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Scambiatore corroso a causa riser
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Jack-G2 Offline
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RE: Scambiatore corroso a causa riser
Mi scuso se non mi ero presentato.
Sono un possessore di Oceanis 311 con motore VP
MD2020 D e con timone a ruota.
Sono un tecnico in prepensionamento e mi faccio manutenzione per conto mio eccetto casi particolari.
Aggiungo a questa discussione: ho messo il riser in inox due anni fa.
La corrosione nell'alluminio dello scambiatore era al 70-80%.
Decisi di riempire con alluminio liquido bicomponente x tirare avanti un po.
Adesso ho trovato che il riempitivo era ancora li al suo posto.
Lo ho asportato ed ho fatto riportare alluminio da un fabbro mio conoscente. Poi ho spianato bene ed ho riavvitato i prigionieri.
Non ho voluto mettere lo spessore in alluminio sacrificale da 6-8mm perche altrimenti si disallineava il portagomma sul riser.
Invece, ho deciso di provare a installare il riser galvanicamente isolato.
Partendo dallo scambiatore si trovano: 1 straterello di silicone rosso 300 gradi Motorsil, una guarnizione isolante nello stesso materiale di cui è fatta la guarnizione tra scambiatore e testata, la solita guarnizione con parti in metallo (isolata dai prigionieri) poi il riser. I prigionieri li ho isolati avvolgendoli con un nastro di quelli x riparare le perdite sui tubi dei radiatori auto e uno strato esterno di teflon x raccordi idraulici.
Infine i 4 dadi sono isolati dal riser tramite rondelle isolanti.
Metto alcune foto. Purtroppo ci vorrà molto tempo x verificare se la corrosione sarà stata eliminata o rallentata.
Inoltre aggiungo una valvola a tre vie in modo che dopo il ritorno in porto posso risciaquare con acqua dolce invece che lasciare acqua salata nei tubi e nella marmitta, facendo pescare da un secchio.
Notare che io non uso la cabina di poppa. La uso come locale tecnico e deposito ferri e materiali, quindi il motore e la zone dell'asse e relative prese a mare è sempre accessibile.
https://photos.app.goo.gl/7F8jkxsg2vZBEev4A
[/quote]
14-03-2022 21:22
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orteip Offline
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RE: Scambiatore corroso a causa riser
(14-03-2022 21:22)Jack-G2 Ha scritto:  Mi scuso se non mi ero presentato.
Sono un possessore di Oceanis 311 con motore VP
MD2020 D e con timone a ruota.
Sono un tecnico in prepensionamento e mi faccio manutenzione per conto mio eccetto casi particolari.
Aggiungo a questa discussione: ho messo il riser in inox due anni fa.
La corrosione nell'alluminio dello scambiatore era al 70-80%.
Decisi di riempire con alluminio liquido bicomponente x tirare avanti un po.
Adesso ho trovato che il riempitivo era ancora li al suo posto.
Lo ho asportato ed ho fatto riportare alluminio da un fabbro mio conoscente. Poi ho spianato bene ed ho riavvitato i prigionieri.
Non ho voluto mettere lo spessore in alluminio sacrificale da 6-8mm perche altrimenti si disallineava il portagomma sul riser.
Invece, ho deciso di provare a installare il riser galvanicamente isolato.
Partendo dallo scambiatore si trovano: 1 straterello di silicone rosso 300 gradi Motorsil, una guarnizione isolante nello stesso materiale di cui è fatta la guarnizione tra scambiatore e testata, la solita guarnizione con parti in metallo (isolata dai prigionieri) poi il riser. I prigionieri li ho isolati avvolgendoli con un nastro di quelli x riparare le perdite sui tubi dei radiatori auto e uno strato esterno di teflon x raccordi idraulici.
Infine i 4 dadi sono isolati dal riser tramite rondelle isolanti.
Metto alcune foto. Purtroppo ci vorrà molto tempo x verificare se la corrosione sarà stata eliminata o rallentata.
Inoltre aggiungo una valvola a tre vie in modo che dopo il ritorno in porto posso risciaquare con acqua dolce invece che lasciare acqua salata nei tubi e nella marmitta, facendo pescare da un secchio.
Notare che io non uso la cabina di poppa. La uso come locale tecnico e deposito ferri e materiali, quindi il motore e la zone dell'asse e relative prese a mare è sempre accessibile.
https://photos.app.goo.gl/7F8jkxsg2vZBEev4A
[/quote]

Hai fatto un ottimo lavoro bravo ma a mio avviso forse potrebbe complicare e non migliorare le cose e forse potrebbe esporre il tutto potenzialmente ad un facile rischio di annullare completamente l'intervento fatto. Ovviamente la mia non vuole essere una critica ma semplicemente un ragionamento costruttivo valutando le cose da diversi punti di vista e mi spiego meglio.

