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Vang vs trasto randa - Versione stampabile

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Vang vs trasto randa - edramon - 06-10-2014 17:49

Si vedono sempre più barche, anche d'impronta sportiva, aver eliminato il trasto randa.
A me lo trovo utile anche sul mio Oceanis 323, che di sportività ha poco, quindi mi sembra un sacrilegio che barche costose non lo montino.
Ho un caro amico e stimato velista che dice: ma che importa, per supplire al trasto basta un vang potente!
Opinioni?


RE: Vang vs trasto randa - mckewoy - 06-10-2014 18:02


IMHO, hai ragione tu


RE: Vang vs trasto randa - zankipal - 06-10-2014 18:05

In teoria il vang e il trasto hanno funzioni diverse, ma magari si può sopperire, il problema è strambare con ventone Smile


RE: Vang vs trasto randa - st00042 - 06-10-2014 18:18

Io ho scelto la barca che ho proprio per il trasto in pozzetto che corre da un pramare all'altro.
Mi permette di avere in mano sia la scotta randa che la regolazione del carrello.
In caso di raffica scarrello sottovento senza modificare lo svergolamento, se non basta lasco anche la scotta.
Inoltre la scotta agisce all'estremità del boma sullo stesso punto di forza della balumina.
Il vang invece fa forza in un punto molto vicino all'albero, i trasti in tuga un po' più distanti.
E' anche vero che il trasto corto sulla tuga forse offre comunque una regolazione ridotta e meno immediata percui tanto vale risparmiare (per il cantiere) eliminandolo.
Ormai stanno eliminando anche i carrelli del genoa/fiocco. Vedi ultimo Jeanneau.


RE: Vang vs trasto randa - tiger86 - 06-10-2014 18:26

Con il vang ovviamente si può controllare lo svergolamento anche di bolina, sopperendo al ruolo del trasto, importante sarebbe che fosse molto potente e ancor meglio se gestibile dal randista.
In ogni caso se l'armo fosse questo bisognerebbe che a scotta tutta cazzata boma quasi al centro, la randa risultasse svergolata il giusto, e questo dipende dalla regolazione del sartiame, dal lavoro con il paterazzo ma anche dal progetto della randa.


RE: Vang vs trasto randa - utente non piu' attivo - 06-10-2014 18:28

In crociera è comodo non averlo, ma in regata il trasto è di indubbia utilità.
Povero me che non ho ne il trasto e ne il vang rigido


RE: Vang vs trasto randa - edramon - 06-10-2014 18:29

(06-10-2014 18:18)st00042 Ha scritto:  Io ho scelto la barca che ho proprio per il trasto in pozzetto che corre da un pramare all'altro.
Mi permette di avere in mano sia la scotta randa che la regolazione del carrello.
In caso di raffica scarrello sottovento senza modificare lo svergolamento, se non basta lasco anche la scotta.
Inoltre la scotta agisce all'estremità del boma sullo stesso punto di forza della balumina.
Il vang invece fa forza in un punto molto vicino all'albero, i trasti in tuga un po' più distanti.
E' anche vero che il trasto corto sulla tuga forse offre comunque una regolazione ridotta e meno immediata percui tanto vale risparmiare (per il cantiere) eliminandolo.
Ormai stanno eliminando anche i carrelli del genoa/fiocco. Vedi ultimo Jeanneau.

Io sono daccordo con te!


RE: Vang vs trasto randa - einstein - 06-10-2014 19:26

(06-10-2014 18:29)edramon Ha scritto:  
(06-10-2014 18:18)st00042 Ha scritto:  Io ho scelto la barca che ho proprio per il trasto in pozzetto che corre da un pramare all'altro.
Mi permette di avere in mano sia la scotta randa che la regolazione del carrello.
In caso di raffica scarrello sottovento senza modificare lo svergolamento, se non basta lasco anche la scotta.
Inoltre la scotta agisce all'estremità del boma sullo stesso punto di forza della balumina.
Il vang invece fa forza in un punto molto vicino all'albero, i trasti in tuga un po' più distanti.
E' anche vero che il trasto corto sulla tuga forse offre comunque una regolazione ridotta e meno immediata per cui tanto vale risparmiare (per il cantiere) eliminandolo.
Ormai stanno eliminando anche i carrelli del genoa/fiocco. Vedi ultimo Jeanneau.

