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Lavori di riammodernamento Mousse 907!
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dielle1 Offline
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RE: Lavori di riammodernamento Mousse 907!
(17-05-2016 07:58)bullo Ha scritto:  E il sartiame? e le drizze? E le prese a mare? Un bel mtore muovo, e levar via quei 70 kg. che hai inresinati a prua messi per la stazza IOR, bisognava appruare per pagare di meno. Rating.
Il motore però andava bene col fariman 12 hp si facevano di crociera 6 nodi, più che sufficienti.-


Si Bullo, :thumbsupsmileyanim:le panche, aereatori, ghigliottina, passerella con corrimano inox, parabordi con calze, nero
opaco per l'albero.
Tutto cio' che serve per navigare.
dario

PS. Se ci fosse Giorgione Nostro......Oooo Signur....

Chi sa'...sa'...chi sa' di tutto...sa'...poco o per sentito...dire, o molto peggio per protagonismo anonimo.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-05-2016 17:55 da dielle1.)
23-05-2016 17:51
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jetsep Offline
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RE: Lavori di riammodernamento Mousse 907!
(17-05-2016 12:59)andre082 Ha scritto:  ...
Il sartiame non ha segni di rottura o sfilamenti.
...

Sartiame di 30 (trenta) anni. Hai l'albero a terra...
...dimmi che stai scherzando... oppure, per il bene tuo e di chi porti, prometti di non andare mai a vela.
Anzi, per non cadere in tentazione... finisci tutto senza rimontarlo l'albero.

« È un tentativo che faccio per sollevarmi un pochino dalla volgarità dei soggetti che non sono informati ad una forte idea. Tento la pittura sociale »

(Giuseppe Pellizza da Volpedo)
23-05-2016 18:23
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andre082 Offline
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Messaggio: #23
RE: Lavori di riammodernamento Mousse 907!
Mi sembra di intuire che in questo forum, siete molto bravi ad ironizzare.
Ringrazio per l'interesse , ma piuttosto che essere preso in giro la chiudo qui.
grazie.

P.s.
L'acciaio dei ponti che hanno circa 100 anni lo sostituiscono ogni 15?
L'acciaio di palazzi di oltre 150 anni lo sostituiscono ogni 15 anni?
Forse una vela di 25 metri quadri avrà più carico di un ponte sospeso di 1 km.....non ci avevo pensato.

In barca ho smesso di mangiarmi le unghie!

23-05-2016 20:37
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andre082 Offline
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RE: Lavori di riammodernamento Mousse 907!
Vi riporto questa descrizione al quanto tecnica sulla sostituzione delle sartie.

Registrato: Sep 2008 A proposito di ..durata sartiame

ho appena letto l'articolo in risposta a chi gli chiedeva sulla durata del sartiame dell 'Ing .Scarpa sul suo sito Nautica Utile .Mi sembrano considerazioni e ragionamenti molto razionali.allego l'articolo :

Mi hanno chiesto cioè quanti anni secondo me possono durare le manovre fisse (sartie e stralli) e ogni quanti anni occorre sostituirle.
E’ un argomento interessante, anche perché nella letteratura del settore (perlopiù nelle riviste nautiche) si legge di tutto: c’è chi parla di 10 anni, chi di 15, chi di 20 senza mai però curarsi di definire il perché di tali indicazioni.
Tuttalpiù si può trovare scritto che l’ acciaio si cristallizza e che pertanto perde la sua elasticità, ma non viene mai riportato un briciolo di dato a supporto di tali affermazioni.
La ragione di tale “vaghezza” è semplice: nessuno si è mai preoccupato di studiare e di raccogliere dati sulle condizioni di lavoro e sulla vita del sartiame e pertanto le riviste si limitano a chiamare in causa il cosiddetto “esperto” che fa e dice quel che può.