A parte il fatto di dover/poter reperire rondelle e nastri galvanicamente isolanti che non sono sempre disponibili in tutte le ferramenta o negozi nautici e tanto meno in mare; sicuramente quello descritto da te potrebbe essere un ottimo lavoro se non ci fossero alcuni piccoli problemi:
Il primo è quello che usando la pasta nera o rossa come unica guarnizione non si ottiene l'isolamento galvanico perchè, serrando gli accoppiamenti la pasta tende a riempire le micro deformazioni e dove queste non vi sono, tende a far arrivare i metalli delle due parti a toccarsi.
Il secondo è quello che se oltre la pasta vi si mette anche una guarnizione come dalle tue foto, visto la precisione dei fori della stessa guarnizione ed anche quelli del riser, occorre avvolgere i prigionieri con uno strato sottilissimo di nastro isolatore e mentre si monta il tutto si corre il rischio di grattare questo nastro scoprendo la filettatura dei prigionieri che tornerebbe a contatto con il riser annullando tutta la fatica fatta e questo purtroppo, salvo non sia una cosa enormemente evidente, una volta montato non c'è nemmeno modo di controllare se il nastro isolatore fosse stato grattato oppure no.
Gli ultimi due problemi, non da meno dei primi, personalmente li vedrei nella difficoltà di poter controllare annualmente lo stato delle cose senza aspettare di ritrovarsi nuovamente con il problema ed in un'eventuale intervento in mare, magari con un pò di onda ed è capitato a più di qualcuno di dover intervenire sulla guarnizione del riser che magari inizia a perdere fumi ed acqua nel vano motore.

Come detto è sicuramente un buon lavoro e magari aspettiamo anche di vedere i risultati nel tempo ma personalmente preferisco la piastrina sacrificale che senza complicazioni, in mare od in porto, ci vuole un'attimo a smontare o rimontare il tutto senza nemmeno troppe attenzioni cosa che fra le altre cose è adatta a tutti ma soprattutto, consente senza problemi ed anche a chi ha poca manualità di fare un controllo annuale o massimo biennale.

Tienici comunque aggiornati.32
15-03-2022 15:28
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Jack-G2 Offline
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RE: Scambiatore corroso a causa riser
Si, capisco i tuoi commenti.
i fori sono sufficientemente grandi da evitare il rischio di grattare via l'isolante.
Per isolare, visto che non ci sono alte tensioni (la tensione è di pochi volt come in
una singola cella elettrolitica) basta uno strato sottile di nastro isolante.
Io ho combinato un nastro che resiste al calore con un po di teflon (che resiste bene
anche lui) comunque non ci sono temperature molto alte, i fumi sono raffreddati. Ci ho sempre tenuto la mano sopra al riser caldo, quindi meno di 50 gradi, diciamo che stimo un massimo 60 o 70 nella zona dei prigionieri.

