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regolazione sartie
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zankipal Offline
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RE: regolazione sartie
(11-12-2015 18:07)Gundam Ha scritto:  Caro zankipal, la mia sete di numeri é dettata dal mio approccio mentale, da ingegnere cerco di eliminare i concetti di 'quanto basta' e avere dei riscontri di tipo numerico/quantitativo.
Il quanto basta é aleatorio e soggettivo, e quindi per definizione non ripetibile.

Detto questo, dopo 10 anni da armatore non sono piu stupito di queste esternazioni da parte di professionisti.
i numeri li puoi anche ricavare se hai il modo di misurarli, magari anche dal manometro del mast jack in base alle sezioni dei pistoni, ma i tuoi non vanno bene per un altra barca, e cmq non si regola un ablero in base a quanto tengono le sartie, altrimenti avremmo tutte regolazioni uguali e invece non è così, dipende dall'inerzia del profilo, momento raddrizzante, il profilo che vuoi ottenere con quel tipo di vento e così via

alle volte é meglio guardare sotto vela con il naso appiccicato al profilo e misurare i tenditori che fare tanti calcoli inutili, anche perchè sapere quanto è la somma del carico di tutto il sartiame senza sapere come è distribuita tra le verticali e le diagonali non serve a niente....poi ognuno fa come vuole
11-12-2015 20:50
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Gundam Offline
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RE: regolazione sartie
(11-12-2015 19:40)mania2 Ha scritto:  
(11-12-2015 18:07)Gundam Ha scritto:  Caro zankipal, la mia sete di numeri é dettata dal mio approccio mentale, da ingegnere cerco di eliminare i concetti di 'quanto basta' e avere dei riscontri di tipo numerico/quantitativo.
Il quanto basta é aleatorio e soggettivo, e quindi per definizione non ripetibile.

Detto questo, dopo 10 anni da armatore non sono piu stupito di queste esternazioni da parte di professionisti.
Smiley32... ma io giocavo con il meccano da piccolo

Da piccolo non me lo potevo permettere... Adesso pero che posso...Smiley34Smiley34Smiley34
11-12-2015 21:20
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Luciano53 Offline
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RE: regolazione sartie
Cerco di approfittare della presenza di tecnici ed esperti nella regolazione dell'attrezzatura.
Beneteau Oceanis 381 con randa avvolgibile, doppie crocette acquartierate, sartie discontinue. Strallo senza arridatoio. In primavera ho sostituito le canule degli arridatoi (erano grippate) e sono riuscito a regolare l'albero, quasi!!!
L'albero ora è perfettamente rettilineo e centrato (metodo bansigo)
Ma ho un precarico longitudinale (imbanananento) che a mio avviso è eccessivo. Misurerò meglio l'entità del precarico ma sembra almeno pari ad una sezione longitudinale del profilo.
Le istruzioni per la regolazione albero dal manuale del proprietario sono di semplicità disarmante, così come le istruzioni dal sito Zspars che ho trovato.
In teoria dovrei essere in grado, tendendo le D1, di ridurre o addirittura eliminare il precarico dato dalle V1 ma non mi è riuscito se non in piccola misura, non ho insistito per evitare carichi eccessivi sulle sartie.
Probabilmente è stato detto in qualche 3d, qual'è il metodo empirico per valutare la tensione sartie senza tensiometro?
Ora ho messo le sartie a riposo, ho lascato di un paio di giri gli arridatoi.
Grazie per ogni consiglio utile.
PS. Il mio Oceanis è dotato di stralletto che non è presente nel manuale. Chiedo se sia corretto lasciarlo in tensione minima, diciamo con arridatoio stretto a mano, dovrebbe servire (penso) solo ad aiutare l'albero con randa ridotta.

