05-03-2015, 10:22
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05-03-2015, 10:45
Pur avendoli collegati, io uso il pilota solo per andare dritto a motore o per mantenere un angolo al vento quando a vela. Non mi fiderei a fargli tenere una rotta spezzata.
05-03-2015, 12:31
Come GT anch'io non mi fido ad abbandonare il controllo della barca al plotter che comunque puo' avere una logica solo se si va a motore perche' non e' il caso che la barca cambi rotta improvvisamente a seguito di un comando proveniente da una macchina che non puo' sapere se le vele seguiranno la manovra.
L'autopilota sempre e solo per seguire una rotta bussola o, se la strumentazione lo consente, un angolo al vento costante, il controllo della rotta da plotter non lo consigierei nemmeno ai motoscafari (quelli seri che conosco non usano tale modalita' e fanno costante sorveglianza).
L'autopilota sempre e solo per seguire una rotta bussola o, se la strumentazione lo consente, un angolo al vento costante, il controllo della rotta da plotter non lo consigierei nemmeno ai motoscafari (quelli seri che conosco non usano tale modalita' e fanno costante sorveglianza).
05-03-2015, 12:43
Di fatto faccio anch'io come gli altri (pilota asservito alla bussola o all'indicatore del vento), ma in teoria asservirlo al plotter dovrebbe avere come vantaggio la compensazione automatica di corrente e scarroccio.
05-03-2015, 16:11
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... dovrebbe avere come vantaggio la compensazione automatica di corrente e scarroccio.
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Si ma solo se l'autopilota e il plotter sono impostati (e se lo possono fare) per operare con la "rotta rul fondo" (COG) e non, come avviene nella maggior parte dei casi, con la "prora magnetica" (HDM). In questo secondo e piu' comune caso la correzione avviene non seguendo la rotta piu' breve (ovvero tenendo la prua piu' angolata a compensare) ma seguendo quella che viene definita la "curva del cane" ovvero tenendo sempre la prua orientata verso il waypoint impostato effettuando le successive correzioni per mantenere tale assetto, il risultato e' appunto una curva e non un percorso rettilineo.
Con lo scarso scarroccio delle attuali barche, su percorsi non tanto lunghi e con le moderate correnti dei nostri mari l'effetto non e' tanto evidente tuttavia se si vuole fare i raffinati se ne deve tenere conto.
Comunque (qui mi ripeto) se navigo a vela devo seguire il vento e devo fare spesso bordi che non consentono quel tipo di utilizzo della strumentazione.
... dovrebbe avere come vantaggio la compensazione automatica di corrente e scarroccio.
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Si ma solo se l'autopilota e il plotter sono impostati (e se lo possono fare) per operare con la "rotta rul fondo" (COG) e non, come avviene nella maggior parte dei casi, con la "prora magnetica" (HDM). In questo secondo e piu' comune caso la correzione avviene non seguendo la rotta piu' breve (ovvero tenendo la prua piu' angolata a compensare) ma seguendo quella che viene definita la "curva del cane" ovvero tenendo sempre la prua orientata verso il waypoint impostato effettuando le successive correzioni per mantenere tale assetto, il risultato e' appunto una curva e non un percorso rettilineo.
Con lo scarso scarroccio delle attuali barche, su percorsi non tanto lunghi e con le moderate correnti dei nostri mari l'effetto non e' tanto evidente tuttavia se si vuole fare i raffinati se ne deve tenere conto.
Comunque (qui mi ripeto) se navigo a vela devo seguire il vento e devo fare spesso bordi che non consentono quel tipo di utilizzo della strumentazione.
05-03-2015, 16:18
Io trovo molto utile fissare un Way-point sul Plotter e fare comandare dal plotter la rotta dell'autopilota (modalità Track) quando vado a motore.
Anche quando vado a vela trovo utile impostare il way-point di arrivo sul plotter ma tengo poi l'autopilota in modalità di regolazione sul vento apparente (vane), sul visore dell'autopilota posso così vedere oltre alla distanza e direzione effettivi del destino anche il fuori rotta cumulato e quindi eventualmente correggere l'angolo al vento regolato e riregolare le vele.