ECCOVI PERTANTO LE MIE 
VALUTAZIONI SUL SARTIAME

Nemmeno io sono un esperto di metallurgia né ho dati a disposizione ma sono un tecnico, pertanto cerco sempre di trovare dei numeri sulla base dei quali prendere le decisioni o dare dei consigli.
Ho pensato quindi di seguire questo ragionamento: se una imbarcazione (tipo un WOR) riesce a fare il giro del mondo senza cambiare sartiame, può costituire questo un dato di partenza su cui confrontare la durata delle manovre fisse di una qualsiasi altra imbarcazione da diporto?
Direi di sì.
Paragonare la durata del sartiame della mia barchetta sulla quale passo le ferie, con quella di una barca che fa il giro del mondo mi offre un piacevole senso di sicurezza.
Prima di farlo però dobbiamo chiederci che cos’ è che manda in crisi l’ acciaio.
E' una tensione continua, una alternata o una troppo elevata?
Qui la ricerca della risposta è un po’ più elaborata.
Lo snervamento (cioè il passaggio dell’ acciaio dalla fase elastica e quella plastica) avviene quando esso viene soggetto a carichi troppo elevati (per un acciaio in barre è circa ai 2/3 della tensione di rottura per un acciaio intrecciato è circa ai 4/5 della rottura). 



Il sartiame delle imbarcazione è però del tutto surdimensionato e pertanto è impossibile che ciò avvenga in conseguenza di sollecitazioni dovute al vento.

Digressione necessaria per giustificare quanto detto.
Una sartia di una barca a vela da 12 metri (che oggi disloca al massimo 9-10 tonnellate) può avere il diametro di 11 mm se realizzata con spiroidale da 19 fili o di 9,5 mm se realizzata in tondino.
In entrambi i casi il carico di rottura di quella sartia vale circa 9,5 tonnellate…Vale a dire cioè che una sola sartia potrebbe sostenere il peso di tutta la barca !

Pertanto la crisi dell’ acciaio (se di crisi si può parlare) può avvenire soltanto per cicli continui di carico e scarico, cioè per il movimento dovuto alle sollecitazioni dinamiche del moto ondoso.
E’ insomma lo stesso fenomeno che affatica le strutture di un ponte sul quale passano e ripassano continuamente i veicoli…in gergo strutturale si chiama “fenomeno di fatica” (è più o meno il principio che si applica quando si piega e si raddrizza più volte un filo di ferro con le dita per poterlo tagliare senza avere sottomano le pinze).

Altra digressione che è più che altro una parentesi.
Esiste ancora un altro caso possibile per portare a rottura una sartia: l’ incidente meccanico, come ad esempio il fatto che la barca cada dalle cinghie della gru durante la movimentazione e la sartia dia un colpo di karate da qualche parte (evento che capita non così raramente come si potrebbe pensare).
In questo caso però converrete con me che i danni nel sostituire il sartiame siano molto inferiori a quelli subiti dal resto della barca, che talvolta può anche non essere più riparabile, e che quindi questo non è un caso da prendere i considerazione per proseguire il nostro discorso.

Allora, riprendendo quanto sopra scritto riguardo alle barche che fanno il giro del mondo e alle sollecitazioni di fatica (cioè alle trazioni periodiche dell' acciaio), quante sono le onde che sollecitano il sartiame durante una circumnavigazione ?
Ovviamente il calcolo preciso è impossibile, ma la stima è piuttosto facile.
Un WOR alla velocità media di 13 nodi impiega circa 2307 ore, cioè un po’ più di tre mesi a fare il giro del mondo.
Esistono molti dati di rilevamenti effettuati in mare per conoscere le onde, in particolare la frequenza media del moto ondoso; per un fetch (cioè la distanza lungo la quale il vento può scaricare energia sulla superficie del mare) molto ampio e un vento tra i 15 e i 20 nodi la frequenza è di circa 0.17 Hertz, vale a dire di un onda ogni 6 secondi.
Questo dato ci porta a dire che il sartiame di un WOR per fare il giro del mondo viene sollecitato con cicli di carico con periodo di 6 secondi per un tempo di navigazione di 2307 ore, vale a dire con 2307 x 3600 / 6 = 1.384.200 volte.
Bene, seguendo il mio ragionamento poniamoci ora la seguente domanda: una delle nostre imbarcazioni da diporto, che naviga durante le ferie estive e per qualche ora durante alcuni week-end, per quante stagioni lo deve fare al fine di raggiungere gli stessi cicli di carico e scarico di un WOR?
Facile.
Se la navigazione durante le ferie dura circa 4 ore al giorno per 15 giorni e ci sommiamo altre 4 ore per 5 week-end, arriviamo a 80 ore all’ anno, cioè 80 x 3600 / 6 = 48.000 cicli.
Poiché nella circumnavigazione del globo abbiamo stimato 1.384.200 cicli, basta dividere questo valore per 48.000 e otteniamo il valore di 28,8 anni.
Insomma occorrono circa 30 anni perché il sartiame della nostra barca sia sollecitato lo stesso numero di volte che se facesse il giro del mondo.
Siamo così arrivati a un dato suffragato da una qualche valutazione.
Certo si possono obiettare diverse cose, per esempio che le onde dell’ oceano sono diverse da quella dell’ Adriatico sia in altezza che in frequenza, inoltre che dopo tre mesi l’ acciaio delle sartie del WOR non è certo vecchio come lo è dopo trent’ anni quello che è montato sulla mia barchetta.