La pasta Motorsil la ho usata non a fini di isolamento ma solo per la certezza di
riempire delle microcavita' che avevo sull'alluminio riportato e per riempire meglio la zona tra
i prigionieri e i bordi dei fori sulla guarnizione (anche se ci sono i nastri, così per riempire bene).
comunque tra prigionieri e guarnizione eseste una differenza di diametro di 1 millimetro tutto intorno, che è tanto. Non lo avevo detto, ma ho allargato i fori anche sul riser per avere lo stesso millimetro.
L'isolamento si controlla con un banale multimetro. Non mi pongo il problema di dover smontare e rimontare durante la navigazione... non sono parti in movimento... e se anche dovesse succedere, una perdita di isolamento non pregiudica nulla in poche ore di motore fino all'arrivo in porto.
Ho nastro isolante e rondelle isolanti e Motorsil in cabina di poppa, Nulla di difficile reperibilità. Nelle prime ore controllerò il serraggio dei 4 dadi. Il mio unico timore è che si allentino causa assottigliamento delle rondelle isolanti dovuto al calore che le possa seccare. ci farò attenzione. Una chiave fissa da 12 ci entra anche senza rimuovere la scatola dei fusibili.
Per isolare i prigionieri si può anche usare del tubetto termorestringente. non ne avevo in casa del diametro giusto.
Il controllo annuale o biannuale prevedo di farlo in pochi minuti.
Non lo ho detto ma è inteso che ci vuole un pochino di manualità. Non è
cosa adatta a chi non se la sente.
Ricordo che avrei messo anche io la piastrina sacrificale da 6 o 8 mm
ma questo mi portava fuori asse il portagomma del riser con il manicotto di gomma tra fascio tubiero e riser appunto.
Ancora una nota, come rondelle isolanti ho usato delle rondelle trovate
nei materiali da officina di mio padre che era motorista. Ma non sono di bachelite o altri materiali duri. Sembrano solo un pochino più robuste
di quelle da idraulica.
Poi con calma cercherò rondelle che sopportino meglio lo sforzo
di compressione a caldo. Cambiandone una alla volta non si sposterà nulla all'interfaccia tra riser e scambiatore.
In realtà penso già che in futuro troverò lo scambiatore corroso, ma meno. Isolare i due metalli, infatti, interrompe il circuito elettrico che fa passare corrente nella cella elettrolitica ma penso che potrebbero instaurarsi altri micro circuiti dovuti ai depositi carboniosi dei fumi. Non avranno una buona conduttività... ma non saranno nemmeno perfetti isolanti. Per cercare di contrastare già da subito questi depositi neri
ho messo il motorsil anche nel foro grosso centrale delle guarnizioni
.
Alla prossima, ciao e buon vento e bel tempo anche.
16-03-2022 00:15
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Pellicano Offline
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RE: Scambiatore corroso a causa riser
Leggendo con molto interesse l'alternativa all'anodo di alluminio (che reputo interessantissima) mi è venuta in mente un'idea stupida: ma imbrattare tutto ciò che è passibile di elettrolisi con gel al teflon?

Come me sòni te canto....quanno ce vò, ce vò!
16-03-2022 00:23
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Jack-G2 Offline
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RE: Scambiatore corroso a causa riser
Orteip, ma non è che ci conosciamo ?

Abbiamo mica parlato di cosa fare (io, soprattutto non fare) dopo l'uscita dal mondo del lavoro, circa 2 mesi fa ?

Pellicano, non conosco il gel al teflon, quanto resiste ai gas caldi?
Invece ho un minimo (ma minimo) di esperienza che il Motorsil ha resistito ai fumi (ancora più caldi) tra testata e scambiatore, almeno per 50 ore. Ma li non c'è corrosione , manca l'elettrolita...
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-03-2022 00:32 da Jack-G2.)
16-03-2022 00:27
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orteip Offline
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RE: Scambiatore corroso a causa riser
(16-03-2022 00:27)Jack-G2 Ha scritto:  Orteip, ma non è che ci conosciamo ?

Abbiamo mica parlato di cosa fare (io, soprattutto non fare) dopo l'uscita dal mondo del lavoro, circa 2 mesi fa ?

Pellicano, non conosco il gel al teflon, quanto resiste ai gas caldi?
Invece ho un minimo (ma minimo) di esperienza che il Motorsil ha resistito ai fumi (ancora più caldi) tra testata e scambiatore, almeno per 50 ore. Ma li non c'è corrosione , manca l'elettrolita...

Forse ci conosciamo anche ma frequento e sento talmente tanta gente che spesso mi capita di fare brutte figure non ricordando ma sai, l’età avanza…99
Comunque io sono di base a Riva di Traiano e se sei di quelle parti anche tu o se capiti in zona ti offro volentieri un caffè per farmi perdonare.

PS - comunque la mano che poggi sul riser in realtà la poggi sulla camicia esterna dove passa l’acqua di raffreddamento e li ci sono i 50/60 gradi mentre sulla camicia interna che poi è quella che si attacca allo scambiatore ed è retta dai prigionieri, la temperatura è molto più alta.
16-03-2022 08:31
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Jack-G2 Offline
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RE: Scambiatore corroso a causa riser
Giusto, il riser è raffreddato all'esterno. Allora non appena avrò il motore bello caldo, dopo una navigazione col mare contro, misurerò la temperatura dei prigionieri togliendo un dado ed inserendo la termocoppia nello spazio tra prigioniero e riser. Se le temperature fossero troppo alte sentirei puzza di materiale plastico cotto anche prima di fare la misura.
Ho anche una termocamera, posso fare una mappa delle temperature e trovare eventuali criticità.

