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Realizzare un'autopilota che abbia quel minimo di sicurezza senza la quale diventerebbe uno strumento inutile e potenzialmente anche dannoso non e' alla portata dell'utente dilettantistico.
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Condivido in pieno l'affermazione, un tale oggetto puo' essere realizzato a livello dilettantistico solo se si e' veramente ben consci di quanto espresso da Iraeit e si sa di dover mantenere adeguata e continua attenzione durante il suo l'uso ma la ragione di avere un autopilota sarebbe invece quella di avere un "compagno" affidabile per potergli affidare parte (solo parte ma una parte faticosa) del controllo durante la navigazione.
(28-11-2014 03:57)iraeit Ha scritto: [ -> ]Arduino usa microcontrollori e chip della atmel e vengono assemblati su una base che puo' essere direttamente utilizzata.
Parallax produce i microcontrollori e fornisce demo board, queste schede sono per i test l'hardware definitivo andrebbe creato.
Con "segni di instabilita'" cosa intendi? possono esserci mille fattori a determinarli.
Per instabilità intendevo dire che apparentemente il progetto (piuttosto semplice) funzionava ma ogni tanto occorreva resettare tutto. Avevo fatto un contacatena con un reed che mandava impulsi al micro e un display lcd. So che ci sono problemi con gli interruttori e avevo provato tutti i metodi di evitare i ben noti rimbalzi: funzionava per un po' ma poi apparentemente a caso s'impallava. Comunque capisco che questa non sia la sede adatta per discutere questo argomento.
Volevo sapere solo se gli Arduino essendo più recenti sono di architettura migliore e quindi più stabili. Non mi costerebbe tanto convertirmi a quelli se ne vale la pena.
Daniele
Pericoloso?
Mettere a rischio l propria vita?
Ma ai primi dieci anni, durante i quali sono andato in barca con ogni tempo senza un filo d'elettronica ( io come tutti gli altri perché l'elettronica non c'era proprio, almeno a livello di umano normale),
(26-11-2014 04:23)Edolo Ha scritto: [ -> ]Beh... stazione del vento, temperatura, barografo, gps, contametri catena.... tanto per giocare senza rischiar le palle?
Avevo addocchiato quell'oggetto con tutta la serie di sensori, ecc...
magari sull'autopilota ci penseri un attimo ma per tutto il resto si possono studiare cose carine a costo contenuto che, se si guastano, navighi come facevi prima.
Io ad esempio ho il trasduttore per velocità e direzione del vento in testa d'albero ma la vecchia elettronica analogica che aveva associato è passata a miglior vita.
Potrei aggiungere alla lista: contalitri acqua potabile..
(28-11-2014 11:11)Maro Ha scritto: [ -> ]
Pericoloso?
Mettere a rischio l propria vita?
Ma ai primi dieci anni, durante i quali sono andato in barca con ogni tempo senza un filo d'elettronica ( io come tutti gli altri perché l'elettronica non c'era proprio, almeno a livello di umano normale),
Faccio un esempio ad minkiam ma che puó chiarire meglio il concetto.
Abbiamo campato per anni senza bancomat e senza carte di credito, uscivamo di casa con una somma in contanti adeguata alle spese previste, per gli imprevisti assegno o si torna il giorno dopo dal negoziante.
Adesso non so quanti soldi ho nel portafoglio e manco mi interessa saperlo, ho un paio di carte ed un bancomat; ci posso contare.
Appunto questo, se hai un pilota automatico devi poterci contare, altrimenti è meglio non averlo del tutto e sai che certe cose non le puoi proprio fare.
BV!
(28-11-2014 18:06)pepe1395 Ha scritto: [ -> ] (28-11-2014 11:11)Maro Ha scritto: [ -> ]
Pericoloso?
Mettere a rischio l propria vita?
Ma ai primi dieci anni, durante i quali sono andato in barca con ogni tempo senza un filo d'elettronica ( io come tutti gli altri perché l'elettronica non c'era proprio, almeno a livello di umano normale),
Faccio un esempio ad minkiam ma che puó chiarire meglio il concetto.
Abbiamo campato per anni senza bancomat e senza carte di credito, uscivamo di casa con una somma in contanti adeguata alle spese previste, per gli imprevisti assegno o si torna il giorno dopo dal negoziante.
Adesso non so quanti soldi ho nel portafoglio e manco mi interessa saperlo, ho un paio di carte ed un bancomat; ci posso contare.
