guardate che questa discussione puo' far venire il mal di testa come quella sulle epossidiche
cominciamo a fissare dei concetti di base per poter comprendere (a grandi linee)
cominciamo con il dividere la
sostanza dal miscuglio
sostanza= un quantitativo formato da un
unico tipo di molecole (escludiamo le impurita' per semplificare)
il sale da cucina e' una sostanza costituita da piu' molecole di cloruro di sodio
miscuglio= quantitativo formato da piu' sostanze variamente miscelate ad esempio la coca cola e' un miscuglio di molecole diverse
fino qui credo che sia semplice ora inseriamo un altro concetto:
diluente o solvente
il solvente e' un qualcosa che scioglie il soluto, quando prediamo il sale da cucina e lo sciogliamo in acqua il cloruro di sodio viene letteralmente
sciolto dall'acqua
diluente: non necessariamente scioglie....per capire il concetto possiamo prendere dell'acqua e versarci dentro un po' di olio, noteremo che i due si separano immediatamente,l'acqua non scioglie l'olio.... ma se inseriamo nel nostro composto una dose sufficiente di detersivo per i piatti noteremo che i due si uniscono producendo un liquido biancastro....abbiamo ottenuto
una emulsione di olio in acqua
in pratica l'acqua fa da diluente dell'emusione e non da solvente perche' non e' in grado di sciogliere l'olio, se vogliamo avere l'emulsione piu' ancora piu fluida possiamo aggiungere ancora acqua (sino a rompere l'emulsione)
veniamo alle vernici, i prodotti vernicianti
sono sempre dei miscugli di molecole diverse e mai delle singole sostanze (sono sostanze le materie prime di cui sono composte)
perche' siano legate insieme (e non separate come le goccioline d'olio che galleggiano sull'acqua) si adoperano adatti emulsionanti e stabilizzanti (come rappresentato nell'esempio dal detersivo dei piatti)
quindi in sostanza sono emulsioni,fra diverse sostanze sia a/o che o/a
visto che al loro interno contengono i pigmenti e le cariche, che sono polveri solide disperse in veicolo liquido(le resine), spesso non possono essere vendete gia' con la viscosita' giusta per l'applicazione, perche' altrimenti le parti solide in sospensione sedimenterebbero nel barattolo risultando poi difficili da redisperdere
per questo si usano i diluenti prima dell'applicazione, essenzialmente per regolare la viscosita' e renderle piu' facili da applicare
allora nei negozi si trovano i tre tradizionali diluenti dedicati ai piu' comuni prodotti vernicianti:
il nitro
il sintetico
l'acquaragia minerale
l'acquaragia vegetale
visto che sono destinati a diluire le vernici che, come abbiamo visto sono dei miscugli di diverse sostanze, anche questi diluenti sono dei miscugli di sostanze solventi diverse
ad esempio: lo xilene, il mek che e' stato nominato, l'acetato di etile, il toluene etc etc sono molecole liquide in grado di sciogliere ciascuna sostanze differenti, ed evaporare ognuna in tempi differenti
questi sono molecole (sostanze), materie prime che compongono i diluenti di cui sopra
quindi il diluente nitro ad esempio, e' un prodotto commerciale (di composizione differente da ditta a ditta) composto da una miscela di molecole solventi differenti, formulate allo scopo preciso di: diluire il prodotto verniciante di destinazione, regolarne la viscosita', regolarne la velocita' di essiccazione, interferire con la coalescenza delle emulsioni e favorire la creazione della pellicola senza difetti superficiali
il diluente nitro e' destinato a diluire le vernici nitro, cioe' quelle che utilizzano come resina la nitrocellulosa
i dluente sintetico per le vernici denominate sintetiche che sono perlopiu' le oleoresinose: gliceroftaliche/alchidiche
l'acquaragia minerale e' un miscuglio che cerca d'imitare la composizione dell'acquaragia vegetale (un miscuglio naturale di differenti solventi anch'essa) anche lei destinata alle oleoresine
ora per i materiali tecnici, spesso questi miscugli di solventi non sono molto adatti, ad esempio il solvente nitro per le resine epossidiche e' inadatto per la sua eccessiva velocita' di evaporazione che puo' creare delle puntinature diffuse dovute al solvente che evapora mentre si sta' gia' formando il gel
inoltre spesso alcuni componenti di questi miscugli sono addirittura incompatibili con le epossidiche che, ricordo reagiscono con i chetoni, per cui occorre bandire il mek ed i solventi chetonici che sballano il rapporto stechiometrico, non sapendo la composizione del solvente nitro che andremmo ad acquistare possiamo sia incontrare seri problemi che non averne per nulla, dipende dal caso e dalla buona sorte, visto che non sappiamo quali sostanze stiamo realmente usando per diluire la nostra resina epossidica
il discorso vale, tal quale, per i sistemi poliuretanici, ma non solo, anche per ogni prodotto dalle caratteriste elevate e predeterminate, occorre comperare il diluente appropriatamente formulato
ricapitolando:
solventi/diluenti nitro sintetici e acquaragia sono un insieme di solventi diversi e sono prodotti formulati e le prestazioni possono essere differenti da marca a marca
mek acetone, toluolo, xilolo, stirene, trielina, alcol etilico, acqua per citare i piu' conosciuti sono sostanze, quindi molecole ben definite con caratteristiche perfettamente uguali da marca a marca
per i prodotti vernicianti normali e' ok usare le miscele commerciali nitro, sintetico o acquaragia
per i prodotti tecnici occorre per forza usare il formulato previsto a scanso di errori o riduzione delle prestazioni dovute all'incognita delle reali composizioni dei miscugli di solventi sconosciuti
per i prezzi, di certo i solventi destinati ai singoli prodotti tecnici non sono particolarmente convenienti, sia perche' i volumi di vendita di tali prodotti sono forzatamente collegati ad un singolo prodotto verniciante sia perche' gli approvvigionamenti di alcune materie prime sono realmente piu' difficoltose e quindi certi solventi, meno comuni, sono molto piu' cari
d'altro canto e' anche vero che commercialmente, se hai comprato il prodotto ben difficilmente non comprerai il suo diluente solo perche' e' un po' piu' caro, quindi non c'e' quasi mai la volonta' di ottimizzare i costi nei prodotti accessori e dipendenti di quelli principali
spero di essere stato abbastanza chiaro (perche' l'argomento e' tremendamente piu' complesso, dal potere di soluzione ai punti di ebollizione alle tensioni superficiali alle polarita' e loro interazioni)
ma vi verrebbe ben altro che il mal di testa