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@kavokcinque secondo me li usano per le impoppate nelle traversate atlantiche (tipo il doppio strallo con garrocci di un tempo). Una trinchetta per essere tale deve spostare il centro velico verso poppa e se il relativo strallo é troppo avanti allora no sposta un bel nulla
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Secondo me bisogna distinguere: secondo strallo in t.a. senza volanti per un Solent di buona metratura; strallo alla seconda o terza crocetta con volanti per una trinchetta piccola/media. Con crocette in linea stralletto alla seconda crocetta e volanti servivano anche per tenere più fermo l'albero sulle onde. É un concetto che é valido anche per crocette acquartierate?
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(04-11-2022, 15:33)kavokcinque Ha scritto: ...[] Con crocette in linea stralletto alla seconda crocetta e volanti servivano anche per tenere più fermo l'albero sulle onde. É un concetto che é valido anche per crocette acquartierate?
Posso solo descrivere il comportamento, avendolo usato più volte, di uno strallo in tessile con trinchetta avvolgibile, poco sopra alle seconde crocette acquartierate con volanti. Con la premessa di armare tutto prima. In porto nessun problema. Vengono bene le foto e fa figo. Di traverso ti da un un bel passo anche con 10 nodi sommata al fiocco. Chiaramente devi accettare qualche manovra in virata. A lasco forse con 50 nodi ?! boh non saprei. Mai provata. In bolina ( in realtà una bolina molto larga ) cominci a vedere il limiti con vento reale sopra i 30 kn. L'abbiamo provata con gli strumenti che segnavano i 40 risalendo nel golfo di Cagliari ( 2 mani alla randa ), se non hai la volante sopravvento cazzata, ad ogni raffica vedi lo strallo ammorbidirsi ed invevitabilmente la barca un pò sdraiarsi. Rimane una bella sicurezza e relativamente facile da governare al posto di un fiocco. Penso che la trinca per essere tale, deve avere un attacco decisamente inferiore allo strallo del fiocco per abbassare il baricentro . Con crocette acquartierate senza volanti è un gioco da far vedere in porto.
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Parto dal fondo: sono d'accordo che la trinca alla seconda o terza crocetta deve obbligatoriamente avere le volanti. Il mio dubbio è se con le crocette acquartierate, stralletto e volanti tengono più fermo l'albero con onda impegnativa così come avviene con crocette il linea. (oppure le crocette acquartierate lo tengono già fermo d'ufficio sul piano longitudinale)
Parli di strallo in tessile con vela avvolgi bile, quindi di un armo particolare con cavo antitorsione su avvolgitore tipo code? In tal caso sull albero non hai un punto fisso (tranne il caso di utilizzo di un hook) ma un punto che può leggermente ruotare sulla puleggia della scatola di drizza. Una cosa diversa da avere uno strallo tessile collegato ad una landa e drizza separata per la vela. A suo tempo avevo valutato questo sistema, che mi sembra si utilizzi sui Class 40, ma mi era stato sconsigliato su un 40 da crociera pesante, proprio perché manca un punto fisso sull albero (hook a parte che costa molto e potrebbe anche aver problemi)
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ha un frullino tipo cod dimensionato a doc. La drizza è 2:1 è permette di tesare la drizza apparentemente a ferro. Il quartiere da un preband all'abero, poichè le alte danno tensione. L'albero tirato in avanti dallo strallo poco sopra la crocetta, si incurva ulteriomente se non trattenuto da una volante quando la vela prende aria. Quindi che sia un punto fermo all'albero, un drizza 2:1 oppure hook, se non hai qualcosa che trattiene verso poppa l'albero pompa ad ogni raffica o onda. Non ho provato, uno stralletto su crocette ortogonali, ma il problema penso sia lo stesso: se non trattieni da poppa, l'albero pompa e prescindere dal sistema dello strallo.
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Grazie della precisazione. Concordo sulle volanti. Volevo dire che forse é meglio mettere uno strallo di trinca all altezza crocette con volanti in modo da sostenere longitudinalmente l'albero anche a metà altezza, piuttosto che montare uno strallo quasi in testa senza volanti. Questo nell ottica della stabilità dell albero con mare formato.