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13.16.2. Tuning

TUNING A MASTHEAD RIG

6/12/2008 9:16 AM


! WARNING

Before un-hooking the mast from the crane used to step the mast, for safety, make sure that the minimum amount of thread of the turnbuckle is engaged. Ensure that at least 1-1/2 times the thread diameter is engaged or that the holes for the split pins are visible through the turnbuckle body - this is refered to as the minimum safety position of a turnbuckle.

When making any adjustments to the mast, always make sure that the mast is straight and that there is no lateral or sideways bend. Fore and aft pre-bend is acceptable but must never exceed half the fore and aft dimension of the mast section.

If, at any step, you are having difficulty keeping the mast straight you have probably over tensioned the stays and shrouds causing excess compression loads on the unsupported mast panels between the stays and shrouds. Reverse the steps and re-tension the stays and shrouds using fewer turns.

Always make sure that all turnbuckles are clean and properly lubricated with a non-graphite grease.

When adjusting a turnbuckle, it is best to make less than three turns of the turnbuckle before adjusting the opposite turnbuckle.


Set the rake of the mast by adjusting the forestay to the pre-determined length according to the standing rigging specification sheet. TIP: Set the forestay to the correct measurement before installing it on the mast and note the distance between the threaded stud and the turnbuckle body. After stepping the mast you will be able to know the forestay length by comparing this measurement.

Make sure the intermediates (D2) are released to their minimum safety position.

Center the mast athwartships, using the capshroud (V1) turnbuckles. TIP: Using two pieces of rigging tape, mark the port and starboard toe rails (opposite the mast) at an equal distance from the forestay. Use a tape measure hoisted on the jib halyard (it does not need to be hoisted all the way) to check the port and starboard measurements at the toe rail rigging tape mark. They must be the same. When taking these measurements, ensure that you are taking a straight line measurement from the jib halyard sheave to the toe rail mark and that no equipment is fouling the measuring tape overhead.

Tension both backstays equally. This will introduce pre-bend in the mast and make it easier to tension the cap shrouds.

Tension the cap shrouds (V1) an equal number of turns on port and starboard. Do not allow the intermediates (D2) to become tight. At this stage you will have more pre-bend than is required.

Oceanis 381 Rev. 01

120

9:16 AM

Release the backstays equally until they are slack or to their minimum safety position.

Tension the lower shrouds (D1) so as to remove the excess pre-bend. Make sure that the mast remains

straight athwartships (make sure there is no lateral/sideways bend).

Tension both backstays equally. TIP: Compare the distance between the threaded studs of each turnbuckle.

Tension the intermediates and ensure a straight mast athwartship. Very little tension is required on the intermediates.

The mast should now be perfectly straight athwartship and fore and aft.

Lock all turnbuckles with split pins.

Test sail the boat in 15 knots of wind with the boat heeled hard on the wind the mast must remain straight on both port and starboard tack. Adjust the rigging as necessary so that the mast will be straight on both tacks in these conditions.
14-12-2015 15:31
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Brugolo Offline
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RE: regolazione sartie
Io ho alberato da me la mia barca (S.O. 36) 2 volte usando sempre il metodo della Selden ; consiste nel tendere le sartie misurando il loro allungamento e trasformando detto allungamento in percentuale sul carico do rottura. Se ti interessa recupero il documento (in inglese ) e lo posto.

Tutte comunque regolazioni di massima , il resto l'ho sempre fatto in navigazione. Fino ad ora mi sono trovato bene.
14-12-2015 23:19
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Luciano53 Offline
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RE: regolazione sartie
(14-12-2015 23:19)Brugolo Ha scritto:  Io ho alberato da me la mia barca (S.O. 36) 2 volte usando sempre il metodo della Selden ; consiste nel tendere le sartie misurando il loro allungamento e trasformando detto allungamento in percentuale sul carico do rottura. Se ti interessa recupero il documento (in inglese ) e lo posto.

Tutte comunque regolazioni di massima , il resto l'ho sempre fatto in navigazione. Fino ad ora mi sono trovato bene.