Per questa verifica ci vuole qualche giorno. Adesso ho freddo e non esco.
All'occorrenza rifascerò i prigionieri con solo teflon più spesso o qualcosa d'altro magari a base micacea. vedremo.

Orteip, no non può essere che ci conosciamo. Sei in una altra zona.
16-03-2022 13:44
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Pellicano Offline
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RE: Scambiatore corroso a causa riser
(16-03-2022 00:27)Jack-G2 Ha scritto:  Orteip, ma non è che ci conosciamo ?

Abbiamo mica parlato di cosa fare (io, soprattutto non fare) dopo l'uscita dal mondo del lavoro, circa 2 mesi fa ?

Pellicano, non conosco il gel al teflon, quanto resiste ai gas caldi?
Invece ho un minimo (ma minimo) di esperienza che il Motorsil ha resistito ai fumi (ancora più caldi) tra testata e scambiatore, almeno per 50 ore. Ma li non c'è corrosione , manca l'elettrolita...
Conosco il TefGel e mi dicono che non ci sono problemi col calore. Comunque, ho comprato tutto, e in settimana rimonto riser, fascio tubiero, prigionieri, guarnizione, anodo, dadi, imbratto tutto e vedremo

Come me sòni te canto....quanno ce vò, ce vò!
16-03-2022 14:07
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Jack-G2 Offline
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RE: Scambiatore corroso a causa riser
Qualcuno ha mai pensato di fare un riser di alluminio?
Quali inconvenienti si potrebbero ipotizzare? Forse si cuocerebbe
30 secondi dopo che la girante non pompa più in seguito a guasto della stessa?

E se invece/inoltre, la corrosione fosse mantenuta attiva (anche) dalla guarnizione metallica tra scambiatore e riser?

Considerazione di fondo: come mai che se questo problema di corrosione dello scambiatore è così universale, non è già stato risolto ?
In fondo potrebbe essere un problema noto da 20, 30 40 anni.
Oppure è stato cambiato qualcosa che ha accellerato la corrosione?

Ultima osservazione poi mi taccio: nel mio motore il motore è isolato galvanicamente dal invertitore quindi non è un tabù, evidentemente, da un punto di vista progettuale e dei costi.
16-03-2022 14:57
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santicuti Offline
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RE: Scambiatore corroso a causa riser
e perchè si dovrebbe cuocere?
lo scambiatore stesso è di alluminio e ci entrano pure i fumi schietti e non miscelati ad acqua come nel gomito.


(16-03-2022 14:57)Jack-G2 Ha scritto:  Qualcuno ha mai pensato di fare un riser di alluminio?
Quali inconvenienti si potrebbero ipotizzare? Forse si cuocerebbe
30 secondi dopo che la girante non pompa più in seguito a guasto della stessa?

E se invece/inoltre, la corrosione fosse mantenuta attiva (anche) dalla guarnizione metallica tra scambiatore e riser?

Considerazione di fondo: come mai che se questo problema di corrosione dello scambiatore è così universale, non è già stato risolto ?
In fondo potrebbe essere un problema noto da 20, 30 40 anni.
Oppure è stato cambiato qualcosa che ha accellerato la corrosione?

Ultima osservazione poi mi taccio: nel mio motore il motore è isolato galvanicamente dal invertitore quindi non è un tabù, evidentemente, da un punto di vista progettuale e dei costi.

"Parce que je suis heureux en mer, et peut-être pour sauver mon ame"
16-03-2022 18:50
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orteip Offline
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RE: Scambiatore corroso a causa riser
(16-03-2022 14:57)Jack-G2 Ha scritto:  Qualcuno ha mai pensato di fare un riser di alluminio?
Quali inconvenienti si potrebbero ipotizzare? Forse si cuocerebbe
30 secondi dopo che la girante non pompa più in seguito a guasto della stessa?

E se invece/inoltre, la corrosione fosse mantenuta attiva (anche) dalla guarnizione metallica tra scambiatore e riser?

Considerazione di fondo: come mai che se questo problema di corrosione dello scambiatore è così universale, non è già stato risolto ?
In fondo potrebbe essere un problema noto da 20, 30 40 anni.
Oppure è stato cambiato qualcosa che ha accellerato la corrosione?

