19-12-2014, 20:22
Io di lunghe ne ho fatte tante, in due e in equipaggio. Moltissime delle cose importanti sono già state dette.
Volevo solo aggiungere qualcosa sulla gestione dei turni, perché avendo anche fatto un corso sulla gestione del sonno qualche elemento in più posso darlo.
Il ciclo normale addormentamento-sonno profondo-risveglio, per oltre il 90% delle persone, è di circa 90 minuti. Quindi i turni, se possibile, dovrebbero essere di durata multipla di 90 minuti o vicini. Inoltre funziona molto bene la tecnica dei micro pisolini, che viene usata sistematicamente dai solitari seri (quelli che fanno le transoceaniche), la cui durata suggerita dai fisiologi che si occupano di sonno è di 15 minuti (in modo da evitare di andare nella fase di sonno profondo, in cui è più difficile svegliarsi). L'uso dei micro pisolini, specie in cluster (gruppi) richiede però un po' di allenamento. Io personalmente riesco a fare i cicli 15 sonno-10 risveglio per controllare e regolare-15 sonno e così via solo quando sono molto stanco (e non posso farmi le tre ore).
Molto importante la routine per l'addormentamento: mettersi comodi, sapere qual è la propria posizione preferita, magari definirsi un percorso mentale che ti porti velocemente ad uno stato di rilassamento.
Inoltre esistono caratteristiche fisiologiche che vanno considerate nella composizione dei turni: ci sono persone, i così detti gufi, che la sera non hanno mai sonno, mentre fanno un sacco di fatica al mattino. Altri, le allodole, hanno una naturale tendenza a svegliarsi presto ed essere attivi poco tempo dopo il risveglio. Ognuno di noi ha caratteristiche più o meno accentuate di appartenenza a uno di questi due gruppi principali.
Chiedi ai membri dell'equipaggio quali sono le loro caratteristiche e definisci i turni anche sulla base di tali caratteristiche(gufi la sera e allodole turni notte profonda e mattina). Senza però dimenticare che il criterio più importante è che i turni devono essere equilibrati in termini di esperienza e capacità dell'equipaggio, la barca deve camminare sempre al meglio.
Per la lunghezza dei turni io ho sempre lavorato con turni di 3 ore nelle regate per 2, mentre in quelle in equipaggio se i turni sono due tre ore, se invece i turni sono tre due ore, con un turno attivo, uno in stand-by (pronto a intervenire se serve, altrimenti a riposo) e uno a riposo in modo che la durata del riposo in condizioni meteo buone sia di quattro ore.
Inoltre flessibilità, se uno è troppo stanco recupera se c'è spazio, se invece si sente bene può prolungare un po' (ma dopo max un' ora va cacciato sottocoperta a forza).
Fondamentali i teli antirollio, in modo da poter dormire comodi sopravento per fare raddrizzamento.
Io un po' di alcool in barca lo porto sempre, saranno le mie origini bellunesi, ma il pasto caldo serale senza vino e un turno di notte senza un bicchierino di rhum mi sembrano un delitto. Basta che sia uno, e non tre o quattro o ...
Volevo solo aggiungere qualcosa sulla gestione dei turni, perché avendo anche fatto un corso sulla gestione del sonno qualche elemento in più posso darlo.
Il ciclo normale addormentamento-sonno profondo-risveglio, per oltre il 90% delle persone, è di circa 90 minuti. Quindi i turni, se possibile, dovrebbero essere di durata multipla di 90 minuti o vicini. Inoltre funziona molto bene la tecnica dei micro pisolini, che viene usata sistematicamente dai solitari seri (quelli che fanno le transoceaniche), la cui durata suggerita dai fisiologi che si occupano di sonno è di 15 minuti (in modo da evitare di andare nella fase di sonno profondo, in cui è più difficile svegliarsi). L'uso dei micro pisolini, specie in cluster (gruppi) richiede però un po' di allenamento. Io personalmente riesco a fare i cicli 15 sonno-10 risveglio per controllare e regolare-15 sonno e così via solo quando sono molto stanco (e non posso farmi le tre ore).
Molto importante la routine per l'addormentamento: mettersi comodi, sapere qual è la propria posizione preferita, magari definirsi un percorso mentale che ti porti velocemente ad uno stato di rilassamento.
Inoltre esistono caratteristiche fisiologiche che vanno considerate nella composizione dei turni: ci sono persone, i così detti gufi, che la sera non hanno mai sonno, mentre fanno un sacco di fatica al mattino. Altri, le allodole, hanno una naturale tendenza a svegliarsi presto ed essere attivi poco tempo dopo il risveglio. Ognuno di noi ha caratteristiche più o meno accentuate di appartenenza a uno di questi due gruppi principali.
Chiedi ai membri dell'equipaggio quali sono le loro caratteristiche e definisci i turni anche sulla base di tali caratteristiche(gufi la sera e allodole turni notte profonda e mattina). Senza però dimenticare che il criterio più importante è che i turni devono essere equilibrati in termini di esperienza e capacità dell'equipaggio, la barca deve camminare sempre al meglio.
Per la lunghezza dei turni io ho sempre lavorato con turni di 3 ore nelle regate per 2, mentre in quelle in equipaggio se i turni sono due tre ore, se invece i turni sono tre due ore, con un turno attivo, uno in stand-by (pronto a intervenire se serve, altrimenti a riposo) e uno a riposo in modo che la durata del riposo in condizioni meteo buone sia di quattro ore.
Inoltre flessibilità, se uno è troppo stanco recupera se c'è spazio, se invece si sente bene può prolungare un po' (ma dopo max un' ora va cacciato sottocoperta a forza).
Fondamentali i teli antirollio, in modo da poter dormire comodi sopravento per fare raddrizzamento.
Io un po' di alcool in barca lo porto sempre, saranno le mie origini bellunesi, ma il pasto caldo serale senza vino e un turno di notte senza un bicchierino di rhum mi sembrano un delitto. Basta che sia uno, e non tre o quattro o ...