28-02-2013, 20:26
Come avviene effettuata l'abbattuta con spi, tangone e randa, su una barca con 6 membri equipaggio?
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Abbattuta da manuale
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28-02-2013, 20:26
Come avviene effettuata l'abbattuta con spi, tangone e randa, su una barca con 6 membri equipaggio?
28-02-2013, 20:49
Con o senza volanti o belin sdoppiato?
28-02-2013, 21:28
tattico randista passa la randa
timoniere poggia tailer e controtailer fanno scotta e braccio due e prodiere passano il tangone. tipo che il 2 apre e il prodiere hai già il braccio in mano (con il circuito sdoppiato) o che il 2 è pronto a manovrare il braccio a mano per infilarlo ni vare acol bilancino. i dettagli te li dirà chi vede le manovre da poppa...
28-02-2013, 21:32
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-02-2013, 21:34 da einstein.)
Pag. 93-97. [hide].[/hide] Certo che dal Centro velico Caprera mi sarei aspettato un uso più appropriato del termine.
Anche qui trovi buoni spunti:http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=82204#top
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
01-03-2013, 02:45
lupone ma ti sembrano domande da fare????
quel coso nero che hai appena pitturato lo manovra l'UNICO prodiere che starà sul barchino quando galleggerà, si chiama bilancino, è facile e divertente se tailer e timoniere sanno quel che fanno o diventa arma impropria da infilzamento piuttosto . si fa a fare la lario x2 senza il permesso dell'ing???
01-03-2013, 03:51
ma si marco, lo so pure io come si stramba con tangone e spi... Ho cominciato dalle derive io, non dai panfili di plastica
![]() Volevo solo capire un paio di cose![]()
01-03-2013, 16:09
Citazione:Mr. Cinghia ha scritto:straquooooto straquoooooto straquoooooto e abbatto! Sembra una banalità ma qua sta tutta l' 'essenza dell'essere'
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
01-03-2013, 16:16
Citazione:einstein ha scritto: Claudio, Caprera grande bella industria della vela da cui sul tema commerciale c'è molto da imparare, mentre sul profilo . trovo poco serio e azzardato usare allievi più esperti ad insegnare a quelli nuovi, commercialmente è una bomba, ma la deontologia inorridisce Poi cosa vuoi... dire strambata anzichè abbattuta è poca cosa, è un termine sulla bocca di tutti, certo che nello scritto... però pernso questo sia l'ultimo problema di quel tipo di realtà. Ad ogni modo di positivo quelle realtà hanno che Piccoletto ogni anno un grosso numero di nuovi appassionati e sicuramente il carburante è il posto meraviglioso e il clima di divertimento che hanno saputo costruire.
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
01-03-2013, 16:19
... e possibilmente ad inizio planata sull'onda, quando la pressione è bassa ed il cavo dell'onda successiva lontano...
02-03-2013, 00:25
per me si fa l' abbattuta quando si porta randa al centro di scotta e poi si rilasca dopo il cambio di mura. nella strambata le scotte restano murate, il randista fa passare il boma in un momento preciso (si sente molto bene il calo della tensione) magari pure con una pompatina e lo lascia tornare nella posizione simmetrica opposta. in generale metterei la parola ed il gesto abbattuta nel dimenticatoio, mi ricorda la discesa con gli sci disposti a v della prima volta.. va bene per la prima volta, poi si stramba per il resto della vita. mi spiace se questo mio post genera un vespaio, sia nei termini che nella manvra.. ma credo che il modo 'stramba' dipenda proprio dal diverso modo di . al modi involontario' non me ne vogliano quelli che hanno speso soldi per un freno del boma o che navigano con la ritenuta, per me sono i presupposti per navigare distratti.. pericoli, molto pericolosi
amare le donne, dolce il caffe.
03-03-2013, 22:15
Piccola nota linguistica: Dovremmo decidere se l'intransigenza linguistica vale solo per l'italiano o per i termini tecnici in generale. Dico questo perchè sempre più spesso sento in giro termini inglesi dei quali magari non se ne conosce bene l'uso. E poi le lingue vive, vivono e crescono. Ma qui si va tanto ot. Ho sentito recentemente (giuro): 'guagliù 'o facimm stu gibbe'
04-03-2013, 01:52
@Einstein, dove trovo le altre pagine della dispensa CVC ? Dalla homepage non sono riuscito a trovare nessun link
Grazie
04-03-2013, 02:12
E' vero che non esiste una Bibbia di sicuro riferimento ma, da quante ne ho sentite e lette in vita mia, mi sono fatto questo concetto: Le vele strambano, lo scafo abbatte.
