente E22158.
BV!
Super ! Grazie , ma vale la pena ? Direi di no , tutto sommato quello senza fili costicchia , penso sia la scelta migliore , vero ?
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Sia lo SmartController sia l’S100, i 2 comandi remoti della Raymarine, hanno comunque bisogno del convertitore sopra indicato.
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(03-09-2018, 00:38)pepe1395 Ha scritto: Però è meglio del 4000+, con cui condivide l’attuatore, o no?
BV!
Sicuramente meglio del ST4000, su questo non c’è dubbio.
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-09-2018, 07:37 da AleSail.)
(28-08-2018, 10:30)Nimbo Ha scritto: Sinceramente se pensi di prendere un pilota nuovo io guarderei qualcosa di meglio di Raymarine, ci spendi poco di piu', ma ti metti a birdo un timoniere. Nke o ancora meglio b&g (naturalmente parere personale)
Non sono d'accordo con questo commento in quanto la linea "standard" di B&G (Triton2) è assolutamente allineata come tecnologia, performance e prezzi con Raymarine (Piloti EVO 100/200).
Se vuoi strumenti con performance superiori di B&G ci sono, ma l'investimento è molto molto importante, e non ha assolutamente senso installare un autopilota (ad es. linea H5000) senza aggiornare il resto della strumentazione.
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Io avrei una domanda generica: non ho capito perché la gestione della potenza viene demandata ai computer di rotta, non avrebbe più senso che il computer di rotta desse solo impulsi dritta/sinistra al timone ed invece tutte le protezioni e la potenza venissero gestite nell'attuatore?
Mi sfugge qualcosa?
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-09-2018, 07:29 da AleSail.)
(06-09-2018, 17:55)clavy Ha scritto: Io avrei una domanda generica: non ho capito perché la gestione della potenza viene demandata ai computer di rotta, non avrebbe più senso che il computer di rotta desse solo impulsi dritta/sinistra al timone ed invece tutte le protezioni e la potenza venissero gestite nell'attuatore?
Mi sfugge qualcosa?
Qli attuatori (tutti i tipi) non hanno "intelligenza" ma semplicemente una meccanica che viene messa in movimento in una o in un'altra direzione a una certa velocità (variabile). Questo lo si ottiene mandando agli attuatori determinati impulsi con delle potenze di corrente variabili. E questo lo decide e lo esegue il cervello ovvero il computer di rotta.
In sintesi i computer di rotta non inviano solo dritta sinistra, ma inviano la corrente all'attuatore in modo da ottenere delle velocità di esecuzione e quindi di rotazione variabili. E come una macchina elettrica, quando spingi l'acceleratore mandi più corrente e il motore deve solo eseguire.
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Ma il quesito ha una sua logica... il computer di bordo potrebbe essere uguale per tutte le taglie e a cambiare potrebbe essere solo la parte di potenza, magari posto nelle vicinanze dell'attuatore.
Anche a me sfugge qualcosa.
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alcuni modelli erano così, la logica è di semplificare (meno pezzi in barca) e di ampliare al contempo la propria offerta di vendita
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(07-09-2018, 09:23)bacovet Ha scritto: Ma il quesito ha una sua logica... il computer di bordo potrebbe essere uguale per tutte le taglie e a cambiare potrebbe essere solo la parte di potenza, magari posto nelle vicinanze dell'attuatore.
Anche a me sfugge qualcosa.
Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk I Raymarine serie EVO sono esattamente cosi', quello che cambia, oltre ovviamente al tipo di attuatore, e' l'ACU cioe' la parte di potenza. Il computer di rotta e' sempre lo stesso, l'EV1-Sensor.
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Non capisco però in quest'ultima configurazione come faccia il computer di rotta ad essere generico, nel senso che il "modello nave" che solitamente è l'algoritmo che consente di definire le correzioni, dovrebbe cambiare con la taglia dell'imbarcazione (molte reazioni sono non lineari).
Immagino abbia una sorta di "auto taratura" ma mi aspetterei che fosse meno accurato di qualcosa di dedicato ad una taglia specifica.
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Gia' nella precedente serie di autopiloti Raymarine (SPX) il software di gestione era unico per tutti i computer di rotta (SPX5 per attuatori outboard, SPX 10 e 30 per attuatori inboard), quindi destinati a barche molto differenti come caratteristiche di dislocamento e prontezza nel seguire le indicazioni del pilota. Con l'ultima serie di piloti e' sparita la bussola elettromagnetica fluxgate, sostituita dall'EV-1 Sensor che e' totalmente elettronico, nel quale risiede anche il computer di rotta ed il famoso Gyro, che e' diventato a 9 assi. Nello "scatolo" grande, che una volta era il computer di rotta, adesso c'e' solo la parte di potenza per gestire l'attuatore, l'ingresso per il sensore di posizione del timone e l'interfaccia per la connessione NMEA 2000 (o Seatalk NG).
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Secondo te l'EV1 Sensor potrebbe essere collegato con l'adattatore st 1 /st ng ad un pilota vecchia generazione (S2) al posto della fluxgate ? E' solo un idea...
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Grazie di avermi chiarito il quadro 
Pepe, ma si parla di sensori MEMS?
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(07-09-2018, 14:36)kavokcinque Ha scritto: Secondo te l'EV1 Sensor potrebbe essere collegato con l'adattatore st 1 /st ng ad un pilota vecchia generazione (S2) al posto della fluxgate ? E' solo un idea...
Non funziona già provato. Ero in fase di upgrade dall’spx10 all’EVO 200, ho aggiunto alla rete Seatalk NG l’EV-1 Sensor e sono uscito con la barca senza scollegarlo. Appena fuori dal porto, ho messo il pilota in Auto per tirare su la Randa: Il pilota è impazzito completamente e non riuscivo neanche a disinserirlo, poi mi è venuto in mente di spegnere gli strumenti e tutto si è risolto senza danno.
Da cui si evince che Frankenstein non funziona
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