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Cima o catena?
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marceff Offline
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Cima o catena?
Buon vento a tutti, soprattutto a chi è di rientro dalla crociera e chi (beato) sta per salpare. Sono reduce da una meravigliosa crociera in croazia; meravigliosa perché è sato possibile gustarsi in tutta tranquillità una quantità infinita di rade, una più bella dell'altra, per chi è abituato al casino tirrenico appare come un paradiso. Tuttavia, i numerosi ancoraggi, hanno evidenziato un problema che avevo già riscontrato ma mai, come in questa crociera, mi aveva causato tanto fastidio: il recupero dell'ancora. Ho circa 70 mt di catena del 10 che una volta calata (anche parzialmente) si incastra spesso nel barbotin in quanto si 'ammonticchia' sotto di esso. Il gavone dove si raccoglie l'ancora non è facilmente accessibile e non lo è affatto da fuori. Vi si accede dalla cabina di prua, dopo aver svitato una ventina di viti di una paratia. L'unica cosa che si può fare è di 'smazzettare', di tanto in tanto con un'asta di ferro dal buco in cui passa la catena.
Da tempo leggo che la soluzione migliore per la linea di ancoraggio e di utilizzare uno spezzone di catena (alcuni dicono che 6 metri sia sufficienti, altri ne consigliano venti) e 50/70 metri di cima.
Nella mia mente sto cercando di immaginarmi come sia possibile salpare l'ancora con un calumo sì fatto e farmi un'idea di quale giunzione sia quella migliore. Qualcuno mi suggerisce una sorta di impiombatura (ne ho viste di ben fatte in un negozio di nautica) ma sembra necessiti di un barbotin per cima self tailing (!). Oppure, calare la catena fino a che non mostri lo stroppo che la tiene legata e unire con un grillo la redancia della cima con l'anello della catena, quindi mollare, ecc. Il recupero avverrebbe tirando a bordo manualmente la cima (aiutandosi con il motore) e arrivati alla catena, togliere il grillo e girare intorno al barbotin l'avanzo di catena lasciato libero prima del grillo. In questo caso nel gavone inferiore (quello di difficile accesso) rimarrebbero solo 15/20 mt di catena e i 50/60 mt di cima verrebbero raccolti nel gavone superiore (sperando che sia sufficiente e che la cima non si incattivisca in seguito nel mollarla la volta successiva).
Che ne pensate? Siete d'accordo che una linea di ancoraggio mista cima e catena sia da preferire comunque? Questa estate in croazia ho subito circa 20/25 nt di vento al traverso (ero con la cima a terra) in una rada ridossatissima dal mare, e tutto è andato bene, senza problemi. Sarebbe stato così anche se avessi usato la cima?
Chiedo scusa a tutti per la lunghezza di questo post, evidentemente o poca capacità di sintesi.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-02-2012 01:26 da Trixarc.)
24-08-2011 18:27
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Oceanis Offline
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Cima o catena?
Citazione:Messaggio di marceff
Buon vento a tutti, soprattutto a chi è di rientro dalla crociera e chi (beato) sta per salpare. Sono reduce da una meravigliosa crociera in croazia; meravigliosa perché è sato possibile gustarsi in tutta tranquillità una quantità infinita di rade, una più bella dell'altra, per chi è abituato al casino tirrenico appare come un paradiso. Tuttavia, i numerosi ancoraggi, hanno evidenziato un problema che avevo già riscontrato ma mai, come in questa crociera, mi aveva causato tanto fastidio: il recupero dell'ancora. Ho circa 70 mt di catena del 10 che una volta calata (anche parzialmente) si incastra spesso nel barbotin in quanto si 'ammonticchia' sotto di esso. Il gavone dove si raccoglie l'ancora non è facilmente accessibile e non lo è affatto da fuori. Vi si accede dalla cabina di prua, dopo aver svitato una ventina di viti di una paratia. L'unica cosa che si può fare è di 'smazzettare', di tanto in tanto con un'asta di ferro dal buco in cui passa la catena.
Da tempo leggo che la soluzione migliore per la linea di ancoraggio e di utilizzare uno spezzone di catena (alcuni dicono che 6 metri sia sufficienti, altri ne consigliano venti) e 50/70 metri di cima.
Nella mia mente sto cercando di immaginarmi come sia possibile salpare l'ancora con un calumo sì fatto e farmi un'idea di quale giunzione sia quella migliore. Qualcuno mi suggerisce una sorta di impiombatura (ne ho viste di ben fatte in un negozio di nautica) ma sembra necessiti di un barbotin per cima self tailing (!). Oppure, calare la catena fino a che non mostri lo stroppo che la tiene legata e unire con un grillo la redancia della cima con l'anello della catena, quindi mollare, ecc. Il recupero avverrebbe tirando a bordo manualmente la cima (aiutandosi con il motore) e arrivati alla catena, togliere il grillo e girare intorno al barbotin l'avanzo di catena lasciato libero prima del grillo. In questo caso nel gavone inferiore (quello di difficile accesso) rimarrebbero solo 15/20 mt di catena e i 50/60 mt di cima verrebbero raccolti nel gavone superiore (sperando che sia sufficiente e che la cima non si incattivisca in seguito nel mollarla la volta successiva).
Che ne pensate? Siete d'accordo che una linea di ancoraggio mista cima e catena sia da preferire comunque? Questa estate in croazia ho subito circa 20/25 nt di vento al traverso (ero con la cima a terra) in una rada ridossatissima dal mare, e tutto è andato bene, senza problemi. Sarebbe stato così anche se avessi usato la cima?
Chiedo scusa a tutti per la lunghezza di questo post, evidentemente o poca capacità di sintesi.