Sono obiezioni legittime.
Dal punto di vista dello stress per l’ acciaio il moto ondoso dell’ Adriatico è senz’ altro diverso da quello oceanico, mi sentirei di dire che le onde sono più ripide e hanno frequenza più elevata (si susseguono cioè con ritmo più sostenuto) ma hanno minore altezza.
Poiché il parametro che sollecita le manovre fisse è l’ accelerazione e la decelerazione che a loro volta dipendono dall’ energia dell’ onda, ecco che ciò che conta non è il mare dove si naviga ma l’ energia accumulata dal mare…e questo ultimo parametro dipende solo da tre fattori: la velocità del vento, la sua durata e il fetch.
A parte l’ ultimo (che dipende dalle geometrie e dalle orografie delle coste) gli altri dipendono solo dalla meteorologia, cioè in pratica dal Buon Dio, e si possono assumere senz’ altro variabili ma comunque coinvolgenti in egual misura tutti i mari del mondo.
Se è vero poi che le onde in Adriatico sono più frequenti e più ripide (quindi più incisive sulle trazioni periodiche sul sartiame), è anche vero che il diportista cerca di evitare le burrasche durante le ferie, mentre chi fa il giro del mondo per regata spesso ci si ficca proprio dentro. 



Allora non mi sento di dire che esiste una grande differenza tra le sollecitazioni sul sartiame prodotte in un mare piuttosto che in un altro, e che il dato di 30 anni può avere un suo significato.
Dopo trent’ anni allora è consigliabile sostituire il sartiame ?
Non lo so, non è mica detto che quel WOR dopo aver fatto il giro del mondo perda l’ albero, no?
E allora è ammissibile che lo perda una imbarcazione da diporto dopo trent’ anni di onorato servizio ?
Ho ancora dei dubbi….
Per la stessa ragione infatti si dovrebbero sostituire tutti i bulloni esistenti a bordo, compreso i prigionieri che tengono su la chiglia. E come mai nessuno pensa di farlo ?
Pigrizia ? Dimenticanza ? Mancanza di interessi commerciali ?

E’ che per fortuna nostra l’ acciaio ha un gran pregio…è elastico e quindi è in grado di “avvisare” quando sta per tirare le cuoia deformandosi “un po’ di più del solito”.
Se in un futuro (spero lontano) il sartiame metallico verrà sostituito con fibre sintetiche (carbonio o kevlar et similia), allora sì che ci sarà da preoccuparsi perché la rottura, se avverrà, avverrà di colpo senza alcun preavviso e la sostituzione delle manovre fisse dovrà esser fatta secondo una vera e propria tabella di marcia.



Evviva i materiali deformabili (e meno costosi)…e abbasso la rigidità, 
tanto la maggioranza di noi in barca ci va per andare a spasso, mica per vincere ! 

Concludo con un consiglio da amico.

Piuttosto di preoccuparsi tanto dell' età di sartie e stralli, ritengo fondamentale invece 
salire ogni anno in testa d' albero a verificare :
le condizioni di perni e coppiglie, gli incavi dei martelletti di arrivo delle sartie, i pernetti dei grilli dei bozzelli delle drizze spi, i sostegni dell' antenna VHF e del mostravento, il perno dell' anemometro.
Dopo un bel po' di anni vi assicuro infatti che le sartie saranno ancora al loro posto mentre l' anemometro potrebbe staccarsi e finire dopo un bel volo sulla testa di vostra figlia che se ne sta sdraiata in coperta a prendere il sole.