Anche quando vado a vela trovo utile impostare il way-point di arrivo sul plotter ma tengo poi l'autopilota in modalità di regolazione sul vento apparente (vane), sul visore dell'autopilota posso così vedere oltre alla distanza e direzione effettivi del destino anche il fuori rotta cumulato e quindi eventualmente correggere l'angolo al vento regolato e riregolare le vele.
05-03-2015, 17:53
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... fare comandare dal plotter la rotta dell'autopilota (modalità Track) quando vado a motore.
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Non e' un grosso rischio se c'e' la normale sorveglianza (e conoscendoti non ne ho il minimo dubbio) ma a me non piace abbandonare il controllo ad una macchina troppo sofisticata perche' nella mia esperienza ne ho viste accadere di tutti i colori.
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Anche quando vado a vela trovo utile impostare il way-point di arrivo sul plotter ...
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Questo e' ovvio, altrimenti a che serve il plotter ?
... fare comandare dal plotter la rotta dell'autopilota (modalità Track) quando vado a motore.
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Non e' un grosso rischio se c'e' la normale sorveglianza (e conoscendoti non ne ho il minimo dubbio) ma a me non piace abbandonare il controllo ad una macchina troppo sofisticata perche' nella mia esperienza ne ho viste accadere di tutti i colori.
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Anche quando vado a vela trovo utile impostare il way-point di arrivo sul plotter ...
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Questo e' ovvio, altrimenti a che serve il plotter ?
05-03-2015, 19:11
ok, era quello che volevo capire. Non avendolo ancora collegato a questo punto penso che mi faro' passare la fantasia.Utilizzero' l'AP come da voi fatto. Grazie
05-03-2015, 19:24
Che il plotter abbia il waypoint inserito non implica che debba dare lui i comandi al pilota. Per rispondere meglio a grossifs, io ho tutto raymarine, tutto interfacciato e comandabile anche da radiocomando, iphone e ipad, tuttavia proprio il pilota lo uso come ti ho scritto il resto trovo comodo che si scambi le informazioni ed i comandi.
Se non ti è di grossa difficoltà interfaccia tutto anche tu, poi, facendo le prove con attenzione, troverai l'utilizzo più consono per te.
Se non ti è di grossa difficoltà interfaccia tutto anche tu, poi, facendo le prove con attenzione, troverai l'utilizzo più consono per te.
05-03-2015, 20:08
Collegare tutto come ha fatto GT offre il vantaggio di ricevere sul plotter la prua magnetica che l'autopilota rileva e, confrontandola con la rotta sul fondo, poter quindi avere un'idea (se non si ha altra strumentazione con la funzione dedicata) delle componenti di deriva e scarroccio per poterne tenere conto. Cio' non implica, come dichiarato da GT e come io faccio, di attivare l'asservimento al plotter dell'autopilota (basta non abilitare la funzione).
Collega tutto tranquillamente poi scegli il comportamento che piu' ti e' consono secondo esperienza cosi' come noi abbiamo fatto.
Collega tutto tranquillamente poi scegli il comportamento che piu' ti e' consono secondo esperienza cosi' come noi abbiamo fatto.
05-03-2015, 21:46
Provo ad immaginare alle tre di notte tutto invelato un accostata improvvisa perchè superato il waypoint nonostante ben sveglio e attento agli abbordi
Come dice qualcuno ben noto la vela è un opinioneeee.
Come dice qualcuno ben noto la vela è un opinioneeee.
05-03-2015, 22:14
Mi piacerebbe capire questo intervento...
grazie e buon vento
(05-03-2015 16:11)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Si ma solo se l'autopilota e il plotter sono impostati (e se lo possono fare) per operare con la "rotta rul fondo" (COG) e non, come avviene nella maggior parte dei casi, con la "prora magnetica" (HDM). In questo secondo e piu' comune caso la correzione avviene non seguendo la rotta piu' breve (ovvero tenendo la prua piu' angolata a compensare) ma seguendo quella che viene definita la "curva del cane" ovvero tenendo sempre la prua orientata verso il waypoint impostato effettuando le successive correzioni per mantenere tale assetto, il risultato e' appunto una curva e non un percorso rettilineo.
