Perni deriva
#1
Salve, mi sono accorto che le teste esagonali di tre perni che sostengono la deriva della mia oceanis 430 del '90 sono consumati dalla ruggine. E bisogna sostituirli. Qualche consiglio? Grazie
Sopratutto il sistema per togliere quelli vecchi.
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#2
(01-07-2022, 10:33)enzonik Ha scritto: Salve, mi sono accorto che le teste esagonali di tre perni che sostengono la deriva della mia oceanis 430 del '90 sono consumati dalla ruggine. E bisogna sostituirli. Qualche consiglio? Grazie
Sopratutto il sistema per togliere quelli vecchi.

inizia a pulirli e trattali con prodotti idonei anche a protezione. non è necessario sostituirli. se fossero completamente corrosi allora mi preoccuperei di cercarne la causa.
Buon vento a tutti
Fredi Spencer

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#3
Stai parlando dei dadi avvitati sui perni del bulbo.
Puliscili con una belin da ferro e falli vedere ad un carpentiere.
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#4
Purtroppo la Beneteau usava bulloni in acciaio non inox avvitati su fori filettati della chiglia . Attenzione : bulloni , non dadi su prigionieri .
Il fenomeno di corrosione e ruggine può arrivare a rendere i bulloni sgretolabili . I possibili interventi sono di sostituzione dei bulloni uno alla volta o sbulbamento e relativo disalbero . Ovvio che le due operazioni hanno costi diversi .
Non mi dilungo perché ci sono tread esistenti sull’argomento , basta usare la funzione “cerca”
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#5
Enzonik per sicurezza metterei se si può un controdado sempre in acciaio zincato, avevo anch'io un oceanis 430 ed erano un pò arrugginiti li pulii e diedi un pò di antiruggine.
Sulla barca che regatovo li trovai da una parte allentati erano in inox, da quella volta messo il controdado.
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#6
(02-07-2022, 16:37)traballi carlo Ha scritto: Purtroppo la Beneteau usava bulloni in acciaio non inox avvitati su fori filettati della chiglia . Attenzione : bulloni , non dadi su prigionieri .
Il fenomeno di corrosione e ruggine può arrivare a rendere i bulloni sgretolabili . I possibili interventi sono di sostituzione dei bulloni uno alla volta o sbulbamento e relativo disalbero . Ovvio che le due operazioni hanno costi diversi .
Non mi dilungo perché ci sono tread esistenti sull’argomento , basta usare la funzione “cerca”
Grazie, smontarli uno alla volta con la barca in acqua? Ho provato con "cerca" ma non ho trovato niente
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#7
https://forum.amicidellavela.it/search.php?action=results&sid=c14e888c5d6382071ffd5dba445c0c74&sortby=lastpost&order=desc
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#8
Non sono lavori che si fanno con barca in acqua.

Dato che sono passati 32 anni, se fosse mia farei un lavoro radicale. Costa molto e ci vuole il cantiere giusto che lo sappia fare. Magari fa bene anche all albero un controllo di attacchi, crocette ecc e cambio sartiame.
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#9
(02-07-2022, 22:41)crocchidù Ha scritto: https://forum.amicidellavela.it/search.php?action=results&sid=c14e888c5d6382071ffd5dba445c0c74&sortby=lastpost&order=desc

Grazie
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#10
(02-07-2022, 22:54)kavokcinque Ha scritto: Non sono lavori che si fanno con barca in acqua.

Dato che sono passati 32 anni, se fosse mia farei un lavoro radicale. Costa molto e ci vuole il cantiere giusto che lo sappia fare. Magari fa bene anche all albero un controllo di attacchi, crocette ecc e cambio sartiame.

La stessa Beneteau prevede la possibilità di effettuare l’operazione in questo modo . Poi uno può scegliere . Certo che sbulbare e disalberare … ragazzi !
A mio avviso la difficoltà sta nell’ usare utensili metallurgici in quadrato , in spazi ristretti .
Un riggher professionista molto bravo , mio amico , è dell’idea che prima si prova in un modo . Dopo per disperazione si fa nell’altro .
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#11
(02-07-2022, 22:54)kavokcinque Ha scritto: Non sono lavori che si fanno con barca in acqua.

Dato che sono passati 32 anni, se fosse mia farei un lavoro radicale. Costa molto e ci vuole il cantiere giusto che lo sappia fare. Magari fa bene anche all albero un controllo di attacchi, crocette ecc e cambio sartiame.

La stessa Beneteau prevede la possibilità di effettuare l’operazione in questo modo . Poi uno può scegliere . Certo che sbulbare e disalberare … ragazzi !
A mio avviso la difficoltà sta nell’ usare utensili metallurgici in quadrato , in spazi ristretti .
Un riggher professionista molto bravo , mio amico , è dell’idea che prima si prova in un modo . Dopo per disperazione si fa nell’altro .
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#12
(03-07-2022, 08:47)traballi carlo Ha scritto: La stessa Beneteau prevede la possibilità di effettuare l’operazione in questo modo . Poi uno può scegliere . Certo che sbulbare e disalberare … ragazzi !
A mio avviso la difficoltà sta nell’ usare utensili metallurgici in quadrato , in spazi ristretti .
Un riggher professionista molto bravo , mio amico , è dell’idea che prima si prova in un modo . Dopo per disperazione si fa nell’altro .