In barca ho smesso di mangiarmi le unghie!

23-05-2016 20:56
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Alessandro. Offline
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RE: Lavori di riammodernamento Mousse 907!
(23-05-2016 20:56)andre082 Ha scritto:  Vi riporto questa descrizione al quanto tecnica sulla sostituzione delle sartie.

Registrato: Sep 2008 A proposito di ..durata sartiame

ho appena letto l'articolo in risposta a chi gli chiedeva sulla durata del sartiame dell 'Ing .Scarpa sul suo sito Nautica Utile .Mi sembrano considerazioni e ragionamenti molto razionali.allego l'articolo :

Mi hanno chiesto cioè quanti anni secondo me possono durare le manovre fisse (sartie e stralli) e ogni quanti anni occorre sostituirle.
E’ un argomento interessante, anche perché nella letteratura del settore (perlopiù nelle riviste nautiche) si legge di tutto: c’è chi parla di 10 anni, chi di 15, chi di 20 senza mai però curarsi di definire il perché di tali indicazioni.
Tuttalpiù si può trovare scritto che l’ acciaio si cristallizza e che pertanto perde la sua elasticità, ma non viene mai riportato un briciolo di dato a supporto di tali affermazioni.
La ragione di tale “vaghezza” è semplice: nessuno si è mai preoccupato di studiare e di raccogliere dati sulle condizioni di lavoro e sulla vita del sartiame e pertanto le riviste si limitano a chiamare in causa il cosiddetto “esperto” che fa e dice quel che può.

ECCOVI PERTANTO LE MIE 
VALUTAZIONI SUL SARTIAME

Nemmeno io sono un esperto di metallurgia né ho dati a disposizione ma sono un tecnico, pertanto cerco sempre di trovare dei numeri sulla base dei quali prendere le decisioni o dare dei consigli.
Ho pensato quindi di seguire questo ragionamento: se una imbarcazione (tipo un WOR) riesce a fare il giro del mondo senza cambiare sartiame, può costituire questo un dato di partenza su cui confrontare la durata delle manovre fisse di una qualsiasi altra imbarcazione da diporto?
Direi di sì.
Paragonare la durata del sartiame della mia barchetta sulla quale passo le ferie, con quella di una barca che fa il giro del mondo mi offre un piacevole senso di sicurezza.
Prima di farlo però dobbiamo chiederci che cos’ è che manda in crisi l’ acciaio.
E' una tensione continua, una alternata o una troppo elevata?
Qui la ricerca della risposta è un po’ più elaborata.
Lo snervamento (cioè il passaggio dell’ acciaio dalla fase elastica e quella plastica) avviene quando esso viene soggetto a carichi troppo elevati (per un acciaio in barre è circa ai 2/3 della tensione di rottura per un acciaio intrecciato è circa ai 4/5 della rottura). 



Il sartiame delle imbarcazione è però del tutto surdimensionato e pertanto è impossibile che ciò avvenga in conseguenza di sollecitazioni dovute al vento.

Digressione necessaria per giustificare quanto detto.
Una sartia di una barca a vela da 12 metri (che oggi disloca al massimo 9-10 tonnellate) può avere il diametro di 11 mm se realizzata con spiroidale da 19 fili o di 9,5 mm se realizzata in tondino.
In entrambi i casi il carico di rottura di quella sartia vale circa 9,5 tonnellate…Vale a dire cioè che una sola sartia potrebbe sostenere il peso di tutta la barca !

Pertanto la crisi dell’ acciaio (se di crisi si può parlare) può avvenire soltanto per cicli continui di carico e scarico, cioè per il movimento dovuto alle sollecitazioni dinamiche del moto ondoso.
E’ insomma lo stesso fenomeno che affatica le strutture di un ponte sul quale passano e ripassano continuamente i veicoli…in gergo strutturale si chiama “fenomeno di fatica” (è più o meno il principio che si applica quando si piega e si raddrizza più volte un filo di ferro con le dita per poterlo tagliare senza avere sottomano le pinze).

