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Perché ora voglio due motori
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Montecelio Offline
Vecio AdV

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Messaggio: #21
Perché ora voglio due motori
Citazione:Stefano Di ha scritto:
Ciao cari.
...
Montecelio, menomale lo capisci tu al volo, senza bisogno di leggermi, cosa ho capito e cosa non ho capito. Poi magari me lo spieghi anche a me. Se me lo spieghi bene non c'è bisogno che tu me lo faccia entrare in testaSmile.
...
Infatti te lo ridico, non è che non hai capito? Allora forse è che non te ne sei accorto, le barche a vela sono Barche a vela con motore [u]ausiliario[u].
Capito? A U S I L I A R I O!
21-11-2010 03:32
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Stefano Di Offline
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Messaggio: #22
Perché ora voglio due motori
Attenzione, attenzione, attenzione.
State uscendo di nuovo dall' ambito nel quale è nata questa discussione. In questo modo si va nel dialogo tra sordi.
Credo che il problema sia il vizio di rispondere senza leggere bene tutto. Io in genere leggo e non rispondo, ma se lo faccio prima leggo molto attentamente. Non c'è nessuna urgenza di rispondere.

Intanto, LorenzoL non parlo di 60 veri, ma di vere raffiche intorno a 60. Te lo cito per chiarezza : 'mi è anche capitato con un Oceanis 500 e un vento costantemente molto superiore ai 50 nodi e raffiche probabilmente intorno a 60, di risalire a motore con grandi difficoltà di ogni genere' Tieni conto che quando penso al vento penso automaticamente al suo quadrato, per cui per me 55 nodi sono molto superiori a 50. Purtroppo nella replica a Palmitos, per sintetizzare, sono forse stato ambiguo, ma assolutamente senza desiderio di enfatizzare. In ogni caso, se indico un dato, lo ho verificato con quelli di altri (semafori o meglio imbarcazioni nei porti, perché i semafori, in posizioni elevate, spesso registrano venti superiori a quelli sul mare, anche se sul mare allo sbocco delle valli si possono avere raffiche paricolarmente forti) e sopratutto con osservazioni dell' ambiente ('fumo' dell' acqua, nebulizzazione ecc., perchè gli anemometri hanno un margine di errore molto ampio.) Dopodichè nel riferirlo mi tengo basso.

Poi, e dovrebbe risultare chiaro anche questo dal contesto, parlo di navigazione con un fetch minimo, per spostarsi come ho detto all' interno di una rada allo scopo di sfuggire a barche sopravento pericolose, o per andare da una rada ad un altra.
Non è eroico, ma nemmeno facile, e a volte è necessario.

Quindi, Palmitos, ancore galleggianti e cappa non sono pertinenti.
Sempre Palmitos dice: 'Continuo comunque a credere che nessuno di noi esce quando il vento fischia a 30/40 nodi (io personalmente dai 20 in sopra mi fermo alla trattoria del porto..). Capita di essere sorpresi in mare, ma la vera sorpresa di solito è estiva e non dura più di un'oretta: essere colti in mare da una buriana di 4 giorni è cosa da incoscienti, fatto puramente personale.'
“Continuo comunque a credere (è sempre Palmitos che scrive) che nessuno di noi esce quando il vento fischia a 30/40 nodi (io personalmente dai 20 in sopra mi fermo alla trattoria del porto..). Capita di essere sorpresi in mare, ma la vera sorpresa di solito è estiva e non dura più di un'oretta: essere colti in mare da una buriana di 4 giorni è cosa da incoscienti, fatto puramente personale.'

Ti devo citare di nuovo quello che avevo detto poco sopra, e che avresti potuto leggere già da te. 'Qualcuno potrebbe obiettarmi - dicevo io - che in tutti questi casi, essendo il porto, e non la rada, il posto più adatto per far passare il tempaccio, non mi trovavo nel posto giusto al momento giusto, che è la prima e più importante regola della crociera.
Purtroppo non è così, perché in stagione e in molti mari il porto non esiste più, essendo saturo di barche che lo hanno prenotato molti mesi prima e di barche che ci si sono rifugiate magari due giorni prima l' arrivo della perturbazione. La rada quindi per centinaia e centinaia di barche, certo per molte più barche delle poche che trovano posto nel porto, è il posto, l' unico posto possibile dove stare, e la rada va affrontata, gestita e vissuta col motore'
E poi continuavo: 'Qualche anno fa sono partito da Livorno il 26 giugno, e ho fatto la prima notte in porto il 31 agosto. Se fare le notti buone in rada era una scelta, farci le notti cattive era una necessità, per la saturazione dei porti. Chiaramente, quei 60 e passa giorni e notti passati nelle spesso affollate rade della Corsica non stati tutti di previsioni e tempo ok'