esiste un sistema che ti risolve il problema; l'ho visto sul catalogo di Accastillage Diffusion. è in pratica un tubo, da dove passa la catena, che quando il salpa è in funzione si muove a desta e sinistra così che la catena si deposita ordinata sul fondo del gavone dell'ancora. idea non troppo comlicata ma difficile da farsi con il fai da te.


costa però tanto, troppo.





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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-08-2011 19:18 da Oceanis.)
24-08-2011 19:14
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Edolo Offline
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Messaggio: #3
Cima o catena?
Ma non ti sarebbe più pratico fare un accesso al gavone dell'ancora dalla coperta con uno sportellino di quelli stagni? Lì ti verrebbe pratico abbisciare la catena mentre salpi.

Posta qualche foto se ce la fai.

Per il resto non necessiteresti di un salpancore con self tailing ma semplicemente uno con campana. Ovvio che mentre salpi dovresti tenere in tensione la cima a mano. Riguardo al giunto tessile catena io ho una redancia con relativa impiombatura sul tessile, grillo con l'asolina per serrare tagliata e bolinato sul filetto più ovviamente un grillo tra ancora e catena.
Io direi minimo 15/20m di catena ed una 40ina di metri di tessile. Procurati anche un salmoncino perchè quando cala l'aria c'è il rischio che il tessile ti si avvolga intorno alla deriva. Con un salmone invece tieni sempre la cima a piombo sulla prua.