Altra digressione che è più che altro una parentesi.
Esiste ancora un altro caso possibile per portare a rottura una sartia: l’ incidente meccanico, come ad esempio il fatto che la barca cada dalle cinghie della gru durante la movimentazione e la sartia dia un colpo di karate da qualche parte (evento che capita non così raramente come si potrebbe pensare).
In questo caso però converrete con me che i danni nel sostituire il sartiame siano molto inferiori a quelli subiti dal resto della barca, che talvolta può anche non essere più riparabile, e che quindi questo non è un caso da prendere i considerazione per proseguire il nostro discorso.

Allora, riprendendo quanto sopra scritto riguardo alle barche che fanno il giro del mondo e alle sollecitazioni di fatica (cioè alle trazioni periodiche dell' acciaio), quante sono le onde che sollecitano il sartiame durante una circumnavigazione ?
Ovviamente il calcolo preciso è impossibile, ma la stima è piuttosto facile.
Un WOR alla velocità media di 13 nodi impiega circa 2307 ore, cioè un po’ più di tre mesi a fare il giro del mondo.
Esistono molti dati di rilevamenti effettuati in mare per conoscere le onde, in particolare la frequenza media del moto ondoso; per un fetch (cioè la distanza lungo la quale il vento può scaricare energia sulla superficie del mare) molto ampio e un vento tra i 15 e i 20 nodi la frequenza è di circa 0.17 Hertz, vale a dire di un onda ogni 6 secondi.
Questo dato ci porta a dire che il sartiame di un WOR per fare il giro del mondo viene sollecitato con cicli di carico con periodo di 6 secondi per un tempo di navigazione di 2307 ore, vale a dire con 2307 x 3600 / 6 = 1.384.200 volte.
Bene, seguendo il mio ragionamento poniamoci ora la seguente domanda: una delle nostre imbarcazioni da diporto, che naviga durante le ferie estive e per qualche ora durante alcuni week-end, per quante stagioni lo deve fare al fine di raggiungere gli stessi cicli di carico e scarico di un WOR?
Facile.
Se la navigazione durante le ferie dura circa 4 ore al giorno per 15 giorni e ci sommiamo altre 4 ore per 5 week-end, arriviamo a 80 ore all’ anno, cioè 80 x 3600 / 6 = 48.000 cicli.
Poiché nella circumnavigazione del globo abbiamo stimato 1.384.200 cicli, basta dividere questo valore per 48.000 e otteniamo il valore di 28,8 anni.
Insomma occorrono circa 30 anni perché il sartiame della nostra barca sia sollecitato lo stesso numero di volte che se facesse il giro del mondo.
Siamo così arrivati a un dato suffragato da una qualche valutazione.
Certo si possono obiettare diverse cose, per esempio che le onde dell’ oceano sono diverse da quella dell’ Adriatico sia in altezza che in frequenza, inoltre che dopo tre mesi l’ acciaio delle sartie del WOR non è certo vecchio come lo è dopo trent’ anni quello che è montato sulla mia barchetta.



Sono obiezioni legittime.
Dal punto di vista dello stress per l’ acciaio il moto ondoso dell’ Adriatico è senz’ altro diverso da quello oceanico, mi sentirei di dire che le onde sono più ripide e hanno frequenza più elevata (si susseguono cioè con ritmo più sostenuto) ma hanno minore altezza.
Poiché il parametro che sollecita le manovre fisse è l’ accelerazione e la decelerazione che a loro volta dipendono dall’ energia dell’ onda, ecco che ciò che conta non è il mare dove si naviga ma l’ energia accumulata dal mare…e questo ultimo parametro dipende solo da tre fattori: la velocità del vento, la sua durata e il fetch.
A parte l’ ultimo (che dipende dalle geometrie e dalle orografie delle coste) gli altri dipendono solo dalla meteorologia, cioè in pratica dal Buon Dio, e si possono assumere senz’ altro variabili ma comunque coinvolgenti in egual misura tutti i mari del mondo.
Se è vero poi che le onde in Adriatico sono più frequenti e più ripide (quindi più incisive sulle trazioni periodiche sul sartiame), è anche vero che il diportista cerca di evitare le burrasche durante le ferie, mentre chi fa il giro del mondo per regata spesso ci si ficca proprio dentro. 



