L'ancora ara! consigli?

[carlo]

....ci pianto un campo di pomodori!!!
Scherzi a parte, mi è capitato questo:
a luglio ero in rada a Portoferraio, tutto il giorno scirocco sui 20 nodi e restiamo fermi all'ancora. In rada si stà comunque bene perche non c'è onda e tutto procede bene provo anche a pescare ma senza risultati. In serata il vento cala del tutto ma in cielo ci sono nubi minacciose. In rada ci saranno più di cento barche...
Ho in mare un' ancora tipo bruce da 10 Kg con 25 metri di catena, il fondale è sui 5 mt di fango, per una barca di 9,60 mt. che pesa 3,4t.
Alle due mi sveglio dal vento che c'è, esco, sembra che sia ruotato a libeccio, accanto mi passa un 45 piedi che farà 5 nodi con l'ancora che ara, gli occupanti sono già fuori che cercano di sbrogliarsela. Anche altre barche sono nella stessa situazione. Chiamo mia moglie e... via, anche noi iniziamo una corsa verso una barca in legno che ha il corpo morto e che sta li da chissà quanto, l'ancora ha spedato!!! Riesco al volo a mettre in moto schivo il battello e lasciato il timone alla moglie vado a recuperare l'ancora.
La tranquilla serata si conclude dopo aver calato una seconda ancora tipo danforth in linea con la prima. Ci saranno stati 35 nodi circa, per farmi sentire dovevo urlare, comunque ero troppo preso per rendermi conto di quanto vento ci fosse. Alcune barche hanno dovuto manovrare altre sono rimaste tranquille da che può dipendere?
Grazie per i vostri commenti.
Carlo.

[mau]

Con quel ventone lì una sola ancora è una garanzia solo se è incagliata in un relitto o su una catenaria (anche se non è detto che ari per forza), quindi l'unica soluzione è appenellare una seconda ancora alla prima e farlo da subito prima di andare a dormire, poi ti svegli lo stesso sperando che le urla notturne non provengano dalla barca che è subito sopravvento a te ! e ti godi lo spettacolo in santa pace.

purtroppo il pericolo sono sempre gli altri, se c'è ventone io cerco di stare sopravvento a tutti, della mia ancora mi fido, degli altri un po meno.

il fatto che qualcuno sia rimasto tranquillo e altri no dipende da numerosi fattori: quantità di catena, tipo di ancora, tipo di barca, fondale in quel punto.

[pride]

Io avevo la bruce che non prendeva mai, ora ho montato la CQR e non perde un colpo

[carlo]

Scusate l'ignoranza mi spiegate che vuol dire far fare testa all'ancora? ....non vorrei trovarmi sopravento a qualcuno di voi!! e se non ho capito male non siete della stessa opinione di mau che dice che con quel vento si ara per forza.
Carlo.

[Layline]

Far fare testa vuol dire fare in modo che l'ancora penetri profondamente sul fondo e per farlo con sicurezza devi disporre il calumo diritto dando retro lentamente mentre cali (e non fare mucchio sotto la prua), quando hai la lunghezza giusta per fondo e condizioni di mare e vento e hai dato volta ad una bitta (mai lasciare la catena sul barbotin), vai avanti un po' e poi dai nuovamente retro a stecca, fino a quando la catena non va in tensione come una corda di violino e la prua ti si abbassa di 30 cm..
A quel punto sei quasi sicuro che l'ancora ha fatto testa, per avere la certezza assoluta ti armi di maschera e vai a dare una controllata.

La settimana scorsa siamo stati due giorni in rada a Porto Ferraio con uno scirocco fino a 40 nodi.
Su sei metri di fondo abbiamo dato 45 mt di catena con una Danforth da 16 kg (veramente è una Brittany, ma sono simili).
Non si è mossa di un centimetro, mentre intorno a noi 4 o 5 barche sono andate via all'improvviso, due si sono anche toccate.

La cosa da fare sempre, a mio parere, è esagerare col calumo, anche a costo di salpare, se non c'è spazio, e cercare un altro ancoraggio.

Difficile pentirsene.