Ciao

Birbante di un Frap!!!
24-08-2011 19:23
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marceff Offline
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Messaggio: #4
Cima o catena?
Grazie per le risposte. Per quanto riguarda l''abbiscitore' automatico, oltre a essere costoso è un ulteriore 'complicazione': quello è un punto dove entra mare e non va molto d'accordo con motorini elettrici...
Per quanto riguarda la possibilità di uno sportellino, risulterebbe difficile, in quanto gran parte del gavone superiore è occupato dal supporto su cui è montato il salpa, il quale già è fornito di campana (riferivo solo quello che 'consigliava' il negozio).
Ammetto la mia ignoranza, Edolo, ma cosa intendi per 'salmone'?
Per 'grillo con asolina...' intendi quello che normalmente si usa per incocciare la randa alla drizza?
Ho letto da qualche parte, bolina credo, che la cima sarebbe meglio in nylon a 8 capi che sembrerebbe introvabile in Italia... tu che cima usi? La mia barca disloca quasi 11 tonn. quindi una cima del 18/20 dovrebbe andar bene.
24-08-2011 19:42
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Stefano Di Offline
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Messaggio: #5
Cima o catena?
Io cercherei di mantenere la linea di sola catena, per molti motivi molte volte detti.
Sbagliando, non hai indicato nel tuo profilo le caratteristiche della tua barca; fallo, perchè renderai le risposte più facili da dare e più centrate.
L' aggeggio (che poi lo fa la Lofrans) suggerito da Oceanis potrebbe risolvere, sempre che il cono di catena che ti si forma nel gavone lasci spazio inutilizzato a destra e a sinistra, e non ad esempio davanti.
Il cono, nel tuo caso di catena, in termini ingegneristici si chiama 'cono di attrito', ed ha una geometria ed un punto di crollo (crollo che dovresti percepire ciclicamente quando salpi), una acutezza massima, determinati e caratteristici per ogni materiale. Ghiaia, sabbia, neve, ghiaia bagnata, catena, ogni materiale forma coni con un caratteristico range di acutezza, e quindi di altezza rispetto a una data base. Minore è l' attrito tra gli elementi del materiale, più basso risulterà il cono.
Questa lunga premessa per dirti che una catena arrugginita riuscirà a salire più in alto nel tuo gavone, e a crearti quindi più problemi, di una catena appena ossidata, che a sua volta salirà meno di una catena seminuova.
La tua catena comincia a essere arrugginita? Mettila nuova, e renderai il problema meno grave. Non è arrugginita? Cambiala lo stesso con una Aqua 7 di Maggi da 8 mm, che regge di più della tua e occupando meno volume costruisce coni più bassi. Come ultima chance prova a lubrificare, con prodotti biodegradabili ed ecologicamente corretti, la catena. E poi naturalmente l' aggeggio della Lofrans.
Io fossi in te prima di passare a un ormeggio misto le studierei tutte, a costo di sbudellare la barca e rivoluzionare la cala catena e la posizione del salpaancore. Sopratutto se tornerai a navigare nel 'casino tirrenico', come giustamente lo chiami tu.
24-08-2011 20:08
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senzadimora Offline
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Messaggio: #6
Cima o catena?
sono d'accordo con Stefano Di, in qualche caso basta una tavoletta di legno inclinata nel gavone a risolvere il problema, poi eventualmente con la catena da 8.
considera che rompe gia' abbastanza le scatole passare da catena a cima con gia' 50 metri di catena in acqua,e senza smontare grilli,
come vorresti fare tu con vento sostenuto puo' diventare pericoloso


io dopo due mesi in grecia mi sono reso conto che 50 metri del 10 sono un po' pochini....

quello che non c'è non si rompe!!!.
www.senzadimora.it


24-08-2011 20:58
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gandalfcorvotempesta Offline
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Messaggio: #7
Cima o catena?
Che svantaggi ci sarebbero a fare il calumo tutto di cima con magari solo l'ultima manciata di metri in catena ? (giusto per evitare possibili tagli della cima in caso di scogli).