Se lo recuperi ti ringrazio. Mi piacerebbe capire quanto posso/devo tesare le D1 e a quale sforzo sto sottoponendo i cavi. Quest'anno ho navigato con le sartie a mio parere correttamente tesate che lavoravano bene anche sotto vela, però mi piacerebbe arrivare a pilotare a mio piacimento la curvatura longitudinale dell'albero.
14-12-2015 23:32
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Gundam Offline
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RE: regolazione sartie
Il metodo che menziona Brugolo lo trovi illustrato nel testo Tecniche di vela illustrate, semplice ed efficace.
14-12-2015 23:49
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Brugolo Offline
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RE: regolazione sartie
(14-12-2015 23:32)Luciano53 Ha scritto:  
(14-12-2015 23:19)Brugolo Ha scritto:  Io ho alberato da me la mia barca (S.O. 36) 2 volte usando sempre il metodo della Selden ; consiste nel tendere le sartie misurando il loro allungamento e trasformando detto allungamento in percentuale sul carico do rottura. Se ti interessa recupero il documento (in inglese ) e lo posto.

Tutte comunque regolazioni di massima , il resto l'ho sempre fatto in navigazione. Fino ad ora mi sono trovato bene.

Se lo recuperi ti ringrazio. Mi piacerebbe capire quanto posso/devo tesare le D1 e a quale sforzo sto sottoponendo i cavi. Quest'anno ho navigato con le sartie a mio parere correttamente tesate che lavoravano bene anche sotto vela, però mi piacerebbe arrivare a pilotare a mio piacimento la curvatura longitudinale dell'albero.

Se non hai a disposizione il manuale di Gundam Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . trovi il link al PDF di cui sopra. Per ogni armo è descritta la procedura che ti dicevo.
15-12-2015 19:35
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Luciano53 Offline
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RE: regolazione sartie
Grazie Brugolo, ho da studiare quanto bastaThumbsupsmileyanim
Teoria70....poi pratica Smiley47
15-12-2015 23:45
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bullo Offline
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RE: regolazione sartie
L'albero si regola sotto sforzo mettendosi di bolina larga, le diagonali vanno appena puntate, le sartie, esterne, alte vanno tesate, per un'armo in testa quel tanto che sotto vento devono essere appena, appena molli, non sbattino, comunque trasversalmente deve essere dritto.
Longitudinalmente si può appoparlo più o meno a seconda per avere la barca più o meno orziera lo chiamate RAKE,
anche la curvatura verso prua che chiamate pre-bend va bene, basta che la freccia tra albero e la retta che congiunge la testa con il piede non superi la sezione dell'albero in senso longitudinale.
Il problema sono questi armamenti con le crocette acquartierate verso poppa senza volanti che non permettono regolazioni in opera, con i vecchi armi con crocette ortoganali con stralletti volanti si faceva quello che si voleva.
Luciano la tua barca ha anche lo stralletto, è armata in testa, puoi dare il pre-bend che vuoi, le crocette sono appena appoppate, per navigazioni impegnative ci vorrebbero due volanti.
L'albero è un'oppppppppinione.-
16-12-2015 10:23
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Luciano53 Offline
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RE: regolazione sartie
Roberto, mica tanto appena appoppate. Le crocette sono parecchio acquartierate. Per recuperare il pre-prend bisogna lavorare parecchio sulle D1, le basse, e cercavo un metro di misura della giusta entità della tensione.
Chiaro che poi la regolazione finale va fatta in navigazione sulle sartie sottovento ma una prima aggiustata devo[/i] darla in banchina. Trasversalmente l'albero è perfetto, ho problemi con la gestione della curvatura longitudinale.
Anche se il velaio mi dice di preferire troppo pre-bend piuttosto che niente, si allunga la vita all'albero che rischierebbe meno l'effetto frusta. E il motivo mi sembra facilmente intuibile.
Lo stralletto bilancia le basse, è all'altezza della prima crocetta.
Misurerò meglio la curvatura portando l'amantiglio sulla trozza.

