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Lancia in legno da restaurare
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luxxio Offline
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Messaggio: #1
Lancia in legno da restaurare
Salve ragazzi sono nuovo del forum e di questo mondo in generale, quindi chiedo scusa già da ora se farò domande stupide. Sono venuto in possesso di una lancia in legno che deve essere restaurata, e dir poco. Ho letto vari articoli su internet e ho già iniziato a portare a vivo il legno tramite cannello. Facendo questa operazione però ho visto che in alcuni punti il legno proprio mi si sbriciolava tra le mani facendo comparire dei buchi nello scafo. Potreste dirmi come si riparano queste fessure o formirmi qualche sito dove seguire passo passo la procedura per il rattoppo? Vi allego foto della barca per poter i aiutare grazie già da ora a tutti

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25-04-2013 19:03
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tommaso61 Offline
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Messaggio: #2
Lancia in legno da restaurare
Ciao.
Ti rispondo in relazione ad una mia pregressa esperienza (da ragazzo) di 'aiutante' maestro d'ascia.
A prescindere se vuoi lasciare il fasciame della barca 'a legno' oppure trattarlo con epossidico, la prima cosa da fare
in un natante in legno di una certa età è verificare che la struttura sia completamente integra.
Questo vale sia per l'ossatura che per il fasciame.
Tu hai riscontrato il marciume di una parte del fasciame.
Ti consiglio per prima cosa di controllare tutto il fasciame e anche l'ossatura (madieri e staminali).
Una volta stabilito che vi è da sostituire una parte del fasciame (qualche corso), le cose che dovresti fare sono queste:
1- Sul corso di fasciame 'incriminato' devi andare a cercare a poppavia e a proravia della parte marcia, il legno sano.
2- Una volta trovato, devi considerare almeno un metro di lunghezza di corso da sostituire... in altre parole la parte di corso da sostituire deve essere lunga abbastanza da poter 'appoggiarsi' su un numero consistente di madieri o staminali.
3- Se un corso di fasciame presenta marciume in più punti della sua lunghezza conviene sostituirlo tutto.
4- Una volta stabilita la lunghezza da asportare devi segnare le 'teste' della tavola che devono essere posizionate all'altezza
di metà spessore della staminale. Questo perchè lo spessore della staminale dovrà essere in grado di accogliere sia i chiodi o viti della testa del corso che inserisci, sia quelli della rimanente parte di corso.
5- Una volta segnata la testa al posto giusto, armati di mazzuolo e scalpello perchè devi isolare il pezzo da sostituire iniziando proprio dalle teste. Cerca di non danneggiare le teste delle porzioni di corso che rimangono.
6- Isolata la porzione di corso, cerca di levare tutti i chiodi anche levando, con molta delicatezza, il corso da sostituire. Bene sarebbe se la porzione che togli rimanesse intera, sì da avere già la 'forma' per poter disegnare la nuova porzione di corso di fasciame.
7- Pulisci bene le parti di staminali che si vedono, controlla se sono integre e tappa tutti i fori dei chiodi con delle piccole caviglie in legno.
8- Pulisci anche le parti dei comenti del corso superiore ed inferiore.
9- Una volta segnata la forma su una tavola dello spessore giusto, la tagli lasciando un paio di millimetri sia sul comento superiore che inferiore.
10- Controlla sempre che il pezzo che hai tagliato entri dentro la sede in maniera perfetta e senza lasciare troppa 'aria'. Se è troppo grande puoi intervenire con un pialletto, se è invece piccola e lascia aria.... la devi rifare.
11- Col pialletto devi fare in modo che i comenti inferiore e superiore coincidano precisamente con i relativi corsi inferiore e superiore.... anche le teste dovranno coincidere e avere un'aria al massimo di 1 - 2 mm.
12- Dalla foto la parte di corso da sostituire mi sembra solo centrale, quindi non ci dovrebbero essere problemi di svergolamento della tavola di fasciame.... al massimo dovrebbe essere leggermente curvata. Per far ciò dovrai poggiare la tavola su un ripiano con al centro un oggetto , su cui poggerà la tavola, di circa 4-5 cm ed agli estremi due pesi sulla tavola. Questa operazione va fatta per almeno una nottata e dovrai bagnare spesso l'estradosso.