Una bella cima da 1centimetro di diametro (ma anche di più, se necessario) tiene un carico di rottura di tutto rispetto, è più leggera e non ha di questi problemi.
24-08-2011 21:19
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marceff Offline
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Messaggio: #8
Cima o catena?
Le vostre risposte sono pltremodo sagge e condivisibili. Innanzitutto, la barca disloca quasi 11 tonn., 43 ft, ma bassa di bordo, un claasico IOR con un pronunciato slancio di prua.
Sono assolutamente d'accordo che la catena rende le operazioni più semplici, soprattutto con vento forte, quando devi 'scappare' dalla rada, magari di notte (mi è capitato alcune volte), tuttavia nella situazione attuale è comunque poco sicuro perché ci vuole molto tempo prima di avere l'ancora a bordo, perché spesso gli anelli si aggrovigliano e si incastrano nel barbotin richiede3ndo l'intervento di un grosso cacciavite, di un martello, pinze, ecc.
La catena ha poco più di tre anni, è un po' ossidata ma non arruginita. A proposito di Grecia, ricordo nel porto di S.Eufemia 40 nodi al traverso. Per un diverbio con un locale per un corpo morto, fui costretto a filare un ancora con 3/4 metri di catena e circa 40 di cima, tenne benissimo, ancora lo ricordo.
Puoi chiarirmi meglio cosa intendi per 'Aqua 7 di Maggi da 8 mm' perché dovrebbero essere assimilabili a una catena del 10?
Altra riflessione, se il gavone non riesce a contenere 70 mt di catena del 10, potrebbe voler significare che è stato pensato per altre linee di ancoraggio. Ho letto, da qualche parte, che negli USA tutti utilizzano linee miste.
Olio di vasellina potrebbe andare? O forse è più sostenibile olio di oliva o semi?
24-08-2011 21:21
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Edolo Offline
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Messaggio: #9
Cima o catena?
Citazione:marceff ha scritto:
...
Ammetto la mia ignoranza, Edolo, ma cosa intendi per 'salmone'?
Per 'grillo con asolina...' intendi quello che normalmente si usa per incocciare la randa alla drizza?
Ho letto da qualche parte, bolina credo, che la cima sarebbe meglio in nylon a 8 capi che sembrerebbe introvabile in Italia... tu che cima usi? La mia barca disloca quasi 11 tonn. quindi una cima del 18/20 dovrebbe andar bene.
Per il salmone ti rimando a questa discussione http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=59299

Il mio è sui 3kg e come ti dicevo ha più la funzione di mantenermi la cima a piombo sulla prua che quello di mantenere il calumo più parallelo al fondale, proprio perchè di basso peso.
In parole povere finito d'ancorare, per via di un moschettone ci attacco il salmone sulla cima e la faccio andare giù a circa uno-due metri dal fondale in modo da evitare che si aggrappi a qualche scoglio e, come detto, per mantenere la cima a piombo. Sul salmone c'è poi attaccata una cimetta che vado poi a fissare a bordo.

Il grillo intendevo un normalissimo grillo. Per evitare che si sviti accidentalmente appunto gli taglio via l'asoletta che serve per serrarlo e ci do una bolinata sul filetto. Ovvio che quello non lo aprirò più se non a suon di seghettate il giorno che dovrò cambiare o la catena o la cima. Se li cambio entrambe... no Smile.
Io però salpo a mano. Comunque anche con un salpancore non penso che ci sia ogni volta da aprire il grillo, anche perchè la vedo una cosa un po' avventurosa mettersi a farlo quando hai ormai l'ancora quasi a pennello. Arrivata su la cima non ce la fai poi a far calare normalmente la catena mantenendo sol un capo di questa fuori dal gavone?

Riguardo la mia cima è senz'altro in nylon, ora però non ricordo a quanti legnoli e mi pare sia da 15 però tieni presente che la mia barchetta pesa sulle 3 tonnellate.

Comunque, se ti si incastra sul barbotin, non è che hai della catena non calibrata o addirittura troppo grossa per quel barbotin?
Solitamente i barbotin possono ospitare due misure di catena. Magari cambiandola tutta con una misura inferiore ma in inox potresti risolvere senza complicarti troppo la vita... costi a parte.

Ciao

Birbante di un Frap!!!
24-08-2011 22:12
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Stefano Di Offline
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Cima o catena?
Edolo, marceff ci ha detto chiaramente che i suoi problemi derivano dal mucchio di catena che sale fin sotto al verricello, e impedisce lo scarico della catena in uscita dal barbotin. E' un problema noto e tipico di chi ha troppa catena e/o con troppo attrito tra le maglie rispetto alla capienza della cala ancora. Se cominciamo ad ipotizzare altre cose, tipo catena non calibrata, facciamo un polverone; oltretutto non sembra che marceff sia uno sprovveduto, quindi crederei a quello che dice. Infine, come già riconosci tu, le problematiche di salpare a mano su una barca di 3 t. o di salpare col verricello su una barca di 11 t. sono diverse.