[carlo]

Vi ringrazio,
e da bravo rag Fantozzi ho preso nota di tutto.
Domenica parto di nuovo per l'Elba e non mi resta che sperimentare la procedura da vero marinaio.

[gattorosso]

pratico spesso la baia di portoferraio , il basso fondale inganna , tieni presente che il fondo consiste in uno strato superficiale di fango, che, magari ti tiene tutta la notte con vento decisamente forte ma poi ti molla all'improvviso. dopo aver passato una notte con una danfort da kg 12 e m 35 di catena da 6 con un Golden Lyon, a parare le altre barche , al mattino mentre prendevo un caffè ed il vento da 30 nodi era sceso a 8-10 nodi, l'ancora ha spedato e dato motore e salpaancora , l'ancora è salita con tutta la zolla di fango.
b.v.

[Arcadia]

Il fatto che nelle baie ci sia un sovraffollamento di barche,
che molte di queste barche è probabile che abbiano effettuato un ancoraggio discutibile,
che è difficile poter dare fondo sempre sopravento agli altri, ed in alcuni casi non è possibile sapere da che direzione arriverà il groppo (specie sotto un temporale)
che essere l’unica barca ferma in mezzo a tante che arano può essere ancora più pericoloso,
che con le ancore appennellate il tempo di recupero è lungo (e in condizioni difficili è troppo),
che avere un ancora a bordo è sempre meglio che non averla,
che per far testa con l’ancora è meglio far cadere ancora e catena (usando la frizione del salpancora) per l’altezza del fondale, in modo che quando tocca il fondo si pianta meglio, e poi filarla andando a marcia indietro,
che non so bene per quale oscuro motivo, ma questa operazione risulta impegnativa per mia moglie (che preferirebbe filare e basta),
da quest’anno ho adottato il seguente sistema:
mi sono munito di una boa, sulla quale ho scritto il nome della barca, e di un grillo per ancoraggio.
Una volta conclusa l’operazione di ancoraggio preparo il triangolo con due cime fissate da un lato alle bitte di prua e dall’altro unite ad un moschettone (quello da spi),
il moschettone viene agganciato al grillo per ancoraggio che è stato fatto passare per una maglia della catena,
appoggio la boa sul pulpito di prua, ad essa è attaccata una cimetta che fatta passare dal musone di prua (dove passa la catena) raggiunge il grillo per ancoraggio,
apro la frizione del salpancora, scarico la tensione della catena, e lo lascio libero di scorrere.
Naturalmente, la porzione terminale della catena è attaccata al golfare con un cimino e attaccato al golfare è appeso un coltello.
Appena comincia il casino è meglio allontanarsi il più velocemente possibile e guadagnare il largo, lontani il più possibile da barche e terra, pertanto non devo far altro che:
- tagliare il cimino che tiene la catena al golfare,
- aprire il moschettone dello spi.
La catena comincerà da sola a scivolare in mare portandosi con se la boa e senza perdere tempo è possibile fuggire dal casino e tornare in un secondo tempo a recuperare tutto.
Fortunatamente (facendo i dovuti scongiuri) l’operazione “fuga” non l’ho ancora provata, però è meglio essere pronti per ogni evenienza.
Certo è che in barca è sacrosanta una considerazione: quando nel subconscio si fa strada anche il minimo dubbio, è già troppo tardi, si è verificato un errore di programmazione e si perde solo tempo prezioso nel perseverare. Aspettare gli eventi è pericoloso e il rilassamento e la mollezza vacanziera ci vanno a nozze con i disastri.
Dubbio sull’ancoraggio? Si ripete
Dubbio sul passaggio insidioso? Si fa il giro largo
Dubbio sul tempo e sul mare? Si va in montagna…

[Masto]

Tutti suggerimenti utili ... ma resta il fatto che nella baia di Portoferraio la bruce proprio non tiene ci vuole la delta o la cqr . In tutto l'arcipelago toscano la bruce è sconsigliabile.
Se ci fate caso hanno quasi tutti la delta.
Io con 40 kt.delta da 16 kg 40 mt catena del 10 non ho arato di un centimetro. ( senza appennellare ).( barca carica 10 ton )

Bv Masto