Comunquesia dovrai fare in modo che tutta la porzione di corso di fasciame che hai realizzato dovrà avere curvature tali che si appoggi esattamente sulle varie staminali.
13- Una volta terminate tutte queste operazioni e la tavola ti coincide perfettamente nella sede ed appoggia bene su tutte le staminali, noterai che il comento della tavola superiore e quella inferiore sono leggerissimamente svasati con apertura verso l'esterno....bene.... tale operazione è da fare anche sulla tavola che dovrai inserire. In altre parole dovrai dare alcuni colpi di pialletto sui bordi laterali della tavola in modo che essi non saranno a squadro con la faccia esterna della tavola ma leggermente convergenti...si tratta di 3 - 4 gradi al massimo. Il risultato finale dovrà essere, una volta montata la tavola, che le linee di contatto di tale tavola con il corso superiore ed inferiore dovranno essere delle leggere svasature con apertura verso l'esterno (comenti). Queste serviranno ad incuneare il materiale di calafataggio.
14- Ora potrai montare la tavola.... prima procedi a segnare su di essa le varie linee che dovranno corrisponere alle linee di mezzerie delle staminali. Ciò ti servirà quando dovrai inchiodare o avvitare nei posti giusti. Ti consiglio di realizzare sempre una sede dei vari chiodi o viti con un piccolo foro fatto col trapano. Il relativo diametro dovrà essere leggermente inferiore a quello del chiodo o vite. Se si tratta di viti, oltre a tale foro, ne dovrai fare un altro concentrico che contenga la testa della vite, mentre le teste dei chiodi saranno ribattute.
15- Quando la tavola sarà montata, probabilmente non sarà pefettissima nella superficie per cui utilizzerari levigatrice o pialletto per ottenere la superficie modellata come vuoi. A tal proposito ritorneranno utilissime le teste dei chiodi e viti annegati nella tavola, altrimenti il pialletto picchierà su di essi.
16- Bene. Ora dovrai calafatare. Dal momento che senz'altro non avrai nè l'esperienza nè l'attrezzatura, ti consiglio di trovare una vecchia cima di canapa di quelle con i legnoli e possibbilmente anche usata e sporca di grasso o di catrame. Dovrai disfare un legnolo e ritorcerne una parte. Il risultato dovrà essere una cordicina che tu dovrai inserire sia nel comento superiore che inferiore. Come?... Utilizza un mazzuolo ed uno scalpello a testa molto larga ma senza il taglio (levalo con una levigatrice) Questo servirà ad incastrare questo filaccione all'interno del comento....Mi raccomando ... molta delicatezza nel ribattere col mazzuolo altrimenti sfondi il comento. Fatto questo, devi passare alle teste. Qui, sempre utilizzando filaccione, mazzuolo e scalpello, dovrai riempire la testa col filaccione fin quasi alla cima. Non dovrà uscire fuori ma dovrà star sotto dalla superficie del fasciame di circa 2mm. e comunque dovrà essere ber ribadito e costipato all'interno della testa. Ti accorgerai di aver fatto un buon lavoro quando, all'ennesimo colpo di mazzuolo, lo scalpello rimbalzerà.
16- Vernice al minio su comenti e teste e poi e tutto pronto per stuccature e levigature.
Penso di aver detto, l'essenziale.
In caso tu possa trovare difficoltà nell'esecuzione, scrivimi pure.... vedrò di aiutarti anche con l'utilizzo di disegni. Io sono nuovo del forum ma penso che un file immagine si potrà inserire.
Un saluto.
Tommaso.-
27-04-2013 20:25
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luxxio Offline
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Messaggio: #3
Lancia in legno da restaurare
Grazie Tommaso gentilissimo, appena cominciò ad asportare le parti marce ti faccio avere le foto sul forum così poi mi consiglierai tu come muovermi grazie ancora alla prossima
28-04-2013 15:45
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tommaso61 Offline
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Messaggio: #4
Lancia in legno da restaurare
Quando vuoi......
28-04-2013 23:46
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mastuciccio Offline
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Messaggio: #5
Lancia in legno da restaurare
