elettricisti - elettrotecnici - elettronici - ecc
#1
QUESITO PER VOI:
come saprete ho acquistato Jolanda negli USA, quindi impianto, compreso inverter, a 110V/60hz..!!!
Dovendo o volendo... adeguare l'impianto alla doppia alimentazione 110/60 e 220/50 e considerando l'abitudine Usa di collegare il neutro a massa... come debbo regolarmi???
1)facendo due impianti separati ed alimentando il 110 con il 220 tramite trasformatore... non vi è conflitto col neutro a terra??? e la variazione di frequenza che danni potrebbe causare???
2)Era (sarebbe) mia intenzione creare una barra di terra a cui collegare tutte le masse (equipotenziale?) in questo caso i 'neutri' delle apparecchiature a 110... ???
3)per le utenze a 12V... (caricabatterie) essere alimentato ((tramite col 110/60hz o con il 220/50hz... cambia qualcosa???
questa faccenda del neutro a massa e delle frequenze mi ha messo un po' in crisi, ed anche se se ne è già parlato... vorrei comunque delle conferme...
grazie e buon vento...
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#2
Buon .:
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#3
La tua barca diventerà un museo galleggiante di disaccoppiatori.Big Grin
Vedi un pò di elencare cos'hai a 110 volt, che ci spaventiamo di meno...
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#4
Quoto guest, fai un piccolo elenco che si vede cosa conviene .
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#5
Visto che l'impianto è studiato per funzionare a 110, non ti conviene installare un riduttore di tensione a monte di tutto e lasciare tutto com'è?

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#6
Citazione:dnlzmp ha scritto:
Visto che l'impianto è studiato per funzionare a 110, non ti conviene installare un riduttore di tensione a monte di tutto e lasciare tutto com'è?
L'eleganza della semplicità.
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#7
Allora i cavi sono circa il doppio di sezione di quelli della . tutto cio' che hai a 110 e vai a 220......
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#8
Citazione:umeghu ha scritto:
Citazione:dnlzmp ha scritto:
Visto che l'impianto è studiato per funzionare a 110, non ti conviene installare un riduttore di tensione a monte di tutto e lasciare tutto com'è?
L'eleganza della semplicità.
Io facevo (avvolgevo) trasformatori 'su misura' da belin.
Se trovi qualcuno che te lo fa...
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#9
Citazione:dnlzmp ha scritto:
Visto che l'impianto è studiato per funzionare a 110, non ti conviene installare un riduttore di tensione a monte di tutto e lasciare tutto com'è?

Senza sapere quali e quante sono le utenze a 110V/60Hz, e difficile parlare. Il problema non e' la tensione (che si trasforma facilmente, o quasi), ma potrebbe essere la frequenza.
Non ho tempo di cercare di che tipo di barca si tratta, ne com'è equipaggiate, per questo parlo generalmente, forse esagerando.

1. L'elettronica moderna, specie quella mobile usa spesso alimentatori che Piccoletto sia a 110V/60Hz, sia a 230V/50Hz, oppure ha spesso la possibilità di settaggio con interruttore (220V/110V). Controlla le specifiche.

2. Se l'utenza usa direttamente la frequenza per il proprio funzionamento avrai dei errori (esempio radiosveglie)

3. I motorini elettrici potrebbero avere dei problemi con il numero di giri, specie se si tratta di motori per corrente alternata (per esempio i motorini asincroni a gabbia). Per questi motorini, il numero dei giri e' proporzionale alla frequenza e gireranno più lenti.

Analizza anche la somma delle potenze di tutte le utenze a 110V. Il trasformatore potrebbe non essere un giocattolo, con conseguenti problemi di spazio e riscaldamento, specialmente se ci sono dei forni, stufette elettriche o lavatrici...
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#10
Mizziga, ma cosa tenete in barca?

Io a 220v ho solo il frigo, il boiler ed il caricabatterie(che di norma ha uno switch per la tensione), quanta roba utilizzate? Radiosveglie, forni elettrici, motori elettrici, ma quando andiamo per mare a cosa dovrebbe servire questa roba?