Ultima osservazione poi mi taccio: nel mio motore il motore è isolato galvanicamente dal invertitore quindi non è un tabù, evidentemente, da un punto di vista progettuale e dei costi.

Ottima idea quella di realizzare i riser in alluminio ma sicuramente la Volvo almeno per il momento non è interessata a produrne e altrettanto sicuramente non diventa nemmeno facile per un utente farsene fare uno su misura per risolvere il problema.

Per quanto invece riguarda le guarnizioni, certamente quelle metalliche sono conduttrici e creano un ponte di collegamento fra scambiatore e riser oppure fra scambiatore, piastrina e riser ma anche se le guarnizioni fossero in materiale isolante il ponte dielettrico sarebbe creato dagli stessi prigionieri che poi andrebbero isolati e come detto in un post precedente, personalmente io trovo molto più semplice, pratico ed alla portata di tutti inserire semplicemente una piastrina ma come tutte le cose, anche questa è un'opinione soggettiva.

Per il problema della corrosione galvanica sullo scambiatore a contatto con il riser, questo non è un problema conosciuto da 20/30/40 anni ma è un problema assai recente.
Decenni fà, quando le barche non erano alla portata di tutti, queste venivano usate quasi esclusivamente per navigare e venivano collegate in banchina solo per ricaricare le batterie quando necessitava quindi il problema della corrosione non esisteva oppure erano casi del tutto isolati.
Poi invece, con il bum economico ed i mercati che hanno reso le barche accessibili a tutti, i porti si sono trasformati in campeggi e le barche hanno iniziato ad essere vissute come seconde case con un'infinità di accessori elettrici: Boiler, inverter, caricabatterie allacciati in rete quasi 24 ore su 24, ecc. da cui negli ultimi anni si moltiplicate e diffuse ampiamente dispersioni e corrosioni galvaniche.
L'odierna diffusione dell'ampio numero di questi apparati elettronici spesso anche montati con il fai da te, oggi rende molto ampio anche il rischio di subire danni dovuti alle dispersioni proprie o di quelle dei vicini che possono entrarci in barca ed arrivare al motore sia dal mare che dalla linea di terra della banchina a cui siamo collegati.