Tommaso ti ha dato degli ottimi consigli qquello che vorrei aggiungere se ti fa piacere è : usa un legno flessibile e resistente alla marciscenza,possibilmente usa dello yellow-pine che è quello che più facilmente troverai in commercio,o in alternativa vista la posizione del corso di fasciame da sostituire,(lievissima curvatura)utilizza del pino di svezia poco o per nulla nodoso,inoltre è fondamentale che la tavola appoggi perfettamente sugli staminali sottostanti che ovviamente visto che sei in prossimità del ginocchio sono curvi nel verso trasversale e considerando lo spessore del fasciame di una lancia di quelle dimensioni probabilmente 14/15 mm potrai ottenere la curvatura in senso trasversale bagnando copiosamente di tanto in tanto la superficie esterna della tavola al fine di far dilatare le fibre del legno appunto esterne, e esponendo la faccia interna della tavola ad una fonte di calore (la puoi anche esporre con questa faccia aal sole in una bella giornata , dopo aver bagnato la faccia esterna che ovviamente poggerai a terra o su due cavalletti... ovviamente con questo procedimento occorrerà più tempo che se invece ti servi din una fiamma tenuta a debita distanza in modo da non bruciare la faccia del legno che risulterà quella interna e che in questo caso terrai al di sotto bagnando invece la faccia di sopra)Saluti e scusa per il ritardo nel rispondere
05-08-2013 22:04
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tommaso61 Offline
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Messaggio: #6
Lancia in legno da restaurare
Salve Mastuciccio.
Ho l'impressione di essere in compagnia di
qualcune che di carpenteria navale ne capisce....
La cosa mi fa molto piacere.... è raro trovare
qualcuno che sa come si lavorano i corsi di fasciame....
Bene....
06-08-2013 16:55
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carlone Offline
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Messaggio: #7
Lancia in legno da restaurare
...io non centro nulla, ma faccio per lavoro il restauratore di mobili,volevo fare i complimenti a Tommaso per la guida chiara e semplice ,allo stesso tempo completissima!!!...mi piace!
08-08-2013 05:31
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Novecento Offline
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Messaggio: #8
Lancia in legno da restaurare
...
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-08-2013 00:06 da Novecento.)
08-08-2013 12:56
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Novecento Offline
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Messaggio: #9
Lancia in legno da restaurare
....
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-08-2013 00:07 da Novecento.)
08-08-2013 13:01
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tommaso61 Offline
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Messaggio: #10
Lancia in legno da restaurare
Salve a tutti.
Un grazie a Carlone....
Utilissimi anche i consigli di Mastuciccio.
Quella descritta è in effetti a grandi linee la procedura di sostituzione
dei corsi di fasciame sulle barche e bastimenti classici.
Ma, come Novecento ha dimostrato (complimenti veramente), ci possono essere
senz'altro 'variazioni sul tema' con l'utilizzo di materiali moderni come le
resine epossidiche.
A questo punto, non me ne voglia Luxxio per l'invadenza, ma proporrei proprio in questa discussione
di mettere insieme le varie esperienze sì da arrivare alla stesura di un manualetto relativo ai tipi
di interventi da effettuare sulle barche classiche.
Non si vuole invadere il campo degli esperti, per carità, però magari, argomento per argomento
potremo mettere su qualcosa di utile....
08-08-2013 21:59
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Rurik Offline
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Messaggio: #11
Lancia in legno da restaurare
Citazione:tommaso61 ha scritto:
Salve a tutti...
Quella descritta è in effetti a grandi linee la procedura di sostituzione dei corsi di fasciame sulle barche e bastimenti classici.
Ma, come Novecento ha dimostrato (complimenti veramente), ci possono essere senz'altro 'variazioni sul tema' con l'utilizzo di materiali moderni come le resine epossidiche.
A questo punto, non me ne voglia Luxxio per l'invadenza, ma proporrei proprio in questa discussione di mettere insieme le varie esperienze sì da arrivare alla stesura di un manualetto relativo ai tipi
di interventi da effettuare sulle barche classiche.
Non si vuole invadere il campo degli esperti, per carità, però magari, argomento per argomento potremo mettere su qualcosa di utile.....
Mi consenta!
Quello che l'amico Roberto ha illustrato con l'ausilio del buon Cecchi, è un modo degradato di riparare un legno perché il comento è stato stuccato con epoxy addensata e non calafatato. E' un modo ma non deve essere confuso con 'il modo'.

