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CENTOTRUCCHI IN BARCA
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MUFFA A BORDO

by Williwaw


L’ambiente confinato, l’aria umida, la scarsa circolazione, l’abbondanza di materiali organici, come legno, tessuti e pelle, rendono facile il formarsi di muffe. Oltre all’effetto sgradevole, queste emanano un odore persistente e penetrante, difficile da eliminare.
La loro formazione può essere prevenuta migliorando la ventilazione a bordo, tuttavia quando hanno attecchito sui rivestimenti della barca possono essere rimosse e lo spiacevole tanfo ridotto o eliminato passando sulle superfici interne uno straccio imbevuto di una soluzione di aceto ed acqua, nel rapporto di ¼.
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10-02-2014 20:45
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PREVENZIONE DELLA MUFFA

by Williwaw

In ambienti molto umidi, la presenza di condensa può causare la formazione di muffe, che impregnano l’ambiente di un odore fastidioso e persistente. Una soluzione di aceto al 20% (una parte di aceto bianco e 4 di acqua), passata con una spugnetta sulle superfici suscettibili di ammuffimento, impedirà lo sviluppo delle ife. Questa soluzione è utilissima in particolare nei frigo di bordo, sulle paratie soggette a condensa, sulle tendine arrotolabili dei boccaporti. La stessa soluzione, passata sulle calzature di pelle che vengono lasciate in barca, eviterà di vederle trasformate in un ammasso di ife verdastre.
Da ricordare infine che essa è capace anche di togliere l’odore di gasolio dalle sentine motore !!!

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27-02-2014 20:06
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FISSARE UN TELEVISORE A SCHERMO PIATTO

by Williwaw

Un vero purista non accetterà mai l’idea di avere un televisore a bordo. Tuttavia non appena avrà moglie e, peggio, bambini, dovrà arrendersi all’idea che contemplare le stelle dell’Orsa non è il passatempo preferito della popolazione di età fra i cinque ed i 15 anni, e che convincere la moglie a trascorrere le vacanza in un luogo stretto, caldo e senza in confort di una casa, richiede alcuni compromessi.
Ma dove ficcarlo, questo malefico aggeggio?.
Innanzitutto che sia piatto. Sia lode alla tecnologia che ne ha resole dimensioni accettabili. Tuttavia lo vogliamo anche meno fastidioso, anche otticamente, possibile.
Le soluzioni sono diverse:
1. E’ possibile fabbricare con della lega leggera
una staffa ad L da fissare ad una mensola o al soffitto. Impiegando dei galletti al posto dei bulloni potremo rimuovere l’odiato oggetto una volta sbarcata la ciurma.
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2. Una soluzione raffinata è quella di predisporre una staffa incernierata sulla paratia di un armadio. Al bisogno basterà aprire la porta dello scaffale e ruotare all’esterno la staffa con il televisore.
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3. Se non vi dispiace, potete avvitare
direttamente lo schermo sulla paratia del quadrato. Scegliendo la posizione giusta potrete prelevare la corrente da una utenza della cabina adiacente, come un faretto o una plafoniera.
4. Anche l’albero passante vi offre un comodo
supporto. Vi si può fissare una rotaia da spi con un cursore rotante e scorrevole. In alternativa una bella fascia di gomma o di velcro avvitata al retro dello schermo può cingere strettamente l’albero, creando un
appoggio sicuro, regolabile in altezza ed angolo di rotazione, facilmente rimovibile.
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03-03-2014 23:30
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QUADRI A BORDO

by Williwaw

Un bel quadro, magari una marina, una barca a vela classica o una foto di famiglia, possono illuminare e rendere più piacevole il vostro quadrato. Tuttavia vanno prese alcune precauzioni.
Innanzitutto il vetro va sostituito con plexiglas, meglio se antiriflesso. Il plexiglas può essere agevolmente tagliato con un taglierino, passato e ripassato più volte .
Va poi evitato che il quadro dondoli con il rollio, sia perché può staccarsi che per evitare antiestetici graffi sulle paratie. Questo può essere fatto sia avvitando la cornice nei quattro angoli con viti di bronzo che, in modo meno invasivo, fissando negli angoli , sul retro della cornice, e sulla paratia, dei frammenti di velcro.