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16-12-2015 11:32
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zankipal Offline
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RE: regolazione sartie
Dovendo scrivere un "libretto di istruzioni" sulla regolazione del''albero, è chiaro che si scrivono nozioni di base molto generalizzate che possono andare bene un pò per tutti magari come base di partenza, nella realtà pratica le variabili sono moltissime e alcune anche poco conosciute

Intanto come dice giustamente bullo, c'è una differenza abissale tra un albero a crocette dritte e uno con crocette aqquartierate, nel primo caso la regolazione è semplice in quanto le sartie agiscono direttamente sula curvatura dell'albero, quindi si vede chiaramente quello che si sta facendo e il risultato, nel caso di alberi frazionati con crocette aqquartierate, non è così immediato, le crocette spingono in avanti l'albero attraverso le alte e le diagonali contrastano questa spinta verso poppa, detto così sembra semplice, ma non tutti gli alberi si comportano nello stesso modo, dipende da vari fattori, provo a fare un elenco

- Numero di crocette e di conseguenza lunghezza dei pannelli e posizione del punto in cui la crocetta e la diagonale applica la tensione

- Inerzia del profilo, alberi con sezione, forma, materiale diverso, si comportano in modo estremamente differente, solo su questo si potrebbe scrivere un libro, tra nervature di rinforzo negli estusi di alluminio o tipi di laminazione per il carbonio

- Pre bend, una regolazione tra le più fondamentali che incide moltissimo su tutta la regolazione, nella maggioranza delle barche da crociera non è regolabile e in alcuni casi anche se è regolabile la posizione di partenza è pure sbagliata, il GS40 Race ad esempio è uno di quelli e in alcuni esemplari, che hanno fatto mondiali e regate di livello, è stata modificata intervenendo anche sulla paratia maestra per poter avanzare il piede d'albero

- Aqquartieramento crocette, un albero con crocette inclinate di 17° si comporta in modo molto diverso da uno con crocette inclinate di 22°...

- Distanza delle lande, quindi dei gradi di incidenza della sartia, esempio, per otenere gli stessi carichi sul profilo, una barca con crocette a murata avrà bisogno di meno tensione di una barca con lande di fianco alla tuga, ma anche in quest'ultimo caso la larghezza della tuga incide tantissimo

- lunghezza delle crocette, quando facevo l'alberaio ho armato molti alberi disegnati da me e quindi ho potuto verificare quanto questo dettaglio trascurato da quasi tutti in realtà è uno dei fattori che incidono moltissimo, provo a spiegare, prendendo come standard che la crocetta bassa è lunga come la distanza tra albero e landa, non è detto che chi ha costruito e progettato l'albero abbia adottato questo criterio, bastano 2 cm di differenza in + o in - per variare enormemente l'effetto della spinta delle crocette e i carichi che occorre applicare per la gegolazione, ma anche la larghezza delle crocette alte incide un enormità, visto che la lunghezza delle crocette incide sulla possibilitò ci chiudere il genova di bolina, gli alberi da regata tendono ad avere crocette più corte e di conseguenza necessitano di tensioni dei regolazione maggiori

- Progettazione dell'albero, il cantiere aquista dal progettista i disegni per la realizzazione della barca che in genere comprende anche il piano velico, ma a seconda del progettista e di quanto il cantiere è disposto a spendere, i disegni di progetto possono essere solo misure di massima del piano velico o disegni esecutivi dei particolari, quindi poi è l'alberaio in base ai suoi tipi di attacchi, abitudini, costi di produzione, ecc.. a fare varianti che poi influiscono moltissimo sulla regolazione, faccio un esempio pratico, albero frazionato, nel progetto c'è solo la misura della I, a che altezza finiscono le alte rispetto all'attacco dello strallo di prua? in teoria vanno calcolate considerando "i nodi" prolungamento immaginario delle sartie e dello strallo che finisce nel centro di inerzia del profilo e determina la posizione esatta in base alla sezione del profilo stesso, questa è la teoria, in pratica non è così, c'è chi mette l'attacco delle alte molto più alto di quello dello strallo per dare più struttura alla parte alta dell'albero e chi fa il contrario, stesso discorso per l'attacco dele diagonali sulle crocette, quando si progettava l'albero considerando i nodi, l'attacco delle diagonali era sempre più basso della crocetta, oggi per praticità si realizza l'attacco sulla baionetta della crocetta stessa, sembrano piccole differenza ma anche loro influiscono moltissimo sul tipo di regolazione e tensioni da applicare in quanto variano le angolazioni delle sartie e il comportamento del profilo