Altro è il calafato, lo stucco ed eventualmente un trattamento superficiale che saturi con epoxy il fasciame.

Ho letto poi che si consiglia di giuntare la vecchia con la nuova tavola in corrispondenza di una staminale. Le staminali, su barche di queste dimensioni, sono di circa tre centimetri e difficile sfalsare i chiodi e rimanere abbastanza lontani dalla testa della tavole.
Facile con l'inesperienza rovinare la staminale o pianificare danni in futuro.

Tornando al Epoxy è difficile, senza esperienza, valutare l'applicabilità. Spesso viene sentita come una soluzione perché da l'impressione di risolvere: molti la addensano tappano buchi o fessure e felici rimettono in acqua. Su barche così piccole è un modo, ma 'il modo' è mettere un tacco o sostituire una tavola.

Altro aspetto da valutare è che per molti anni gli scafi in legno sono stati trattati con prodotti oleosi. Quindi sono impregnati di un prodotto incompatibile con l'epoxy. Ho visto legni trattati sfogliarsi al primo sole.

Mi spiace ma per quel poco che conosco non c'è niente che possa sostituire l'esperienza e la conoscenza dei Mastri e Carpentieri. Un libro da degli spunti, delle conoscenze ma la prima volta, la seconda e via fino all'ennesima si sviluppa una conoscenza che non si può trasmettere per scritto. Smile

Ciao,
Riccardo
http://www.barchedepocaeclassiche.it/rurik.html
www.rurik.it/La_Verità_la_sa_il_Mastro_d'Ascia.pdf
09-08-2013 04:27
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mastuciccio Offline
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Messaggio: #12
Lancia in legno da restaurare
Grazie Riccardo che come al solito sviscera tutti gli argomenti e non tralascia alcun particolare,piuttosto volevo chiedere a novecento a quanti corrispondono (numero) gli alcuni millimetri di punteruolo che entrando ti permetterebbero di valutare lo stato di salute del legno del fasciame,tenendo presente però che il legno bagnato o umido è di più facile penetrazione;lo spessore del fasciame di un'imbarcazione di quel genere in rapporto alla maglia, difficilmente si scosta di molto dal centimetro e mezzo...; inoltre nella stragrande maggioranza dei casi l'essenza utilizzata per il fasciame di queste imbarcazioni appartiene alle conifere che com'è risaputo (spero) non hanno un alto grado di durezza superficiale immagina quindi se il punteruolo lo infili tra una venatura e l'altra,è ovvio che esso penetra per alcuni mm anche nel legno nuovo.Quindi non basta un punteruolo per stabilire che il legno è marcio ,anche se a volte basta molto meno,ma soprattutto non è il colore scuro a farti stabilire appunto che il materiale è marcio,molte volte il tannino delle ordinate o la ruggine dei chiodi impregnano il legno facendolo annerire ma ciò non significa che esso è da sostituire.Saluti

PER-FORTUNA-CHE-C'E'-RICCARDO-CHE-DA-SOLO-GIOCA-A-BIGLIARDO

Cool
09-08-2013 19:44
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Leonardo696 Offline
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Messaggio: #13
Lancia in legno da restaurare
se ci facessi vedere qualche foto dell'interno non guasterebbe
09-08-2013 23:38
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tommaso61 Offline
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Registrato: Mar 2013 Online
Messaggio: #14
Lancia in legno da restaurare
Mi consenta!
Quello che l'amico Roberto ha illustrato con l'ausilio del buon Cecchi, è un modo degradato di riparare un legno perché il comento è stato stuccato con epoxy addensata e non calafatato. E' un modo ma non deve essere confuso con 'il modo'.

Altro è il calafato, lo stucco ed eventualmente un trattamento superficiale che saturi con epoxy il fasciame.

Ho letto poi che si consiglia di giuntare la vecchia con la nuova tavola in corrispondenza di una staminale. Le staminali, su barche di queste dimensioni, sono di circa tre centimetri e difficile sfalsare i chiodi e rimanere abbastanza lontani dalla testa della tavole.
Facile con l'inesperienza rovinare la staminale o pianificare danni in futuro.

Tornando al Epoxy è difficile, senza esperienza, valutare l'applicabilità. Spesso viene sentita come una soluzione perché da l'impressione di risolvere: molti la addensano tappano buchi o fessure e felici rimettono in acqua. Su barche così piccole è un modo, ma 'il modo' è mettere un tacco o sostituire una tavola.

Altro aspetto da valutare è che per molti anni gli scafi in legno sono stati trattati con prodotti oleosi. Quindi sono impregnati di un prodotto incompatibile con l'epoxy. Ho visto legni trattati sfogliarsi al primo sole.

