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Pannelli solari in serie o parallelo
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Yanny Offline
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Pannelli solari in serie o parallelo
ma quale diodo?
i diodi servirebbero (...) se ci fossero delle correnti della malora, che passando dove non devono passare potrebbero causare riscaldamento dei componenti tanto da danneggiarli.
stiamo parlando di un pannello che genera la miserabile corrente di 2, 3 o 4 ampere. a 15volt, che non ci arriva, se tutta la corrente di 4 ampere fluisse sull'altro pannello piuttosto che essere assorbita dal regolatore (cosa totalmente impossibile) sarebbero 60w, da dissipare in un pannello che copre quanto? mezzo metro quadrato?
se ti ci siedi sopra ed emetti uno squassante peto (cit.) rischi di scaldarli molto di piu'. e sono serio.
28-09-2012 03:20
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Piervittorio Offline
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Pannelli solari in serie o parallelo
Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:Piervittorio ha scritto:
Attenzione! Se colleghi i pannelli in parallelo (scelta corretta), E' INDISPENSABILE separarli tra loro con due diodi sul positivo in uscita dalla junction box, prima di parallelarli tra loro.
In tal modo quando uno solo è ombreggiato, l'altro non riceve 'corrente di ritorno' (fenomeno noto come 'hotspot')... Se non li separi, il pannello ombreggiato agisce da carico, e oltre a non produrre nulla friggi il pannello ombreggiato.
All'interno della junction box potrebbero già esserci dei diodi, che servono tuttavia a proteggere le varie zone all'interno dello stesso pannello, ma non il pannello da una tensione esterna di ritorno.
Non si frigge nulla ed in genere per queste potenze i diodi di blocco non si mettono mai perchè creano più problemi che vantaggi
Kermit, i diodi non danno nessun problema (sono semplicemente delle 'valvole di non ritorno', e generano solo un piccolo abbassamento di tensione con una perdita di potenza irrilevante sotto forma di dissipazione termica risibile).
E non è che siano semplicemente utili, ma sono indispensabili, nelle configurazioni in parallelo, e specialmente in quelle nautiche, ove le'irraggiamento parziale e le zone d'ombra sono la norma.
Il surriscaldamento che si avrebbe nel pannello ombreggiato in assenza di diodo di protezione, porta al'ebollizione dell'EVA (Acetato Vinile Etilenico), ovvero lo stato di collante trasparente che unisce le due lastre di vetro tra le quali vi sono le celle, creando delle bolle gassose che staccano il vetro superiore dalle celle sottostanti. L'intera stringa a quel punto è irrimediabilmente danneggiata, ed il pannello è fritto (o fottuto o danneggiato che dir si voglia).
Si tratta dell'ABC, se non si sanno queste cose, forse è meglio non intervenire in un thread, tantopiù facendo affermazioni anapodittiche.
http://www.electroyou.it/domenicofalvell...l-hot-spot
28-09-2012 03:33
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Piervittorio Offline
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Pannelli solari in serie o parallelo
Citazione:Yanny ha scritto:
ma quale diodo?
i diodi servirebbero (...) se ci fossero delle correnti della malora, che passando dove non devono passare potrebbero causare riscaldamento dei componenti tanto da danneggiarli.
stiamo parlando di un pannello che genera la miserabile corrente di 2, 3 o 4 ampere. a 15volt, che non ci arriva, se tutta la corrente di 4 ampere fluisse sull'altro pannello piuttosto che essere assorbita dal regolatore (cosa totalmente impossibile) sarebbero 60w, da dissipare in un pannello che copre quanto? mezzo metro quadrato?
se ti ci siedi sopra ed emetti uno squassante peto (cit.) rischi di scaldarli molto di piu'. e sono serio.
yanni: una singola cella fotovoltaica produce 3 o 4 A a 0,5 volt... tu gli ritorni indietro con una tensione 20 volte superiore e sei convinto che non gli faccia nulla?
Ragazzi... stiamo rivoluzionando il mondo del fotovoltaico... abbiamo dei canditati al Nobel!
28-09-2012 03:43
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Andomast Offline
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Pannelli solari in serie o parallelo
I produttori di componenti elettronici si sono posti il problema della dissipazine dei diodi attraversati da corrente, infatti, si cominciano a vedere in giro dei 'diodi intelligenti' che hanno VF basse anche se attraversate da correnti di diversi ampere... per chi ne avesse la voglia, può andare a cercare il datasheet del 'diodo' SPV1001... rigorosamente 'made in italy'