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SPECCHI

by Williwaw

Se si hanno donne a bordo, di qualunque età, uno specchio di dimensioni sufficienti per prepararsi per una serata a terra o una cena in barca di amici, è indispensabile. Naturalmente uno specchio in cristallo è pesante, pericoloso, sensibile all’umidità, richiede robusta ferramenta per il fissaggio.
Sono in vendita nei grandi magazzini di ferramenta specchi in plastica metallizzata, sottili e leggeri, da tagliare a metraggio. Possono essere tagliati con un semplice taglierino ed i bordi smussati con carta vetrata fine. Per fissarli alle porte degli armadi di bordo o alla paratia del bagno è sufficiente del semplice silicone, il che li rende facilmente rimovibili senza danni in caso di necessità. Io ne ho messi in tutti gli armadi, con grande gioia della rappresentanza femminile della famiglia.

.png  2014413225421_specchio png.png (Dimensione: 28,6 KB / Download: 287)
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STIVARE BIANCHERIA ED ABITI

by Williwaw

Biancheria, asciugamani, abiti poco delicati, pigiami, pullovers, possono essere conservati all’interno di federe per cuscini. In questo modo non occupano spazio extra, sono a portata di mano, ben divisi, e sono utilizzabili anche come cuscini.

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RE: CENTOTRUCCHI IN BARCA
UNA CABINA IN PIU’
by Williwaw


La vostra barca ha due cabine e vi arrivano degli ospiti inattesi o gli amici dei figli? Ecco che si monta il supporto di emergenza e si trasforma il quadrato in letto aggiuntivo. Certo può andare per una notte, ma la mancanza di privacy, l’andirivieni in quadrato, la luce che proviene dal tambucio e dai finestrini laterali, rendono la sistemazione assai disagiata. Quello che vi occorre è una cabina in più!
Peraltro passare dal cantiere ed acquistare una barca nuova può rivelarsi una scelta poco pratica. Conclusione: fabbrichiamocela. E’ molto più semplice di quanto non possiate immaginare. Acquistate del tessuto da spinnaker leggero (venduto a metraggio a prezzi modesti nei negozi di plastiche), da tagliare a misura in modo da delimitare la cuccetta di fortuna in quadrato. Il telo potrà essere fissato al soffitto con velcro o con delle belle ventose. In basso sarà fissato, con lo stesso sistema al mobile della cucina o del carteggio, o al tavolo del quadrato chiuso. In questo modo chi dorme in quadrato avrà una riservata alcova, protetta dalla luce in eccesso e dagli sguardi degli altri ospiti. Il tutto potrà essere facilmente rimosso una volta cessata l’emergenza e ripartiti gli ospiti.]

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RE: CENTOTRUCCHI IN BARCA
VENTILAZIONE DEGLI INTERNI
by Williwaw

Durante l’inverno è indispensabile che l’aria circoli nell’interno della barca, al fine di evitare la formazione di muffe, cattivi odori, danni alle tappezzerie ed agli impianti elettrici. Non sempre peraltro è possibile o desiderabile aprire nuove prese d’aria. Ad esempio sui tambuci a scorrimento non si può installare un Tannoy che ne impedirebbe il funzionamento. In questi casi si può fissare dall’interno, in corrispondenza delle fessure di ventilazione, una di quelle ventole che sono impiegate per il raffreddamento dei computer. A parte il fatto generalmente ognuno di noi ha qualche vecchio PC inattivo, è possibile averle in regalo da un riparatore o acquistarle a costi minimi. Sui fori previsti per le viti, si può montare una piccola staffa in plastica da agganciare alla feritoia. L’alimentazione può essere affidata alla corrente di bordo o, ancora meglio, ad un pannellino solare collegato direttamente alla ventola, senza regolatore o passaggio dalle batterie. In presenza di irraggiamento, e con velocità proporzionale ad essa, la ventolina aspirerà dall’interno un discreto flusso d’aria. Questa soluzione, volante e facilmente rimovibile, rende più confortevole anche la permanenza a bordo in caso di pioggia, evitando l’eccessiva umidità e la condensa.

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RE: CENTOTRUCCHI IN BARCA
BOTTIGLIE FRESCHE A TAVOLA
by Williwaw

In molti tavoli del quadrato sono previsti dei contenitori per bottiglie. La sede è ideale, permette di raggiungere rapidamente le bottiglie, che nel loro alloggiamento non rischiano di volare via alla prima rollata e non ingombrano. Questa sistemazione può essere sfruttata anche per mantenere fresche le bibite durante i pasti. Sarà necessario procurarsi un rotolo di espanso autoadesivo sottile, con il quale rivestirete l’interno del contenitore, incluso il coperchio. Se ne trova di perfetto nei bricocenter, prodotto per isolare i vani dei termosifoni. In questo modo otterrete un ripostiglio coibentato capace di mantenere fresche le bottiglie. Ancor meglio inserendo un blocchetto di ghiaccio secco al suo interno.