Mi spiace ma per quel poco che conosco non c'è niente che possa sostituire l'esperienza e la conoscenza dei Mastri e Carpentieri. Un libro da degli spunti, delle conoscenze ma la prima volta, la seconda e via fino all'ennesima si sviluppa una conoscenza che non si può trasmettere per scritto.


Gentile Rurik
Rimango dell'opinione che il lavoro di Novecento.... o Roberto (io sono nuovo, probabilmente vi conoscete bene) è di qualità... il risultato si è visto bene.
D'altra parte non si vede se i comenti siano stati calafatati oppure no che... comunque in un fasciame classico hanno necessità di tale trattamento anche se i nuovi materiali dovranno comunque essere presi in considerazione.
Lei probabilmente, mi sembra di capire da come scrive, è un maestro d'ascia.
Io no.... ho lavorato per circa cinque anni a fianco di un ottimo maestro d'ascia che mi ha insegnato tantissime cose e mi intendo anche di disegno navale.
Ho lavorato su barche da 4 fino a più di 20 mt. di lunghezza e le assicuro che le teste dei corsi di fasciame, anche su barche molto piccole, sono sempre state giuntate.... forse lei ha esperienze diverse in merito....
Ma.... adesso mi consenta lei.... ma chi ha parlato di libri.... l'intento, se legge bene, è solo quello di scrivere alcune procedure standard utili per fare alcuni lavoretti sulle barche in legno...
10-08-2013 14:11
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Rurik Offline
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Lancia in legno da restaurare
Citazione:tommaso61 ha scritto:
Gentile Rurik
Rimango dell'opinione che il lavoro di Novecento ... o Roberto (io sono nuovo, probabilmente vi conoscete bene) è di qualità... il risultato si è visto bene.
Infatti dico che è uno dei modi per riparare una barca. Se abbiamo una barca in VTR usiamo resine addensate e 'tappiamo il buco o la fessura'. Si è preso in prestito questo metodo e si dice che è il modo più semplice ed economico di riparare lo scafo in legno. Il cantiere lo propone, il Mastro lo promuove quando l'armatore mostra le tasche rivoltate Big Grin
I due corsi di fasciame dove il comento si è allargato o la parte ammalorata del corso non saranno + omogenei in fatto di elasticità e capacità di fare tenuta ma saranno rigidi. Dove si è usata la resina non si danneggia + ma ... vi è mai capitato di vedere tavole fessurate a un centimetro da dove sono state trattate?
E' perché gli sforzi si sono 'trasferiti' in un punto diverso che non è in grado di sopportarli. Se invece sostituiamo la tavola o facciamo il calafato classico con stoppa e stucco, pigiato con gli attrezzi del mestiere, la barca torna efficiente come quando è stata costruita e dura per sempre.
Citazione:D'altra parte non si vede se i comenti siano stati calafatati oppure no che... comunque in un fasciame classico hanno necessità di tale trattamento anche se i nuovi materiali dovranno comunque essere presi in considerazione.
E' durante quello splendido lavoro che ho conosciuto Roberto in un altro forum tanti anni fa.
Citazione:Lei probabilmente, mi sembra di capire da come scrive, è un maestro d'ascia.
Al momento mi occupo di pozzi di petrolio, ma armo un legno del 1905.
Citazione:Io no.... ho lavorato per circa cinque anni a fianco di un ottimo maestro d'ascia che mi ha insegnato tantissime cose e mi intendo anche di disegno navale.
Ho lavorato su barche da 4 fino a più di 20 mt. di lunghezza e le assicuro che le teste dei corsi di fasciame, anche su barche molto piccole, sono sempre state giuntate.... forse lei ha esperienze diverse in merito....
... quindi ha più esperienza pratica di me. Quello che cerco di far conoscere è l'arte di mantenere un legno a prescindere dalle tasche del armatore, i lavori me li faccio da solo, ed a prescindere dal tempo necessario. Per restaurare correttamente un legno ci vuole attendere le stagioni per tagliare il legno, per piegarlo e per trattarlo.
Citazione:Ma.... adesso mi consenta lei.... ma chi ha parlato di libri.... l'intento, se legge bene, è solo quello di scrivere alcune procedure standard utili per fare alcuni lavoretti sulle barche in legno...
Forse perché per quel poco che conosco dal 1900 ad oggi, non basterebbe una Treccani per scrivere le procedure standard che cambiano da barca a barca, da località a località e da legno a legno Wink

Cmq a parte il modo che ho di esporre le cose che risulta sempre sopra le righe, amo il legno, ammiro e stimo chi se ne interessa!