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28-09-2012 16:22
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Yanny Offline
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Pannelli solari in serie o parallelo
Citazione:Piervittorio ha scritto:
yanni: una singola cella fotovoltaica produce 3 o 4 A a 0,5 volt... tu gli ritorni indietro con una tensione 20 volte superiore e sei convinto che non gli faccia nulla?
Ragazzi... stiamo rivoluzionando il mondo del fotovoltaico... abbiamo dei canditati al Nobel!
[/quote]
[/quote]

domanda preliminare: tu produci pannelli fotovoltaici?

tornando a noi, della singola cella non mi interessa molto. un pannello sono tante celle disposte serie/parallelo a seconda di tanti fattori.
tu prendi 2 pannelli e li metti in parallelo: quello che genera meno e' utilizzatore di quello che genera di piu' e ne assorbe una parte della corrente generata, la quale corrente va a distribuirsi in un modo che non si puo' neanche stimare nelle varie celle, le quali celle se sono in grado di produrre energia sono anche in grado di assorbirne una frazione molto modesta di quella che possono produrre. mettiamoci nel caso peggiore (impossibile che capiti): un pannello genera facciamo 50w; l'altro pannello non genera un tubo, zero totale, ed assorbe tutti i 50w. siccome e' totalmente al buio tutte le celle piu' o meno dissiperanno la stessa potenza.
facciamo finta che siano 50 celle in una superficie di mezzo metro quadrato, cioe' che ogni cella sia 10x10cm. ogni cella si trova a dissipare 1w, che e' una potenza assolutamente ridicola. se un pannello si danneggia in queste condizioni si va dal produttore e glieli si fanno mangiare tutti quanti, uno alla volta.

vengo al tuo altro discorso:

Citazione:Piervittorio ha scritto:
Kermit, i diodi non danno nessun problema (sono semplicemente delle 'valvole di non ritorno', e generano solo un piccolo abbassamento di tensione con una perdita di potenza irrilevante sotto forma di dissipazione termica risibile).

risibile non e' mica sempre detto? la potenza e' la tensione per la corrente, piccola o grande che sia.
se e' piccola allora il diodo non dissipa quasi niente perche' la corrente che passa e' molto piccola ed il pannello in ombra non ne soffrirebbe minimamente.
se la corrente e' notevole (molti ampere) allora la potenza dissipata non e' piu' risibile ed e' comunque dissipata in modo continuativo, non solo quando un pannello e' in ombra e uno e' al sole.
gia' i pannelli generano una quantita' vergognosamente bassa di energia: vogliamo perderne un 8/10% sui diodi 'tanto per'?

comprate, piuttosto, dei regolatori con ingressi separati, nei quali sperabilmente ci saranno degli switching che gestiscono in modo 'intelligente' la diversa tensione ai capi dei diversi pannelli.

mettere dei diodi e' una bestialita' *sempre e comunque*. nel 2012.

anche perche' i diodi tu ogni quanto li cambi?
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-09-2012 18:00 da Yanny.)
28-09-2012 17:19
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Piervittorio Offline
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Pannelli solari in serie o parallelo
Citazione:Andomast ha scritto:
I produttori di componenti elettronici si sono posti il problema della dissipazine dei diodi attraversati da corrente, infatti, si cominciano a vedere in giro dei 'diodi intelligenti' che hanno VF basse anche se attraversate da correnti di diversi ampere... per chi ne avesse la voglia, può andare a cercare il datasheet del 'diodo' SPV1001... rigorosamente 'made in italy'

