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03-02-2011, 01:17
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-04-2011, 15:23 da dbk.)
Per varie ragioni, sulle quali adesso non vorrei tornare, ho deciso di installare l'elica di prua sul mio Oceanis 393 e sto esaminando oltre che la fattibilità della installazione anche quale sia il modo migliore e meno dispendioso per effettuare l'installazione.
Avrei deciso di effettuare l'installazione elettrica in autonomia, acquistando direttamente l'elica Vetus
e fare resinare il tubo da persone capaci al momento di fare carena.
Per l'installazione mi ispiro ad un altro Oceanis 393 che l'ha già installata dal costruttore o comunque installata in un secondo momento e che ne è soddisfatto.
Allego qualche immagine per consigli e pareri sul lavoro.
Dubbio 1: L'alimentazione alla batteria dell'elica di prua dove la collego? Ho 2 banchi di batterie, 1 motore e 1 servizi in serie. Devo splittare con un separatore le servizi?
[hide][Immagine: http://img713.imageshack.us/img713/1016/imgp0173e.jpg][/hide]
Ma dove lo collego? Non riesco a trovare il produttore ne il manuale del separatore in mezzo alla foto.
Come elica avrei scelto questa, che è quella già montata sull'altra barca:
.
L'elica alla fine dovrebbe risultare montata così:
[hide][Immagine: http://img138.imageshack.us/img138/8472/elica1b.jpg][/hide]
[hide][Immagine: http://img827.imageshack.us/img827/4162/elica2.jpg][/hide]
[hide][Immagine: http://img832.imageshack.us/img832/4153/elica4.jpg][/hide]
[hide][Immagine: http://img820.imageshack.us/img820/4756/elica5.jpg][/hide]
Secondo voi ci sono delle difficoltà impreviste che mi devo aspettare oppure qualcosa a cui prestare particolare attenzione?
Un aiutino sul collegamento elettrico per la carica della batteria servizi mi farebbe comodo. La barca da cui sto copiando l'ha collegata tipo salpancore direttamente alla batteria ma mi sembra davvero un azzardo, eppoi nel kit Vetus c'è già la batteria servizi.
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Senza esporti teorie (in quanto forse non sono in grado), ti dico semplicemente come la Beneteau l'ha montato sulla mia.
Le batterie dei servizi e quella del motore non sono collegate in nessun modo all'elica di prua poichè sono state messe due nuove batterie da 70A dedicate esclusivamente a questa funzione. Sono state collocate nello stesso gavone del motore una a destra e l'altra a sinistra per equilibrare i pesi. I cavi che collegano le batterie al motore sono molto grossi (mi sembra da 90mm) anche se le batterie sono al massimo a 50-60 cm di distanza. Sono stati inseriti 2 stacca (sia sul negativo che sul positivo) ed è stato messo anche un fusibile da 350A. Tutto questo per dirti che l'amperaggio in gioco è molto elevato e cercare di fare i cavi più corti possibile è sembre meglio.
Per la ricarica è stato messo un ulteriore ripartitore di carica collegato al principale ma secondo me sarebbe meglio avere un ripartitore apposito con tre out (motore, servizi ed elica di prua).
BV
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Che Beneteau hai? Anch'io la vedo un po' come te, sarebbe meglio avere un ripartitore da 3, ma penso che possa funzionare anche ripartendo il cavo di carica che và alla servizi, come ha fatto Beneteau.
In pratica solo aggiungendo un ripartitore e tirando 1 cavo da poppa a prua, a proposito che dimensione dovrebbe avere il cavo per caricare la servizi del bow thruster?
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quoto in toto questo input. Io sarei piuttosto della idea di mettere una batteria dedicata per ridurre al minimo il cavo, la cui sezione deve essere molto grossa. Non sottovalutare il peso del cavo da prua a centro barca e le complicazioni per farlo passare.
Se posso metterti la pulece nell'orecchio: a me quella elica da 55 Kw mi sembra piccolina, io andre verso il modello da 80. Allora si che sposti la prua quando c'e'vento. Pensaci, altrimenti diventa solo un giocattolo per svegliare i vicini quando escli dal posto barca.
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Di sicuro la batteria a prua la metto, anche perchè c'è nel kit Vetus. Il motivo x il quale vado sul 150 è che lo spazio è poco e il 185, molto probabilmente, non ci sta. L'altro 393 con la Vetus 55 kgf spergiura che nelle channel islands dove è lui è sempre ventoso e l'elica è più che sufficiente. Dalla mia ricerca la Vetus è la più potente col tunnel da 50, sono 55 kgf di spinta.