Sono anche questi i motivi per cui quando leggo di qualcuno che vuole semplificare tutto attraverso qualche formuletta matematica mi viene da sorridere, non certo perchè ci siano segreti da tutelare
magari viene aperta una discussione da uno che ha un albero frazionato in carbonio e gli risponde qualcuno che ha un testa d'albero in alluminio, tutti potrebbero dire cose esatte ma completamente opposte ...
16-12-2015 11:56
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zankipal Offline
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RE: regolazione sartie
(16-12-2015 11:32)Luciano53 Ha scritto:  Roberto, mica tanto appena appoppate. Le crocette sono parecchio acquartierate. Per recuperare il pre-prend bisogna lavorare parecchio sulle D1, le basse, e cercavo un metro di misura della giusta entità della tensione.
Chiaro che poi la regolazione finale va fatta in navigazione sulle sartie sottovento ma una prima aggiustata devo[/i] darla in banchina. Trasversalmente l'albero è perfetto, ho problemi con la gestione della curvatura longitudinale.
Anche se il velaio mi dice di preferire troppo pre-bend piuttosto che niente, si allunga la vita all'albero che rischierebbe meno l'effetto frusta. E il motivo mi sembra facilmente intuibile.
Lo stralletto bilancia le basse, è all'altezza della prima crocetta.
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Scusa ma l'Oceanis 381 non ha l'albero in coperta? il pre bend si può avere sono con albero passante
16-12-2015 12:02
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Luciano53 Offline
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RE: regolazione sartie
(16-12-2015 12:02)zankipal Ha scritto:  
(16-12-2015 11:32)Luciano53 Ha scritto:  Roberto, mica tanto appena appoppate. Le crocette sono parecchio acquartierate. Per recuperare il pre-prend bisogna lavorare parecchio sulle D1, le basse, e cercavo un metro di misura della giusta entità della tensione.
Chiaro che poi la regolazione finale va fatta in navigazione sulle sartie sottovento ma una prima aggiustata devo[/i] darla in banchina. Trasversalmente l'albero è perfetto, ho problemi con la gestione della curvatura longitudinale.
Anche se il velaio mi dice di preferire troppo pre-bend piuttosto che niente, si allunga la vita all'albero che rischierebbe meno l'effetto frusta. E il motivo mi sembra facilmente intuibile.
Lo stralletto bilancia le basse, è all'altezza della prima crocetta.
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Scusa ma l'Oceanis 381 non ha l'albero in coperta? il pre bend si può avere sono con albero passante

