Fulmini
Forse può interessare rileggere quello che ha scritto Fulvio in settembre 2007 in una discussione in cui si parlava anche dell'utilità o meno dei 'dispersori'.
fulvio
Amico del Forum
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Inserito il - 06/09/2007 : 15:12:40
Il fulmine ha la direzione terra nuvola. Scocca quando localmente la differenza di potenziale fora il dielettrico. Ma non è un evento, è un processo complesso che dura alcuni secondi.
Prima si verifica un accumulo di elettroni nell' area sotto la nuvola, elettroni che tendono a seguire percorsi preferenziali verso le punte.
Il fulmine è solo l'ultimo atto di un processo di mini scariche progressive che creano dei canali preferenziali che, scarica dopo scarica, accorciano la distanza tra i due punti a potenziale diverso. solo quando si è creato questo canale leggermente ionizzato a bassa conducibilità allora parte la scarica.
E' come se buttassimo su una batteria manciate di fili sottili di metalli e quando si stabilisce la continuità tra i due contatti della batteria, scocca la scarica, che segue il percosrso tortuoso generato dai vari fili, non quello diretto tra i due contatti. Ma la corrente è tanta che l'aria, come il filo diventa incandescente ed esplode (tuono)per l'immediata dilatazione termica.
Quindi prima del fulmine c'è un accumulo di cariche (elettroni) simile alle cariche elettrostatiche, ma anche una serie di piccolòe scariche di alcune decine di metri o centinaia di metri che poi danno al fulmine quella caratteristica forma spezzettata.
Le punte favoriscono le prime scariche, ma per proseguire il processo si richiede:
1) che la punta sia ben connessa alla terra in modo che gli elettroni possano fluire verso la punta con continuità, altrimenti dopo le prime pre-scariche pilota il potenziale si abbassa ed il processo si interrompe;
2) Che la punta stia ferma altrimenti il condotto di aria leggermente ionizzato, creato dalla prescarica, perde la continuità elettrica ed il processo si arresta.
Se 1 e 2 sono veri si deduce che:
a) mettere l'albero 'a massa' è il miglior metodo per matenere elevato il potenziale e proseguire con le scariche pilota che chiudono il contatto terra nuvola.
b) se la barca si muove è meglio che ferma in un punto. Magari con la catena in acqua.
Tornando al nostro 'riccio' si può dire che un aumento delle punte favorisce la dissipazione aumentando il numero delle scariche, ma ne riduce anche l'intensità a parità di carica elettrica totale e quindi sono più corte, meno ionizzanti e meno pericolose.
Però la resistenza terra barca deve essere elevata altrimenti 'l'aggeggino' non riesce a smaltire le cariche accumulate nel tereno o nell'acqua sotto la nuvola attiva. QUINDI NON METTERE CAVI, CATENE O ALTRO CHE FAVORISCONO LA CONTINUITA' DELLE SCARICHE PILOTA.
Va detto che 'L'aggeggino ' è piccolo e quindi, rispetto alla dissipazione totale ha un'effetto limitato e comunque deve avere una intimità strettissima con le parti metalliche della barca per dissipare ed abbassre il potenziale.
Le STRATEGIE ANTIFULMINE sono due e non vanno confuse o mescolate.
Una è quella di isolare, dissipare rapidamente l'accumulato ed impedire che si stabilisca un condotto conduttivo e quindi impedire il fulmine, L'altro è quello invece di minimizzarne gli effetti facendolo passare attraverso un condotto preferenziale di generosissimo dimensionamento(credo difficile da realizzare). Questultimo approccio, però, costituisce un invito preferenziale
Conclusioni
Io preferisco evitare anche perchè imbriglare milioni di Ampere di un imprevedibile fulmine in un cavo è cosa molto difficile. Gli Elettroni tendono a respingersi ed espandersi. Scariche secondarie e parassite fanno molti danni e forse il RICCIO qualcosa fa (5% forse ?), ma non vi aspettate più di tanto. Dovrebbe essere molto più grande!!!
Spero di essere stato chiaro benchè sintetico.
FULVIO
fulvio
Amico del Forum
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Inserito il - 06/09/2007 : 16:17:45
AGGIUNTA
Volevo meglio spiegare il verso del Fulmine. Conoscere il nemico per difenderci.
Nel cumulonembo temporalesco i venti ascensinali soffiano a 300 km/h. Le particelle di acqua, polvere, ecc sfregano per le forti turbolenze. L'energia di movimento viene ceduta agli atomi che la utilizzano per stappare gli elettroni, si ionizzano. Gli elettroni respinti dalla terra si accumulano nella parte alta della nuvola, mentre uno strato basso della nuvola tende ad acquisire una carica positiva dovuta agli atomi che hanno perso gli elettroni (IONI) e che quindi senza la carica negativa risultano carichi positivamente.
Pertanto la parte di terra sotto lo strato di nuvola ionizzata (carica positiva) tende ad arricchirsi di elettroni (carica negativa). Cariche uguali si respingono..ecc eccc.
Gli ioni (molecole ionizzate, sono grosse e non fluiscono facilmente, sono gli elettroni che si muovono e costituiscono, fluendo, quella che noi chiamiamo 'Corrente elettrica'.
Quindi il fulmine NON CADE, ma è un flusso di elettroni che dal basso va verso la parte bassa della nuvola per ristabilire l'equilibrio elettrico cioè la parità protoni/elettroni negli atomi affinchè la somma sia zero.
Può accadere che l'eccesso di elettroni in salita possa invertire il potenziale ed allora si verifica una successiva scarica al contrario lungo lo stesso percorso della prima scarica, percorso oramai fortemente conduttivo proprio come un cavo di rame tra terra e nuvola.
Per questo talvolta, se la prima scarica è molto forte, osserviamo che il fulmine si ripete più volte in poche frazioni di secondo sino a che non si riduce la differenza di potenziale.
E' bene tenere presente che il fenomeno comincia dal basso, con piccole scariche pilota spesso invisibili o che creano effetti elettrostatici, come i capelli che si alzano o elettroluminescenze molto deboli. Queste prescariche preparano il percorso conduttivo lungo il quale poi passerà tutta la corrente, cioè il vero FULMINE.
Per evitare il fulmine è necessario ridurre o interrompere il processo al suo inizio, cioé le scariche pilota che creano il percorso conduttivo tra la terra negativa carica di elettroni e la base del Cumulonembo carica positivamente perchè ionizzata.
Oltre al Fulmine esiste una altra scarica che avviene tra la base e la sommità della nuvola a 12.000 metri. Qui l'aria è meno densa e quindi il dielettrico isolante è meno efficace, Sono scariche talvolta più frequenti, ma con meno corrente, l'aria è più rarefatta, si riscalda di meno e quindi il Lampo non è seguito dal tuono, che è un'onda di pressione generata dalla violentissima espansione dell'aria riscaldata dal passaggio della corrente intensissima nel caso della scarica terra/nuvola.
SALUTONI
fulvio
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