Questi ragazzi hanno deciso di fare il giro del mondo, la barca è un Bavaria 38 del 2000 con motore Volvo MD 2030C da 28 cavalli, il tutto acquistato usato nel gennaio 2015. Il loro blog:
http://www.sailingandtravel.it/blog/navi...mondo.html
Il contaore motore segna meno di 300 ore, il precedente proprietario dichiara però che per un certo tempo non ha funzionato. La barca ha navigato l’ultima volta nell’estate 2012, a dicembre 2014 il trasferimento dal pontile al travel lift (200 metri) e ritorno è stato fatto a motore senza problemi. Vediamo gli interventi significativi finora effettuati.
Elica.
Con la barca alata in secco si è tentato di sfilare l’elica (Volvo a tre pale abbattibili), ovviamente dopo aver tolto le pale ed il dado di serraggio, ma un misterioso prodotto applicato a suo tempo dal precedente proprietario aveva di fatto reso solidale il mozzo con l’asse scanalato rendendo impossibile il loro disaccoppiamento. A nulla sono valse aspersioni di svitol/CRC/acido muriatico, mazzate, applicazioni di estrattori vari; alla fine con il frullino sono stati delicatamente asportati i due corni dello zinco
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fino a rendere accessibili le teste dei due bulloni del coperchio frontale dell’alloggio asse/ingranaggio del saildrive
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svitando agevolmente i quali finalmente il complesso mozzo/coperchio/asse è venuto via. In officina abbiamo posizionato il complesso in verticale con mozzo in alto, e abbiamo versato qualche cc di acido muriatico al 30% sulla cavità sommitale. Dopo mezz’ora un intenso sfrigolamento e riscaldamento ci ha suggerito che qualcosa era successo, messo il pezzo in morsa ed applicato l’estrattore finalmente il mozzo si è sfilato dall’asse, con la gomma del parastrappi a brandelli. Mandato il mozzo ad una nota ditta italiana, dopo pochi giorni è tornato con un nuovo parastrappi.
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Sono stati cambiati i due paraolio del passaggio dell’albero attraverso il coperchio, rimontato il tutto, riempito il saildrive con nuovo olio 15W40; tutto ok, funziona.
Scarico motore.
Un leggero calo del livello liquido refrigerante ed un leggero trasudamento acqua dal riser ci hanno indotto ad una accurata ispezione. Smontato il riser e picchiettato leggermente col manico del cacciavite sulla zona umida e rugginosa si è manifestata la ben nota voragine che la corrosione provoca su questo pezzo.
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Il rimedio è stato quello di acquistare un altrettanto ben noto pezzo alternativo in acciaio inox.
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Per individuare la causa del calo di livello del liquido refrigerante abbiamo smontato il fascio tubiero ed il carter dello scambiatore di calore.
Il fascio tubiero era blandamente incrostato (un solo tubo otturato e tre parzializzati), senza nessuna perdita.
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Veloce pulizia con acido muriatico ed è tornato come nuovo.
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Il carter aveva un micro forellino umido nella parete interna in corrispondenza dello scarico, solita picchiettatura con manico di cacciavite ed anche qui bella voragine di corrosione sulla parete (certo che la Volvo li marinizza proprio bene questi motori…).
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Abbiamo ritracciato il percorso della perdita del liquido refrigerante, andava via da questo forellino e finiva nella marmitta; abbiamo girato a mano più volte l’albero motore, per fortuna niente acqua nei cilindri. Dato che il costo del pezzo supera i mille euro (certo che la Volvo li fa pagare proprio bene questi ricambi…) abbiamo seguito la non facile strada della riparazione. Per prima cosa la zona da riparare è stata portata alla sabbiatura, in modo asportare ossidi, residui carboniosi e incrostazioni che altrimenti, galleggiando sulla lega d’alluminio fuso, avrebbero impedito una corretta saldatura.
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Poi il saldatore ha estratto i prigionieri, saldato mirabilmente chiudendo il foro, rettificato il piano di contatto, rimesso i prigionieri; un capolavoro, costato in tutto una frazione di 100 euro, ed eseguito il tutto in meno di 24 ore!
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Rimontato il carter riparato, lo scambiatore pulito, il riser inox (quest’ultimo con guarnizione nuova), tutto ok, il motore funziona.
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Per il momento, e spero anche in seguito, non c’è altro.
BV