Io sono daccordo con te!
Argomento già più volte toccato: scarrellare sotto raffica è sempre una buona manovra, ma non ottimale, poiché è vero che si riduce potenza diminuendo l'angolo di incidenza, ma non si aumenta lo svergolamento, anzi, con la rotaia del trasto diritta, più si scarrella e più si tende la balumina, che è l'opposto a cui si vuole arrivare.

Sempre in caso di raffica, scotta permettendo, non è un male che il vang ti dia un po' di tolleranza, così si apre la parte alta della randa.

Il trasto in tuga ha lo svantaggio di essere più duro a regolarsi, poiché il carico sulla scotta è quasi doppio di quello in varea, ma per quanto riguarda l'angolo di spostamento, sopra e sottovento, direi che è pari o maggiore di quello in pozzetto.
ciao


RE: Vang vs trasto randa - osef - 06-10-2014 19:39

Ė da ricordare inoltre che il vang serve ad appiattire ulteriormente la randa, tirando (oltre che ad abbassarlo) il boma contro l' albero. Questo flettendosi (con la giusta regolazione delle sartie basse) smagrisce la vela. Questo il trasto non lo fa. Ma pe me servono entrambi.


RE: Vang vs trasto randa - faberroma - 06-10-2014 19:53

(06-10-2014 19:39)osef Ha scritto:  Ė da ricordare inoltre che il vang serve ad appiattire ulteriormente la randa, tirando (oltre che ad abbassarlo) il boma contro l' albero. Questo flettendosi (con la giusta regolazione delle sartie basse) smagrisce la vela. Questo il trasto non lo fa. Ma pe me servono entrambi.

Anche io ho sempre pensato/saputo questo.
Poi ho letto un intervento di Albert che mi ha spiazzato.
Lui spiega che cazzando il vang il boma scende stirando la vela lungo l'asse verticale, quindi aumentando il grasso.
Per smagrirla bisogna lavorare su paterazzo e tesabase.
Io ho preso per vangelo le parole di albert, ovviamente ?
F


RE: Vang vs trasto randa - einstein - 06-10-2014 20:30

(06-10-2014 19:39)osef Ha scritto:  Ė da ricordare inoltre che il vang serve ad appiattire ulteriormente la randa, tirando (oltre che ad abbassarlo) il boma contro l' albero. Questo flettendosi (con la giusta regolazione delle sartie basse) smagrisce la vela. Questo il trasto non lo fa. Ma pe me servono entrambi.
Giusto se si tratta di alberi flessibili, ma con i pali si finisce per chiudere la balumina e quindi dare più potenza.
ciao


RE: Vang vs trasto randa - sailyard - 06-10-2014 20:35

Che bella la vela ! Ogni risposta può essere quella giusta !


RE: Vang vs trasto randa - Mr. Cinghia - 06-10-2014 20:41

(06-10-2014 20:35)sailyard Ha scritto:  Che bella la vela ! Ogni risposta può essere quella giusta !

Ma soprattutto ogni barca, ogni armo, ogni vela hanno regolazioni molto differenti e rispondono in modo diverso.


RE: Vang vs trasto randa - Mr. Cinghia - 06-10-2014 20:42

L'esempio è: il vang cazzandolo flette l'albero...
Si... Sul laser... Ma sull'oceanis 332 con il baobab in alluminio... Cazza cazza ragazzo mio.


RE: Vang vs trasto randa - tiger86 - 06-10-2014 21:51

Infatti non è tanto una questione di dimensioni ma di proporzioni.
Sulla classica barca da crociera l'albero ha un profilo molto grosso non solo rispetto alla sua altezza (snellezza) ma anche rispeto la dimensione della randa e quindi delle relative forze in gioco sulle scotte.

Anche sui meteor, che non sono ne derive ne croceroni, i vecchi alberi in alluminio anodizzato giallo si imbananano abbastanza spingendo con il boma (cazzando vang) mentre quelli nuovi, grigi per intendersi, è molto più difficile imbananarli con il vang.

Quindi, come dice mrCinghia, tutto dipende...

Sul discorso di Einstein di svergolare, a tavolino non fa una piega, sul campo ho provato più volte ma non ho mai avuto soddisfazione. Alla fine con vento forte scarrellare sulla raffica ha sempre il suo perchè.
E comunque anche il parallelismo dello slot ha sempre il suo perché. Wink


RE: Vang vs trasto randa - utente non piu' attivo - 06-10-2014 22:19

(06-10-2014 19:53)faberroma Ha scritto:  
(06-10-2014 19:39)osef Ha scritto:  Ė da ricordare inoltre che il vang serve ad appiattire ulteriormente la randa, tirando (oltre che ad abbassarlo) il boma contro l' albero. Questo flettendosi (con la giusta regolazione delle sartie basse) smagrisce la vela. Questo il trasto non lo fa. Ma pe me servono entrambi.

