tensione di carica dell'alternatore
#41
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... in quale caso con motore acceso non si ha passaggio di corrente? Forse quando la tensione raggiunta dalla batteria ricaricata è pari quella del generatore? ...
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Si, ma la corrente in calo mano mano che la batteria si carica fa' si' che il tempo di ricarica si allunga sempre piu' e quindi in pratica non ci si arriva nei normali tempi di funzionamento del motore, non e' quindi un problema reale.
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#42
Beppe222 ha detto:
Se avessero adoperato diodi unigiunzione, ci sarebbe una caduta di tensione do 0,7 volt a corrente quasi nulla, mentre avremmo cadute molto più alte a corrente nominale.
Andrebbe bene al tuo scopo, ma l'indicazione che hanno messo sarebbe fuorviante e inutile.

Se, invece, avessero adoperato diodi schottky, potremmo avere uma caduta di 0,7 volt a corrente nominale, e 0,3-0,4 volt in assenza di corrente.

--------------------------
Allora, ho chiesto informazioni riguardo al separatore di carica Quick
[hide]     [/hide]

questa è la risposta del supporto tecnico:

Buongiorno ,
in merito alla sua richiesta la informo che i diodi sono tradizionali e non Schottky. In merito alla caduta di tensione tipicamente è a 0,7 volt ma può variare in base alla temperatura e alla corrente.
Rimango a disposizione per chiarimenti, distinti saluti

Davide Cicognani
Technical Assistance Manager


Quindi il tipo di separatore della Quick dovrebbe essere in grado di abbassare la tensione dell'alternatore mediamente come serve a me. Giusto?

In alternativa con un solo diodo ho trovato questi modelli:
./
./
./

possono andare?
Se si, inserisco il diodo in serie lungo il cavo di uscita dell'alternatore con il catodo rivolto verso la batteria?
Avrà bisogno di essere montato su un dissipatore di calore, che essendo comunque positivo dovrà essere protetto da contatti accidentali?
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#43
Leggo che i Quick hanno un terminale S per compensare la caduta di tensione causata dai diodi; basta che questo terminale S non lo colleghi all'alternatpore ed ecco che hai tutta la caduta di 0.7/1 V tipica dei diodi.
Io almeno l'ho capita così
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#44
(14-02-2018, 17:31)gennarino Ha scritto: Beppe222 ha detto:
Se avessero adoperato diodi unigiunzione, ci sarebbe una caduta di tensione do 0,7 volt a corrente quasi nulla, mentre avremmo cadute molto più alte a corrente nominale.
Andrebbe bene al tuo scopo, ma l'indicazione che hanno messo sarebbe fuorviante e inutile.

Se, invece, avessero adoperato diodi schottky, potremmo avere uma caduta di 0,7 volt a corrente nominale, e 0,3-0,4 volt in assenza di corrente.

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Allora, ho chiesto informazioni riguardo al separatore di carica Quick
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questa è la risposta del supporto tecnico:

Buongiorno ,
in merito alla sua richiesta la informo che i diodi sono tradizionali e non Schottky. In merito alla caduta di tensione tipicamente è a 0,7 volt ma può variare in base alla temperatura e alla corrente.
Rimango a disposizione per chiarimenti, distinti saluti

Davide Cicognani
Technical Assistance Manager


Quindi il tipo di separatore della Quick dovrebbe essere in grado di abbassare la tensione dell'alternatore mediamente come serve a me. Giusto?

In alternativa con un solo diodo ho trovato questi modelli:
./
./
./

possono andare?
Se si, inserisco il diodo in serie lungo il cavo di uscita dell'alternatore con il catodo rivolto verso la batteria?
Avrà bisogno di essere montato su un dissipatore di calore, che essendo comunque positivo dovrà essere protetto da contatti accidentali?

Hai fatto 4 domande, e le risposte sono 4 SI.

In particolare, riguardo ai diodi, quelli vanno bene, ma ce ne sono anche tanti altri.

Va utilizzato un dissipatore "generoso", che va isolato bene da massa.

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Non accontentarti dell'orizzonte, ma cerca l'infinito!
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#45
(14-02-2018, 18:02)matteo Ha scritto: Leggo che i Quick hanno un terminale S per compensare la caduta di tensione causata dai diodi; basta che questo terminale S non lo colleghi all'alternatpore ed ecco che hai tutta la caduta di 0.7/1 V tipica dei diodi.
Io almeno l'ho capita così
Vero.
Ma visto che non è di interesse, in questo caso, separare elettricamente le due batterie, con 10 euro di diodo+dissipatore si risolve un problema, rispetto ai (quanti?) 100 ... 200 euro di un separatore commerciale.