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RE: CENTOTRUCCHI IN BARCA
UNA STUFA D’ARGILLA
by Williwaw

Tutti conoscono il trucco del sistema del mattone sul fornello, che consente di conservare più a lungo il calore. Un sistema più efficiente, con minore consumo di gas, è quello che puà essere costruito con una serie di due o tre vasi d’argilla, di quelli per le piante, di calibro crescente. Facendo passare attraverso il foro di drenaggio una asta filettata, i vasi vengono uniti mediante rondelle e bulloni. L’asta metallica si scalda e trasmette il calore all’aria contenuta nel vaso più interno. Il progressivo riscaldamento lascia progressivamente fluire l’aria nei vasi più esterni. Questa stufa appoggiata sul fornello emette un calore dolce e diffuso, tenendo la fiamma del fornello al minimo.
In caso di necessità per scaldare la stufa può anche essere adoperata una candela.

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RE: CENTOTRUCCHI IN BARCA
RENDERE PIU’ EFFICACE L’ANTIVEGETATIVA 1
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La vostra antivegetativa può essere potenziata e la vostra carena resa sgradevole ad alghe e molluschi aggiungendo all’antivegetativa un sacchetto di peperoncino piccante in polvere. Ovviamente il sistema è perfetto con antivegetative rosse o marroni , ma poco accettabile esteticamente con quelle bianche.

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RE: CENTOTRUCCHI IN BARCA
RENDERE PIU' EFFICACE L'ANTIVEGETATIVA 2
by Williwaw

Trattare le eliche può essere frustrante dal punto di vista dei risultati. Un trucco efficace è quello di ricoprirle di lanolina anidra, in uno spesso strato. Anche i grassi sintetici funzionano, mentre sono da evitare quelli organici.

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RE: CENTOTRUCCHI IN BARCA
Nota tecnica per poter utilizzare i vecchi link riportati in calce ad ogni post.

Riscrivete il link sostituendo la prima parte
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=XXXXX
con
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RE: CENTOTRUCCHI IN BARCA
LUBRIFICARE LE GUARNIZIONI DEL BAGNO I
by Williwaw

Le toilettes delle barche hanno un meccanismo di evacuazione semplice ed efficace, ma delicato e soggetto a problemi in caso di scarsa tenuta delle guarnizioni in gomma. L’impiego saltuario, l’acqua di mare, i materiali organici, l’ammoniaca contenuta nelle urine, contribuiscono a rovinare le guarnizioni delle pompe. Per mantenerle morbide e lubrificate è sufficiente, una volta a settimana, versare un po’ di olio vegetale nella tazza e pompare fino ad evacuarlo completamente. Va bene qualsiasi tipo di olio, anche quello che viene sgocciolato dal tonno sottolio, l’olio per neonati, quello di semi o d’oliva della cambusa.

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RE: CENTOTRUCCHI IN BARCA
PULIRE LA LINEA D’ACQUA E LA CARENA SENZA BAGNARSI
by Williwaw

Ripulire la linea di galleggiamento e la carena richiede generalmente un bagno in acque non sempre calde e pulite. Anche l’impiego di un barchino può essere utile, ma in banchina, con spazi ridotti, anche questa soluzione non è sempre praticabile. Sono in vendita nei negozi di articoli per la pulizia, dei lunghi spazzoloni estensibili il cui tratto finale è angolabile e fissabile con un galletto ed una ghiera. In questo modo, dalla coperta, con un movimento di su e giù sarà possibile ripulire alla perfezione la linea di galleggiamento e larga parte della carena. Può essere fissata al tratto distale anche una lunga spazzola tergi vetri, capace di pulire la carena anche dal vellutello.

