Qualche anno fa ho pescato a traina, in una giornata di calma piatta, una alalunga di circa 10 kg (ho il dinamometro a bordo!) nel bel mezzo del passaggio tra Milos ed il Peloponneso, Egeo.
Giornata estiva, pesce troppo grosso per il frigo, dovevo risolvere il problema di non farlo andare a male.
Eravamo solo in due a bordo, mangiarlo tutto noi era fuori questione.
Abbiamo messo la passarella di traverso nel pozzetto, a mò di banco per macelleria, e col coltello del pane lo abbiamo tagliato a tranci spessi due dita abbondanti, testa e coda buttati a mare.
4 tranci medio/piccoli li abbiamo messi in frigo, gli altri, ed erano tanti, in una bacinella messa all'ombra sottocoperta.
Qualche ora dopo, a metà pomeriggio, siamo arrivati a Monemvassia, abbiamo portato la bacinella ed il suo contenuto al primo ristorante sul porto barattando il servizio, contorno, bevande e dessert di una cena con due tranci alla brace del nostro pesce, lasciando in cambio tutti gli altri tranci. Abbiamo mangiato fino a stare male, molti clienti hanno ordinato anche loro quello che vedevano nel nostro piatto.
Due sere dopo abbiamo tirato fuori dal frigo due dei 4 tranci conservati, cucinati a bordo in umido ma non ce l'abbiamo fatta a finirli.
Gli altri due li abbiamo buttati via, non ne potevamo più; il giorno stesso ha abbocato un'altra alalunga, l'abbiamo subito slamata e liberata.
2005/141 Alalunga in Egeo
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