Appunto questo, se hai un pilota automatico devi poterci contare, altrimenti è meglio non averlo del tutto e sai che certe cose non le puoi proprio fare.
BV!
Scusa eh, ma se a Susanne Bayer si sono guastati i due piloti di bordo, immagino nke, e si è dovuta fare mille miglia alla barra, di cosa stiamo parlando?
Comunque non è necessario che la discussione si focalizzi sull'autopilota che forse tra le cose ad uso nautico è la più complicata da realizzare.
Per quel che mi riguarda a breve farò acquisti (una board e qualche sensore) e poi inizierò con qualche prova. Contametri con display LCD, e magari qualche segnale sonoro che poi lo stesso progetto potrebbe tornare utile per il contalitri di markolone cambiando semplicemente qualche variabile.
Almeno penso
Dito e luna...
Il busillis non è se è meglio una pensione o due: è chiaro che se vado a fare una traversata oceanica non mi attrezzo con cose fatte col lamierino del pomodoro in scatola.
La questione è, mi pare, se io, apprendista sputatore di terzo livello, vado a farmi due bordi con un pilota messo su con un accrocchio Arduino rischio la vita o solo di aver buttato qualche decina di euro$
(28-11-2014 18:20)Edolo Ha scritto: [ -> ] (28-11-2014 18:06)pepe1395 Ha scritto: [ -> ] (28-11-2014 11:11)Maro Ha scritto: [ -> ]
Pericoloso?
Mettere a rischio l propria vita?
Ma ai primi dieci anni, durante i quali sono andato in barca con ogni tempo senza un filo d'elettronica ( io come tutti gli altri perché l'elettronica non c'era proprio, almeno a livello di umano normale),
Faccio un esempio ad minkiam ma che puó chiarire meglio il concetto.
Abbiamo campato per anni senza bancomat e senza carte di credito, uscivamo di casa con una somma in contanti adeguata alle spese previste, per gli imprevisti assegno o si torna il giorno dopo dal negoziante.
Adesso non so quanti soldi ho nel portafoglio e manco mi interessa saperlo, ho un paio di carte ed un bancomat; ci posso contare.
Appunto questo, se hai un pilota automatico devi poterci contare, altrimenti è meglio non averlo del tutto e sai che certe cose non le puoi proprio fare.
BV!
Scusa eh, ma se a Susanne Bayer si sono guastati i due piloti di bordo, immagino nke, e si è dovuta fare mille miglia alla barra, di cosa stiamo parlando?
Comunque non è necessario che la discussione si focalizzi sull'autopilota che forse tra le cose ad uso nautico è la più complicata da realizzare.
Per quel che mi riguarda a breve farò acquisti (una board e qualche sensore) e poi inizierò con qualche prova. Contametri con display LCD, e magari qualche segnale sonoro che poi lo stesso progetto potrebbe tornare utile per il contalitri di markolone cambiando semplicemente qualche variabile.
Almeno penso
(28-11-2014 20:34)acarloz Ha scritto: [ -> ]Per quel che mi riguarda a breve farò acquisti (una board e qualche sensore) e poi inizierò con qualche prova. Contametri con display LCD, e magari qualche segnale sonoro che poi lo stesso progetto potrebbe tornare utile per il contalitri di markolone cambiando semplicemente qualche variabile.
Almeno penso
Per il contametri fatto in casa venne pubblicato qualcosa quì:
http://217.199.14.65/pop_printer_friendl...C_ID=83196
e' da tempo che "gioco" con sistemi open come arduino e soprattutto raspberry; il fatto che siano semplici e open non e' assolutamente sinonimo di inefficienza o inaffidabilita'.
tutto dipende da che uso se ne fa.
comunque non credo che il gioco valga la candela per realizzare l'autopilota da zero, in particolare per i costi.
dal video infatti mi sembra di capire che venga utilizzato un autopilota classico cui l'arduino manda la stringa di comando sull'ingresso nmea0183 dopo averla elaborata in funzione del comando inviato via smartphone.
con il raspberry l'ho fatto anch'io proprio per evitare di tenere il gps cartografico acceso (che consuma un botto).
poi una volta che hai il sistema ci fai di tutto: da leggere il livello delle batterie, allarmi, accendere e spegnere servizi, ... insomma quello che ci vuoi.
certo non lo userei per fargli guidare la macchina a 200 km/h.