Il pre-bend, se mi sono espresso bene, è la curvatura longitudinale dell'albero. È facile da ottenere tesando le V1 (alte discontinue). Mi risulta difficile controllarla con le D1 (le basse) a meno di non tesarle non so quanto, da qui il timore di eccedere.
Il pre-bend è descritto nel manuale proprietario di cui ho riportato la parte di testo di interesse nel post del 14/12 ed è riferito ad albero in coperta. Il manuale ZSpars concorda per grandi linee. Senza dubbio hai ragione tu, ma da "utente" ho seguito le definizioni dei manuali. Di sicuro la curvatura c'è e si vede anche dalla foto. Sono già riuscito a ridurla rispetto a come l'ho trovata all'acquisto della barca.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-12-2015 12:20 da Luciano53.)
16-12-2015 12:10
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bullo Offline
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RE: regolazione sartie
Gli Oceanis sono barche per la crociera pura, poco invelate, le vele le fanno un pò più grasse per dargli potenza gli alberi sono dei pali che non si possono lavorare. L'importante è che rimangano su, cioè, la sicurezza sopratutto.-
16-12-2015 13:58
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fast37 Offline
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RE: regolazione sartie
(11-12-2015 02:59)zankipal Ha scritto:  
(10-12-2015 23:00)Gundam Ha scritto:  
(10-12-2015 22:39)zankipal Ha scritto:  
(10-12-2015 20:35)Gundam Ha scritto:  
(10-12-2015 20:31)zankipal Ha scritto:  Il mast jack non serve per regolare l'albero o aumentare il carico sulle sartie, ma per mettere o togliere degli spessori sotto alla base albero che aumentano o diminuiscono la tensione del sartiame

Hai le idee un po confuse imho
ma secondo te? è il mio mestiere, non saprò ste cose elementari?


cmq se non ci credi leggi cosa dice il buon Franchetti, l'ha pure scritto in maiuscolo...
http://maxspar.it/sartiame.htm

Scusami... Sai cosa vuole dire variare la tensione? Secondo te cambiando il carico del sartiame cambia la tensione dello stesso?

Detto questo, che il mast jack si utilizza per variare l'altezza e poter mettere o togliere le zeppe da sotto lo davo per scontato

Pero visto che sei un professionista e io solo un semplice velista, avrei piacere che tu possa provare a dare delle valutanzioni quantitative come richieste dall'amico, se possibile

Scusami ma non capisco questa sete di numeri che avete tutti
non ci sono valori uguali per tutte le barche, le sartie vanno cazzate QB come il sale nella minestra, se parliamo di alberi in carbonio poi le variabili sono moltissime, ci sono alberi che sono dei pali e altri delle canne da pesca a seconda del tipo di costruzione, laminazioni ecc.., l'albero non si regola con il dinamometro ma guardando la forma del profilo sotto vela e la forma della randa

di conseguenza il mast jack va usato il minimo che serve per riuscire a togliere gli spessori, altrimenti si rischia veramente di fare dei danni e credimi ne ho visti diversi, dalla deformazioni dei perni degli arridatoi sulle lande a scollamenti della giunzione scafo coperta con conseguente infiltrazione di acqua
meglio non guardare il manometro quando si fa l'operazione ma mettere un ditino sullo spessore e sentire quando si riesce a muoverlo, poi magari a quel punto ci si ferma e si guarda al manometro per la prossima volta come riferimento da non oltrepassare

Se parliamo in questo caso specifico di un GS40 Race quindi quelli in Script, con albero Sparcraft in carbonio, ne ho varati e armati diversi quindi lo conosco bene, in genere si tiene sempre uno spessore di 10mm da poter togliere per lascare tutto il sartiame in caso di manutenzione o ad esempio quando si vuole muovere il piede d'albero, poi da lì si regola l'albero per venti leggeri e si spessora fino ad arrivare al massimo a 15mm che sono tipo 20 giri su gli arridatoi delle sartie
In ogni caso la tensione delle diagonali va corretta a seconda degli spessori, per quello consiglio di partire dalla regolazione media,c'è chi non lo fà, chi si e c'è chi per non avere questo inconveniente il mast jack anche se ce l'ha non lo usa e si concentra solo sulla tensione dello strallo