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E' esattamente quello che ho scritto: i diodi per il fotovoltaico (che costano circa 1 euro cadauno e ne serve uno solo per pannello, sul positivo...) provocano una caduta di tensione di 1 volt scarso, e reggono temperature di esercizio ben oltre i 150 gradi.
Quello da te postato tuttavia è molto sovradimensionato, essendo un 16A... uno da 8 o 10A basta ed avanza, ed è sufficientemente sovradimensionato da non scaldare praticamente per nulla.
Li trovi pure se ebay, di tutti i tipi:
http://www.ebay.it/itm/10A-1000V-Axial-R...500wt_1180
28-09-2012 18:34
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Piervittorio Offline
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Citazione:Yanny ha scritto:
Citazione:Piervittorio ha scritto:
yanni: una singola cella fotovoltaica produce 3 o 4 A a 0,5 volt... tu gli ritorni indietro con una tensione 20 volte superiore e sei convinto che non gli faccia nulla?
Ragazzi... stiamo rivoluzionando il mondo del fotovoltaico... abbiamo dei canditati al Nobel!
[/quote]

domanda preliminare: tu produci pannelli fotovoltaici?

tornando a noi, della singola cella non mi interessa molto. un pannello sono tante celle disposte serie/parallelo a seconda di tanti fattori.
tu prendi 2 pannelli e li metti in parallelo: quello che genera meno e' utilizzatore di quello che genera di piu' e ne assorbe una parte della corrente generata, la quale corrente va a distribuirsi in un modo che non si puo' neanche stimare nelle varie celle, le quali celle se sono in grado di produrre energia sono anche in grado di assorbirne una frazione molto modesta di quella che possono produrre. mettiamoci nel caso peggiore (impossibile che capiti): un pannello genera facciamo 50w; l'altro pannello non genera un tubo, zero totale, ed assorbe tutti i 50w. siccome e' totalmente al buio tutte le celle piu' o meno dissiperanno la stessa potenza.
facciamo finta che siano 50 celle in una superficie di mezzo metro quadrato, cioe' che ogni cella sia 10x10cm. ogni cella si trova a dissipare 1w, che e' una potenza assolutamente ridicola. se un pannello si danneggia in queste condizioni si va dal produttore e glieli si fanno mangiare tutti quanti, uno alla volta.

vengo al tuo altro discorso:

Citazione:Piervittorio ha scritto:
Kermit, i diodi non danno nessun problema (sono semplicemente delle 'valvole di non ritorno', e generano solo un piccolo abbassamento di tensione con una perdita di potenza irrilevante sotto forma di dissipazione termica risibile).

risibile non e' mica sempre detto? la potenza e' la tensione per la corrente, piccola o grande che sia.
se e' piccola allora il diodo non dissipa quasi niente perche' la corrente che passa e' molto piccola ed il pannello in ombra non ne soffrirebbe minimamente.
se la corrente e' notevole (molti ampere) allora la potenza dissipata non e' piu' risibile ed e' comunque dissipata in modo continuativo, non solo quando un pannello e' in ombra e uno e' al sole.
gia' i pannelli generano una quantita' vergognosamente bassa di energia: vogliamo perderne un 8/10% sui diodi 'tanto per'?

comprate, piuttosto, dei regolatori con ingressi separati, nei quali sperabilmente ci saranno degli switching che gestiscono in modo 'intelligente' la diversa tensione ai capi dei diversi pannelli.

mettere dei diodi e' una bestialita' *sempre e comunque*. nel 2012.