Esempi: se cambi mura a un fiocco per metterti a farfalla hai strambato la vela ma non hai abbattuto. se ti porti il vento sulle false mura hai abbattuto lo scafo ma non strambato le vele. La verità poi... is blowing in the wind
04-03-2013, 03:58
@BornFree Mi spiace, non ho le dispense, quel sito l'ho trovato per caso.
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
18-03-2013, 01:25
@BornFree Qualcosa trovi specificando il tipo di file nel campo di ricerca di Google. In pratica scrivendo nella casella qualcosa del tipo: centrovelicocaprera filetype:pdf Non limitarti a guardare solo la prima pagina dei risultati.
18-03-2013, 05:25
@shabrumi questa è musica per le mie orecchie! che bello usare i giusti termini. aggiungo solo che il termine 'abbattuta' veniva usato nelle navi a vele quadre nel senso di far sbandare lo scafo e far carena; se non riricordo male, lo riportava il Carticato, ma posso sbagliare, ormai la memoria inizia ad avere qualche buco. le altre sono solo strambate: volontarie, involontarie, cinesi, butterlfly (anglismo!), etc.
18-03-2013, 13:08
Piano ad essere così assoluti... molto diffuso il pensiero di Shabrumi come quello di ZK che secondo me sono entrambi corretti. Importante quando uno skipper dice (strambata, abbattuta, gybe, jibe...) capire chiaramente cosa intende fare, il resto sono pippe, meglio impiegare le energie mentali su altre cose.
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
18-03-2013, 15:05
Attento che se poggi ancora strambi, stai un pò più all'orza. In barca l'importante è capirsi. La strambata è un'abbattuta invonlontaria. Potremmo chiamarla anche Gingetorice. La barra da noi a Venezia viene chiamata amche ribolla, ma non è il termine esatto. Altro difetto dei Veneziani chiamiamo la randa la Vela, ma è sbagliato. I termini ci sono gli ubriachi col passare degli anni li cambiano.
18-03-2013, 17:12
Senza voler fare polemica e neanche creare un caso né fare una difesa d'ufficio, banalizzare con poche parole la metodologia selettiva degli istruttori di Caprera è cosa poco seria.
Premettendo che il metodo di caprera è mutuato dai Glenans, che certo hanno fama di scuola di mare molto seria, provo a dire brevemente come funziona la selezione. Non è vero che si utilizzano allievi più esperti per insegnare a quelli nuovi. Ogni anno vengono selezionati quelli che sono considerati gli allievi più promettenti dei corsi avanzati e proposti per una selezione successiva. Si parla di circa 20 allievi/anno sui più che 2000 che passano per la scuola. Per questi allievi 'proposti' vengono organizzati dei w/e monotematici su argomenti specifici, che Piccoletto con un w/e valutativo e selettivo. Chi supera la selezione, qualcuno di quei 20, ha accesso ad una prima settimana formativa e selettiva. Chi supera la prima settimana deve fare una settimana come aiuto istruttore accanto ad istruttori qualificati, al termine della quale si viene nuovamente valutati e se ritenuti idonei si può accedere alla seconda settimana formativa, sempre selettiva. Superato tutto questo iter, si diventa istruttori dei corsi 'base'. Per poter essere istruttori dei corsi a livello superiore, ci sono ulteriori step formativi-selettivi. Una volta istruttori, si è 'caldamente' invitati a frequentare i w/e formativi monotematici che vengono periodicamente organizzati durante la stagione invernale. Tutto il sistema è in corso di aggiornamento, quindi potrei essere stato poco preciso su alcuni punti. Ma dire che 'si utilizzano gli allievi più esperti per insegnare ai nuovi', è dire una cosa non vera e che discredita una realtà di scuola di vela e mare che nel Mediterraneo è considerata una delle migliori se non la migliore. |
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