In ogni caso quanti sono i kg non è un problema che deve attanagliare l'armatore, ma piuttosto di fare l'operazione di sollevamento del albero per bene e senza fare stupidate, verificando che i martinetti appoggino bene sia sul pernone centrale che attraversa l'albero, che sul madieri di chiglia e poi quando si arriva al momento giusto, andare piano e il minimo indispensabile
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-12-2015 15:33 da fast37.)
16-12-2015 15:10
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zankipal Offline
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RE: regolazione sartie
(16-12-2015 12:10)Luciano53 Ha scritto:  
(16-12-2015 12:02)zankipal Ha scritto:  
(16-12-2015 11:32)Luciano53 Ha scritto:  Roberto, mica tanto appena appoppate. Le crocette sono parecchio acquartierate. Per recuperare il pre-prend bisogna lavorare parecchio sulle D1, le basse, e cercavo un metro di misura della giusta entità della tensione.
Chiaro che poi la regolazione finale va fatta in navigazione sulle sartie sottovento ma una prima aggiustata devo[/i] darla in banchina. Trasversalmente l'albero è perfetto, ho problemi con la gestione della curvatura longitudinale.
Anche se il velaio mi dice di preferire troppo pre-bend piuttosto che niente, si allunga la vita all'albero che rischierebbe meno l'effetto frusta. E il motivo mi sembra facilmente intuibile.
Lo stralletto bilancia le basse, è all'altezza della prima crocetta.
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Scusa ma l'Oceanis 381 non ha l'albero in coperta? il pre bend si può avere sono con albero passante

Il pre-bend, se mi sono espresso bene, è la curvatura longitudinale dell'albero. È facile da ottenere tesando le V1 (alte discontinue). Mi risulta difficile controllarla con le D1 (le basse) a meno di non tesarle non so quanto, da qui il timore di eccedere.
Il pre-bend è descritto nel manuale proprietario di cui ho riportato la parte di testo di interesse nel post del 14/12 ed è riferito ad albero in coperta. Il manuale ZSpars concorda per grandi linee. Senza dubbio hai ragione tu, ma da "utente" ho seguito le definizioni dei manuali. Di sicuro la curvatura c'è e si vede anche dalla foto. Sono già riuscito a ridurla rispetto a come l'ho trovata all'acquisto della barca.
Di solito non sono uno a cui piace puntualizzare sulla terminlogia giusta ma in questo caso sono due cose diverse, il PRE- bend è un precarico di curvatura che si ottiene disallineando il piede con la mastra, in pratica più il piede è arretrato e più lo strallo di poppa non inclina l'albero ma lo inarca, su un albero poggiato lo strallo non ha nessuna influenza e la curvatura la ottieni solo con la tensione delle sartie
Gli alberi appoggiati dovrebbero avere sempre il piede d'albero leggermente basculante vedi i Selden ad esempio, ma invece gli Z-spar sono incastrati e se la coperta non è perfettamente perpendicolare all'albero purtroppo si innescano delle curvature indesiderate che obbligano a regolazioni di compromesso
16-12-2015 15:55
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jacques-2 Online
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RE: regolazione sartie
Mi sono letto un pò tutto, pongo un quesito per confrontarlo con quanto mi è stato suggerito dal velaio, soprattutto circa le "modalità operative"...

Albero alluminio, tre ordini di crocette acquartierate, paterazzo idraulico, sartiame Nitronic discontinuo; sartie basse, due intermedie, e infine le alte.
Sostituito tutto il rig questo inverno.

Il velaio che mi ha fatto la nuova randa mi fa notare che l'albero è un pò "troppo" rigido nella parte che va dalla base alla seconda crocetta, dopo di che flette (cazzando il paterazzo).
Chi ha montato il nuovo rig conferma di aver regolato in modo da non lasciare imbandi, per "scelta tecnico-commerciale" (a molti non piace vedere sartie poco tese, e a chi ha interessa non è preclusa la possibilità di intervenire).