Io le ultime estati le ho quasi tutte passate nella zona Corsa delle Bocche di Bonifacio, perché al di là del vento che quando c'è è più forte che altrove, offrono rade con buoni fondali e con ogni esposizione, adatte quindi alle burrasche da qualunque direzione. In caso di temporali, che temo più delle burrasche, o peggio nel caso di trombe d' aria, che da qualche anno cominciano ad apparire anche dalla prima metà di agosto, le bocche offrono anche un paio di rade riparate su 360°, anche se con un fondo un po' particolare da gestire. Palmitos, che col tempo brutto riesci a stare in porto, quando senti il meteo delle Bocche, pensa che io sono li, in rada, e non perché sono incosciente, ma per saturazione dei porti, che non è un fatto personale ma oggettivo. Ma tu, in che zona paradisiaca navighi? Quasi quasi ci vengo anch'io, se mi prenoti l' ormeggio e la trattoria.

Caricabasso, ho avuto un Ranger 37, bel progetto di Gary Mull, ma realizzazione non all' altezza, dal 1980 all' 1988. Senza rollafiocco, salpaancore, autopilota, loran, e senza ancore efficienti. Sapevo andare in barca a vela ma non sapevo andare in crociera, e quindi non conoscevo le ancore. Il motore a volte andava a volte no; random. In compenso avevo una neonata e poi un' altra neonata con la sorellina che assorbivano quasi completamente l' unico altro adulto dell' equipaggio, mia moglie. Comunque la barca bolinava, e nei porti si trovava posto, e così si risolvevano molti problemi.
Poi ho fatto il salto di qualità, un Dehler 38 di Van De Stadt, splendida barca, col motore che partiva sempre, e il terzo neonato, battezzato a 12 giorni, ma a quel punto avevo anche l' autopilota, il loran e il rollafiocco. Ogni tanto nella dinette si ribaltava la culla, ma lui è cresciuto bene lo stesso. Menomale che il VHF azzurro non esisteva.
Infine, dal 1995, ho la mia attuale barca, un Oceanis 500, barca molto onesta, e niente più neonati.
Adesso vorrei prendere un Ege Yat 40 DS, con basso pescaggio, guida interna e due motori. Sapete com' è, nei porti non si trova più posto, (questo comporta la necessità del basso pescaggio, e il basso pescaggio e la mancanza dei porti insieme comportano la necessità dei due motori) e poi tra un po' i pannoloni ci vorranno a me.

Ma perché sto a scrivervi tutte queste cose, che poi ne leggete mezze e chissà cosa capite?

Saluti
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-11-2010 04:34 da Stefano Di.)
21-11-2010 04:06
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Palmitos way Offline
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Messaggio: #23
Perché ora voglio due motori
Stefano non te la prendere se ti leggiamo un po' superficialmente: è una tecnica che il lettore adotta automaticamente quando è di fronte al tomo e quando capisce che non tutto è di fondamentale importanza. In un forum non si può chiedere massima attenzione alle proprie parole proponendo 15 cartelle...
Scherzo, comunque finora ho capito che hai esigenze piuttosto particolari, hai la fortuna di avere mesi a disposizione per navigare e quindi certamente ti sarai imbattuto in condizioni difficili. Certo è anche vero che LorenzoL ci dice che 'In 4 anni di navigazione intorno al mondo 60 nodi in navigazione credo di non averli mai visti (non avevo l'anemometro ma ne ho visti 50 certi).'
Io vivo la vela (nel medio Adriatico) in modo meno costante: uscite giornaliere estive (frequenti), crociera in Croazia, Campionato invernale e primaverile zonale. I 'colpi di vento' li ho incontrati solo nelle traversate dell'Adriatico, mare aperto. Quando capitano in Croazia c'è sempre un porto o un ridosso adeguato.