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RE: CENTOTRUCCHI IN BARCA
PULIRE IL TEAK SENZA FATICA
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Pulire il teak è un lavoro faticoso. Anche se sono in commercio molti prodotti che dovrebbero facilitare l’impresa, l’olio di gomito resta l’ingrediente fondamentale.
Una spazzola morbida, adoperata ortogonalmente alle venature del legno consente di rimuovere lo sporco senza danni. Tuttavia questo presuppone l’uso di abbondantissime quantità di acqua, con il risultato di avere impegnate entrambe le mani, l’una con la spazzola e l’altra con il tubo. Indubbiamente la posizione è faticosa e si rischia di pulire il legno per sporcare la vetroresina e l’opera morta, con il risultato di moltiplicare il lavoro.
E’ possibile auto costruirsi una spazzola specifica. Si sceglie una spazzola morbida in legno, che viene forata con un trapano al centro. Sul foro viene montato un porta gomma, cui si collega il tubo di afflusso dell’acqua, che può essere dolce (ma con il risultato di attirarsi le ire dei vicini di pontile e degli ormeggiatori del porto, e dilapidando una preziosa risorsa), o marina, impiegando una piccola pompa sommersa (vedi presa a mare volante).
In questo modo la stessa mano spazzolerà e risciacquerà, riducendo la fatica e migliorando il risultato.
Al termine del lavoro, a coperta pulita, un breve risciacquo con acqua dolce completerà l’opera.
Su superfici molto ampie, avendo cura che la spazzola sia molto morbida, può essere adoperata anche una spazzola rotante per auto, nel cui serbatoio può essere aggiunto del detergente neutro delicato.

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RE: CENTOTRUCCHI IN BARCA
EVITARE LE INFESTAZIONI DA PAPPHICIUS FARINAE
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La farina, il riso, la pasta ed in genere i cereali possono essere infestate da piccoli coleotteri bruni, che a Napoli sono chiamati familiarmente pappici. Si tratta di minuscoli animaletti, di dimensioni introno ai due millimetri, appassionati di carboidrati, che a loro non solo non danno problemi di sovrappeso (sono velocissimi!), ma evidentemente stimolano le attività sessuali: si riproducono infatti a velocità vertiginosa.
L’invasione di queste bestioline non è solo fastidiosa, ma rischia di costringervi a buttare a mare le vostre provviste di bordo, magari in crociera e lontano da un negozio di alimentari, con gravi conseguenze.

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La prevenzione si avvantaggia della conservazione dei cibi in scatole ermetiche. Le buste di plastica, anche sigillate, sono invece inutili: i nostri amici sono in grado di perforarle e penetrare all’interno.

Un sistema di prevenzione semplicissimo ed efficace si basa sull’impiego delle foglie di alloro. Mettete alcune foglie di alloro nel contenitore della farina o della pasta, ben chiuso, e sarete al riparo dalla infestazione.
Se invece temete che la vostra farina, il riso o la pasta possano essere stati contaminati, ma gli animaletti non sono ancora visibili, è possibile sterilizzare i cibi passandoli in un forno a microonde per 20 secondi.

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RE: CENTOTRUCCHI IN BARCA
ACCENDIGAS
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Un accendigas a bordo è indispensabile, sia per i fornelli, che per fondere gli estremi dei cavi in sintetico.
Un consiglio banale ma utile è quello di adoperare accendigas ricaricabili con un lungo estremo flessibile. Eviterete di bruciarvi le dita durante la preparazione delle cime e potrete agevolmente accendere oltre ai fornelli anche i bruciatori dei forni a gas, che sono difficili da raggiungere.

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RE: CENTOTRUCCHI IN BARCA
UNA AUTENTICA PIZZA NAPOLETANA
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I piccoli forni a gas delle nostre barche hanno il difetto di produrre un calore disomogeneo, con aree più calde ed altre meno. Questo fa sì che siano utilizzabili per scaldare i cibi o per preparazioni che non richiedono un calore costante e diffuso. A fare le spese di questi difetti sono soprattutto le nostre amate pizze napoletane, le tielle imbottite o il pane.
Esiste però una soluzione semplice ed economica: Innanzi tutto dovete procurarvi una piastra di materiale refrattario di dimensioni simili a quelle della grata scorrevole del forno.
A questo punto con il trapano forate la piastra sui due lati (due fori per lato sono sufficienti). Mediante filo d’acciaio fissate la piastra alla grata scorrevole. In questo modo il forno scalderà la piastra di refrattario che restituirà il calore in modo omogeneo e costante. Le vostre pizze potranno essere cotte direttamente sulla piastra, con l’effetto di una autentica cottura a legna.

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