Il velaio suggerisce di:
1. verificare che l'albero sia centrato trasversalmente. Nel caso, lascare e puntare tutto e regolare le alte, misurando con la drizza/bansigo. Comunque l'albero ad una prima osservazione è centrato, adesso verificherò al centimetro.
2. lascare le intermedie basse e poi "puntarle"....nel dubbio pensavo di aggiungere un mezzo giro alla puntatura.....le intermedie alte intonse?
3. lascare un giro le basse
4. uscire con una 8-10kn e controllare centralità trasversale albero e linea della canaletta, flessione longitudinale complessiva e che non ci sia flessione trasversale (esse o "spennate")

Chiaramente, in primis non voglio fare danni, per cui mi segnerò ogni giro dato o tolto per eventualmente rimettere tutto a posto "quo ante" in caso di insoddisfazione dell'intervento (che, avrete capito, non ho mai fatto su questa barca ma solo su barchettine).
Secondariamente, sarò quasi da solo, per cui escludo interventi sugli arridatoi in navigazione, soprattutto le intermedie....

Se qualcuno fosse così gentile e competente da darmi qualche dritta sulla procedura e sui dubbi sollevati, gli sarei molto grato.

Grazie in anticipo.
15-06-2021 10:42
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bullo Offline
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Messaggio: #118
RE: regolazione sartie
La bellezza degli alberi senza stralletto e volanti.
Il velaio prima di fare la randa doveva guardare l'albero.
Molla un giro alle sartiole e alle intermedie e poi vedi se riesci ad incurvarlo un pò.-
15-06-2021 11:45
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zankipal Offline
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Messaggio: #119
RE: regolazione sartie
(15-06-2021 10:42)jacques-2 Ha scritto:  Mi sono letto un pò tutto, pongo un quesito per confrontarlo con quanto mi è stato suggerito dal velaio, soprattutto circa le "modalità operative"...

Albero alluminio, tre ordini di crocette acquartierate, paterazzo idraulico, sartiame Nitronic discontinuo; sartie basse, due intermedie, e infine le alte.
Sostituito tutto il rig questo inverno.

Il velaio che mi ha fatto la nuova randa mi fa notare che l'albero è un pò "troppo" rigido nella parte che va dalla base alla seconda crocetta, dopo di che flette (cazzando il paterazzo).
Chi ha montato il nuovo rig conferma di aver regolato in modo da non lasciare imbandi, per "scelta tecnico-commerciale" (a molti non piace vedere sartie poco tese, e a chi ha interessa non è preclusa la possibilità di intervenire).

Il velaio suggerisce di:
1. verificare che l'albero sia centrato trasversalmente. Nel caso, lascare e puntare tutto e regolare le alte, misurando con la drizza/bansigo. Comunque l'albero ad una prima osservazione è centrato, adesso verificherò al centimetro.
2. lascare le intermedie basse e poi "puntarle"....nel dubbio pensavo di aggiungere un mezzo giro alla puntatura.....le intermedie alte intonse?
3. lascare un giro le basse
4. uscire con una 8-10kn e controllare centralità trasversale albero e linea della canaletta, flessione longitudinale complessiva e che non ci sia flessione trasversale (esse o "spennate")

Chiaramente, in primis non voglio fare danni, per cui mi segnerò ogni giro dato o tolto per eventualmente rimettere tutto a posto "quo ante" in caso di insoddisfazione dell'intervento (che, avrete capito, non ho mai fatto su questa barca ma solo su barchettine).
Secondariamente, sarò quasi da solo, per cui escludo interventi sugli arridatoi in navigazione, soprattutto le intermedie....

Se qualcuno fosse così gentile e competente da darmi qualche dritta sulla procedura e sui dubbi sollevati, gli sarei molto grato.

Grazie in anticipo.

Ti sei dimenticato di dire se l'albero è passante o in coperta, è la cosa più importante per la curvatura della parte bassa, il famoso pre-band dato dalla differenza del piede dalla mastra sull'asse verticale.
Nel caso fosse passante, cercherei di portare il piede indietro o l'albero nel collare in avanti
15-06-2021 14:07
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jacques-2 Online
Senior utente

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Messaggio: #120
RE: regolazione sartie
Grazie Bullo. Zankipal, è passante.
15-06-2021 14:14
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