but go easy...step lightly...stay free
21-11-2010 04:34
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Stefano Di Offline
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Messaggio: #24
Perché ora voglio due motori
Grazie Palm, mi sembra che cominciamo a capirci. Ottima cosa. Che avessi mesi a disposizione per navigare non dipendeva dalla fortuna, ma dal mio lavoro: facevo charter e nei buchi andavo con la famiglia.
Verrò in Croazia e ti cercherò.
Salutoni
21-11-2010 04:41
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Frappettini Offline
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Messaggio: #25
Perché ora voglio due motori
scrivi meno e manutieni di più l'unico motore che hai.
così facendo non sentirai la necessità della doppia motorizzazione.
21-11-2010 04:44
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mckewoy Offline
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Messaggio: #26
Perché ora voglio due motori
grazie per l'apprezzamento ma 'il meglio è nemico del bene' è una citazione di S. Agostino, credevo sapessi.

minimalista in barca significa sempre ed è condizio sine qua non ' al netto della sicurezza '

in una barca a vela, progettata per andare a vela capitanata da uno competente, la presenza di due motori non fa parte della sicurezza ma sono solo mutande di 'bandone'Big GrinBig GrinBig Grin


buon marinaio è colui che sa cavarsi dagli impicci, vero marinaio è colui che sa evitare di mettersi negli impicci.


co tutti sti ristoranti gajardi sai quante magnate bbone con i soldi di acquisto e manutenzione di un secondo motore!!TongueTongueTongueTongueTongue

i Responsabili. chissà quanto pagarebbero per essere comprati
mi dispiace aver venduto la Gitana ma son contento



21-11-2010 04:59
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ws770 Offline
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Messaggio: #27
Perché ora voglio due motori
Stefano Di, scusa, ma non sarebbe meglio aprire un blog? Sara' anche segno di superficialità, ma sui forum si scrive corto e conciso.

Tornando al tema, dove lavoro costruiamo navi mercantili, anche di duecento metri, quasi tutte con solo UN motore principale, gli ausiliari servono solo per i generatori.

Nel mio lavoro apprezzo molto la ridondanza, e la uso spesso, ma solo li dove 'il gioco vale la candela'. Ma hai pensato al 'punto di rottura' più debole di ogni sistema? Hai anche un ricambio per te stesso sulla barca? Smile

Dall'altra parte, nella tua analisi non hai tenuto conto del famoso sig. Murphy e la sua legge. Smile

La mia barca ha un 'motorino' diesel da 6 cavalli, veramente 'ausiliario'. Con l'armatore precedente ha fatto tutto l'Adriatico. Ma i concetti di sicurezza cambiano, oggi si mettono motori che baserebbero quasi come propulsione principale per un motoscafo, domani si metteranno due...

Se vuoi costruirti una barca simile, forse si può pensare alla propulsione diesel-elettrica: due propulsori elettrici, due o tre generatori diesel, sistema di controllo ridondante. L'ho visto fare, ma per navi un po più grandi Blush della mia Smile, che lavorano 365 giorni all'ano, e non devono fermarsi.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-11-2010 06:34 da ws770.)
21-11-2010 06:28
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Francy Sailor 67 Offline
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Messaggio: #28
Perché ora voglio due motori
Stefano Di, pur non entrando troppo nel merito della discussione, da buon lettore, apprezzo la tua prosa e ho letto fino in fondo quanto hai scritto. Trovo che l'esigenza da te esternata abbia un fondamento ma purtroppo è in rotta di collisione con il pensiero dei duri e puri del forum. D'altronde ricorderai che il buon Moitessier ha navigato una vita accendendo il suo pseudo motore non più di qualche volta.
Saluti
21-11-2010 06:56
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ws770 Offline
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Messaggio: #29
Perché ora voglio due motori
Citazione:Francy Sailor 67 ha scritto:
Stefano Di, pur non entrando troppo nel merito della discussione, da buon lettore, apprezzo la tua prosa e ho letto fino in fondo quanto hai scritto. Trovo che l'esigenza da te esternata abbia un fondamento ma purtroppo è in rotta di collisione con il pensiero dei duri e puri del forum. D'altronde ricorderai che il buon Moitessier ha navigato una vita accendendo il suo pseudo motore non più di qualche volta.
Saluti

Duri e' puri?