Marceff, Maggi è, insieme a Rigamonti e a pochi altri, un importante e affidabile catenificio italiano. Che mi risulti è per ora l' unico che commercializza catene zincate ad alta resistenza (altri le commercializzano, ma non zincate) Aqua 7 è il nome commerciale della sua catena nautica grado 70, che cioè regge a rottura 70 kg per mm quadro; la catena nasce grado 80, e poi viene declassata a 70 dopo i trattamenti termici della zincatura. Una buona catena normale è grado 30, una inox grado 50. Di conseguenza il carico di rottura di una 10mm normale dovrebbe essere 4710 kg (5x5x3,14 X 30 X 2) ed è dichiarato 5100 kg (evidentemente è qualcosa più di grado 30), mentre il carico di rottura di una grado 70 da 8 mm dovrebbe essere 7033 kg (4X4 X 3,14 X70 X2) ed è dichiarato in 7000 kg. A causa della maggiore fragilità della catena ad alta resistenza, il carico di lavoro è stato calcolato solo a 1/5 della rottura , quindi 1400 kg, mentre per la catena normale il fattore di sicurezza è 1/4, quindi 1250 kg.
Dobbiamo, per inciso, fare sempre riferimento ai carichi di lavoro, mai a quelli di rottura.
Consegue che la catena in questione da 8 mm ad alta resistenza non solo è assimilabile, ma è superiore come caratteristiche di resistenza a una 10 mm standard. http://www.maggigroup.com/Valxer/1014297...20cime.pdf

Perchè il tuo gavone non è stato progettato...?? forse perchè la tua barca era concepita per le regate? forse perchè ai tempi dello IOR anche il Tirreno non era l' inferno che è adesso? O qualche proprietario prima di te ha abbassato il salpaancore? Direi che quì e ora interessa poco. Del resto anche le barche che vedi per saloni oggi non è che abbiano poi tutta questa razionalità di progetto, son fatte per colpire Lui e Lei in salone, non per farli navigare e poi star fermi (cosa quest' ultima non meno difficile che navigare) nelle realtà del mare.

Gli americani... non so come vanno per mare gli americani, so anch'io che usano ormeggi misti, con grandi quantità di cima in caso di burrasca (essendo la quantità di catena costante, quando aumenta il vento ciò che dai in più è cima).
La cima ha due grandissimi vantaggi: la leggerezza quando navighi e un tipo di elasticità virtuoso, nel senso che con poco vento e piccole variazioni di intensità ti tiene la barca abbastanza nel solito posto, ma quando il gioco si fa duro ha un coefficente di elasticità notevole, che consente alla barca di ammortizzare molto le sollecitazioni; mentre la catena con poco vento ti fa andare avanti e indietro quasi della altezza del fondo, mentre con venti forti diventa rigidissima. Proprio il contrario del desiderabile!
Il grosso problema della cima, in condizioni veramente difficili, è la debolezza nei punti di sfregamento (anche di arrivo a bordo: resoconti di equipaggi americani sorpresi da burrasche spesso rimarcano questo problema). In situazioni meno difficili i problemi sono la agggressività delle altre barche che cazzeggiano, e la necessità di dare più calumo, che sono problemi particolarmente gravi nei tipici affollamenti dei nostri mari, più forse che dei mari americani.
E' evidente che anche passando da una catena da 10 a una da 8 devi aumentare un po' il calumo per avere lo stesso angolo di tiro sull' ancora, ma in maniera molto più limitata che usando linee miste.
Un altro problema della cima è forse la valutazione del suo invecchiamento. E poi l' ingombro, che quando la cima si indurisce un po' è secondo me superiore all' ingombro della catena. Ma sopratutto: chi e come la gestisce, la cima, su una barca di più di 10 tonnellate?

