Credo di conoscere cosa voglia dire Tiger con l'oggetto del post, non perchè abbia molte conoscenze tecniche od altro, ma perchè navigando in Liguria si ha molto molto spesso a che fare con la tramontana, vento che da terra viene verso il mare e che incuneandosi fra monti e valli esce in mare in maniera discontinua e molto rafficata. Ed in regata una volta su due c'è lei, specialmente in inverno.
In gergo i vecchi chiamano 'bianca' quella più gentile che arriva ai 12/15 sotto raffica, mentre il vento costante si attesta sui 7/8 ed è abbastanza stabile; quindi si ha una situazione di vento abbastanza disteso stando attenti alla conformazione della costa e raffiche brevi. Un campo di regata non difficile da posare.
La tramontana 'nera' invece dura per giorni interi, ha raffiche che a volte nebulizzano l'acqua (30/35 nodi? 40?) mentre non ha una costante ed è questo il suo brutto; ovvero, c'è quella zona dove non ce n'è niente e quell'altra dove si hanno costanti 15 nodi.... un terno al lotto!!!
Ovviamente la strategia per regatare è diversa; con la prima tramontana leggera ci si invela appunto leggeri e la forza della raffica non è tanto maggiore di quanto la barca possa tenere, mentre la seconda situazione è difficile perchè non sai mai che vele mettere perchè l'invelatura per vento... diciamo di base... non ti permette di sopportare le raffiche, mentre se ti inveli per 30/35 nodi non vai un tubo quando scende a 10 o quando in prossimità di quel Capo scende quasi a zero e tu magari hai dato una mano di terzaroli!!!
Questa della tramontana forte è la classica situazione da alberi rotti, vele strappate, balumine che si aprono, ecc. perchè ha delle raffiche che ti SBATTONO GIU' ed ovviamente quando il problema è riuscire a tenere la barca in rotta senza che faccia due giri su se stessa guardi meno se ha un po' di scarso o buono.
Invece la situazione della raffica...sostenibile
è diversa e per fortuna si gestisce bene; sempre in questa situazione ligure di tramontana, le raffiche sono visibili sull'acqua ed occupano una larghezza di qualche centinaio di metri e si sviluppano per circa qualche minuto; ma il fatto è che non sono continuative, cioè, mi spiego meglio... è come se quella raffica che magari ha preso velocità da quelle gole e poi sbuca in mare e fa quel percorso parecchio accellerato, ad un certo punto svanisse!!! si perde.... non è che ci ha superato o noi siamo usciti dal suo tracciato, è proprio che muore lì!!!
Anche in questo caso, il buono non è dato tanto dall'angolo che ti permette in bolina o da quanto ti fa scendere di più in poppa, ma è dato dallo stare maggiormente ed il più possibile dentro la raffica!
Difatti i vecchi regatanti liguri, fanno cose che a volte possono sembrare da suicidio, tipo quando si è dentro la raffica, virare se viene dal davanti o strambare se viene dal di dietro, al di là dello scarso o del buono (sempre relativamente, ovvio, se perdi di 90° non si fa), ma in questo modo evitano una cosa elementare che fanno tanti; quella che quando arrica la raffica si fa più velocita, tutti a schiacciare e a tenere la rotta ma.... facendo velocità ed angolo si esce presto da quel canalone di vento!
Ovvio che quando i vecchi liguri viravano o strambavano dentro la raffica, riuscivano ad averla più degli altri e... arrivavano prima loro alla boa.