anche perche' i diodi tu ogni quanto li cambi?
[/quote] Yanni, perdonami, ma dal tuo discorso su diodi e pannelli mi pare chiaro che ti manchino i rudimenti, ed io non ho tempo di spiegarti...
Un diodo agisce come valvola di non ritorno: se di due pannelli collegati in parallelo ne hai uno ombreggiato, questo non produce, ma l'altro sì. Se non hai un diodo, la corrente prodotta dall'altro (la corrente come l'acqua segue la strada con minor resistenza) va ad 'alimentare' anzichè il regolatore di carica, il pannello ombreggiato, che funzionerà 'al contrario' (come carico).
Questo fenomeno è noto come Hotspot (puoi fregare il rivenditore, che di pannelli capisce poco, e provare a fartelo cambiare... ma il produttore lo riconosce in un miliardesimo di secondo un pannello fritto da hotspot...).
Lo stesso regolatore di carica integra un diodo, perchè diversamente di notte (o comunque quando la tensione del pacco batterie supera quella dei pannelli, vuoi perchè sei sotto alternatore motore o caricabatteria da banchina oppure i pannelli sono ombreggiati) tutti i tuoi pannelli ASSORBIREBBERO corrente.
Ovviamente non serve alcun ulteriore diodo se i pannelli sono in serie, o se al regolatore di carica hai collegato un solo pannello, ma se sono in parallelo è INDISPENSABILE.
Oltre che prudente nel caso in cui (a me è successo) il diodo integrato regolatore di carica cedesse.
Si tratta di una spesa di 2 euro, che oltretutto aumenta il rendimento dell'impianto quando un pannello è oscurato, e provoca una perdita energetica, sotto forma di calore dissipato, inferiore allo 0,03% dell'energia prodotta dai pannelli.

Quanto a me, no, non produco fotovoltaici. Ma per motivi che sarebbe inutile evidenziare in questa sede, ho rapporti diretti, professionali ed interpersonali con parecchi produttori (certamente avrai notato che l'impianto sulla mia barca - 12 metri quadrati per 1600 watt - è chiaramente fuori standard come formato... l'hanno prodotto in amicizia espressamente su mie specifiche e su misura...).
28-09-2012 18:57
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Piervittorio Offline
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Messaggio: #28
Pannelli solari in serie o parallelo
Ri-posto perchè non era chiaro, tra un 'quote' ed un 'riquote':

Yanni, perdonami, ma dal tuo discorso su diodi e pannelli mi pare chiaro che ti manchino i rudimenti, ed io non ho tempo di spiegarti...
Un diodo agisce come valvola di non ritorno: se di due pannelli collegati in parallelo ne hai uno ombreggiato, questo non produce, ma l'altro sì. Se non hai un diodo, la corrente prodotta dall'altro (la corrente come l'acqua segue la strada con minor resistenza) va ad 'alimentare' anzichè il regolatore di carica, il pannello ombreggiato, che funzionerà 'al contrario' (come carico).
Questo fenomeno è noto come Hotspot (puoi fregare il rivenditore, che di pannelli capisce poco, e provare a fartelo cambiare... ma il produttore lo riconosce in un miliardesimo di secondo un pannello fritto da hotspot...).
Lo stesso regolatore di carica integra un diodo, perchè diversamente di notte (o comunque quando la tensione del pacco batterie supera quella dei pannelli, vuoi perchè sei sotto alternatore motore o caricabatteria da banchina oppure i pannelli sono ombreggiati) tutti i tuoi pannelli ASSORBIREBBERO corrente.
Ovviamente non serve alcun ulteriore diodo se i pannelli sono in serie, o se al regolatore di carica hai collegato un solo pannello, ma se sono in parallelo è INDISPENSABILE.
Oltre che prudente nel caso in cui (a me è successo) il diodo integrato regolatore di carica cedesse.
Si tratta di una spesa di 2 euro, che oltretutto aumenta il rendimento dell'impianto quando un pannello è oscurato, e provoca una perdita energetica, sotto forma di calore dissipato, inferiore allo 0,03% dell'energia prodotta dai pannelli.

Quanto a me, no, non produco fotovoltaici. Ma per motivi che sarebbe inutile evidenziare in questa sede, ho rapporti diretti, professionali ed interpersonali con parecchi produttori (certamente avrai notato che l'impianto sulla mia barca - 12 metri quadrati per 1600 watt - è chiaramente fuori standard come formato... l'hanno prodotto in amicizia espressamente su mie specifiche e su misura...).
28-09-2012 19:00
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ghibli4 Offline
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Oppure piu' semplicemente si legge sulla documentazione del pannello se il diodo e' gia' integrato....
28-09-2012 19:11
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Piervittorio Offline
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Citazione:ghibli4 ha scritto:
Oppure piu' semplicemente si legge sulla documentazione del pannello se il diodo e' gia' integrato....
Come ho spiegato al primo intervento, i diodi interni alla connection box servono solo a separare le stringhe dello stesso pannello affinchè non si abbiano hotspot tra queste quando il pannello è parzialmente ombreggiato, ma il pannello non viene protetto nella sua interezza da altri pannelli in parallelo (nessun problema, lo ribadisco, in caso di collegamenti seriali... un regolatore di carica di tipo MTTP di buona fattura regge anche 150 volt, ovvero una decina di pannelli in serie...).
28-09-2012 23:36
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Arcadia Offline
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Citazione:smariani61 ha scritto:

Questo sistema di montaggio mi piace molto. Hai qualche foto della barca con i pannelli chiusi ed aperti?
Come hai realizzato gli attacchi?
Thanks

sul mio pc gli ultimi interventi si sovrappongono e non si legge nulla.

Comunque ho contattato chi me li ha venduti e mi ha detto che i diodi sono già all'interno (ce ne sono 2) e non servirebbero altri diodi esterni e il collegamenti in parallelo si può fare tranquillamente.

Per smariani61: i pannelli che ho montato sono rigidi ed hanno un profilo di alluminio su cui ho montato tre piastrine con gancio amovibile (che se riesco metto qui sotto la foto): due si agganciano alla draglia e sulla terza (che ho messo al centro e dal lato opposto alle altre due) ci aggancio un bastone che appoggio alla falchetta. ho fatto diversi bastoni di varie lunghezze che posiziono quando sono fermo, in navigazione li terrei fissati alle draglie. Se un domani questi bastoncini diventano noiosi, penserò ad un sistema con molle a gas come si montano nei gavoni.



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La conoscenza è una raffinata dichiarazione di ignoranza!
29-09-2012 03:42
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Absolut Offline
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Messaggio: #32
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Grazie Arcadia, credo di aver capito.
Cmq se hai tempo e mi aggiungi una foto, mi farebbe piacere.

Thanks
30-09-2012 06:39
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ghibli4 Offline
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Citazione:Piervittorio ha scritto:
Citazione:ghibli4 ha scritto:
Oppure piu' semplicemente si legge sulla documentazione del pannello se il diodo e' gia' integrato....
Come ho spiegato al primo intervento, i diodi interni alla connection box servono solo a separare le stringhe dello stesso pannello affinchè non si abbiano hotspot tra queste quando il pannello è parzialmente ombreggiato, ma il pannello non viene protetto nella sua interezza da altri pannelli in parallelo (nessun problema, lo ribadisco, in caso di collegamenti seriali... un regolatore di carica di tipo MTTP di buona fattura regge anche 150 volt, ovvero una decina di pannelli in serie...).
http://www.portalsole.it/sezione.php?d=112
30-09-2012 11:00
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IanSolo Offline
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Pannelli solari in serie o parallelo
Il Link piu' completo che permette di non trarre conclusioni affrettate e' questo:
http://forum.portalsole.it/viewtopic.php?t=12

Va fatta anche una nota : i pannelli fotovoltaici illuminati erogano corrente con la giunzione in modo 'diretto', mentre quando oscurati e in parallelo a moduli illuminati si trovano in 'inversa' (sono ne piu' ne meno che dei diodi a vastissima superficie di giunzione) ed in tale caso vanno considerati tutti i casi in cui una giunzione puo' operare intorno ai suoi limiti di Breakdown soprattutto in virtu' della probabilita' (anche se con le attuali tecniche e' divenuta molto bassa) che un difetto cristallino (dislocazione) possa localmente averne abbassato il valore a livelli pericolosi per la vita del dispositivo.
Ognuno ha le proprie opinioni ma io (ho lavorato sulle tecnologie dei semiconduttori per molti anni) se pongo in parallelo metto dei diodi o, preferibilmente, metto un regolatore per ogni pannello (o gruppo di pannelli in serie).
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-09-2012 16:20 da IanSolo.)
30-09-2012 16:03
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Arcadia Offline
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Pannelli solari in serie o parallelo
Allora, mi avete convinto.
IL DIODO SA' DA FARE, e visto il costo di 1,69€ mi posso permettere la spesa