gandalf, con una cima da 1 cm fai poco (le migliori di nylon hanno un carico di rottura di 2700 kg, con un coefficente tra rottura e lavoro che pochi si prendono la responsabilità di dichiarare) Su una barca come quella di marceff ci andrebbe almeno una 20 mm (resistenza quadrupla) che ingombrerebbe tanto, costerebbe, non sarebbe gestita dal verricello da solo, non azzardarti a farci un nodo perchè la resistenza ti dimezza, su fondali con scogli hai il terrore che abbia fatto o possa fare in seguito un giro o semplicemente un passaggio strano su qualche roccia aggressiva, devi filare un sacco di metri in più, hai davanti alla prua molti metri dove la cima corre quasi orizzontale scendendo lentamente sotto il pelo dell' acqua, avresti i soliti problemi di arrivo a bordo (dovresti avere la galloccia vicinissima alla bocca di rancio per evitare lo sfregamento in quest' ultima dovuto all' allungamento elastico del pezzo di cima tra galloccia e bocca di rancio)...
Poi ci si può organizzare per fare tutto.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-08-2011 00:27 da Stefano Di.)
25-08-2011 00:16
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Edolo Offline
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Cima o catena?
Citazione:Stefano Di ha scritto:
Edolo, marceff ci ha detto chiaramente che i suoi problemi derivano dal mucchio di catena che sale fin sotto al verricello, e impedisce lo scarico della catena in uscita dal barbotin. E' un problema noto e tipico di chi ha troppa catena e/o con troppo attrito tra le maglie rispetto alla capienza della cala ancora. Se cominciamo ad ipotizzare altre cose, tipo catena non calibrata, facciamo un polverone; oltretutto non sembra che marceff sia uno sprovveduto, quindi crederei a quello che dice. Infine, come già riconosci tu, le problematiche di salpare a mano su una barca di 3 t. o di salpare col verricello su una barca di 11 t. sono diverse.
Stefano, non no mai pensato che marceff fosse uno sprovveduto... figuriamoci.
Comunque non necessariamente avere un misto catena tessile equivale a salpare a mano.
La domanda sulla catena calibrata mi è nata da questa sua affermazione:

...ci vuole molto tempo prima di avere l'ancora a bordo, perché spesso gli anelli si aggrovigliano e si incastrano nel barbotin richiedendo l'intervento di un grosso cacciavite, di un martello, pinze, ecc. ...

Ora, ok se la catena si ammucchia sotto si può verificare che questa si inceppi nel barbotin perchè non è più libera di scendere nel gavone. Come può capitare che si inceppi se la catena non è quella adatta, anche per il motivo che giustamente facevi notare tu, ovvero che le maglie non scorrono bene tra di loro.

Comunque rinnovo l'invito di postare una qualche foto e la domanda di cui sopra. La catena è calibrata?

Per il resto ho goduto molto la tua ottima spiegazione e ne faccio tesoro.

Ciao Smile

Birbante di un Frap!!!
25-08-2011 01:11
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mk Offline
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Cima o catena?
.... ho 80 metri di catena da 8.
ne sono molto contento, a lussino ho ancorato su fondale
da 25 metri...
veramente non puoi creare un'apertura anche piccola. giusto da infilare comodamente
un braccio per gestira sta catena,
dal mio modo di vedere rimane l'unica sicura soluzione....
25-08-2011 03:10
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skipperVELA Offline
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Messaggio: #13
Cima o catena?
Citazione:marceff ha scritto:
Ho letto, da qualche parte, che negli USA tutti utilizzano linee miste cima e catena

Se proprio proprio ti trovi in difficoltà insormontabili Sadsmiley: nella peggiore delle ipotesi possibiliDisapprovazione fai presto a tagliare la cima.....