Anche io ho sempre pensato/saputo questo.
Poi ho letto un intervento di Albert che mi ha spiazzato.
Lui spiega che cazzando il vang il boma scende stirando la vela lungo l'asse verticale, quindi aumentando il grasso.
Per smagrirla bisogna lavorare su paterazzo e tesabase.
Io ho preso per vangelo le parole di albert, ovviamente ?
F

E questo è un po' come quando si cazza la drizza, non ho mai capito perché si dice che la vela così si smagrisce, anzi, secondo me si ingrassa.
E anche l'intervento di einsteinsul trasto mi conforta, perché ho sempre pensato che scarrellando sotto raffica non sia la manovra migliore, in quanto appunto non si svergola la vela


RE: Vang vs trasto randa - osef - 06-10-2014 22:21

Certo che é relativo (tutto) ma a parità di albero col vang fai piü cose. Anche secondo le andature. Col trasto sposti il punto di tiro della scotta e basta. Ma é molto comodo intervenire su di esso. Soprattutto in solitario.

Si parlava semplicemente della differenza tra i due. Sulle regolazioni si apre un mondo. Per fortuna ed questo il bello.


Vang vs trasto randa - tiger86 - 07-10-2014 10:48

Se si apre un mondo e questo è il bello, ma sui concetti basilari ci dovrebbe essere uniformità. Vang sheeting non è un concetto base


Vang vs trasto randa - tiger86 - 07-10-2014 11:08

(06-10-2014 22:19)utente non attivo Ha scritto:  
(06-10-2014 19:53)faberroma Ha scritto:  
(06-10-2014 19:39)osef Ha scritto:  Ė da ricordare inoltre che il vang serve ad appiattire ulteriormente la randa, tirando (oltre che ad abbassarlo) il boma contro l' albero. Questo flettendosi (con la giusta regolazione delle sartie basse) smagrisce la vela. Questo il trasto non lo fa. Ma pe me servono entrambi.

Anche io ho sempre pensato/saputo questo.
Poi ho letto un intervento di Albert che mi ha spiazzato.
Lui spiega che cazzando il vang il boma scende stirando la vela lungo l'asse verticale, quindi aumentando il grasso.
Per smagrirla bisogna lavorare su paterazzo e tesabase.
Io ho preso per vangelo le parole di albert, ovviamente ?
F

E questo è un po' come quando si cazza la drizza, non ho mai capito perché si dice che la vela così si smagrisce, anzi, secondo me si ingrassa.
E anche l'intervento di einsteinsul trasto mi conforta, perché ho sempre pensato che scarrellando sotto raffica non sia la manovra migliore, in quanto appunto non si svergola la vela
Invece purtroppo sbagli su diverse cose e sono concetti base che sarebbe bene chiarirsi.
In particolare sul discorso che fai sulla drizza. Cazzando la drizza fai almeno due cose,...
La prima: sposti il grasso in avanti, che con vento forte tende a spostarsi indietro e non va bene, e arrotondi il bordo di attacco, sulla randa meno importante ma sulla vela di prua ti consente di timonare più facilmente ma a svantaggio dell'angolo al vento.
La seconda: aumenti la differenza di tensione fra inferitura e balumina, un po' come tu diminuissi la tensione in balumina svergolando, di conseguenza le sezioni piane si appiattiscono.

Poi se vogliamo parliamo anche del resto


RE: Vang vs trasto randa - einstein - 07-10-2014 11:35

(07-10-2014 11:08)tiger86 Ha scritto:  Cazzando la drizza fai almeno due cose,...
La prima: sposti il grasso in avanti, che con vento forte tende a spostarsi indietro e non va bene, e arrotondi il bordo di attacco, sulla randa meno importante ma sulla vela di prua ti consente di timonare più facilmente ma a svantaggio dell'angolo al vento.
La seconda: aumenti la differenza di tensione fra inferitura e balumina, un po' come tu diminuissi la tensione in balumina svergolando, di conseguenza le sezioni piane si appiattiscono.

In questo caso preferisco usare il Cunningham, poiché cazzando drizza, oltre che sull'inferitura, intervengo anche sulla balumina (se pur in maniera meno evidente), compromettendo lo svergolamento, specialmente nella parte alta. Smiley2
ciao