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Dunque anche io da . senso che me lo sono montato compreso il tubo.Suppongo che tu abbia il salpancore a . i cavi belli grossi rivano gia' . la corrente principale la prendi dai cavi che vanno al . troppo semplice?No difficile?pero' puoi complicarti la vita con altri sistemi.Detto cio' devi solo collegare i relais che danno l consenso.Avrai il Joy . linea che dal Joy va ad eccitare la bobina secondaria dei . cui dovrai correre con un cavo leggero tipo 3x1,5-2,0 e andra' dal joy ai rele' salita end discesa.Il negatico per tutto lo prendi sempre dal salpa.A questo . il salpa di sicuro hai il motore acceso e quindi . usare salpa e elica . . problema di batterie aggiunte e impianti . pare semplice.Ho fatto cosi'e ha fungiuto per 10 anni.Fusibile sull'alimentazione che arriva al joy.Quindi tutto l'impianto che hai e' da non toccare praticamente.Anzi se hai i rele' del salpa ti attacchi direttamente a quelli.Ma forse e' troppo . viene in mente una . che costa . noi vogliamo spendere molto di piu'.
P.S.Tra l'altro hai la protezione con lo stesso fusibile da 100 amp del salpa.Che ne dici???
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Argh scusa . leverei i relais che ci sono sotto al coperchio grigio e che sono di scarsa qualita' e li metterei in una scatola a parte.Avevo pure io il Vetus.
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03-02-2011, 04:57
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-02-2011, 05:10 da umeghu.)
Citazione:Messaggio di dbk
1. Il ripartitore ha un ingresso e tante uscite quante sono le ripartizioni; a parte questo non ci sono particolari istruzioni d'installazione o d'uso salvo il montarlo con le scanalature di raffreddamento in senso verticale; infine deve avere una capacità di carica ripartita che sia coerente con l'amperaggio delle batterie.
2. Io ne approfitterei per sostituire gli stacca batterie manuali e l'eventuale ripartitore con uno dei moduli della BEP MARINE in cui i VSR (Relais Sensibili al Voltaggio) danno a cascata corrente alle due o più batterie; inoltre puoi anche avere un interruttore per il parallelo d'emergenza. Sul sito della BEP trovi tutto.
3. Vedo che il B.T. avrebbe una corrente di spunto di 350 Amps: ciumbia! Per una simile corrente e per avere cadute accettabili devi avere cavi di 10 o 15 mm di diametro, anche se montassi la batteria dedicata sotto la cuccetta di prua, a proravia del secondo serbatoio dell'acqua.
4. La pensata di Giorgio non è sciocca (al solito), però va ben fatto il collegamento con il relais che, comandato dalla timoneria, mette in funzione il salpa O il B.T.
5. Se ti serve lo schema elettrico UFFICIALE del circuito batterie/stacca batterie/utenze di Ben te lo mando.
FONDAMENTALE una pinza per crimpare i terminali che sia SERIA: doppia leva, blocchetti da sostituire in funzione del diametro, doppia crimpatura.
Costa un botto (150€ in negozio) ma sono certo che trovi chi te la presta.
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oh oh, forse la Vetus nel kit ci ha già pensato?
.
Potrebbe essere un misto della soluzione Giorgio?
Ovvero rosso del salpancore collegato al Cyrix e collegato alla batteria servizi elica di prua?
Quindi il rosso del salpancore carica la batteria dell'elica di prua.
Qst significherebbe no cavi oversized da tirare ed un lavoretto pulito a prua.
Unico problema è che nei Ben il salpancore riceve corrente solo a motore acceso, quindi ricarico solo a motore acceso e non dalla Imarroncinichegalleggiano...., vabbeh se è solo qst pare un compromesso accettabile.
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Io non metterei la .' vuoi metterla quando le batterie le hai gia?La tensione la prendi dal . dici che funziona solo a motore acceso.Quindi appunto un cavo nero con 3 fili dentro per eccitare il . sinistra.Non so cose' quel coso il Cirix...... a cui fai riferimento.Io ho fatto .' sai che cavi devi portare fino la'e ripeto togli i relais da sotto il coperchio grigio che si distruggono in un attimo...
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Scusa la domanda ma come mai pensi ad una batteria dedicata al BT?
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Perchè, come vedi, nel kit Vetus la batteria l'hanno già prevista ed immagino che i Vetus ne sappiamo più di me.
Poi xè il salpancore ha un motore da 800 W ed è un conto, l'elica 2,5 kw ed è un altro.
In effetti mi sembra che il sapancore di gianenrico che è in opzione da 1000W abbia già di fabbrica la batteria.
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Io non mi fiderei di quelo che fa il cantiere in originale perchè spesso guardano a rispoarmio.
L'installazione + corretta per la quale nessun problema può verificarsi in caso di avaria e mal funzionamento è la seguente:
Installare una batteria dedicata all'elica di prua montata il + vicino possibile all'elica per evitare cavi lunghi e caduta di tensione.
