Mi sembra che Albert abbia spiegato il problema principale: il genoa fra il 110% e 130% non va bene per i bastoni, anzi, non va bene per niente.
Il 105-110% vanno bene perché si può fare angolo in quanto la scotta si passa dentro alle sartie, ma aumentare la sovrapposizione significa passare le scotte fuori dalle sartie perdendo completamente l'angolo (e senza avere la potenza di un 135%-140%).
In pratica: o 105/110% con scotte dentro, o 140% con scotte fuori. Nel primo caso di fa bolina ma si perde potenza al traverso (e ci vuole un'altra vela), con la seconda si va bene al traverso ma si perdono gli angoli marginali.
Sul D40 (stesse geometrie del D34) io ho fatto un jib ~108% steccato che bordato sfiora la sartia. Ovviamente, scotta interna e tweakers.
Io ho il carrello regolabile e volendo la barca sarebbe predisposta per un inhauler(come si scrive ?), ma non è installato. Mi sa che ho tanto da lavorare. Normalmente con ariette a Trieste abbiamo pochissima onda, quindi forse non servirebbe una regolazione continua, ma dovrei trovare quella ottimale. Pensavo il problema fosse più il carrello della randa, ma a questo punto mi concentrerò sul fiocco.
Mia opppinione il genoa fiocco influena la randa e la randa influenza il genoa fiocco.
Se le vele sono distanti si comportano come da sole.
Esempio governare una barca con solo la randa se la cazzate come ci fosse il genoa, quasi con il boma al centro, non avanzerebbe, per poterla far camminare dovete lascare la randa di un angolo di 10°/15°, parliamo sempre di bolina.-
(08-11-2023 11:46)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Mi sembra che Albert abbia spiegato il problema principale: il genoa fra il 110% e 130% non va bene per i bastoni, anzi, non va bene per niente.
Il 105-110% vanno bene perché si può fare angolo in quanto la scotta si passa dentro alle sartie, ma aumentare la sovrapposizione significa passare le scotte fuori dalle sartie perdendo completamente l'angolo (e senza avere la potenza di un 135%-140%).
In pratica: o 105/110% con scotte dentro, o 140% con scotte fuori. Nel primo caso di fa bolina ma si perde potenza al traverso (e ci vuole un'altra vela), con la seconda si va bene al traverso ma si perdono gli angoli marginali.
Sul D40 (stesse geometrie del D34) io ho fatto un jib ~108% steccato che bordato sfiora la sartia. Ovviamente, scotta interna e tweakers.
Il ragionamento non fa una piega, ma farei anche un'altra considerazione: con le ariette sarebbe da valutare se più potenza (genoa 140%) e meno angolo portano a un vmg vantaggioso. Barca impiccata in cerca dei 30° vs una laschetta ma più veloce e con meno scarroccio... 10° su due bordi da 1M quanto cammino fanno perdere? E questo si compensa con la maggior velocità?
OOoooooppinoni
E avresti ragione
(11-11-2023 18:56)oudeis Ha scritto: [ -> ]Il ragionamento non fa una piega, ma farei anche un'altra considerazione: con le ariette sarebbe da valutare se più potenza (genoa 140%) e meno angolo portano a un vmg vantaggioso. Barca impiccata in cerca dei 30° vs una laschetta ma più veloce e con meno scarroccio... 10° su due bordi da 1M quanto cammino fanno perdere? E questo si compensa con la maggior velocità?
OOoooooppinoni
Sent from my SM-P613 using Tapatalk
Con poco vento un frullone sul bompresso bello piatto per la bolina, la sovraposizione non deve superare la metà del boma.
Ma io faccio regate dei fagioli e sono a vele bianche.
Appunto puoi tirar su quello che vuoi.-
(12-11-2023 17:57)bullo Ha scritto: [ -> ]Appunto puoi tirar su quello che vuoi.-
No, solo vele ingarrocciate o inferite nello strallo di prua.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Questo è un certificato international, dunque + o - il piano velico reale della barca.
Si può rosicchiare qualcosa in superficie aumentando di una quindicina di centimetri l'LP del jib e allunando e steccando la balumina, mentre alla randa si può aumentare lo square top.
Aumentando il jib si aumenta la potenza della barca e si migliora l'efficienza del complesso jib + randa perchè c'è un po' più di sovrapposizione.
Aumentando la superficie della randa in alto e a poppa oltre ad aumentarne la potenza, con poco vento si aumenta l'effetto orziero che si contrasta con la pala del timone che, fino ad un certo limite (2-3 gradi), va a contribuire alla portanza del piano di deriva e ad alleggerire il lavoro della lama di deriva, diminuendo lo scarroccio necessario a sviluppare la portanza e dunque migliorando la vmg a parità di tutto il resto.