ho fatto una ricerca su ebay di un diodo come quello che ha consigliato Andomast,
e considerando che:
- la tensione alla massima potenza di ogni singolo pannello da 85W è di 18,5V
- la corrente alla massima potenza di ciascun pannello e 4,4A
- tensione a circuito aperto di ciascun pannello è 22,20
- corrente di corto circuito 5,13A

ho trovato questo:
SBL1045CT Diode Schottky 45V 10A 3-Pin TO-220

ecco il link:
http://www.ebay.it/itm/SBL1045CT-Diode-S...46052a6624

volevo sapere se ho beccato giusto ed inoltre un consiglio sul montaggio:

saldo ai due spinotti laterali del diodo i cavi positivi provenienti dai pannelli solari,
saldo allo spinotto centrale il cavo che va al regolatore di carica.

ho fatto giusto??? Blush

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01-10-2012 01:21
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Piervittorio Offline
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Citazione:Arcadia ha scritto:
Allora, mi avete convinto.
IL DIODO SA' DA FARE, e visto il costo di 1,69€ mi posso permettere la spesa

ho fatto una ricerca su ebay di un diodo come quello che ha consigliato Andomast,
e considerando che:
- la tensione alla massima potenza di ogni singolo pannello da 85W è di 18,5V
- la corrente alla massima potenza di ciascun pannello e 4,4A
- tensione a circuito aperto di ciascun pannello è 22,20
- corrente di corto circuito 5,13A

ho trovato questo:
SBL1045CT Diode Schottky 45V 10A 3-Pin TO-220

ecco il link:
http://www.ebay.it/itm/SBL1045CT-Diode-S...46052a6624

volevo sapere se ho beccato giusto ed inoltre un consiglio sul montaggio:

saldo ai due spinotti laterali del diodo i cavi positivi provenienti dai pannelli solari,
saldo allo spinotto centrale il cavo che va al regolatore di carica.

ho fatto giusto??? Blush
Hai fatto giusto, ma li stai pagando troppo...
http://www.ebay.it/itm/Diodi-B1045-10A-4...088wt_1163

3,10 euro la coppia, trasporto incluso....
01-10-2012 03:00
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Arcadia Offline
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Citazione:Piervittorio ha scritto:
Citazione:Arcadia ha scritto:
Allora, mi avete convinto.
IL DIODO SA' DA FARE, e visto il costo di 1,69€ mi posso permettere la spesa

ho fatto una ricerca su ebay di un diodo come quello che ha consigliato Andomast,
e considerando che:
- la tensione alla massima potenza di ogni singolo pannello da 85W è di 18,5V
- la corrente alla massima potenza di ciascun pannello e 4,4A
- tensione a circuito aperto di ciascun pannello è 22,20
- corrente di corto circuito 5,13A

ho trovato questo:
SBL1045CT Diode Schottky 45V 10A 3-Pin TO-220

ecco il link:
http://www.ebay.it/itm/SBL1045CT-Diode-S...46052a6624

volevo sapere se ho beccato giusto ed inoltre un consiglio sul montaggio:

saldo ai due spinotti laterali del diodo i cavi positivi provenienti dai pannelli solari,
saldo allo spinotto centrale il cavo che va al regolatore di carica.

ho fatto giusto??? Blush
Hai fatto giusto, ma li stai pagando troppo...
http://www.ebay.it/itm/Diodi-B1045-10A-4...088wt_1163

3,10 euro la coppia, trasporto incluso....
grazie per la segnalazione, vada per questi, ma hanno solo 2 pin, quindi mi servono tutti e due, uno sul cavo positivo di un pannello e l'altro sull'altro. Non riesco a vederli bene dalla foto, ma c'è disegnato sopra il verso, vero?

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01-10-2012 03:23
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Arcadia Offline
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o forse ne basta solo uno e saldo sui due spinotti i cavi provenienti dai pannelli e dall'altra parte saldo il cavo che va al regolatore?