Giovinezza giovinezza che mi sfuggi tuttavia chi vuol esser lieto sia del doman non c'è certezza....
25-08-2011 16:47
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marceff Offline
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Cima o catena?
Ringrazio Stefano Di, Edolo, Gandalf per le utili valutazioni e consigli (e anche per non considerarmi uno sprovveduto).
La barca in questione è uno swan 43 del 1987, integro e originale in ogni sua parte, quindi chi ha progettato quel gavone proviene da quel cantiere che non vuol dire non essere soggetto a critiche, beninteso. Lo stesso problema l'avevo sulla mia precedente barca HR382, meno accentuato ma altrettanto fastidioso.
C'è un motivo, credo, per quel gavone su due piani, e mi viene confermato dal sistema stagno costituito da un grosso tappo di gomma sagomata con un uncino in basso su cui agganciare l'ultimo anello della catena, che viene a chiudere ermeticamente il 'buco' del salpa ancora dove passa la catena; uno sportelletto d'acciaio proprio sulla prua doe esce la catena con un gancio anche qui per l'ulimo anello della catena. Quindi sono stati previste due chiusure ermetiche per proteggere il motore del salpa dall'acqua. Aprire un varco sulla parte superiore del gavone, per quanto stagna (sembra facile farla realizzare, salvo poi trovare maestranze veramente competenti), costituirebbe un'altra possibile via d'acqua. Inoltre, il supporto metallico su cui è installato il salpa non concede molto spazio e comunque non renderebbe un accesso comodo al gavone sottostante. La barca è lontana 500 km da me, quindi le foto potrò disporle solo la prossima volta che vado.
Mi pare di capire che Stefano Di caldeggi la catena calibrata (quella attuale l'ho comprata a Port Sanin Louise, nel Golfo del Leone, vicino Marsiglia, da dove ho trasferito la barca in mediterraneo, quindi non so quanto sia calibrata o no (non sono un esperto), tuttavia, mi pare di capire, che utilizzando una catena dell'8 dovrei aumentarne il metraggio, ma così non andrei a equiparare l'ingombro con quella del 10?
Mi affascina molto l'idea della cima, per l'elasticità e per la leggerezza a prua, tuttavia rimango ancora perplesso sulla facilità di gestione, normalmente il mio equipaggio è costituito dal sottoscritto e moglie (per quanto patentata, abbastanza giovane e attiva in barca).
L'attuale barbotin è per catena del 10, quindi la tesi di una catena non sufficientemente calibrata (ho avuto esperienze molto truffaldine in Francia, che paragonate a quelle italiano ci fanno apparire dei dilettanti!), o potrebbe essere sporca, ossidata, o ancora un po' tutte e due le cose, ricordo che problemi me ha dato già dalle prime volte.
25-08-2011 17:05
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Piac73 Offline
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Cima o catena?
considerando che una buona parte del lavoro di tenuta la fa la catena io studierei il sistema per non farla incastrare
a noi era capitato lo scorso anno con un Elan 410 R, il winch era mezzo rotto ed ogni 2 metri di catena si doveva dare una pedata/mezzomarinaiata per mandarla giù, una rottura di maroni devastante
Quest'anno avevamo un 384 impression (sempre con 50 metri di catena), ha il gavone dell'ancora molto + profondo e il winch ben funzionante .. .uno spettacolo.
quando si ancora in 8-10 metri io 50 metri di catena li do quasi sempre (a meno che non sia per una sosta volante per un bagno con mare piatto)
25-08-2011 18:32
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Stefano Di Offline
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Cima o catena?
Edolo scusami se non sono stato delicato, sono sempre molto concentrato sulle questioni tecniche e spesso non curo a sufficienza la gentilezza. Io vivo il forum come un forum di idee e di conoscenze, non di persone, questo mi porta a essere molto secco. Oltretutto tendo a fare interventi lunghi (non mi riesce altrimenti, in compenso ne faccio pochi), e magari non riesco a misurare bene le parole.

Marceff, io non caldeggio la catena calibrata.
La catena calibrata è indispensabile quando hai un salpaancore, e la sua calibratura deve essere la stessa del barbotin. Quindi non è cosa sulla quale abbiamo la possibilità di scelta o di preferenza. Tra l' altro, dobbiamo sapere che la catena da 10 mm esiste calibrata con passo 30 mm e con passo 28. In Italia la più diffusa è passo 30. Di conseguenza anche i barbotin si trovano con impronte per passo 30 o per passo 28. A me è capitato che Osculati mi avesse erroneamente fornito un passo 28 per sostituire il vecchio barbotin usurato a passo 30, e la catena, a passo 30, sul nuovo barbotin scarrucolava. Non ho esperienza di cosa accade se hai barbotin a passo 30 e catena a passo 28. A questo punto ti sarà venuta voglia di verificare come è il materiale che hai installato: sul barbotin dovrebbe essere stampigliato il passo, per la catena prendi un calibro e controlli, oppure se non hai il calibro, prendi un comune metro e ci misuri 10 o 20 maglie.
Io caldeggio la catena ad alta resistenza, di sezione inferiore.
L' aumento di metraggio secondo me non ti vanifica la diminuizione di volume, e quindi il saldo, sia di peso a prua che di ingombro, resta a tuo favore.

