Citazione:Jak ha scritto:
Porca miseria Polimeri, che bello leggerti!
Mi sapresti dire quali sono attualmente gli impieghi delle nanoparticelle?
beh a livello sperimentale moltissimi, e' un campo enorme in cui si e' all'asilo nido, le promesse sono enormi si parla di grafene ad esempio in grado di immagazzinare energia senza perdite in modo efficiente…significherebbe in un colpo abbattere il piu' grosso handicap delle energie alternative la non conservabilita' nel tempo del surplus d'energia, significherebbe creare batterie enormemente piu' efficienti e potenti in grado di generare un picco pari all'assorbimento massimo
oppure tessuti e filati per vestiti ad alte prestazioni, in grado di essere battericidi o almeno batteriostatici comprese le stesse confezioni di prodotti alimentari senza la necessita' di conservanti aggiunti e quindi automaticamente anche assunti (pare che ci conservino anche dopo morti)
oppure tessuti in grado di comportarsi come delle debolissime celle solari generando autonomamente calore nel periodo invernale
in elettronica pare che molte nanotecnologie possano superare abbondantemente le prestazioni degli attuali processori
adesivi a prestazioni molto piu' elevate degli esistenti in grado di aggrapparsi a superfici difficili senza alcun pretrattamento come alcune plastiche tipo polipropilene
nelle applicazioni reali , per ora molto meno
si usano per migliorare i compositi aumentandone la tg e quindi permettono l'ottenimento di compositi ad elevate resistenze con peso molto minore dei metalli....ma tali benefici sono molto limitati e costosi e trovano applicazione nell'industria aerospaziale e militare
un'applicazione che mi viene in mente invece gia' parecchio utilizzata nell'industria e' il trattamento antiriga al plasma dove uno strato nanometrico fa da protettivo antiriga a metalli, plastiche lenti etc
in alcune vernici isolanti, dove con spessori piu' bassi si possono otttenere gradi d'isolamento maggiore
nel rendere conduttive superfici masse trasparenti che sarebbero altrimenti isolanti,
tutti questi utilizzi comunque sono in matrice solida (un po' come l'amianto, se esso fosse contenuto all'interno di una resina epossidica non avrebbe alcuna possibilita' di areodispersione perche' la graduale lunghissima perdita di coesione della resina non avviene liberando le singole fibre di amianto ma con microschegge di amianto ancorato alla resina e non abbastanza fine da aerodisperdersi
sostituendo all'amianto le nanoparticelle il discorso e' identico, se si inserisce in un detersivo appena l'acqua sara' evaporata rimarra uno strato di nanopovere che non ha naulla che ne blocchera' la graduale aerodipersione (graduale perche' a differenza della polvere la nanopolvere rimane attaccata senza colla perche' la massa e' talmente bassa che le forze d'attrazione molecolacolare di natura elettrostatica la trattengono sino a che per sfregamento o trazione qualche altra forza le strappa dalla superficie
dentro un tessuto e' la stessa cosa, perche' non si tratta di tessti intrisi ma di fibre polimeriche, resine a forma di fili che contengono nanosferule, quindi in matrice solida sono incapsulate
metterle insieme a detersivi (assenza di matrice legante) o in matrici deboli quali le cere e gli oli , o in matrici che si degradano spontaneamente spolverando come il cemento e' un utilizzo estremamente sconsiderato di una tecnologia che potrebbe darci tanto