Perchè l'uso dei motori marini si calcola in ore?
#1
Un mio amico dice che un'ora di utilizzo di un motore diesel su barca equivale a 50 Km di un motore su autoveicolo a terra. Vi risulta? E' possibile stabilire delle equivalenze?
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#2
no, e comunque tutti i motori che sono soggetti ad un utilizzo pressoché costante (anche le moto da fuoristrada) si calcolano le manutenzioni a ore.
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#3
hai fatto due domande non compatibili tra loro, nel titolo chiedi una cosa, nel testo un'altra.
rispondo al titolo: si calcola in ore perché è l'unico modo di quantificare l'utilizzo di un motore marino, ora con quelli recenti, attaccandolo alla diagnostica ti dicono con precisione il tempo di utilizzo ai vari regimi.
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#4
anche le macchine operatrici conteggiano a ore
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#5
(08-04-2016, 12:39)magicvela Ha scritto: no, e comunque tutti i motori che sono soggetti ad un utilizzo pressoché costante (anche le moto da fuoristrada) si calcolano le manutenzioni a ore.


sei così perentorio a ragion veduta? io mi ero fatto l'idea,che , molto approssimativamente visto il differente utilizzo, si potesse paragonare l'utilizzo di un'ora in mare a 50/60 km per strada.

Se è vero che un motore marino ben utilizzato ha una vita di 10000 ore, ciò corrisponderebbe a 500.000 km, che non è distante da quello che fa un motore terrestre moderno.
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#6
Tutti i motori statici misurano l'usura in ore o comunque i motori dei mezzi da lavoro per quali la percorrenza è poco rilevante o difficilmente calcolabile (generatori, trattori, escavatori, ecc).
I motori marini sono motori da lavoro riadattati, quindi seguono gli intervalli di manutenzione di questi mezzi ed, inoltre, non è possibile calcolare la percorrenza in miglia.

Quando al rapporto ore-km semplicemente non si può fare, il lavoro di un'auto è totalmente diverso dal carico pesante ed a regime costante di un motore da lavoro. (poi se montato su una barca, su un generatore o su un trattore poco cambia).
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#7
Ti confermo che l utilizzo delle moto da fuoristrada si misura in ore...

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#8
E se vi dicessi che lavorando con un'azienda di trasporto pubblico abbiamo rilevato che è sbagliato anche nel mercato automobilistico rilevare semplicemente i chilometri per gli intervalli di manutenzione?
Il fattore di invecchiamento per un apparato motore e quello che ci sta attaccato è quanta energia ha dovuto convertire e trasferire (ipotizzando un uso nei suoi parametri di funzionamento), nel caso in questione avevamo rilevato che il parametro corretto di valutazione per le manutenzioni erano i litri di carburante consumati: le linee extraurbane, che hanno consumi dimezzati rispetto alle linee urbane, hanno intervalli di manutenzione nettamente più dilatati, più volte si ferma e riparte il mezzo, più aumentano i consumi più la consunzione.
Penso che nel caso dei motori agricoli-da lavoro-nautici il parametro delle ore sia nettamente più veritiero dei km delle auto, perché normalmente i primi vengono fatti girare a regimi costanti e ottimali, ne consegue un consumo praticamente fisso (infatti si impara ad usare il parametro dei litri/h per le autonomie) quindi abbiamo un'ottimo indicatore.
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#9
Nelle moto c'è una disparità : nelle moto da strada (o per utilizzo stradale) l'usura si conta in km mentre nelle moto da enduro specialistico l'usura si misura in ore motore
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#10
nei motori che lavorano a velocità ridotta o fermi, non ha alcun senso calcolare la manutenzione o altro considerando la distanza percorsa,te lo hanno anche già scritto.
Se si va a leggere bene,VOLVO e molti altri, calcolano il consumo di olio,i tempi di manutenzione,ecc considerando le ore di lavoro o i litri di gasolio consumati,se ci pensi bene nelle auto ,più vai forte più il tagliando si avvicina,almeno, su molte è così.

Il paragone che fa il tuo amico :1h= 50/60km è abbastanza corretto e verosimile.
10.000h io le ho viste su mezzi da lavoro o su motori agricoli e industriali,pensare che i nostri 3 cilindri facciano tutte quelle ore...è assai poco verosimile...

PS: se nell'auto hai il trip computer noterai che la media della velocità è sempre sui 50-55km/h, il conto torna anche lì...

