(10-03-2015, 14:41)mimita Ha scritto: I primer raccomandati sono quelli ai cromati . Personalmente ( come tanti costruttori ) preferisco la discatura alla sabbiatura ,anche se ovviamente più rognosa.
I danni di una AV al rame possono essere non " seri " ma definitivi se la lasci !! Viaaaaaa!!
per i primer quelli contentei cromo esavalente ormai non si trovano più per la loro cancerogenia.. forse li trovi ancora in ambito militare.
LA TERRA la madre terra.. non ci sopporta . la nostra economia funziona solo sulla crescita continua siamo un treno lanciato verso il binario morto
Ti dirò di più ( senza nomi ) la barca a cui per noncuranza fu data antivegetativa a base di rame .era la gemella della Verdona di Cino Ricci . Per fortuna se ne è' accorto casualmente ,ma in breve tempo ha lasciato il segno. È' vero che ci sono vernici con quantità di ossidi rameici più o meno caricate,ma per noi " alluministi " deve essere come l'aglio per i vampiri !!
Più in alto sale la .ù fa vedere il posteriore! ( De Montaigne)
La marca c'è e ormai il ciclo epossidico non è più un segreto per nessuno. Per la mia esperienza e' molto più importante la preparazione e come si effettua il ciclo per un risultato ottimale !
Più in alto sale la .ù fa vedere il posteriore! ( De Montaigne)
Ho finalmente fatto alare la barca per iniziare il ciclo di sabbiatura/riverniciatura.
Dopo averla ben pulita ho trovato un bel po' di simpatiche sorprese:
Quanto mi devo preoccupare da 1 a 10?
È quasi sicuro che l'AV vecchia, ancora visible in alcuni punti, fosse al rame. Può giustificare tali fenomeni di corrosione? Nel senso... Dopo averla rimossa e rifatto tutto nuovo posso smettere di preoccuparmi?
Se la rimuovi completamente e' chiaro che tu rimuovi anche il problema. Se invece ci fossero altre cause cerca di sopperire con qualche zinco ( senza esagerare ) nei punti nevralgici.
Ti spiego brevemente come fanno i cantieri per far si che la protezione data dal ciclo epossidico sia efficace.
Primer e leggerissima carteggiatina a secco,applicazione di stucco epoxi con spatola dentata .successiva rapida ripassata con stucco a spatola liscia da riempire i solchi lasciati dalla dentatura ,in tal modo lo spessore di protezione diventa uniforme. Cosa di non secondaria importanza,poi aggiustatura con carteggiatina e spessore intermedio epoxi a spruzzo ( tipo plastolite ) poi primer e antivegetativa ....IMHO ?
Più in alto sale la .ù fa vedere il posteriore! ( De Montaigne)
La barca verrà completamente sabbiata (con garnet) , quindi non resterà traccia di nulla.
Il lavoro di stuccatura lo farà il cantiere e li mi fido.
Zinchi ne ho sempre avuti 3, due a poppa e uno a prua.
Impianto elettrico tutto isolato.
Rimangono le dispersioni da Imarroncinichegalleggiano.... e il metallo della palina che blocca il pontile galleggiante.
Quello che mi consola è che le zone che avevo già trattato io l'anno scorso, a macchie di leopardo, hanno tenuto.
I fenomeni di ossidazione nuovi sono tutti in zone che l'anno prima sembravano a posto superficialmente.
10-05-2015, 13:49 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-05-2015, 13:58 da falanghina.)
Se vuoi fare una cosa eterna, ci sarebbe.
La teflonatura sull'alluminio.
E' un procedimento che viene utilizzato per la bulloneria delle piattaforme; ho visto dopo 30 anni i risultati: strabilianti.
Ha due controindicazioni:
- E' caro come il fuoco: uno sproposito
- Poi non si riesce a mettere l'AV ma con una spugnetta togli tutto: la barca diventa come l'interno di una padella antiaderente.
Sull'opera viva, potresti concludere con fiorettatura meccanica e vernice trasparente (zapponatura). E' una figata megagalattica.
PS
Del teflon, puoi scegliere anche il colore.
E' un procedimento che funziona solo per il metallo.
(10-05-2015, 13:49)falanghina Ha scritto: Se vuoi fare una cosa eterna, ci sarebbe.
La teflonatura sull'alluminio.
E' un procedimento che viene utilizzato per la bulloneria delle piattaforme; ho visto dopo 30 anni i risultati: strabilianti.
Ha due controindicazioni:
- E' caro come il fuoco: uno sproposito
- Poi non si riesce a mettere l'AV ma con una spugnetta togli tutto: la barca diventa come l'interno di una padella antiaderente.
Sull'opera viva, potresti concludere con fiorettatura meccanica e vernice trasparente (zapponatura). E' una figata megagalattica.
PS
Del teflon, puoi scegliere anche il colore.
E' un procedimento che funziona solo per il metallo.
Per una barca del valore di 5-6000 € direi che il trattamento è un tantino sproporzionato
(10-05-2015, 13:49)falanghina Ha scritto: Se vuoi fare una cosa eterna, ci sarebbe.
La teflonatura sull'alluminio.
E' un procedimento che viene utilizzato per la bulloneria delle piattaforme; ho visto dopo 30 anni i risultati: strabilianti.
Ha due controindicazioni:
- E' caro come il fuoco: uno sproposito
- Poi non si riesce a mettere l'AV ma con una spugnetta togli tutto: la barca diventa come l'interno di una padella antiaderente.
Sull'opera viva, potresti concludere con fiorettatura meccanica e vernice trasparente (zapponatura). E' una figata megagalattica.
PS
Del teflon, puoi scegliere anche il colore.
E' un procedimento che funziona solo per il metallo.
Per una barca del valore di 5-6000 € direi che il trattamento è un tantino sproporzionato