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Ma non considerate le sartie basse?? Le mie sono due per lato, abbastanza divaricate per sostenere le eventuali flessioni dell'albero. E' da decenni che non le fanno piu' cosi... Peccato
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Non sono un rigger, ma ogni barca ha il suo armo. Difficile paragonare armi di 30/40 anni fa con quelli di oggi. Di certo c'è che se modifichi l'armo con uno strallo di trichetta, non lo puoi fare a "menbro di cane". Se in porto farà la sua bella figura a livello estetico, non è scontato che sotto aria e mare, sia efficiente. Anzi il rischio è che metta in crisi un equilibrio di forze progettate dal cantiere per lavorare in modo differente.
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Ovvio che nel progetto originale debba essere previsto... Personalmente ho reso fisso ,con vela avvolgibile, quello che tristemente giaceva inutilizzato sulle lande.
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06-11-2022, 17:47
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-11-2022, 17:48 da bullo.)
Le sartiole basse, 4, vanno molto bene, quelle a prua più tese di quelle a poppa. SE vogliamo bloccare nel senso longitudidale l'albero dalla prima crocetta in alto ci vuole uno strallo di trinchetto con volanti, in questo modo l'albero pomperà molto meno di bolina con onda. Sul comet 12 non c'era, l'albero però nasceva già con gli attacchi per lo strallo di trinchetto e delle volanti che noi facendo regate d'altura mettemmo subito. Per dirti quanto lavorava la volante a Otranto sulla buca di un'onda rompemmo la cima da 10 mm. passata in paranco e data volta al vericello, in barba al direttore della comar sig Zappatta che diceva che non servivano.
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Concordo con Bullo, io ho le volanti da 12 mm in dynema della gottifredi e nel cavo dell'onda danno certi tironi  Conta poco con il . vi posso dire che la mia sun kiss con configurazione trinchetta, yeenke, e 1 mano alla randa il timone diventa leggerissimo e la barca naviga alla grande meglio che in qualsiasi altra andatura.
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@angelo2 Ma se guardi in giro di cagat. per le foto in porto ce ne abbastanza.
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Eh gia'!! 
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@Horatio Nelson L' ho montato al posto del genoa, un fiocco, mi tiene fino ai 25 scarrellato di randa, poi metto una mano alla randa e tengo fino ai 30kn, poi poggio e arrotolo un po il fiocco che se non sei di bolina il profilo conta poco, premetto che ho una barca piccola, impala 40.
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Ma le scotte del Solent/tormentina possono andare direttamente in pozzetto,oppure le si fa passare nelle rotaie del Genoa,o un punto fisso sulla coperta? Immagino che al massimo,dato l’uso esclusivamente con venti forti, basti un punto arretrato. Poi però ho guardato in Imarroncinichegalleggiano...., e un ovni 400 ha sua rotaia,corta, ma dedicata.
Stefano
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Le mie seguono lo stesso circuito di quelle del genoa: il carrello sulla rotaia è sufficientemente grande da farle passare tutte e due, a poppa ho un rinvio a U apribile quindi tolgo una e metto l'altra. Sto cercando un modo di mettere un anello Antal sopra al carrello del genoa ma ancora non ho trovato qualcosa di soddisfacente.
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con un acquisto fortunoso ho messo 2 carrelli per rotaia collegati in tandem (grazie ad Ibanez) e regolabili dal pozzetto doppio rinvio apribile barbarossa, cosi ogni scotta è al suo posto e pronto all'uso. xRob hai pensato ad allungare le guancie del carrello? e montarci un altra puleggia più alta? le prolunghe in inox si potrebbero ancorare sul perno della puleggia principale.
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Anche io due carrelli u dedicati alle scotte trinca. Ho un altra problematica, per cazzare bene la scotta devo passarla tra basse e alte, ma se devo lascare scotta non va più bene...
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Beh devi vedere dove cade il punto di scotta, se metti la trinchetta é per fare della bolina stretta, devi quindi trovare la giusta posizione sulla coperta, altrimenti fai dei bordi quadrati, dipende come é tagliata se é bassa sarà piu a prua se é alta piu' a poppa, usare la trinchetta per il lasco, a parte che é inutile, il punto di scotta lo puoi mettere ovunque
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Luca non ho capito nulla. Trinchetta per fare bolina Stretta? Trovare la giusta posizione sulla coperta, di che cosa? Bordi quadrati? Dipende da come è tagliata? Usare la trinchetta per il lasco è inutile? Il punto di scotta lo puoi mettere ovunque?Lo so che tu ti sei capito, ma gli altri?
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