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grazie e buon vento
06-03-2015, 00:57
(05-03-2015 22:14)BornFree Ha scritto: [ -> ]Mi piacerebbe capire questo intervento...
(05-03-2015 16:11)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Si ma solo se l'autopilota e il plotter sono impostati (e se lo possono fare) per operare con la "rotta rul fondo" (COG) e non, come avviene nella maggior parte dei casi, con la "prora magnetica" (HDM). In questo secondo e piu' comune caso la correzione avviene non seguendo la rotta piu' breve (ovvero tenendo la prua piu' angolata a compensare) ma seguendo quella che viene definita la "curva del cane" ovvero tenendo sempre la prua orientata verso il waypoint impostato effettuando le successive correzioni per mantenere tale assetto, il risultato e' appunto una curva e non un percorso rettilineo.
....
grazie e buon vento
La spiegazione è abbastanza semplice.
Se hai scarroccio (ed a vela c'è sempre, specialmente di bolina), tenere la prua orientata sul bersaglio significa che procedi in realtà troppo puggiato. Accumulerai spazio sottovento ad ogni mini-tratto impostato dall'autopilota andando in definitiva a descrivere una curva 'ad uncino' fino alla meta. Se stai tenendo inizialmente una bolina larga finirai per trovarti prua al vento nel peggiore dei casi e sarai costretto a bordeggiare.
Anche la corrente potrebbe dare problemi, ma dipende dalla direzione.
Viceversa se il pilota considera la COG (Course Over Ground), ovvero la rotta effettivamente percorsa rispetto al fondo, tenderà a mettere la prua sopravvento al bersaglio per compensare lo scarroccio e la rotta percorsa sarà rettilinea. Se sei piuttosto orzato il pilota tenderà a portare la prua vera sopravvento rispetto al bersaglio mantenendo (a vento invariato) sempre lo stesso angolo di bolina.
Spero sia stato chiaro
BV
06-03-2015, 01:01
(05-03-2015 21:46)timeout Ha scritto: [ -> ]Provo ad immaginare alle tre di notte tutto invelato un accostata improvvisa perchè superato il waypoint nonostante ben sveglio e attento agli abbordiUn autopilota serio (e non ne ho mai visto uno poco serio) chiede SEMPRE una conferma prima di effettuare un cambio di rotta per waypoint raggiunto. Il problema non si pone dunque.
Come dice qualcuno ben noto la vela è un opinioneeee.
06-03-2015, 22:19
ok grazie sei stato chiarissimo...
ma a sensazione l'effetto è trascurabile per le comuni condizioni di navigazione in mediterraneo. Uso spesso questo collegamento nelle smotorate ma solo quando sono ben al largo e non imposto mai rotte spezzate.
BornFree
ma a sensazione l'effetto è trascurabile per le comuni condizioni di navigazione in mediterraneo. Uso spesso questo collegamento nelle smotorate ma solo quando sono ben al largo e non imposto mai rotte spezzate.
BornFree
(06-03-2015 00:57)NicolaBologna Ha scritto: [ -> ](05-03-2015 22:14)BornFree Ha scritto: [ -> ]Mi piacerebbe capire questo intervento...
(05-03-2015 16:11)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Si ma solo se l'autopilota e il plotter sono impostati (e se lo possono fare) per operare con la "rotta rul fondo" (COG) e non, come avviene nella maggior parte dei casi, con la "prora magnetica" (HDM). In questo secondo e piu' comune caso la correzione avviene non seguendo la rotta piu' breve (ovvero tenendo la prua piu' angolata a compensare) ma seguendo quella che viene definita la "curva del cane" ovvero tenendo sempre la prua orientata verso il waypoint impostato effettuando le successive correzioni per mantenere tale assetto, il risultato e' appunto una curva e non un percorso rettilineo.
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grazie e buon vento
La spiegazione è abbastanza semplice.