Se tutto quello che si scrive e pensa qui sarebbe vero, tre quarti delle barche del mio porto sarebbero affondate da decenni... Ma ancora oggi la gente ci va con i motorini 'fuf-puf-puf', si diverte e ci vive...
21-11-2010 07:39
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wind e sea Offline
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Messaggio: #30
Perché ora voglio due motori
tempo fa ho aperto una discussione sulla possibilità di montare sullo specchio di poppa della mia barca a vela di 9,60 un supporto per un f.b. d'emergenza e ricevetti numerose critiche ma trovai anche qualcuno che apprezzava l'idea...poi ho realizzato una slitta e ho comprato il f.b....comunque se avessi la possibilità di farmi costruire la barca su misura, alla doppia motorizzazione ci farei un pensierino
21-11-2010 08:17
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Palmitos way Offline
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Registrato: Apr 2010 Online
Messaggio: #31
Perché ora voglio due motori
In tutto questo non ho confessato una cosa, a Stefano e a tutti gli altri: io sul mio Dufour 24 ho 2 motori!! Ruggerini 8 cv diesel entrobordo e, sullo specchio di poppa, un Tohatsu 5 cv fuoribordo che all'occorrenza va come un orologio svizzero. Però francamente non lo imbarco quasi mai...

but go easy...step lightly...stay free
21-11-2010 11:06
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caricabasso
Utente non regsitrato

 
Messaggio: #32
Perché ora voglio due motori
Io con la mia precedente barca e molti anni fa ( agosto '92) di nodi ne ho presi più di 60,all'ancora a Veli Rat.
Con una barca di 7,5 metri ed un Farrimann di 12 hp con più di venti anni sul groppone.
Chi se la ricorda quella buriana estiva,improvvisa quando violenta,ricorderà l'inutilità della potenza dei motori e delle dimensioni della barca che,piuù grandi erano,maggior handicap rappresentava.
Io ero all'ancora con mia moglie ed il secondo marinaio di 7 mesi (mio figlio).Appena mollata l'ancora, perchè arava, tagliando la cima, sono riuscuto solamente a mantenere il centro della baia navigando con il motore al massimo a cerchi concentrici.
Tutti quelli che sono andati a scogli e a fondo erano barche grandi e ben motorizzate,a causa della scarsa visibilità.
Dunque prima inutilità per giunta dannosa: la timeneria interna.
Dannosa perchè comporta una struttura più alta dell'opera morta rendendo la barca più vulnerabile ala forza del vento.
Il problema principale?La visibilità prossima allo zero sopravento e di pochi metri sottovento.
Me la sono cavata perchè le barche di una volta erano proporzionate e non erano roulotte galleggianti: bordo libero proporzionato alla lunghezza e non esageratamente larghe.
Non era ancora il periodo dei plasticoni attuali,più larghi che lunghi o, per lo meno, ancora non avevano invaso l'utenza nautica.
Altrimenti i naufragi sarebbero stati ancora maggiori.
Lo sai cosa ho trvato molto utile,visto fare da un croato mio occasionale vicino durante la vavigazione per stare a galla?

Maschera subaquea per cercare di vedere qualche cosa sopravento.
21-11-2010 14:52
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Stefano Di Offline
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Registrato: Sep 2008 Online
Messaggio: #33
Perché ora voglio due motori
Citazione:Palmitos way ha scritto:
In tutto questo non ho confessato una cosa, a Stefano e a tutti gli altri: io sul mio Dufour 24 ho 2 motori!! Ruggerini 8 cv diesel entrobordo e, sullo specchio di poppa, un Tohatsu 5 cv fuoribordo che all'occorrenza va come un orologio svizzero. Però francamente non lo imbarco quasi mai...

Wow... il primo outing!Wink
E nemmeno con pochi cavalli, in proporzione al motore principale e alla stazza della barca.
Ma imbarcalo, dai, magari quando parti per periodi lunghi.
Allora guarda, la bandiera dei due motori te la lascio a te da difendere, e io mi riposo un po'.
Buon vento e buona combustione a tutti.
Smile
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-11-2010 17:11 da Stefano Di.)
21-11-2010 16:08
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Markolone Offline
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Perché ora voglio due motori
Intanto si potrebbe iniziare a ricordare ai signori progettisti di motori e di barche di pensare un pò di più all'utilizzo finale.
Siccome in grande percentuale i problemi sono sempre gli stessi: girante, alimentazione, motorino di avviamento,...
iniziassero a progettare spazi e motori con maggiore accessibilità alle parti critiche.
Esempio: chissà perchè per sostituire le giranti devi munirti come minimo di uno specchio perchè il coperchio è spesso girato dalla parte opposta? ad occhio non mi sembra un vincolo architetturale.

Ovviamente questo sarebbe utile ai diportisti dotati di un minimo di manualità.