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Non accontentarti dell'orizzonte, ma cerca l'infinito!
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#46
Bene, installerò un diodo con dissipatore.
Grazie a tutti ed in particolare a Beppe222 per la costanza..
B.V.
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#47
Salve, riprendo questa discussione per riferirne il risultato.
Ho inserito il diodo a giunzione al silicio con caduta di tensione diretta massima di 1,35v. (Diodo Vishay VS-72HFR120),
ed ho rilevato le seguenti misurazioni: in un range di giri tra 1,500 e 3000 la tensione a valle del diodo era tra 14,7 e 15,3 v.
praticamente come prima.
Ho inserito in serie un secondo diodo pensando che questo avrebbe aumentato la caduta di tensione, ma il risultato non è cambiato.
Poi ho notato che questo test era effettuato sempre con batterie già cariche, con l'amperometro che indicava un passaggio di corrente bassissimo o non rilevabile (amperometro analogico poco sensibile), quindi ho scaricato le batterie oltre il 50% e ho riavviato. A questo punto durante la ricarica l'amperometro indicava una corrente di circa 22 A. (che andava lentamente diminuendo a mano a mano che le batterie si ricaricavano) mentre la tensione di carica era intorno ai 13,0 / 14,0 V. per poi tornare sopra i 15 V. a ricarica avvenuta.
Conclusioni e dubbi:
I diodi inseriti effettivamente producono una caduta di tensione ma solo quando c'è un consistente passaggio di corrente cioè a batterie scariche (come se fossero dei resistori?).
Inserire diodi per sopperire al malfunzionamento del regolatore interno del generatore ha risolto solo in parte il problema di partenza: il sistema funziona bene da limitatore durante la ricarica, ed è già un risultato, ma non funziona a batterie cariche, ad esempio quando si lascia la Imarroncinichegalleggiano...., durante una lunga smotorata, ecc..
E qui il cerchio si richiude su una delle domande iniziali: quanto può essere dannoso tenere un batteria carica sotto una tensione di 15,2 V. ?
Grazie a tutti e B.V.
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#48
Nei diodi a differenza dei resistori non c'è diretta proporzionalità tra corrente e caduta di tensione (vale grosso modo una relazione esponenziale)

IMHO non è "salutare" per la vita delle batterie tenerle in carica senza controllo fino a 15,2V


(28-05-2018, 18:05)gennarino Ha scritto: Conclusioni e dubbi:
I diodi inseriti effettivamente producono una caduta di tensione ma solo quando c'è un consistente passaggio di corrente cioè a batterie scariche (come se fossero dei resistori?).


Quanto può essere dannoso tenere un batteria carica sotto una tensione di 15,2 V. ?
Grazie a tutti e B.V.
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#49
Domanda forse sciocca... ma se hai bisogno di limitare la tensione perchè non inserisci una resistenza?
Gozzo Esposito Futura 28 open
Steyr 246k41 da circa 240 cv
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#50
Una resistenza produce una caduta di tensione proporzionale alla corrente che vi scorre, se la corrente e' molto bassa altrettanto la caduta e' bassa e si ripresenta il problema lamentato, lo stesso vale per un diodo con la differenza che nel caso del diodo la funzione ha un andamento esponenziale per la corrente in funzione della tensione ai suoi capi. E' quindi meglio il diodo che nel caso prospettato sicuramente si trova a lavorare con correnti molto piu' basse.

Nel caso specifico ci si deve chiedere come mai la tensione sale comunque all'alto livello originario, ora le possibilita' sono solo due:
1) c'e' (dubbio gia' espresso da Matteo) un collegamento al terminale di "compensazione" che molti alternatori hanno e che serve a far intervenire il regolatore in modo da aumentare la tensione quanto necessario per recuperare la caduta sui diodi, va' cercato tale collegamento e spostato prima del diodo inserito in modo che non tenendone conto non faccia salire molto la tensione. Se vi sia e dove sia questo collegamento va' visto sul posto.
2) il banco batterie ha qualche problema e presenta una resistenza interna elevata (tipica della solfatazione delle piastre), in tale caso anche con correnti molto basse la tensione sale parecchio vanificando la presenza del diodo aggiunto a differenza di un banco con batterie sane che agiscono loro stesse come limitatore di tensione quando alimentate con correnti minime (intendendo correnti numericamente in A a meno di 1/100 della capacita' nominale in Ah).
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