Il ripartitore di carica del motore deve avere 3 uscite una dedicata anche alla nuova batteria
Il carica batteria deve avere 3 uscite o se non le ha montare un carica batterie dedicato piccolo che carichi solo la batteria dell'elica.
In questo modo dopo le manovre di porto una volta in Imarroncinichegalleggiano.... la batteria ha il tempo di ricaricarsi e mentre navighi idem.
Se esageri con le manovre e scarichi la batteria o ripartitore , o cbatt piccolo si rompono tu sei comunque autonomo.
Ricordati che l'elica di prua da uno stress elettrico enorme quando si attiva e causa cali di tensione enormi che possono causare danni anche all'elettronica ecc ecc.
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Citazione:dbk ha scritto:
Unico problema è che nei Ben il salpancore riceve corrente solo a motore acceso, quindi ricarico solo a motore acceso e non dalla Imarroncinichegalleggiano...., vabbeh se è solo qst pare un compromesso accettabile.
Leggerò ed approfondirò quanto dici prima su Vetus, ma questa della alimentazione del salpa solo a motore acceso proprio non la capisco e, sulla base della situazione empiricamente osservata a bordo del 393 N°1301, posso assicurarti che non è così: il salpa, a meno di non staccare il magnetotermico nella cabina di poppa, è sempre alimentato, motore in marcia o no!!!!
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03-02-2011, 18:05
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-02-2011, 19:19 da umeghu.)
Citazione:dbk ha scritto:
oh oh, forse la Vetus nel kit ci ha già pensato?
.
Ma, mi pare non sia altro che un separatore di carica tipo diodi o VSR: prima ricarica la batteria A poi la B (quando la A è carica).
Il vantaggio è che hai un solo negativo di ritorno positivo e non due.
Ma qui parliamo di ricarica delle batterie.
Altro discorso è il comando di un selettore che faccia alimentare il motore del salpa O del BT.; per la gran carità, un relais decente lo fa, però appunto serve e va posizionato da qualche parte.
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Lo so sono un po' di parte....
Ma se installi una batteria ad hoc, se posso permettermi, usa una batteria tipo le OPTIMA (o di altre marche) (il modello lo sceglierai insieme al tuo portafogli..)
Hai molti ampere di spunto (anche se magari hai una capacità di 55Ah), un peso più contenuto (a prua) una eccezionale resistenza alle vibrazioni (a prua lo chiamerei beccheggio).
Certo non puoi fare andare il BT senza motore acceso per tempi lunghi, ma anche con una batteria camion, lo faresti mai?
ciao
Marco
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Citazione:dbk ha scritto:
Che Beneteau hai? Anch'io la vedo un po' come te, sarebbe meglio avere un ripartitore da 3, ma penso che possa funzionare anche ripartendo il cavo di carica che và alla servizi, come ha fatto Beneteau.
In pratica solo aggiungendo un ripartitore e tirando 1 cavo da poppa a prua, a proposito che dimensione dovrebbe avere il cavo per caricare la servizi del bow thruster?
Ho un Oceanis 40. Il cavo per caricare le batterie dedicate dipende dall'amperaggio del caricabatterie/alternatore e non dalla potenza del bow thruster, comunque penso che cavi da 35 siano più che sufficienti.
Il 55 penso che sia troppo piccolo per un 393 o comunque in situazioni di manovre con vento è meglio avere riserva di potenza in quanto se conti di avere il bow thruster ma poi ritrovi con la prua che non gira rischi di fare una frittata. In questo caso è meglio non contare sull'elica di prua ed impostare le manovre come se tu non l'avessi.
Come dice Giorgio è possibile utilizzare i relais del salpa però considera che non puoi utilizzare insieme quest'ultimo e l'elica. Non è un dramma ma alle volte può far comodo (come ad esempio salpare con vento al traverso con barche ormeggiate vicine sottovento). Considera con l'elica di prua ciuccia molti ampere che vengono tolti dal pacco servizi quindi in teoria dovresti ridimensionare quest'ultimo.
In conclusione, se un cantire come Beneteau che costriusce barche 'al risparmio', mette altre DUE batterie aggiuntive e ricabla il tutto con cavi tosti invece di attaccarsi semplicemente al salpa con risparmi economici non indifferenti, forse un motivo ci sarà.
A te le conclusioni.
BV
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Sul Morgante avevo il 123 kgf mi . avuto problemi per muovere la prua anche con ventone.Ma non aveva di sicuro 2,5 kw di .' questo dato che mi . l'ho usato per 10 . ad aprile . quando l'ho venduto.350 .' lumi alla . me ce' qualcosa di sbagliato in quello che hanno scritto.
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