Personalmente anche quando inteviene un meccanico resto a guardare e fare domande, non per rubargli il mestiere ma perchè quando sei in mezzo al mare qualche nozione in più può fare la differenza.

L'idea poi di imbarcare un secondo motore magari con diversa alimentazione (fuoribordo benzina) l'ho sempre sponsorizzata però già su barche medie non è facilmente applicabile a meno di tenere montato il fb sullo specchio di poppa (oltre all'aspetto estetico c'è anche il rischio di perderlo).
21-11-2010 18:07
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mantonel Offline
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Perché ora voglio due motori
Stefanodi, io ritengo tu abbia le idee chiare sulla barca che cerchi. E da quello che dici sembri anche abbastanza esperto. NOn mi sembra che il tuo obiettivo sia di andare costantemente controvento a 60 kn, ma solo di avere la certezza che uno dei due motori non ti abbandoni. A me e'stato insegnato che quando il vento soffia a piu'di 40 kn ed hai problemi a risalire (i.e. il motore non ce la fa o e'morto) ed per motivi di costa non puoi tirare dei bordi a vela, allora la cosa migliore e'...scappare al vento. Mi e'capitato solo una volta di beccare F9, con 50 kn letti all'anemometro. Ero solo con il fiocco che sbatteva all'impazzata, sono riuscito a chiuderlo e a virare per prendere l'onda in poppa. HO accesso il motore 'per sicurezza'. Lo scafo scendeva l'onda a 11 kn spinto dal solo mare, il motore era a folle. Non mi e'neanche passato il pensiero di risalire l'onda di 4 metri che avevo di fronte. Siamo scaduti di 30 miglia e trovato un ormeggio di fortuna. Avere 2 motori a che serve?
21-11-2010 23:19
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mckewoy Offline
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Messaggio: #36
Perché ora voglio due motori
Citazione:mantonel ha scritto:
Stefanodi, io ritengo tu abbia le idee chiare sulla barca che cerchi. E da quello che dici sembri anche abbastanza esperto. NOn mi sembra che il tuo obiettivo sia di andare costantemente controvento a 60 kn, ma solo di avere la certezza che uno dei due motori non ti abbandoni. A me e'stato insegnato che quando il vento soffia a piu'di 40 kn ed hai problemi a risalire (i.e. il motore non ce la fa o e'morto) ed per motivi di costa non puoi tirare dei bordi a vela, allora la cosa migliore e'...scappare al vento. Mi e'capitato solo una volta di beccare F9, con 50 kn letti all'anemometro. Ero solo con il fiocco che sbatteva all'impazzata, sono riuscito a chiuderlo e a virare per prendere l'onda in poppa. HO accesso il motore 'per sicurezza'. Lo scafo scendeva l'onda a 11 kn spinto dal solo mare, il motore era a folle. Non mi e'neanche passato il pensiero di risalire l'onda di 4 metri che avevo di fronte. Siamo scaduti di 30 miglia e trovato un ormeggio di fortuna. Avere 2 motori a che serve?

presa qualche precauzione per non ingavonarti?? senza vela e senza motore si riesce a governare??

io non mi ci sono mai trovato a dover scappare con il mare a poppa ma deve essere di grande tensione.

dimmi

i Responsabili. chissà quanto pagarebbero per essere comprati
mi dispiace aver venduto la Gitana ma son contento



22-11-2010 00:18
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gianni diavolone Offline
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Messaggio: #37
Perché ora voglio due motori
... per cortesia non gli chiedete piu' niente....

altrimenti finisce che si fa prima a rileggere i promessi sposi...

ciao

Sanza armatura, sanza paura, sanza calzari, sanza denari, sanza la brocca, sanza pagnocca, sanza la mappa, sanza la pappa...
22-11-2010 16:19
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Stefano Di Offline
Amico del forum

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Registrato: Sep 2008 Online
Messaggio: #38
Perché ora voglio due motori
Mantonel, la mia è una strategia adattativa a delle condizioni molto particolari ma non rare nelle zone che bazzico. Questa strategia serve ad assicurarmi sopravvivenza e libertà di spostamenti quando mi trovo sottovento a costa, ma con un fetch modesto, nell' ordine del mezzo miglio o poco più (che basta comunque a far formare una fastidiosissima onda quadrata di circa un metro). Il mare aperto, o comunque il grande fetch, e i quattro metri d' onda della tua esperienza sono un' altra storia.
Saluti
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-11-2010 19:34 da Stefano Di.)
23-11-2010 19:33
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