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01-10-2012 03:31
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Piervittorio Offline
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Citazione:ghibli4 ha scritto:
Citazione:Piervittorio ha scritto:
Citazione:ghibli4 ha scritto:
Oppure piu' semplicemente si legge sulla documentazione del pannello se il diodo e' gia' integrato....
Come ho spiegato al primo intervento, i diodi interni alla connection box servono solo a separare le stringhe dello stesso pannello affinchè non si abbiano hotspot tra queste quando il pannello è parzialmente ombreggiato, ma il pannello non viene protetto nella sua interezza da altri pannelli in parallelo (nessun problema, lo ribadisco, in caso di collegamenti seriali... un regolatore di carica di tipo MTTP di buona fattura regge anche 150 volt, ovvero una decina di pannelli in serie...).
http://www.portalsole.it/sezione.php?d=112
Ciao Ghibli, ben lungi da me cercare di convincere qualcuno, nè del resto me ne viene nulla in tasca.
Tuttavia il link che hai postato non prova nulla, se non la scarsa competenza di chi ha fatto il test: gli strafalcioni sono tali e tanti, che diventa difficile elencarli tutti.
Potremmo partire con la demenziale idea di utilizzare fusibili al posto di diodi, quando i primi proteggono semplicemente dalle sovracorrenti da corto circuito, ma nulla possono contro le correnti di ritorno (a quel punto, tanto varrebbe metterci una zucchina o un amuleto, al posto dei diodi di separazione...). E comiche appaiono anche le giustificazioni per tale scelta balzana, ovvero il presunto risparmio (un diodo ed un fusibile da auto costano entrambi cifre ridicole, ma un fusiobile serio, di quelli autoriarmanti, costa dieci volte più di un diodo!).
Per non parlare della presunta perdita di potenza a causa dei diodi (un diodo abbassa di qualcosina la tensione, non la corrente, e la dispersione energetica che causa, in forma di leggera dissipazione termica sul diodo stesso, è più o meno la stessa conseguente una cacca di mosca su una cella del pannello...).
Ma la cosa più comica è che per fare questa 'prova' collega una lampada alogena sovradimensionata (ovvero un basso carico resistivo), dimenticando che la corrente, come l'acqua, segue la via di minor resistenza...
Ovviamente la lampada ha un carico inferiore rispetto al pannello ombreggiato che in quel contesto non avrà alcuna corrente di ritorno ma anzi qualcosa produrrà, ma nel momento in cui anzichè la lampada colleghi un regolatore di carica, che offre ben altra resistenza, ecco che IN QUELLA SITUAZIONE (che è quella che si ha nell'uso reale) avrai le correnti di ritorno.

Comunque, per chi non si fida di quanto scrivo, qui c'è una bellissima presentazione della AIET, tenutasi dal direttore tecnico della Isofoton, uno dei principali produttori europei, che spiega tutto sui pannelli, dalla costruzione all'installazione.

http://www.aeit-bo.ing.unibo.it/archivio...feroli.pdf

In particole, per chi non volesse leggersela tutta, estraggo un passaggio alla voce 'ombreggiamento':

<Una la cella ombreggiata, comportandosi da diodo
in polarizzazione inversa, sarà soggetta alla
tensione prodotta da tutte le altre celle in serie ad
essa collegate, la quale risulta nettamente
superiore alla tensione di perforazione del diodo.
Quando un diodo in polarizzazione inversa viene
sottoposto a tensioni che superano la tensione di
perforazione della giunzione avviene il fenomeno di
scarica, per cui una corrente elevata attraversa la
giunzione per un breve periodo di tempo,
surriscaldando la cella che si danneggia in breve
tempo. Tali tipologie di danneggiamenti parziali
sono chiamati hot-spot.
L’uso di diodi di protezione o by-pass riduce il
rischio di riscaldamento delle celle ombreggiate,
limitandone la corrente che le attraversa ed
evitandone, in tal modo, la rottura.>
01-10-2012 06:38
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Piervittorio Offline
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Pannelli solari in serie o parallelo
Citazione:Arcadia ha scritto:
o forse ne basta solo uno e saldo sui due spinotti i cavi provenienti dai pannelli e dall'altra parte saldo il cavo che va al regolatore?
No, assolutamente.... ti servono tutti e due, devi tagliare il positivo di ogni pannello e inserire il diodo. Lo saldi e poi ricopri con del termorestringente. Il verso è indicato sul diodo.
01-10-2012 06:42
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