Allora non mi sento di dire che esiste una grande differenza tra le sollecitazioni sul sartiame prodotte in un mare piuttosto che in un altro, e che il dato di 30 anni può avere un suo significato.
Dopo trent’ anni allora è consigliabile sostituire il sartiame ?
Non lo so, non è mica detto che quel WOR dopo aver fatto il giro del mondo perda l’ albero, no?
E allora è ammissibile che lo perda una imbarcazione da diporto dopo trent’ anni di onorato servizio ?
Ho ancora dei dubbi….
Per la stessa ragione infatti si dovrebbero sostituire tutti i bulloni esistenti a bordo, compreso i prigionieri che tengono su la chiglia. E come mai nessuno pensa di farlo ?
Pigrizia ? Dimenticanza ? Mancanza di interessi commerciali ?

E’ che per fortuna nostra l’ acciaio ha un gran pregio…è elastico e quindi è in grado di “avvisare” quando sta per tirare le cuoia deformandosi “un po’ di più del solito”.
Se in un futuro (spero lontano) il sartiame metallico verrà sostituito con fibre sintetiche (carbonio o kevlar et similia), allora sì che ci sarà da preoccuparsi perché la rottura, se avverrà, avverrà di colpo senza alcun preavviso e la sostituzione delle manovre fisse dovrà esser fatta secondo una vera e propria tabella di marcia.



Evviva i materiali deformabili (e meno costosi)…e abbasso la rigidità, 
tanto la maggioranza di noi in barca ci va per andare a spasso, mica per vincere ! 

Concludo con un consiglio da amico.

Piuttosto di preoccuparsi tanto dell' età di sartie e stralli, ritengo fondamentale invece 
salire ogni anno in testa d' albero a verificare :
le condizioni di perni e coppiglie, gli incavi dei martelletti di arrivo delle sartie, i pernetti dei grilli dei bozzelli delle drizze spi, i sostegni dell' antenna VHF e del mostravento, il perno dell' anemometro.
Dopo un bel po' di anni vi assicuro infatti che le sartie saranno ancora al loro posto mentre l' anemometro potrebbe staccarsi e finire dopo un bel volo sulla testa di vostra figlia che se ne sta sdraiata in coperta a prendere il sole.
Interessantissimo articolo! Quoto in pieno, dire "dopo 10 anni sostituire il sartiame" senza conoscere il tipo di navigazione e quanta navigazione si fa mi sembra una considerazione pressapochista. Sostituite il sartiame e perdete il bulbo. Sostituite i prigionieri del bulbo ed esce l'osmosi. Fate il ciclo epoxi e il motore con manutenzione fatta alla pene di segugio vi lascia in panne, e per risparmiare non avete una polizza con rimorchio in tutto il mondo, o le clausole dell'assicurazione proprio in quel momento non permettono il rimorchio...
Ovviamente io nel mio Wally 100 cambio ogni anno tutto il rigghing, e già che ci sono cambio ogni anno barca, si sa mai che si sfondi da un giorno all'altro 79 si scherza ovviamente! Buon vento e buona serata amici Velisti!
23-05-2016 21:17
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Casyleis Offline
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Messaggio: #26
RE: Lavori di riammodernamento Mousse 907!
Cambiato sartiame dopo quaranta anni, solo per scrupolo... venuto giù anemometro con staffa e basetta in acciaio, e per poco non finisce in testa a un amico... Bella riflessione Andre082...
23-05-2016 22:14
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Mikey Offline
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Messaggio: #27
RE: Lavori di riammodernamento Mousse 907!
Un sartiame di 30 anni va cambiato, senza se e senza ma. Poi ognuno è libero di rischiare come vuole la propria incolumità
24-05-2016 08:42
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andre082 Offline
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Messaggio: #28
RE: Lavori di riammodernamento Mousse 907!
Su che base è definito?

In barca ho smesso di mangiarmi le unghie!