Ciao,
Riccardo
http://www.barchedepocaeclassiche.it/rurik.html
www.rurik.it/La_Verità_la_sa_il_Mastro_d'Ascia.pdf
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-08-2013 15:55 da Rurik.)
10-08-2013 15:33
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Rurik Offline
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Messaggio: #16
Lancia in legno da restaurare
PS: ma sei tu?
Tommaso GIAQUINTA
Modellista navale ed artista di mezzi scafi
Socio As.Pro.Na.Di.
PIOMBINO

Ed allora perché non ci racconti la tecnica del mezzo scafo; mi ha sempre interessato come si arriva ad una forma da un pieno.

Apri un trend che sarebbe interessante. Molti armatori vorrebbero avere il mezzo scafo del proprio legno.

Ciao,
Riccardo
http://www.barchedepocaeclassiche.it/rurik.html
www.rurik.it/La_Verità_la_sa_il_Mastro_d'Ascia.pdf
10-08-2013 15:44
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tommaso61 Offline
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Messaggio: #17
Lancia in legno da restaurare
Salve.
Direi di lasciare proprio il 'sopra le righe' e darci del tu anche perché, è vero, oltre alla reciproca cordialità che è giusto che ci sia nel forum, siamo due appassionati delle barche classiche
in legno.
Si.... sono quel Tommaso Giaquinta....
Non pensavo potesse interessare la tecnica del mezzo scafo.... ma se così è, sarei felice di aprire una discussione in merito anche perché, dal momento che sto lavorando ad un'opera riguardante proprio i mezzi scafi, sono alla ricerca di materiale storico che qui in Italia è difficile trovare.
Vediamo se è il caso....
Prossimamente dovrei aggiornare anche il sito con una veste nuova e, se quel mio nipote che
se ne occupa, è stato a sentirmi, ci dovrebbe essere prevista anche una sezione dedicata agli
interventi ed esperienze dei visitatori...
10-08-2013 23:13
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mastuciccio Offline
Nuovo Amico del forum

Messaggi: 19
Registrato: Jun 2009 Online
Messaggio: #18
Lancia in legno da restaurare
Ciao Tommaso e scusami se rispondo con un pò di ritardo , volevo ringraziarti per la competenza che mi hai reputato , in effetti si, sono un maestro d'ascia appartenente alla famiglia Aprea , non so se questo si evince dal mio profilo , anzi per meglio dire non me ne ricordo , non lo guardo da un bel po' , volevo aggiungere che probabilmente anche io ti conosco , almeno di vista , poiché sono stato imbarcato per parecchio tempo con linea dei golfi in particolare sulla tratta Piombino-Olbia ,ovviamente col grado di carpentiere e facendo il 'giornaliero' spesso , quando la nave di sera appunto era a Piombino ero in giro per la cittadina , naturalmente in prossimità del mare oppure molte volte 'sostavo' nei locali degli amici ormeggiatori . Ora , come dice il mio amico Rurik , che ho avuto la fortuna? di conoscere di persona ,porto in giro , d'estate , i parabordi ossia conduco stagionalmente la pilotina dei piloti di Porto Torres aspettando tempi migliori per potermi dedicare al mio amore princioale : le barche . Saluti


PER-FORTUNA-CHE-C'E'-RICCARDO-CHE-DA-SOLO-GIOCA-A-BIGLIARDO
14-08-2013 15:49
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tommaso61 Offline
Amico del forum

Messaggi: 59
Registrato: Mar 2013 Online
Messaggio: #19
Lancia in legno da restaurare
Ciao Mastuciccio.
E' veramente un piacere risponderti.
Probabilmente ci siamo conosciuti....
Io svolgo servizio al porto di Piombino dal 1996....
Ti auguro di cuore di ritornare a occuparti di barche, anche perché...
quello imparato, oltre ad essere un mestiere, è... una vera passione e, fidati,
mi ci metto anch'io, insieme ad altri frequentatori di questo forum, che io
ho scoperto veramente da poco, apparteniamo a quella categoria di persone che
consideriamo le barche non solo un mezzo di trasporto e di piacere ma anche
delle vere e proprie opere che possano esprimere anche noi stessi con la loro
creazione e realizzazione.
Un caro saluto.
15-08-2013 15:49
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