(17-12-2017 10:36)gc-gianni Ha scritto: ... inoltre non è prevedibile il numero di interventi che si possono effettuare nell'arco di tempo considerato perché dipendono dalle condizioni di vento e di andatura della barca e dal settaggio delle vele
C'e' un'ulteriore variabile quasi sempre non considerata: il tempo di reazione impostato, ovvero (tradotto in "soldoni") quanto si vuole che la rotta sia diritta e priva di pendolamenti.
Impostando un tempo di reazione molto rapido l'autopilota interviene ad ogni minima variazione di rotta (il fenomeno e' al massimo se si lasciano le impostazioni di base nel caso di un pilota con "gyro") e cio' comporta un elevato consumo, viceversa impostando un tempo di reazione molto lento il consumo sara' ridotto ma la rotta sara' una serie di spezzate (uno zigzag) che mediamente saranno nella direzione prevista se tali spezzate sono troppo ampie il percorso pero' aumentera' di conseguenza dando come risultato una velocita' media efficace piu' bassa.
Va' trovato (non e' facile) il compromesso fra le due impostazioni limite: non si deve avere un continuo intervento ma nemmeno un zigzagare da ubriachi.
La differenza di consumo ottenibile fra lo stato di reazione rapida e quello ottimale per la situazione corrente (va calibrato per lo stato del mare che si trova) puo' essere notevole poiche' si puo' passare da interventi che si susseguono con intervalli di pochi secondi a interventi anche intorno al minuto o piu'.