Per quanto riguarda ciò che arriva dal mare, dire di avere l'invertitore isolato è un pò un'eufenismo visto che, seppur la Volvo lo prevede l'isolamento dello stesso tramite un'apposito kit, poi purtroppo la stessa progetta i propri saildrive con la presa a mare incorporata e siccome l'acqua salina è un buon conduttore si crea un ponte di comunicazione fra lo stesso saildrive ed il motore attraverso il blocco della girante.
Per quanto riguarda invece le dispersioni proprie oppure ciò che può rientrare dalla banchina attraverso la linea di terra, occorre tenere presente che questa è collegata anche al serbatoio del boiler e qualsiasi dispersione su questa linea arriva facilmente al motore attraverso la serpentina interna al boiler che scalda l'acqua con il motore e da questa al motore attraverso il liquido refrigerante.
Insomma, tenendo presente che il percorso è bidirezionale, oggi con le barche molto abitate e molto accessoriate di apparati a 220 Volts un'eventuale dispersione arriva al motore in un battibaleno attraverso il saildrive o attraverso la linea di terra collegata in banchina. Certamente per quest'ultima un bell'isolatore galvanico potrebbe risolvere il problema ma certamente non lo risolve per quanto riguarda ciò che arriva dal mare o dal nostro stesso impianto ed è per questo che al momento, come ho fatto per la piastrina a suo tempo, io ed alcuni tecnici stiamo lavorando su chiudere ma soprattutto come isolare il circuito del refrigerante che dal motore va al boiler per scaldare l'acqua.
Al momento, per evitare di progettare e costruire dei rubinetti appositi, stiamo testando dei rubinetti commerciali in composito che devono essere in grado di isolare ma anche di sopportare temperature di sicurezza continue intorno ai 120 gradi. Metterci due rubinetti normali che tengono bene le temperature servirebbe solo a chiudere il circuito e non ad isolare il ponte di collegamento elettrico.
17-03-2022 18:32
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Jack-G2 Offline
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RE: Scambiatore corroso a causa riser
Il titolare del cantiere in cui ho fatto carena mi ha detto che avevano trovato un piede saildrive corroso perforato (ingranaggi visibili dall'esterno) ed il motivo "era" che la barca in questione era stata del tempo ormeggiata tra due grandi barche che tenevano i robusti condizionatori ed altre utenze sempre accese. Va bene ma prima di crederci, io ho bisogno di capire.
Non si tratta di fenomeni di elettricità statica e quindi ci vuole sempre una andata ed un ritorno, il circuito deve chiudersi. E perché scorra corrente ci deve essere almeno un generatore (un qualcosa che impone una differenza di potenziale) inserito nel circuito. Può darsi che nel caso suddetto si riesca ad individuare il circuito chiuso.
Ma la corrosione del mio scambiatore non può dipendere dalle altre barche perché manca la chiusura del circuito. Quindi non può dipendere dal boom economico che avrebbe riempito i porti di barche connesse in rete. Oppure, per giustificare la presenza di un tale circuito (propagantesi all'esterno dello scafo) bisogna fare delle assunzioni che io ritengo improbabili (soprattutto improbabili quando si è in porto e non circola acqua nella marmitta e nel tubo di scappamento). Resto invece dell'idea che il circuito sia molto piccolo e localizzato appunto nei pochi mm di metallo all'interfaccia tra scambiatore e gomito.
Sarò noioso ma anche per chi legge senza avere conoscenze tecniche, evidenzio di nuovo che il circuito elettrico consiste in: una cella elettrolitica fatta dalla superficie di pochi mm di alluminio, altro metallo e nebbia salina poi il circuito si richiude su se stesso per il fatto che pochi micron sotto la superfice bagnata dalla nebbia salina i due metalli (cioè i due terminali della cella, che sarebbe il generatore elettrico) sono in contatto (elettrico) tra loro.
Nessuno mi ha finora risposto come ovviare al fatto che (almeno nel motore MD2020D) l'inserimento di uno spessore sacrificale di 6-8mm rende praticamente impossibile montare il manicotto in gomma tra fascio tubiero e gomito. Immagino che chi usa tale piastrina abbia un motore diverso in cui questo offset non sia vincolante. Altri utenti di MD2020 in lettura ?
Non sono entusiasta delle cose fatte "strane" o artificialmente complesse e se mi sono divertito a provare ad isolare il gomito è stato solo per NON poter usare lo spessore sacrificale (come spiegato) e mi trovo comunque d'accordissimo nel riconoscere che sarebbe la cosa più pratica, facile e poco costosa.
Grazie x il vostro feedback.
PS: io sto in un porto moderno di circa 800-900 posti barca. Sono nella "metà circa" riservata alle barche a vela di 10-12m. Giro tra i pontili tutto l'anno e devo dire che nessuno (o quasi) lascia il cavo della 230V connesso alla barca. Nemmeno quelli che usano la barca come casa al mare. Però non ho osservato cosa succeda in altri porti... boh.
17-03-2022 23:24
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st00042 Offline
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RE: Scambiatore corroso a causa riser
@Jack
Riguardo al Sail drive ti riporto la mia esperienza diretta.
E' saltato l'isolamento tra SD e motore, e quando la barca è stata alata per fare carena ci siamo accorti dello stato del sail drive.
Nei fori di aspirazione dell'acqua di raffreddamento ci passava un pollice, fortunatamente la corrosione non è arrivata a bucare il carter.
Quindi ho sostituito solo il carter, l'elica e poco altro

Due anni fa avuto anche il problema allo scambiatore, portato in rettifica e fatto riportare alluminio per ripararlo. Purtroppo era Agosto e per fortuna un ricambista aveva disponibile il riser originale "Bulgari", ma essendo in piena stagione avrei dovuto tener ferma la barca per ordinare altre soluzioni in acciaio.

Confermo anche io il dubbio sul mio Volvo D1-30 di inserire uno spessore che poi impedisca di montare il manicotto di collegamento

Stefano

La barca perfetta è quella dove si beve in sei, si mangia in quattro e si dorme in due
18-03-2022 08:33
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orteip Offline
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Messaggio: #234
RE: Scambiatore corroso a causa riser
Pur avendo ottime conoscenze tecniche sia della cella elettrolitica per competenza che, nel caso del motore volvo anche, delle correnti vaganti per misurazione fatta con con l'aiuto di altri due amici Ingegneri elettrochimici, forse poi non sono riuscito ad esprimere bene il concetto.
Purtroppo per i motori che hanno il negativo a massa sul motore e per chi ha la presa a mare sul saildrive, la chiusura del circuito c'è sempre. E' molto più blanda di quella che sarebbe se l'invertitore non fosse isolato dal motore ma c'è sempre comunque e basta mettere un multimetro nella posizione ohm e misurare con i puntali fra la stessa presa a mare ed una qualsiasi parte del motore ovviamente presa sul metallo direttamente che non sia coperto dalla vernice.