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#11
Ciao, a me è capitato di lavorare su una barca brasiliana che usava la 110V 60 Hz e per convertire il tutto c'era un apparecchio abbastanza complesso. Praticamente era un raddrizzatore che da alternata la trasformava in continua poi un inverter per ritrasformava tutto in alternata a 50 Hz. Mi ricordo che costava un botto ed era un cubo di un metro per lato. Non conviene cambiare tutto l'impianto ed utenze? I cavi vanno sicuramente bene essendo il doppio di sezione.
[:253]
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#12
intanto un bel GRAZIE a tutti,
Sicuramente i cavi sono sovradimensionati, ma il problema è doppio... nel senso che mi farei 5 mesi nei caraibi e dintorni (110/60hz) ed altrettanti in mediterraneo (220/50hz)
Per la strumentazione non dovrei aver problemi in quanto è già previsto di metterla nuova,
così come altre attrezzature...
Per quel che resta, vado a memoria... l'inverter ha solo l'uscita a 110/60 - il boiler - il forno - il microonde - i compressori dei frigo - hanno solo il 110//60 - la lavatrice non so -
Il caricabatterie dovrò controllare... ma penso che... non sappia cos'è il 220...
In teoria, sono solo motori e resistenze, che non dovrebbero aver grossi problemi ad usare il 220 trasformato a 110, il dubbio ce l'ho col caricabatterie e DUBBIO ancor maggiore...
Con l'usanza Usa di mettere a terra il neutro... e qui m'incasino non poco... che faccio???
stacco tutti i neutri dalla terra e li collego tra loro ma... poi a cosa??? il terzo polo sulle banchine Usa equivale alla nostra terra???
c'è qualce 'oceanico' che può avere avuto gli stessi problemi?
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#13
La mia esperienza é stata quando sono arrivati i primissimi PC statunitensi in Italia.
Parlo del dell'Apricot e soprattutto del Commodore [hide][Immagine: .][/hide] [u] E' stato un bel problema![u]
L'unica soluzione é stata di costruire DA ZERO un trasformatore che invece dei soliti in 220 in - 12 out, fosse in 220 in - 110 out.
Poi ho raddrizzato con un robusto ponte di diodi ottenendo 220 volt, continui, e a valle ho costruito un oscillatore R/C a 60 herz. TRiAC e via.

Resta da vedere quanti WATT hai bisogno d'assorbimento.
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#14
non ho ancora calcolato l'assorbimento totale, comunque non tenendo conto della contemporaneità direi che il carico maggiore è dato dal forno o dalla resistenza della lavatrice e se ci aggiungiamo anche solo il caricabatterie... o il boiler voliamo subito a oltre 2.000W
A suo tempo... avevo sentito parlare di un apparecchio trasformatore che oltre sui V. lavorava anche sulle frequenze... ma non ne trovo traccia!!!
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#15
Fatti imprestare-noleggia un trasformatore 220-110 e prova.
Se non hai roba particolare avrai solo la centrifuga della lavatrice che girerà un po' più piano ed il produttore di cubetti di ghiaccio ( che agli americani non manca mai ) che produrrà cubetti più piccoliBig Grin.
Mal che vada non userai il forno a microonde.
Del neutro me ne fregherei, se usi un trasformatore ( non autotrasformatore )sei separato.
L'impianto sarà già certificato così: o lo rifai completamente o te lo tieni, una soluzione ibrida non è pensabile IMHO.
Se vuoi necessariamente poter attingere sia al 110/60 che al 220/50 ed il trasformatore ti da troppi problemi o metti l'armadio descritto o accoppi un motore 220/50 ad un alternatore 110/50 con due prese d'ingresso interbloccate.
Buon divertimento!
Navigare senza meta può farci scoprire orizzonti inaspettati!
Buon vento! by Mario
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#16
In tutta franchezza anch'io lo trovo strano. Una doppia alimentazione non é rara e dovrebbe aver adeguatamente sollecitato i costruttori di apparecchi elettrici.
Sulla mia pelle ho capito che non sono così 'critici'.

Hai provato su Ebay USA? Qui non parlano di frequenza... ma penso sia implicito, visto che dicono ESPLICITAMENTE per far funzionare apparecchiature USA.
Chiedi conferma via Email..

.

.
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#17
Citazione:gourmet ha scritto:
intanto un bel GRAZIE a tutti,
............
Per la strumentazione non dovrei aver problemi in quanto è già previsto di metterla nuova,
così come altre attrezzature...
Per quel che resta, vado a memoria... l'inverter ha solo l'uscita a 110/60 - il boiler - il forno - il microonde - i compressori dei frigo - hanno solo il 110//60 - la lavatrice non so -
Il caricabatterie dovrò controllare... ma penso che... non sappia cos'è il 220...
..........
io tutta questa robba non c'è l'ho neanche a casa, figuriamoci in barca...Wink
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#18
Bhè.. quando andavo in gommone non ce l'avevo neanch'io... mi divertivo un mondo a saltare sulle onde... ma sai.. prima o poi s'invecchia... ed allora le comodità prevalgono sul divertimento, anche se... Smile
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#19
Non vedo grossi problemi. I caricabatterie in genere sono fatti sia per la 220/50 hz che per la 110/60 (verifica i dati di targa). Tutti i carichi resistivi (es. boiler e forno elettrico non a micronde)se ne sbattono della frequenza e li puoi convertire quando arrivi in europa cambiando la resistenza. Carichi induttivi non dovresti averne.

Riguardo al frigo mi sembra strano che non vada anche a 12 V DC (il mio frigo va solo a 12 Vdc), se si lo mandi solo in DC e risolvi.
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#20
Il dubbio era venuto anche a me... però al momento non ho possibilità di controllare...
comunque non credo perchè uno è un normale frigobar da casa, l'altro è un normale compressore da normale frigorifero, con tanto di serpentina esterna, collegato al pozzetto isolato... francamente mi è sembrata una sistemazione mooolto 'casalinga'... va bhè... avrò tempo di controllare meglio e di 'divertirmi...'
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