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Piccole cricche nei terminali del sartiame
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Nico Ivory Offline
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Piccole cricche nei terminali del sartiame
Buongiorno adv,

come da titolo ultimamente ho scoperto una/due piccole cricche di pochi mm nei terminali delle sartie alte

L'indizio è una colatura di ruggine che una volta pulito rivela una piccola cricca.

Il sartiame è del 2009, quindi non particolarmente vecchio.

Uno dei miei punti di vista (quello ottimistico da portafoglio chiuso) è che, navigando in condizioni mediterranee "normali", cioè anche prendendosi qualche bella scoppola sui 30 nodi, con i dovuti accorgimenti per preservare albero ed attrezzatura, la questione non sia particolarmente preoccupante. Tutto sta però in questo avverbio, "particolarmente"...

Infatti si ok, ammettiamo che 30 nodi e due/tre mani e trinchettina tutto stia su per bene, sappiamo però che in mare non tutto si può calcolare e prevedere con esattezza...può esserci la volta che: tutta tela, raffica e dai 18 passa ai 25 nodi, pompata dell'albero nel cavo di un onda di traghetto, cacata di gabbiano sopravento e il terminale si apre...dato che questa volta l'albero me lo voglio tenere stretto, e soprattutto che spesso navigo con due bimbi di 2 e 4 anni, vorrei avere la vostra impressione a riguardo in base alla vostra esperienza.

grazie!

Nico


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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-10-2017 10:58 da Nico Ivory.)
25-10-2017 10:57
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Blu Offline
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Messaggio: #2
RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
La mia opinione è che se hai dubbi su una cosa del genere, è meglio tu faccia vedere gli arridatoi a un rigger o a un perito. Ci mette 5 minuti e ti levi il pensiero.
25-10-2017 11:43
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sailor13 Offline
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Messaggio: #3
RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
premesso che una volta che il tarlo ti entra in testa, è difficile da rimuovere se non cambiando le sartie "tarlate", detto questo non mi sembra una criccatura. Il terminale quando viene pressato passa attraverso una coppia di matrici, e alla fine della pressata rimane un "cordone" non pressato. Se con la prima passata non viene raggiunta la riduzione prevista, il terminale viene ruotato di 90° e viene ripassato fra le matrici riducendo quasi a zero il "cordone". quello che tu hai notato deve essere quello che è rimasto del "cordone" che trattiene un pò di sporco e salmastro e balza agli occhi. prova a dare una leggera passata di lima per veificare se è solo la sbavatura del cordone o una crepa profonda.
e tienilo costantemente d'occhio, se aumenta non perdere tempo.

"per ottenere le giuste risposte bisogna porre le giuste domande"
25-10-2017 13:02
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zankipal Offline
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Messaggio: #4
RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
Fai 2 segni all'inizio e alla fine di quello che sembra una cricca e vadi se si allarga.

Dalle foto si fa fatica a capire, potrebbbe essere quello che dice Sailor 13 ma anche un difetto di pressatura
25-10-2017 13:43
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ADL Offline
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Messaggio: #5
RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
a orecchio se fosse dovuta ad un carico di trazione non dovrebbe essere longitudinale ma trasversale e/o inclinata se sussiste una componente laterale. sempre che mi ricordi di cosa sto parlando ;-)
25-10-2017 14:04
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sailor13 Offline
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Messaggio: #6
RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
Queste sono crepe.[Immagine: 0c6dbf7b06cf2fe5d4762567145c5fc7.jpg][Immagine: 2e262b4da592834346d46809d8bab8f6.jpg][Immagine: 5c6c021703a8df870df7fa95f6a28c92.jpg]

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"per ottenere le giuste risposte bisogna porre le giuste domande"
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-10-2017 15:38 da sailor13.)
25-10-2017 15:27
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sailor13 Offline
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RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
(25-10-2017 14:04)ADL Ha scritto:  a orecchio se fosse dovuta ad un carico di trazione non dovrebbe essere longitudinale ma trasversale e/o inclinata se sussiste una componente laterale. sempre che mi ricordi di cosa sto parlando ;-)

Per quel poco che ne ho capito io, difficlmente la crepa si crea per la trazione. 99 volte su 100 dipende dal materiale di scarsa qualità, o lavorato male o con mezzi non idonei, vedi ad esempio i terminali pressati ad esagono o quelli pressati con matrici sbagliate (metriche o a pollici). Il tutto poi amplificato dalla scarsa o nulla manutenzione (basterebbe sciacquare dal salino ad ogni uscita, e proteggere con pasta passivante una/due volte l'anno) ed infine dalla fatica dei materiali con il tempo.

