Peso e condizioni meteo
#1
Salve a tutti,
in Imarroncinichegalleggiano.... qualche giorno fa sentivo una discussione quanto meno singolare: " quando c'è onda formata e poco vento è preferibile imbarcare persone in più per appesantire la barca"
si sosteneva che in questo modo la barca, avendo più abbrivio, performava meglio.

io sono alquanto scettico

Voi esperti cosa ne pensate???
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#2
Non sono esperto, ma credo sia una somma .!
Nel . e accelero!
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#3
Vedi la vela è un'opppppppinione.
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#4
se poi hai un po' di cozze sotto, sulle raffiche acceleri
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#5
(17-01-2015, 18:38)Mr Joy Ha scritto: Salve a tutti,
in Imarroncinichegalleggiano.... qualche giorno fa sentivo una discussione quanto meno singolare: " quando c'è onda formata e poco vento è preferibile imbarcare persone in più per appesantire la barca"
si sosteneva che in questo modo la barca, avendo più abbrivio, performava meglio.

io sono alquanto scettico

Voi esperti cosa ne pensate???

A parte che alcune persone fanno qualche centinaio di kg su migliaia... Quindi il presunto beneficio sarebbe modesto a parte su barche piccole e leggere.... In generale una barca con maggiore massa e quindi piu inerzia ha il vantaggio di essere fermata piu lentamente... Ma anche di ripartire piu lentamente...

Personalmente su mare formato e poco vento vorrei barca leggera, poca superficie bagnata e tanta tela...
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#6
.

.....e quei pochi a bordo, a pagliolo sottocoperta.......
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#7
(17-01-2015, 18:38)Mr Joy Ha scritto: in Imarroncinichegalleggiano.... qualche giorno fa sentivo una discussione quanto meno singolare: " quando c'è onda formata e poco vento è preferibile imbarcare persone in più per appesantire la barca"
si sosteneva che in questo modo la barca, avendo più abbrivio, performava meglio.

la velocità di una barca viene determinata da una serie di equilibri fra sistemi di forze opposte: resistenza all'avanzamento = forza propulsiva, momento sbandante = momento raddrizzante, eccetera
Per quantificare l'effetto della modifica di un fattore (in tal caso l'aumento di dislocamento) bisogna andare a vedere come influisce nelle condizioni considerate.
L'aumento di dislocamento ha effetti molto vari a seconda di cosa si intenda come "aumentare il dislocamento", quanto sia e come tale aumento venga distribuito.
Con poco vento e onda, è probabile che fra le componenti di resistenza all'avanzamento della barca diventi rilevante la resistenza d'onda addizionale (*non* la resistenza d'onda dello scafo che c'è anche a mare piatto, ma quella resistenza addizionale dovuta al moto ondoso esterno).
Tale resistenza addizionale dipende in modo molto forte da geometria dello scafo (essenzialmente la distribuzione dei volumi a prua e poppa) e dalla distribuzione dei pesi a bordo, quindi nelle condizioni poco vento e onda si puo' ipotizzare:
1. con dislocamento fisso, modificare la distribuzione dei pesi a bordo influenza tale resistenza d'onda addizionale, quindi la velocità;
2. se la distribuzione dei pesi non fosse modificabile, allora potrebbe essere che aggiungere dei pesi mobili (equipaggio), se da un lato aumenta praticamente tutte le resistenze attrito onda quindi riduce la velocità, dall'altro potrebbe essere che una distribuzione di tali pesi riduca la resistenza addizionale d'onda, e che alla fine la resistenza totale sia inferiore (quindi barca più veloce).

Conseguenza, se una barca ha la distribuzione del dislocamento variabile (per esempio sacchi vele, uomini di equipaggio minimi, ecc), conviene molto di più utilizzare meglio il dislocamento disponibile, variandone la distribuzione, più che aggiungere pesi.
In una barca con distribuzione dei pesi "fissa", è possibile che aumentando il dislocamento con pesi variabili da un lato si aumentino le resistenze di base (attrito, onda propria) dall'altro si diminuisca la resistenza addizionale d'onda, in modo che il totale delle resistenze sia inferiore (quindi velocità maggiore).
Dati gli ordini di grandezza (nel senso quanto ogni tipo di resistenza influisce sulla velocità finale), nelle condizioni del caso cosi' a occhio mi sembra molto improbabile un miglioramento dovuto all'aggiunta secca di persone.
COmunque sia, dato che una barca con dislocamento a distribuzione "invariabile" è difficile esista, un eventuale miglioramento dovuto all'aggiunta di persone mi sembra una possibilità molto remota, possibile magari si' ma assolutamente no da farne una regola generale.


bv
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#8
azz, avete fatto scoppiare l'impassibile Albert!Smiley34
Certo le banchine sono meglio della TV79
Timore di vita frugale induce molti a vita piena di timore.
(Porfirio)
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#9
La capacità di una barca a vela di superare le onde é tanto maggiore quanto maggiore é la propria energia cinetica.
Come tutti sanno l'energia cinetica é data soprattutto dalla velocità (presente al quadrato nella formula), ma anche dalla massa. Dunque, a paritá di velocità, non sarebbe sbagliato dire che una barca con più peso equipaggio e quindi massa maggiore vada meglio con mare contro.
Il discorso é che quasi sempre con poco vento il maggior peso comporta una perdita di velocità(e quindi di en. Cinetica) e dunque nei fatti il gioco non conviene più. Diverso é il discorso con aria sostenuta, quando una persona in più oltre a dare massa utile per superare le onde, dá anche una mano al raddrizzamento.
Ciao
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#10
(17-01-2015, 23:20)albert Ha scritto: .

.....e quei pochi a bordo, a pagliolo sottocoperta.......

O, più probabilmente, in falchetta a raccare, con onda lunga e barca quasi ferma.
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#11
dico un' esperienza personale
regate di derive doppie in acqua 470 e snipe, qui a pescara. con poco vento (sotto i 5 nodi) gli snipe Piccoletto di più è un dato di fatto che ho potuto verificare in anni. per la cronaca sono barche lunghe circa uguale, ma lo snipe pesa circa 50 kg in più su 120, significa circa il 35 % in più non è poco.

la spiegazione che mi do è:
1)che io ho meno abbrivio e tra una raffichetta e l'altra mi fermo mentre loro vanno avanti.
2)lo snipe si poggia sullo spigolo e rende la conduzione più stabile (ma questa è proprio una teoria)

raramente con onda in genere arietta e mare piatto.
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