Ti ringrazio, pensavo anch'io di agire così. Proverò a forare i perni (uno alla volta) per introdurre un maschio rovescio e sperare di sbloccarlo visto che i dadi sono quasi consumati. Usando prima abbondante crc.
Se non riesco pensavo anche di forare fino in fondo i perni con diametro inferiore, filettare e usare nuovi perni in acciaio di qualità ad alta resistenza in modo che la resistenza totale risulti equivalente.
Posso chiederti dove hai trovato che Beneteou aveva previsto questa operazione?
Ancora grazie.
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#13
(05-07-2022, 06:36)enzonik Ha scritto: Ti ringrazio, pensavo anch'io di agire così. Proverò a forare i perni (uno alla volta) per introdurre un maschio rovescio e sperare di sbloccarlo visto che i dadi sono quasi consumati. Usando prima abbondante crc.
Se non riesco pensavo anche di forare fino in fondo i perni con diametro inferiore, filettare e usare nuovi perni in acciaio di qualità ad alta resistenza in modo che la resistenza totale risulti equivalente.
Posso chiederti dove hai trovato che Beneteou aveva previsto questa operazione?
Ancora grazie.
Secondo le mie informazioni il tuo approccio è corretto .
Me l’ha detto un mio amico affidabile,
che ha un Oceanis e si era preventivamente informato parlando con l’importatore .
Io ho fatto una ricerca informativa per conto di un’amica . Delle varie notizie mi è rimasto impresso che hanno usato una leva con braccio di 2 metri per svitare il bullone .
Esistono anche fluidi specifici più penetranti dello Svitol che è un prodotto polivalente. Wurth Cobra rust remover, per esempio . L’ho usato per viti inox su alluminio .
Altra notiziola buona, l’acciaio avvitato su ghisa non si blocca . Potrà essere durino , ma i due metalli non si impastano .
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#14
(05-07-2022, 07:13)traballi carlo Ha scritto: Secondo le mie informazioni il tuo approccio è corretto .
Me l’ha detto un mio amico affidabile,
che ha un Oceanis e si era preventivamente informato parlando con l’importatore .
Io ho fatto una ricerca informativa per conto di un’amica . Delle varie notizie mi è rimasto impresso che hanno usato una leva con braccio di 2 metri per svitare il bullone .
Esistono anche fluidi specifici più penetranti dello Svitol che è un prodotto polivalente. Wurth Cobra rust remover, per esempio . L’ho usato per viti inox su alluminio .
Altra notiziola buona, l’acciaio avvitato su ghisa non si blocca . Potrà essere durino , ma i due metalli non si impastano .
Grazie ancora, quando fatto farò sapere dei risultato. Speriamo!
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#15
Cerca di procurarti un avvitatore/svitatore a impulsi, ad aria compressa potente, soprattutto per svitare sono una manna e si rischiano meno danni.
Oltre agli olii penetranti da dare nei giorni precedenti, per farli lavorare, puoi anche scaldare il dado prima di svitare.
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#16
Mah, non mi pare lavoro da dilettanti e sarebbe il caso di capire meglio lo stato dei perni: consumati dalla ruggine cioè perdono pezzi? O solo macchiati?
Toglierne uno non è pericoloso, poi si decide se è il caso di alare e sbulbare.
Eviterei anche riscaldamenti in sentina, pur senza fiamma, la resina squaglia.
Timore di vita frugale induce molti a vita piena di timore.
(Porfirio)
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#17
Ho visto perni che voi umani …
Anche nel mio Zuanelli 34 , qualche anno fa , trovai un dado ( stavolta parliamo di dadi ) non inox , l’unico su 12 ! Forse uno sbaglio dell’operaio .
Dovemmo scalpellarlo e toglierlo a pezzetti !
Ringrazio ancora l’amico Jurghen , tetesco della Styria , che mi aiutò.
Comunque , tornando a Beneteau , che dal 2000 in poi ha cominciato a metterli inox , li metteva in acciaio per quella teoria ( del cavolo ) che l’inox non è resistente come etc etc .
Teoria supportata da quei talebani dei Glenants . Ma per carità!
Tornando all’operazione , no , non è un lavoro facile , Andros mi ha detto , con il suo fantastico accento romagnolo “ qui ci vuole il frullino!”
Punta di trapano che non buca : macina !
Comunque , se c’è chi l’ha fatto , vuol dire che si può fare.
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#18
(05-07-2022, 17:50)traballi carlo Ha scritto: Ho visto perni che voi umani …
Anche nel mio Zuanelli 34 , qualche anno fa , trovai un dado ( stavolta parliamo di dadi ) non inox , l’unico su 12 ! Forse uno sbaglio dell’operaio .
Dovemmo scalpellarlo e toglierlo a pezzetti !
Ringrazio ancora l’amico Jurghen , tetesco della Styria , che mi aiutò.
Comunque , tornando a Beneteau , che dal 2000 in poi ha cominciato a metterli inox , li metteva in acciaio per quella teoria ( del cavolo ) che l’inox non è resistente come etc etc .
Teoria supportata da quei talebani dei Glenants . Ma per carità!
Tornando all’operazione , no , non è un lavoro facile , Andros mi ha detto , con il suo fantastico accento romagnolo “ qui ci vuole il frullino!”
Punta di trapano che non buca : macina !
Comunque , se c’è chi l’ha fatto , vuol dire che si può fare.
Scusa ma cos'è è il frullino?
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#19
(09-07-2022, 10:15)enzonik Ha scritto: Scusa ma cos'è è il frullino?
ah ah, in dialetto è la smerigliatrice angolare con il suo disco abrasivo/da taglio per il ferro
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#20
I perni in acciaio rispetto a quelli inox hanno un deterioramento costante nel tempo.
Quelli inox specialmente se con leghe strane cedono di colpo causa ultra suoni.
Visto i prigionieri del mio vecchio cognac, un mese fa, del 1970, costruito ad Aubin, solo uno era un po deteriorato, tutti gli altri perfetti, di acciaio zincato.
Anche lo stucco epomast messo nel 78 direttamente sulla ghisa per coprire le teste del prigionieri ancora perfetto.
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