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25-10-2017 15:36
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marcofailla Offline
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Piccole cricche nei terminali del sartiame
(25-10-2017 15:36)sailor13 Ha scritto:  basterebbe sciacquare dal salino ad ogni uscita, e proteggere con pasta passivante una/due volte l'anno) ed infine dalla fatica dei materiali con il tempo.

ho sentito parlare della wichinox, non costa tantissimo, ma volendo rimanere terra terra al brico si trovano prodotti alternativi?
e poi, lucidare con il wd40 é sbagliato?

chi si è bagnato con l'acqua di mare non si asciuga più (cit. vecchi marinai :-)
25-10-2017 17:58
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S.Barbara Offline
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RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
Considera che nessuno, al mondo, potrà mai dirti quanto ancora reggerà.
Hai avuto la fortuna di accorgerti anzitempo che c'è una "aggressione" al sistema di strallatura.
Non tutti hanno questa fortuna.Smiley57
Non sprecarla: approfittane!100
Pensa alla legge di Murphy.Smiley59
B.V.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-10-2017 18:19 da S.Barbara.)
25-10-2017 18:19
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ZK Offline
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RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
culturalmente siamo tutti disposti a pensare che riscaldando un materiale lui aumenti di volume.
non e' sempre cosi, tanto per citare un caso eclatante riscaldando l' acqua ghiacciata il vulume diminuisce.. e se non dai modo all' acqua di espandersi (la metti un un recipiente che non si dilata) lei rimane liquido anche a temperature molto inferiori allo 0
negli acciai succede una cosa simile.
riscaldandoli il volume cresca fino intorno i 700 gradi poi comincia a decrescere. si chiama fase austenitica, il reticolo cristallino cambia.
si riconoscono bene, non sono ferromagnetici, ci avvicini una calamita e loro non la attraggono.
si possono "congelare" in questa fase con due modi, in lega (in genere col nichel) o per tempra, (ma si usa per motivi sofiticati)
in pratica quando in seguito ad una lavorazione o ad una corrosione parte dell metallo cambia volume, lo aumenta, che la fase ferritica ha un volume maggiore.
questo aumento di volume induce nel pezzo delle tensioni importanti, tensioni che ne peggiorano di molto le qualita meccaniche e anche la resistenza a corrosione.
senza entrare nello specifico delle foto di @sailor, le cricche dipendono da questi due fattori, passaggio alla fase ferritica e corrosione.
in soldoni: le tensioni interne superano largamente quelle applicate, le cricche non dipendono dalla sollecitazione ma solo dalla lega e dalla sua storia.

amare le donne, dolce il caffe.
25-10-2017 19:23
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Nico Ivory Offline
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RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
grazie per il supporto. da parte mia posso dire che le crepe in origine non c'erano, quello che a me pare stia succedendo è che l'acqua coli dall'interno lungo lo spiroidale e fuoriesca portando fuori un pò di ruggine.

può avere senso sostituire solo quelle interessate da crepe? una volta pressata non può essere riaperta e riutilizzata visto che il problema riguarda il terminale e non il cavo?
26-10-2017 16:32
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refosco Offline
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RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
(26-10-2017 16:32)Nico Ivory Ha scritto:  grazie per il supporto. da parte mia posso dire che le crepe in origine non c'erano, quello che a me pare stia succedendo è che l'acqua coli dall'interno lungo lo spiroidale e fuoriesca portando fuori un pò di ruggine.

può avere senso sostituire solo quelle interessate da crepe? una volta pressata non può essere riaperta e riutilizzata visto che il problema riguarda il terminale e non il cavo?
Nico Ivory: mai sentito parlare di "cricche"? E' l'elemento principe del cedimento di manufatti in metallo. Sono generate da tanti fattori, e crescono da microcricche a visibili ed estese con i cicli di carico. Esistono normative che riescono a stimare il tempo residuo per una resistenza data. Non è il caso nostro: corri a cambiare -ahime' - tutta la sartia e i suoi terminali. BV
26-10-2017 16:55
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dapnia Offline
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RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
Il cavo si può accorciare e ripressare allungando con un tornichetto più lungo o con un giunto, ma dato che il costo non è il cavo ma quello che ci va in giro, il risparmio non vale la pena della complicazione.
Non dico che sia da tutti andare in giro così, ma questi terminali delle draglie sono stai lì una quindicina d'anni, peggiorando sempre un po', poi, quando ho deciso (visto, perché l'occhio ci ballava sempre in giro) che era il momento di cambiarle, ho cambiato le draglie.
Per sfizio, ho provato a sfilare i cavi dalle pressature con la pressa dinamometrica e con trazione progressiva: le prime due delle foto si sono sfilati i cavi a 320 chili, la terza si è aperta la pressatura e sfilato il cavo a 190 chili.
Probabilmente non è questo il modo giusto di avere le draglie, ma è per dire che le resistenze, anche residue, sono sempre notevoli.
I tornichetti delle due altre foto, sono delle basse, orrendi da vedere, sono lì anche loro da una quindicina d'anni e viaggiano ancora.
Per molti sembreranno una bestemmia in chiesa, ma sta di fatto che l'albero sta su e tiene ancora parecchia tela.
Quest'anno, ho consigliato a chi ha acquistato la barca di rifare l'albero, ma per precauzione.