Se hai scarroccio (ed a vela c'è sempre, specialmente di bolina), tenere la prua orientata sul bersaglio significa che procedi in realtà troppo puggiato. Accumulerai spazio sottovento ad ogni mini-tratto impostato dall'autopilota andando in definitiva a descrivere una curva 'ad uncino' fino alla meta. Se stai tenendo inizialmente una bolina larga finirai per trovarti prua al vento nel peggiore dei casi e sarai costretto a bordeggiare.
Anche la corrente potrebbe dare problemi, ma dipende dalla direzione.
Viceversa se il pilota considera la COG (Course Over Ground), ovvero la rotta effettivamente percorsa rispetto al fondo, tenderà a mettere la prua sopravvento al bersaglio per compensare lo scarroccio e la rotta percorsa sarà rettilinea. Se sei piuttosto orzato il pilota tenderà a portare la prua vera sopravvento rispetto al bersaglio mantenendo (a vento invariato) sempre lo stesso angolo di bolina.
Spero sia stato chiaro
BV
06-03-2015, 23:14
(06-03-2015 22:19)BornFree Ha scritto: [ -> ]ok grazie sei stato chiarissimo...Perche',per fortuna,le cose non stanno esattamente cosi'...
ma a sensazione l'effetto è trascurabile
Inizialmente il pilota prende il dato,fornito dal plotter, BOD (bearing origin to destination)
e lo usa come prua da tenere,MA la corregge continuamente in modo da mantenere
un XTE (cross track error) uguale a zero compensando quasi in tempo reale deriva e/o scarroccio
07-03-2015, 01:05
(06-03-2015 01:01)NicolaBologna Ha scritto: [ -> ]Esatto ed aggiungo che secondo me non esistono piloti che virino in automatico.(05-03-2015 21:46)timeout Ha scritto: [ -> ]Provo ad immaginare alle tre di notte tutto invelato un accostata improvvisa perchè superato il waypoint nonostante ben sveglio e attento agli abbordiUn autopilota serio (e non ne ho mai visto uno poco serio) chiede SEMPRE una conferma prima di effettuare un cambio di rotta per waypoint raggiunto. Il problema non si pone dunque.
Come dice qualcuno ben noto la vela è un opinioneeee.
alcuni (ma proprio pochi) hanno il buon senso di segnalarti ostacoli o bassi fondali nel momento in cui imposti una rotta...così si evitano disavventure stile ultima volvo ocean race
07-03-2015, 10:21
Uso poco gli strumenti di navigazione e assai meno il pilota responsabile di tanti incidenti che si verificano in mare. Lo so che molti amici diranno che il responsabile non è il pilota ma il suo cattivo uso, ma non c'è dubbio che quando si inserisce l'automatico i livelli di attenzione e di guardia calano paurosamente.
Tuttavia volevo sottoporre all'attenzione dei tecnici quel che accade con il mio; il GPS fornisce al pilot il valore bussola da seguire ma il pilota se lo va a cercare sulla sua fluxgate che non è mai tarata bene (andrebbe ritarata su ogni andatura) per cui i due valori non coincidono mai e il risultato è una rotta sbagliata anche di diversi gradi.
Succede anche a voi?
Tuttavia volevo sottoporre all'attenzione dei tecnici quel che accade con il mio; il GPS fornisce al pilot il valore bussola da seguire ma il pilota se lo va a cercare sulla sua fluxgate che non è mai tarata bene (andrebbe ritarata su ogni andatura) per cui i due valori non coincidono mai e il risultato è una rotta sbagliata anche di diversi gradi.
Succede anche a voi?
07-03-2015, 10:23
Quando non è tarata...devi fare i giri di bussola (che in effetti sono delle tarature più complesse) con le procedure automatiche che solitamente hanno i piloti
07-03-2015, 11:12
Quando imposto una rotta spezzata sul plotter, se gli lasciassi in comando del pilota, il pilota la seguirebbe fedelmente. In pratica gli do l'autorizzazione a cambiare rotta in quel punto nel momento in cui imposto la rotta. Sarà una mia abitudine, ma non mi sento di lasciare questi comandi ad un coso elettronico.
Poi io uso tantissimo il pilota, quasi quasi la ruota la potrei anche togliere e venderla!
Poi io uso tantissimo il pilota, quasi quasi la ruota la potrei anche togliere e venderla!
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