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Citazione:ciccio69 ha scritto:
Oggi ho visto la barca di presenza ed in poche parole è una barca a vela presumo di origine olandese dal fatto che ha due derive laterali che se non mi sbaglio in caso di bassa marea la barca si appoggiava sul fondale in fatti il tizio mi diceva che è stata portata in Italia intorno agli anni 70 dal nord Europa .... Presto posterò le foto..... molto bella
Scafo squadrato in compensato marino albero in alluminio . L albero Presumo che sia stato rifatto ... Io dalla foto pensavo che fosse auto costruita invece no ...
. per non far passare da questo 3D un messaggio sbagliato e fuorviante, tengo a precisare che nelle barche Olandesi come in tutte le altre barche che hanno le derive laterali, queste non servono a tenere la barca livellata e appoggiata sul fondale quando c'è la bassa marea, ma bensì vengono utilizzate durante la navigazione appunto come derive.
Quindi per contrastare lo scarroccio durante le boline ed i traversi, abbassandole o alzandole a secondo delle mure su cui si stà navigando. 
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28-06-2013, 21:18
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-06-2013, 21:34 da ciccio69.)
  per capire !!! Questa barca sotto lo scafo ha due non so derive - bulbi che escono fatti in ferro ... Il termine esatto per identificarle qual è ? Scusate se commetto errori ma è la mia prima barca ed è un mondo tutto nuovo per me ....
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Per chiarire la questione della doppia chiglia/deriva vi posto due foto
la prima presenta una barca a doppia chiglia, soluzione molto usata nei mari del nord che permette alla barca di appoggiarsi sul fondo in maniera stabile quando la bassa marea manda in secca l'insenatura o porto dove si trova.
Esistono versioni a doppia chiglia di barche di serie.
[hide][Immagine: http://www.amicidellavela.it/uploads/ava... keels.jpg][/hide]
Quest'altra invece si riferisce ad una barca tradizionale olandese, qui non c'è una chiglia/pinna separata dallo scafo, la zavorra è in sentina e ci sono due derive laterali che servono, utilizzandole una alla volta, secondo il bordo, a limitare lo scarroccio
[hide][Immagine: .][/hide]
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Aaaaaaaa   ok capito .... Quindi queste barche a doppia chiglia/deriva principalmente dove venivano costruite ?
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Citazione:ciccio69 ha scritto:
Aaaaaaaa  ok capito .... Quindi queste barche a doppia chiglia/deriva principalmente dove venivano costruite ?
Se parliamo della barca della seconda foto, è una soluzione che troviamo applicata solo in Olanda, mentre la doppia chiglia della prima foto è una soluzione più diffusa: U.K, Belgio, Olanda, Francia del nord....
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Citazione:Giorgio ha scritto:
Citazione:tonymantovano ha scritto:
X Giorgio.
La polvere di lavorazione veramente pericolosa e' quella della noce di mansonia.
E io cosa ho scritto???? 
Rovere di Massonia.
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06-07-2013, 00:39
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-07-2013, 04:24 da ciccio69.)
Ma le foto che ho fatto con iPhone posso inserirle direttamente dal rullino foto ?
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Citazione:ciccio69 ha scritto:
Ma le foto che ho fatto con iPhone posso inserirle direttamente dal rullino foto ?
basta che ... devi ridurre le dimensioni a 150kb e inserirle come 'allega file'.
Ciao,
Riccardo
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Giorno
se posso dire la mia
come spiegato da Rurik in un precedente post , non è la spesa per il Teak a fare la differenza pe le tue dimensioni da rivestire, costa di + forse il doppio dell' Iroko ma con 400/500 euro solo di teak riesci, poi devi aggiungerci altre 400/500 € di sika e cose varie. Se la tecnica che useresti è medesima che per l'iroko, 200€ di risparmio sul legno non è cosa grossa, se paragonato alla durata del Teak, Come effetto ottico non è male neanche l'Iroko . ho vista qualcuna
le spese che incidono su questo tipo di lavorazione sono: 1) la manodopera(tempo)lavoro lungo, e Sika (almeno quanto spendi di legno) il teak viene al 3° posto...
saluti
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-07-2013, 04:23 da ciccio69.)
Ecco la barca si chiama Caterina II
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Bene, ne hai di lavoro prima di pensare alla coperta 
E' particolare; ha un pozzetto bello grande!
Ciao,
Riccardo
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Sapreste indicarmi quale cantiere o da dove potrebbe essere stata costruita ?
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Com'è fatta la poppa?
Ciao,
Riccardo
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08-07-2013, 03:05
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-07-2013, 03:07 da ciccio69.)
La poppa è come questa .....
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Se posso dire la mia ,una barca di queste dimensioni con la coperta in teak o iroko che sono gli unici legni da usare , tutto il resto un anno dopo e'da buttare , da l'impressione di essere ancora piu piccola , meglio una vernice bianca o grigia gommosa calpestabile che da idea di ampiezza e spazio vuoi mettere ?!
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In effetti sto iniziando a rendermi conto che l' idea della vernice bianca non sia male .... Secondo voi quanti litri e che tipo di vernice bianca mi consigliate ?
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ce ne sono molti, io uso prodotti della cecchi se guardi sul sito ce l'hanno anche loro grigia o bianca molto facile da usare e con ottimi risultati
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Citazione:ciccio69 ha scritto:
In effetti sto iniziando a rendermi conto che l' idea della vernice bianca non sia male .... Secondo voi quanti litri e che tipo di vernice bianca mi consigliate ?
il fabbisogno, una volta scelto il tipo di vernice che userai, lo puoi calcolare semplicemente misurando la superficie da verniciare e verificando dalle schede tecniche la resa della stessa a mq.
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io amo le barche classiche, ma, mentre adoro le tughe in teak o mogano, avere la coperta e i passavanti in legno (teak) mi sembra inutile e costoso e pesante e complicato nel tempo (ogni 15anni devi rifare tutto..)
le barche serie e che concedono poco all'occhio hanno la coperta in compensato marino verniciato, eventualmente in alveolare. Questo per la STRUTTURA. poi sopra, vernice o doghe secondo gusto e appesantimento desiderato
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coperta in compensato marino verniciato? boh
e quali sarebbero queste barche serie con simili opere d'arte in coperta?
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