Nella mia precedente risposta mi sono basato sull' ipotesi che la tua anamnesi, la tua ricostruzione degli avvenimenti che precedono il malfunzionamento, fosse accurata e veritiera. E tra l'altro, ripeto, è proprio tipico questo problema del cono di attrito, del mucchio, che sale fino ad arrivare sotto al barbotin, e la catena non viene più succhiata verso il basso ma si incastra tra barbotin e faccia superiore del piano di appoggio del salpaancore.
Se poi hai il dubbio che i problemi siano altri, non so più che dire.
Comunque in due su un 43 piedi di 11 t a vuoto, penso che ci voglia tutta catena, e nel Tirreno ce ne vogliono come minimo 70 m, meglio 80. E il tutto deve assolutamente funzionare, a costo di montare lo spargicatena suggeritoti da Oceanis,cambiare la catena con una meno voluminosa e fare tutto quello che puoi fare. I verricelli che non funzionano sono tollerabili su barche più piccole e con equipaggi più prestanti, non nella tua situazione.
in qualche altro 3D avevo suggerito uno stratagemma per diminuire la quantità di catena, se digiti 'golfare' + 'catena' forse lo trovi. Sennò te lo riracconto.
25-08-2011 19:33
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marceff Offline
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Messaggio: #17
Cima o catena?
Grazie per le tue precisazioni. La questione del passo potrebbe essere interessante perché, pur avendo un Lofran come salpa ancora, il primo proprietario era americano, quindi potrebbe essere che la Lofran abbia realizzato barbotin in pollici e quindi potrebbe contrastare con la catena che ho comprato in Francia. Controllerò questo particolare... a proposito per verificare il passo della catena con il calibro devo misurare due anelli (dalla testa del primo alla fine del secondo)? Quando ho visto per la prima volta la mia barca (in Olanda) la linea di ancoraggio era in tessile.
Una volta verificate le misure, probabilmente mi deciderò a sostituire la catena con quella calibrata da 8 (Aqua 7).
Ma ti sembra così problematico salpare una linea di ancoraggio costituita da cima 8 capi di nylon polyamide da 18/20 imbiombata a 15/20 metri di catena (quella giusta)? A lungo andare potrei avere dei problemi a farla entrare nel gavone inferiore che si riempie per metà con 70 mt di catena del 20?
In rada, alla ruota, come girerebbe la barca, come le altre? O andrebbe in avanti, superando il punto dell'ancora? Non so se utilizzi cima o catena per i tuoi ancoraggi.
Ho provato a cercare 'golfare+catena' ma mi ha mandato in un 3D di argomento diverso in cui non ci sono tuoi interventi. Se te la senti, magari, potresti riproporlo?
25-08-2011 20:59
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torcido Offline
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Messaggio: #18
Cima o catena?
E se tu provassi a intepellare la Swan? Non sarà mica solo tuo il problema!
25-08-2011 21:06
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marceff Offline
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Messaggio: #19
Cima o catena?
L'ho fatto diverse volte, torcido, e sono molto disponibili oltre che seri. Tuttavia ho come l'impressione che il problema non li appassioni più di tanto, nel senso che li coinvolgi molto di più su come e dove disporre una landa per la trinchetta, ad esempio, su rigging o regolazioni, su come organizzare manovre correnti, ecc.
Credo che il loro consiglio sia di utilizzare la cima, sono molto orientati alle regate, alla navigazione competitiva, comunque proverò a sottoporgli il problema.
25-08-2011 22:09
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marceff Offline
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Messaggio: #20
Cima o catena?
Aggiungo: di barche come la mia ce ne sono 28 in tutto ilo mondo (se ancora esistono tutte!)
25-08-2011 22:13
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