Sarò noioso ma anche per chi legge senza averne conoscenze tecniche, è vero che nel circuito di raffreddamento del motore, a motore spento l'acqua non circola ma è altrettanto vero che lo stesso circuito a motore spento non si svuota e quindi, l'acqua salata che è un buon conduttore chiude il circuito. Salvo casi piuttosto isolati e ove gli impianti di raffreddamento primario non prendano aria: il tubo dal filtro alla presa a mare resta pieno e conduttore; il filtro resta pieno e conduttore; il tubo dal filtro alla girante resta pieno e conduttore; la girante è collegata metallo a metallo con il motore ed è conduttore.

Un altro modo di chiudere il circuito fra motore ed invertitore è anche attraverso il leveraggio acceleratore/marce che sono in contatto fra di loro nella manetta ma teoricamente sono isolate da dei gommini sui loro relativi attacchi. In questo caso il problema è quello che con il calore e con il movimento dei nottolini di collegamento questi gommini si usurano facilmente ed il nottolino arriva a toccare il metallo della leva sul motore e quello della leva sull'invertitore creando un ponte dielettrico che chiude il circuito. Anche qui basta fare la stessa misura di prima mettendo i puntali del multimetro uno sul metallo scoperto del motore ed uno sul cavo metallico dell'acceleratore e poi ripetere l'operazione fra cavo metallico della marcia ed il metallo dell'invertitore.
Personalmente ho verificato questa problematica quando in occasione di una corrosione anomala di uno zinco ho verificato l'intero impianto elettrico 12/200 Volts e tutti gli eventuali ponti di collegamento sul motore ed in questo caso ho risolto facendo delle boccole in teflon accoppiate con due rondelle ciascuna sempre in teflon al posto dei vecchi gommini.

Da uno studio fatto personalmente con una certa competenza, per avere un motore che sia realmente isolato occorre sostituire la valvola della presa a mare normalmente metallica con una valvola radex in polimero e chiuderla ogni volta che si è in banchina in modo tale che il ponte di collegamento motore/presa a mare venga interrotto. Poi occorre verificare ed isolare in modo definitivo tutti i leveraggi accelleratore/marcia ed in fine, quando si è in banchina ed al pari della presa a mare del motore, occorrerebbe isolare il circuito del motore che scalda l'acqua nel boiler attraverso dei rubinetti in polimero che una volta chiusi isolano il circito ma qui occorrono però dei rubinetti in grado di reggere temperature elevate.

PS - Questo di seguito è il saildrive di un motore che doveva avere l'invertitore isolato


Allegati Anteprime
   
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-03-2022 11:39 da orteip.)
18-03-2022 11:31
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penven Online
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Messaggio: #235
RE: Scambiatore corroso a causa riser
Vorrei chiedere una cosa forse un pò OT considerato l'argomento specifico. Vivendo in barca sono, almeno nei mesi invernali, perennemente collegato in banchina. Ho avuto grossi problemi di corrosione galvanica che hanno portato a sostituzione del riser e del timone per un evidente corrosione all'asse.
Fortunatamente faccio carena ogni 6 mesi quindi riesco a prevenire danni più gravi tipo il sail drive in foto.
Pensando di far qualcosa di utile ho montato uno zinc saver da più di un anno che non ha portato il minimo beneficio, cioè trovo la corrosione dei sacrificali esattamente come era prima.
Tutte le barche intorno a me sono perennemente attaccate alla corrente anche se non abitate (o meglio usate 2 settimane l'anno).
A questo punto chiedo è possibile misurare le correnti parassite presso il proprio posto in modo da poter farsi un idea degli interventi da attuare?
18-03-2022 14:23
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orteip Offline
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RE: Scambiatore corroso a causa riser
(18-03-2022 14:23)penven Ha scritto:  Vorrei chiedere una cosa forse un pò OT considerato l'argomento specifico. Vivendo in barca sono, almeno nei mesi invernali, perennemente collegato in banchina. Ho avuto grossi problemi di corrosione galvanica che hanno portato a sostituzione del riser e del timone per un evidente corrosione all'asse.
Fortunatamente faccio carena ogni 6 mesi quindi riesco a prevenire danni più gravi tipo il sail drive in foto.
Pensando di far qualcosa di utile ho montato uno zinc saver da più di un anno che non ha portato il minimo beneficio, cioè trovo la corrosione dei sacrificali esattamente come era prima.
Tutte le barche intorno a me sono perennemente attaccate alla corrente anche se non abitate (o meglio usate 2 settimane l'anno).
A questo punto chiedo è possibile misurare le correnti parassite presso il proprio posto in modo da poter farsi un idea degli interventi da attuare?