bv
(30-11-2014 12:07)mastgreg Ha scritto: [ -> ]e' da tempo che "gioco" con sistemi open come arduino e soprattutto raspberry; il fatto che siano semplici e open non e' assolutamente sinonimo di inefficienza o inaffidabilita'.
tutto dipende da che uso se ne fa.
comunque non credo che il gioco valga la candela per realizzare l'autopilota da zero, in particolare per i costi.
dal video infatti mi sembra di capire che venga utilizzato un autopilota classico cui l'arduino manda la stringa di comando sull'ingresso nmea0183 dopo averla elaborata in funzione del comando inviato via smartphone.
con il raspberry l'ho fatto anch'io proprio per evitare di tenere il gps cartografico acceso (che consuma un botto).
poi una volta che hai il sistema ci fai di tutto: da leggere il livello delle batterie, allarmi, accendere e spegnere servizi, ... insomma quello che ci vuoi.
certo non lo userei per fargli guidare la macchina a 200 km/h.
bv
Qui c'è un altro tizio che si è fatto l'autopilota.
https://www.youtube.com/watch?v=-nA6wo9PXls
Non mi pare che usi stringhe nmea per gestire comandare il pilota, ma una schedina per gestione motori per spostare il pistone.
Qui c'è il suo blog con qualche informazione. Purtroppo c'è anche qualche riferimento commerciale... basta non comprare niente
Ciao
Circa 5 anni fa ho avuto modo di costruire un pilota automatico. La base "solida" era costituita dalla meccanica di un vecchio Raymarine ST2000.
I due scatolotti in figura contenevano un "ponte ad H" per il controllo del motore, e l'altro l'elettronica di controllo basata su un microcontrollore PIC che prendeva i dati da un modulo GPS. La realizzazione di questo "accrocchio" è stata un'esperienza interessante che mi ha messo a confronto con la stesura di un algoritmo PID per il controllo motore volto a minimizzare gli errori di rotta. Le prime versioni di firmware facevano andare la barca un po' a Zig-Zag ma alla fine ho ottenuto un risultato accettabile.
Prima di andare in pensione conto di modificarlo radicalmente sostituendo il modulo GPS con un sensore bussola a stato solido.
Ahhhh che vengono fuori gli altarini
Grande Andomast!
Devo comprare la completa elettronica della barca che ho preso per la mia associazione, in restauro.
In restauro è la barca non l'associazione.
Ho a bordo un buon autopilota Raymarine e per questo motivo volevo dotare la barca di completa strumentazione Raymarine.
Per questo motivo ho inserito questa richiesta ma a parte Frizz per la stazione del vento, nessuno si è fatto vivo.
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...tid=108641
Posso contare su persone che hanno nell'uso di Arduino una capacita semi professionale.
Tutto sommato, posso investire su un progetto serio fatto con Arduino: è una tecnologia affidabile purché ben tropicalizzata.
Si potrebbe fare un bel gruppo di lavoro e le potenzialità andrebbero oltre il pilota automatico.
Ho sempre pensato che anticipo onda e posizionamento vela siano a portata di mano.
Parliamone...
Inizierei dall'inizio.
Se dobbiamo fare una cosa, facciamola bene.
Dividendo per gruppi, metterei queste predisposizioni per gruppi:
A
1)Solcometro
2)Vento direzione
3)Vento velocità
4)Scandaglio
5)GPS
B
6)Elaborazione vento
7)Elaborazione direzione (totale, Scarroccio e Deriva)
C
8)giri motore, temperatura motore e temperatura acqua
9)Ore motore e gestione manutenzione
10) Livello carburante e ore moto residue (autoapprendomento dal vuoto), livello olio
D
11) livello batterie, produzione energia, consumo energia.
12) livello acqua potabile
E
13) consumo e attività autopilota (con previsione onda).
14) c'è l'ho in mente...peroranonveloscrivosenomimandateafareinqlo.
Non credo ci sia difficoltà a fare l'oggetto e neppure a farlo affidabile: la difficoltà sta nel trovare i giusti sensori e il giusto schermo (direi doppio).
Apri un 3ad??
15) interfacciamento reti esistenti
16) invio report (sms/email/ThinkSpeak/Xively/WWW)
17) lo saltiamo che porta sfiga
18) temperatura frigo e batterie?
19) Presenza acqua in sentina
A mio avviso c'è da valutare se usare Arduino o Raspberry P2 o un'associazione tra le due. Ah... proprio stamane mi è arrivata la RSP2
Non ho
di seguirvi