BV
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#11
Sottoscrivo. Un piccolo motore da nautica da diporto come i nostri secondo me 10.000 ore non le fa. A meno che non lo revisioni prima ovvio
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#12
Se si fanno percorrenze medie di 2.000/3.000 miglia alla volta a velocità di crociera probabilmente le 10.000 ore con i nostri piccoli 3 cilindri si possono anche raggiungere, certo che uscire dal porto in 5 minuti che il motore non ha neppure raggiunto la temperatura ottimale di utilizzo (idem per l'olio lubrificante dell'invertitore), spegnere, riaccendere per rientrare e cosí via credo che innalzi notevolmente il livello di usura...
Per quanto riguarda il discorso miglia/km percorsi in un ipotetico paragone con un'automobile interviene la sostanziale differenza che i km percorsi sono di effettivo utilizzo del motore (per intenderci al semaforo il motore è spento o gira al minimo), in mare, specie in condizioni non prorprio ottimali, si rischia di percorrere poche miglia in molte ore. Questo sicuramente è uno dei motivi per cui non avrebbe senso conteggiare l'usura di un motore marino semplicemente in relazione alle miglia percorse...
Planet Earth is blue And there's nothing I can do (D. Bowie)
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#13
Mercruiser aveva fatto un paragone con i motori per i motoscafi e le auto.
Se si montasse un motore da motoscafo su un'auto per stressarlo tanto quanto si stressa un motore automobilistico a 130km/h bisognerebbe viaggiare sempre a 130km/h ma su una pendenza del 30% con una barca al rimorchio.
Per questo ha poco senso un'equiparazione barca-auto.
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#14
(08-04-2016, 19:50)Franzdima Ha scritto: Mercruiser aveva fatto un paragone con i motori per i motoscafi e le auto.
Se si montasse un motore da motoscafo su un'auto per stressarlo tanto quanto si stressa un motore automobilistico a 130km/h bisognerebbe viaggiare sempre a 130km/h ma su una pendenza del 30% con una barca al rimorchio.
Per questo ha poco senso un'equiparazione barca-auto.
Un motoscafo deve planare e sforza molto di più,in questo caso il rapporto si complica un po',come si complica la differenza di condizioni di lavoro dello stesso motore su un autocarro da cava/cantiere ed uno che percorre viaggi di linea in autostrada...

BV
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#15
(08-04-2016, 20:00)JARIFE Ha scritto:
(08-04-2016, 19:50)Franzdima Ha scritto: Mercruiser aveva fatto un paragone con i motori per i motoscafi e le auto.
Se si montasse un motore da motoscafo su un'auto per stressarlo tanto quanto si stressa un motore automobilistico a 130km/h bisognerebbe viaggiare sempre a 130km/h ma su una pendenza del 30% con una barca al rimorchio.
Per questo ha poco senso un'equiparazione barca-auto.
Un motoscafo deve planare e sforza molto di più,in questo caso il rapporto si complica un po',come si complica la differenza di condizioni di lavoro dello stesso motore su un autocarro da cava/cantiere ed uno che percorre viaggi di linea in autostrada...

BV

Vero.

Facendo però un rapido calcolo teorico se si viaggiasse a 2/3 di gas con 30cv nautici montati su un'auto in pianura si svilupperebbe una velocità di circa 80km/h con un consumo di 40km/l.
In realtà però lo sforzo richiesto ad un motore nautico è più simile ad una salita costante che ad un viaggio in piano, diversamente basterebbe un motore con poca coppia e tanti cv, invece i motori nautici sono costruiti all'opposto.

Una prova molto empirica può essere data guidando due auto di pari potenza ma diversa coppia in salita ripida ad alta velocità.
Un turbo-benzina non ha difficoltà ad arrampicarsi ed anche accelerare, un benzina aspirato od un turbo diesel con la curva di coppia discendente soffriranno molto di più.

Così è la barca, è la coppia che "spinge" in salita (ed in accelerazione), i cv si limitano a mantenere una certa velocità raggiunta grazie alla coppia.
Altrimenti, un motore da scooter potrebbe spingere una barca a vela al pari di un diesel di pari potenza.

BV a te
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#16
Infatti..
le variabili sono tante,se torniamo ai nostri piccoli 3 cilindri,che siano installati su una barca a vela,su un carro da frutteto o su un . consumo è sempre di 2-3 lt/h quindi lo sforzo è abbastanza simile.
Nel caso dei due camion che scrivevo prima o dell'esempio che nominavi del motoscafo e dell'auto ,il rapporto dei consumi è almeno 1/3 , ciò evidenzia lo sforzo superiore del motoscafo o del mezzo da cantiere.

In mare,a mio parere, l'ambiente è ostile e,molto spesso,le serpulidi che occludono i passaggi dell'acqua di raffreddamento provocando il surriscaldamento e relativa "cottura",la corrosione dell'acqua salata,il surriscaldamento dovuto al riser occluso,ecc accorciano la vita media operativa.

BV
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#17
Si, infatti i motori delle barche vengono buttati non per usura meccanica ma perché prendono una sbollentata o sono mangiati dalla ruggine.
Ho letto di un HR46 che è tornato al cantiere dopo 15 anni perennemente in mare per una sistemata ed il motore con 11.000 ore è rimasto al suo posto, si sono limitati a farli qualche coccola tipo iniettori, pulizia della coppa e piccole cose così ma non c'era motivo di cambiarlo.
Quindi, se non soffrissero per i problemi di invecchiamento in mare farebbero 10.000 ore senza problemi.
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#18
Ma sul contaore c'è' da fidarsi oppure sono taroccabili come sulle auto?
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#19
Penso proprio che manometterli purtroppo sia un gioco da ragazzi
Planet Earth is blue And there's nothing I can do (D. Bowie)
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#20
(08-04-2016, 22:14)enri996 Ha scritto: Ma sul contaore c'è' da fidarsi oppure sono taroccabili come sulle auto?

Non ti devi fidare dei motori, a prescindere dalle ore. Dipende da come li hanno tenuti ed usati.
Poi comunque si rompono spesso, quindi vengono cambiati e ripartono da zero.
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