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26-10-2017 18:37
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zankipal Offline
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RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
(26-10-2017 18:37)dapnia Ha scritto:  Il cavo si può accorciare e ripressare allungando con un tornichetto più lungo o con un giunto, ma dato che il costo non è il cavo ma quello che ci va in giro, il risparmio non vale la pena della complicazione.
Non dico che sia da tutti andare in giro così, ma questi terminali delle draglie sono stai lì una quindicina d'anni, peggiorando sempre un po', poi, quando ho deciso (visto, perché l'occhio ci ballava sempre in giro) che era il momento di cambiarle, ho cambiato le draglie.
Per sfizio, ho provato a sfilare i cavi dalle pressature con la pressa dinamometrica e con trazione progressiva: le prime due delle foto si sono sfilati i cavi a 320 chili, la terza si è aperta la pressatura e sfilato il cavo a 190 chili.
Probabilmente non è questo il modo giusto di avere le draglie, ma è per dire che le resistenze, anche residue, sono sempre notevoli.
I tornichetti delle due altre foto, sono delle basse, orrendi da vedere, sono lì anche loro da una quindicina d'anni e viaggiano ancora.
Per molti sembreranno una bestemmia in chiesa, ma sta di fatto che l'albero sta su e tiene ancora parecchia tela.
Quest'anno, ho consigliato a chi ha acquistato la barca di rifare l'albero, ma per precauzione.

130kg su una draglia direi che sono pochini, se si appoggia con violenza un ciccione finisce in acqua Smile
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-10-2017 19:34 da zankipal.)
26-10-2017 19:34
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sailor13 Offline
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RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
Dapnia, dalle foto non si capisce se siano da 3 o 4 mm, comunque in genere il terminale e la pressatura devono tenere più del cavo. Se si tratta di un cavo da 3 mm il carico di rottura è di circa 700 Kg, se del 4 circa 1200 kg, quindi nel migliore dei casi non tenevano neanche la metà del carico originalesenza contare che in barca trazioni progressive ce ne sono poche, se cadi di peso sulle draglie 190 kg li superi facilmente. Detto questo, il risparmio vale la pena della complicazione? non hanno più valore la pelle tua, o del tuo amico, o del tuo nipotino? Falle al risparmio, ma falle cambiare..

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26-10-2017 19:43
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dapnia Offline
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RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
(26-10-2017 19:43)sailor13 Ha scritto:  Dapnia, dalle foto non si capisce se siano da 3 o 4 mm, comunque in genere il terminale e la pressatura devono tenere più del cavo. Se si tratta di un cavo da 3 mm il carico di rottura è di circa 700 Kg, se del 4 circa 1200 kg, quindi nel migliore dei casi non tenevano neanche la metà del carico originalesenza contare che in barca trazioni progressive ce ne sono poche, se cadi di peso sulle draglie 190 kg li superi facilmente. Detto questo, il risparmio vale la pena della complicazione? non hanno più valore la pelle tua, o del tuo amico, o del tuo nipotino? Falle al risparmio, ma falle cambiare..

4 mm.
Infatti sono state cambiate, e dopo tutti quegli anni era il minimo, ma era per dire che si trova in giro roba che sembra cotta e non lo è e roba che sembra nuova e molla.
Infatti quella criccata ha ceduto subito e me lo aspettavo, ma comunque ha ceduto con una bella trazione, quella che sembrava quasi buona ha ceduto molti chili dopo, ma prima di quello che mi aspettavo.
27-10-2017 09:42
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clavy Offline
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RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
Concordo con Sailor, 190kg sono un'inezia per un corpo che ha acquisito un minimo di moto, per fare un paragone, gli attacchi degli sci hanno una scala graduata DIN che va da 1 a 9, l'indicazione generale è che uno sciatore con tecnica media dovrebbe impostarlo sul suo peso diviso 10 (es. una persona da 80kg lo mette su 8), ebbene il carico da esercitare per il distacco è calcolato in circa il doppio del peso (150kg) e su una gamba sola.
Facendo le dovute proporzioni e mettendo anche in conto che la persona che cade sul cavo teso e quindi fa "archetto" (come per quando si tesano le drizze) il carico di 190kg viene tranquillamente superato anche da una persona di 50kg.
27-10-2017 15:03
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sailor13 Offline
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Messaggio: #18
RE: Piccole cricche nei terminali del sartiame
Quello che vorrei far capire è il carico di rottura è indipendente da come possano apparire le varie manovre; con il tempo, l'uso e la scarsa o cattiva manutenzione si perde gradualmente una percentuale del carico di tenuta, a maggior ragione se ci sono difetti più o meno evidentii. E' esattamente come andare in giro con i pneumatici completamente lisci, penso che nessuno lo faccia in piena coscienza...

"per ottenere le giuste risposte bisogna porre le giuste domande"
27-10-2017 18:08
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