Certo che è possibile misurare le correnti parassite ma non di certo con il semplice multimetro (tester), occorrono strumenti professionali ed operatori adeguati e diventa anche un lavorone. Devi scollegare tutti gli le utenze sia 12 che 220 volts e poi ricollegandone una ad una, per ciascuna devi fare le misurazioni.
E' molto più semplice ed economico verificare e intervenire sull'isolamento degli apparati a rischio quali timone, motore ed impianti di bordo, in questo modo li proteggi sia da un'eventuale dispersione che ti entra in barca dalla linea di terra, sia da un'eventuale dispersione del tuo impianto.

Come ho detto nei post precedenti, per gli impianti e per il motore è semplice: 1) dietro il pannello elettrico 220 Volts od a poppa della barca dietro la presa 220 Volts monti un bel "Isolatore Galvanico" sulla linea di terra e questo ti impedisce l'ingresso di qualsiasi corrente parassita vagante in banchina; 2) Isoli bene tutti i leveraggi acelleratore/marcia togliendo i gommini che non valgono nulla e mettendo su ciascun attacco una boccoletta in teflon con una rondella per parte sempre in teflon che gli fanno da spalla; 3) Sostituisci l'attuale valvola della presa a mare con una radex in polimero vetrorinforzato e la tieni sempre chiusa quando sei collegato in banchina; 4) dovresti (il condizionale è d'obbligo perchè sto sperimentandone le tenute a temperature elevate) interrompere il circuito del motore che scalda l'acqua nel boiler con altrettante due valvole radex in polimero vetrorinforzato da tenere sempre chiuse quando sei collegato in banchina.

Con questo hai isolato al 99% il tuo impianto elettrico di bordo da eventuali dispersioni, se poi vuoi arrivare al 100% interrompi anche il positivo ed il negativo 12 Volts che dalle batterie vanno al motore con due stacca batterie ma per me, salvo avere il carica batterie che funziona male, questo è superfluo.

Io ho risolto il problema di un consumo anomalo dello zinco che avevo semplicemente con 3 dei punti precedenti ed ora sto lavorando al quarto.
18-03-2022 16:23
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penven Online
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Messaggio: #237
RE: Scambiatore corroso a causa riser
Grazie per la risposta, quello che ho chiamato zinc saver in realtà è un isolatore galvanico ma come dicevo non ha modificato il consumo degli zinchi (ammesso che debba farlo).
18-03-2022 16:59
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st00042 Offline
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RE: Scambiatore corroso a causa riser
Questo era il mio.
Confermo che con la barca in acqua il circuito è chiuso dall'acqua di raffredamento. Come hai detto basta un multimetro per verificarlo.
Infatti io svuoto il filtro dell'acqua in modo da interrompere tale circuito.


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Stefano

La barca perfetta è quella dove si beve in sei, si mangia in quattro e si dorme in due
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-03-2022 20:00 da st00042.)
18-03-2022 20:00
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kavokcinque Offline
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RE: Scambiatore corroso a causa riser
(18-03-2022 16:59)penven Ha scritto:  Grazie per la risposta, quello che ho chiamato zinc saver in realtà è un isolatore galvanico ma come dicevo non ha modificato il consumo degli zinchi (ammesso che debba farlo).

Non penso debba farlo. Ha la funzione che ha spiegato bene Orteip
18-03-2022 20:19
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angelo2 Offline
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Messaggio: #240
RE: Scambiatore corroso a causa riser
Scusate.... Ma in queste situazioni di non isolamento , evidentemente e' la norma, perche' lo zinco sacrificale non si sacrifica e si arriva alla corriosone del sail drive??

dubito ergo sum
20-03-2022 19:05
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