24-05-2016 09:01
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Mikey Offline
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RE: Lavori di riammodernamento Mousse 907!
Su che base è' definito che ogni tot anni le prese a mare vanno sostituite ? Su che base è definito che i materiali subiscono l'invecchiamento e l'aggressione degli elementi?
Risparmiare su qualcosa che regge l'albero per me è una pessima idea ma se non ti fidi di chi scrive qui puoi certamente chiedere a professionisti del settore. Se ne trovi uno che ti dice che un sartiame di trent'anni va benissimo sarei curioso di conoscerlo ;-)
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-05-2016 09:11 da Mikey.)
24-05-2016 09:10
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bullo Offline
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RE: Lavori di riammodernamento Mousse 907!
Andre per il sartiame, attacchi, arridatoi non hai tenuto conto delle vibrazioni, ultrasuoni che ci sono sempre anche all'ormeggio.
Spesso dopo aver veleggiato c'è gente che non scarica l'albero, paterazzo, ne mollano un pò la drizza del genoa rullafiocco e lasciano in forza l'inferitura, ralinga.
Per navigare non servono le panche, i parabordi, la cuscineria nuova, l'albero pitturato, i pannelli d'entrata, le draglie si servono buone ci si attacca.
Auguri per l'albero.-
24-05-2016 09:29
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enio.rossi Offline
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RE: Lavori di riammodernamento Mousse 907!
Ho letto di un signore che ha cambiato dopo 20 anni il sartiame originale di un Amel, (che aveva fatto un giro del mondo), per ragioni di assicurazione. Poi ha accuratamente esaminato e rimontato il vecchio che risultava decisamente migliore, sia come materiale che come realizzazione. La sua professione era quella di ingegnere aeronautico, con certo un bello skill in metallurgia e con a disposizione gli strumenti di analisi dei metalli. Secondo me, se non si vedono trefoli rotti, tanta ruggine sui tornichetti o cricche sugli attacchi non è buona norma cambiarlo. Quindi d'accordo con Scarpa.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-05-2016 10:39 da enio.rossi.)
24-05-2016 09:43
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Franc Offline
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RE: Lavori di riammodernamento Mousse 907!
In merito al sartiame non so chi possa aver ragione certa, io comunque, guardo, controllo ed eventualmente intervengo.
Congratulazioni ad Andre082 per i lavori (e anche per la barca che anch'io ho posseduto in passato) e ... alla prima occasione passerò da Sirmione2 a ...metterci il "naso", se nulla osta anche se da lontano.

Ciao e buon lavoro Smiley32

Francesco
24-05-2016 10:27
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Alessandro. Offline
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RE: Lavori di riammodernamento Mousse 907!
(24-05-2016 09:29)bullo Ha scritto:  Andre per il sartiame, attacchi, arridatoi non hai tenuto conto delle vibrazioni, ultrasuoni che ci sono sempre anche all'ormeggio.
Spesso dopo aver veleggiato c'è gente che non scarica l'albero, paterazzo, ne mollano un pò la drizza del genoa rullafiocco e lasciano in forza l'inferitura, ralinga.
Per navigare non servono le panche, i parabordi, la cuscineria nuova, l'albero pitturato, i pannelli d'entrata, le draglie si servono buone ci si attacca.
Auguri per l'albero.-

Personalmente non sono d'accordo, navigare non vuol dire solo veleggiare, ma anche godersi la barca, le comodità che offre, mettere a proprio agio gli ospiti, coccolarla... Quindi d'accordo che la sicurezza viene prima di tutto, e che tra cambiare i parabordi e cambiare il sartiame (se è necessario farlo) ovviamente scelgo quest'ultimo intervento, tuttavia anche le "frivolezze" e le comodità a mio modo di vedere la vela sono importanti! Opinione personale
24-05-2016 11:54
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Mikey Offline
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RE: Lavori di riammodernamento Mousse 907!
Vero ma prima penserei alle priorità per la sicurezza poi alle frivolezze. Come ordine dei lavori diciamo
24-05-2016 13:01
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bullo Offline
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RE: Lavori di riammodernamento Mousse 907!
Le frivolezze vengono dopo, prima la sicurezza.
Per godermi la barca devo essere sicuro che l'attrezzatura sia a posto.
L'ultima barca che ho comprato la prima cosa che ho fatto è stato predisporre i fornelli per poter cucinare anche con mare, la sicurezza di non rovesciarmi una pentola bollente sui zebedei.
Il sartiame era nuovo di zecca. Io la barca la godo a vela da fermo dormo e mangio e faccio il binocolista, non mi fermo nei marina, solo se sono costretto, se dovessi stare nel Tirreno e andare da marina a Marina non avrei mai comperato una barca.-
24-05-2016 13:02
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